Recensione draquila - l'italia che trema regia di Sabina Guzzanti Italia 2010
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione draquila - l'italia che trema (2010)

Voto Visitatori:   7,38 / 10 (80 voti)7,38Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film DRAQUILA - L'ITALIA CHE TREMA

Immagine tratta dal film DRAQUILA - L'ITALIA CHE TREMA

Immagine tratta dal film DRAQUILA - L'ITALIA CHE TREMA

Immagine tratta dal film DRAQUILA - L'ITALIA CHE TREMA

Immagine tratta dal film DRAQUILA - L'ITALIA CHE TREMA
 

Certo, chi si reca a vedere l'ultimo docufilm di Sabina Guzzanti pensa di sapere già cosa lo aspetta e crede di scoprire nulla di nuovo, chi invece detesta la comica non ci penserà proprio a visionare la pellicola. E allora? Allora sarebbe utile seguire attentamente il film, invece, perché chi pensa di sapere già tutto troverà la conferma del detto "non c'è limite al peggio" e chi rifiuta aprioristicamente il film avrà la possibilità di valutare gli avvenimenti dell'ultimo anno da una prospettiva non così faziosa come si aspetta.

Si, perché Draquila è un film diverso dagli ultimi due lavori della Guzzanti, Viva Zapatero e Le ragioni dell'aragosta, nei quali il sarcasmo graffiante della regista mascherava la personale urgenza di denunciare una soperchieria, di sottolineare la subdola restrizione alla libertà di espressione. Restrizione che nel 2003 l'aveva duramente colpita con la chiusura del suo ultimo programma televisivo Raiot e che negli anni successivi aveva fatto altre vittime illustri.

Nel suo quarto lungometraggio "la cattiva ragazza" abbandona toni troppo ironicamente pungenti per una equilibrata ed asciutta dimostrazione della sua tesi sui drammatici avvenimenti dell'ultimo anno, partendo appunto dalla tragedia de L'Aquila.
Molti hanno accostato il reportage della Guzzanti ai film di Michael Moore, in effetti ci sono parecchi punti d'incontro e la stessa autrice ha dichiarato più volte, anche sul suo blog, di nutrire una grande ammirazione per il cineasta statunitense. Tuttavia in Draquila lo stile si sovrappone meglio a quello di un giornalismo d'inchiesta alla Report e Sabina elabora la sua tesi con la coerenza e la lucidità dei nostri Gabanelli e Iacona, lasciando solo all'incipit quella piccola dose di veleno satirico ("Berlusconi "stronzacchione") che la contraddistingue.

Il film si apre su un uomo che si aggira fra le strade lastricate di una città fantasma: è il sindaco de L'Aquila. Le riprese su di lui che percorre disorientato le piazze e le viuzze in cerca della sua gatta, è il modo diretto per farci conoscere (troppo tardi?) questa splendida città d'arte ricca di chiese e di monumenti; ce la fa immaginare, nel momento della tragedia, viva e giovane come dovrebbero essere tutte le città universitarie.

Tolto il siparietto iniziale in cui la Guzzanti veste ancora una volta per pochi minuti i panni del suo Berlusconi, trasformandolo in un bamboccio di nuovo pronto a cogliere l'occasione propizia per il proprio tornaconto, la regista si dissolve lentamente in brevi apparizioni durante il lungo reportage.
Armata di macchina da presa sciorina la sua tesi sulla vergognosa strumentalizzazione di una tragedia, lasciandone parlare liberamente i protagonisti, gli aquilani. Gente comune e cariche amministrative, chiunque possa testimoniare direttamente su ciò che è realmente accaduto in città dopo la notte del 5 Aprile 2009, quando la terra ha tremato.

Ciò che emerge si discosta di gran lunga dall'informazione "ufficiale", quella cioè dei quotidiani e dei telegiornali nazionali; affiora una realtà diversa da quella manipolata dal potere occulto, una quotidianità resa opaca dalla falsa propaganda: la realtà dissimulata di uno smisurato potere, quello della Protezione civile e del suo capo, Guido Bertolaso, "il cocchiere di Dracula".
La tesi della Guzzanti si chiarisce: il governo attraverso l'istituzione della Protezione Civile controlla in modo più coercitivo e subdolo l'Italia. E' sufficiente creare un'Emergenza per avere il passepartout a sospendere momentaneamente i diritti civili dei cittadini attraverso scorciatoie legali, l'emergenza inoltre può rafforzare il consenso elettorale. Tesi agghiacciante, suffragata dalle molte testimonianze raccolte fra gli aquilani, da una parte, e dagli ultimi scandali ben documentati, dall'altra.

E così, mentre allibiti ascoltiamo da un assessore aquilano la lunga lista delle "Emergenze" dichiarate in Italia negli ultimi anni (dalle visite papali, alle celebrazioni e commemorazioni di ecclesiastici e laici illustri, passando per qualsiasi evento sportivo o peggio per i rifiuti di Napoli) a spese del contribuente, ringraziamo per essere scampati per un soffio alla creazione di una SpA della Protezione Civile, progetto governativo scellerato, bloccato in tempo dall'inchiesta e dalle intercettazioni sul G8 in Costa Smeralda.

Dunque, dietro il volto rassicurante di Bertolaso si cela l'altra faccia della medaglia, cioè l'autoritarismo con cui viene gestita l'emergenza, nascosto da una copertura mediatica capillare.
L'inchiesta sul campo della regista stravolge la documentazione finora in nostro possesso. Dà voce a tutti, Sabina, a coloro che si dichiarono soddisfatti dell'intervento del Governo e a coloro che lamentano metodi autoritari, quasi militareschi, adottati in regione a causa dell'emergenza.
Pur cercando l'obiettività, la regista non riesce a mascherare del tutto il proprio scetticismo, ad esempio durante l'intervista ai fortunati che hanno ottenuto la nuova casa, il suo sguardo e il sorrisetto ironico tradiscono la propria convinzione politica. Ma questo è un dettaglio, perché davvero la regista si mette da parte e lascia spazio all'inchiesta attraverso le voci spesso contradditorie dei veri protagonisti del dramma, limitandosi ad un commento fuori campo.

Dalle testimonianze raccolte scopriamo che nelle tendopoli e negli alberghi scorre una vita orwelliana: gli aquilani sottoposti ad un costante controllo atto a mantenerli calmi e buoni (vietato distribuire caffè o Coca-Cola) sono in attesa che un barlume di normalità sia riconquistato e nutrono la speranza, finora disattesa, di vedere rinascere la propria città, speranza che rimbalza sul muro di gomma di una conveniente progettualità governativa, indirizzata alla costruzione di altro (una l'Aquila 2?) e dunque pronta a tuffarsi in una nuova selvaggia speculazione edilizia.

E quando ci si sente saturi di testimonianze mai così ben documentate arriva il colpo basso, ben assestato. E l'alternativa dove è? L'opposizione? Chi ci offre proposte differenti? Chi si fa interprete attivo del malcontento? Il nulla si concretizza davanti ai nostri occhi nell'immagine più triste e disarmante dell'intero documentario: la tenda del PD abbandonata dai militanti e dagli eventuali visitatori: deserto d'intenti ed icona di una assoluta indifferenza.

Allo stesso modo l'assenza di una Stampa libera e obiettiva viene più volte sottolineata (e le recenti polemiche in seno al TG1 ne danno conferma). La stessa Stampa che si sorprende improvvisamente e s'indigna per le risate di chi sa che la tragedia aquilana diventerà per lui un forziere aperto. L'ipocrisia di chi si è asservito ad un potere sottilmente demoniaco, fondato su denaro facile e sui ricatti, è un ostacolo insormontabile. Il potere di un capo-popolo corrotto che, come Dracula appunto, attua le strategie più subdole al fine di perpetuare la propria immortalità a scapito di tutti gli altri, è sempre più radicato e nonostante talvolta riceva qualche sganassone e traballi, subito si rinforza e perdura.
Ben venga allora al festival di Cannes la partecipazione di questo documentario, la cui denuncia diventa provvida almeno all'estero, visto che in Italia molti continuano a non volersi documentare.

La Guzzanti al Festival francese è stata a lungo applaudita, a prescindere delle abituali polemiche che accompagnano l'uscita di ogni suo film. Le è stato riconosciuto il merito di avere ideato e diretto un prodotto intelligente ed efficace, il cui lavoro di un anno ha evidenziato la solerzia e la forte motivazione nel delineare in modo maturo e profondamente umano l'immagine di un Paese fortemente trasformato, prendendo come pretesto la più recente tragedia che lo ha reso visibile all'interesse internazionale.
Durante l'ultima sequenza del film, ormai esausti dalle scoraggianti battute finali, sullo schermo ci pare sovrapporsi l'immagine mefistofelica del Caimano di Moretti e ci tornano in mente, per chi segue gli spettacoli teatrali della Guzzanti, le parole che l'autrice fa pronunciare al suo "simpatico" Berlusconi fantoccio: "Io ho vinto le elezioni, l'Italia le ha perse".

Commenta la recensione di DRAQUILA - L'ITALIA CHE TREMA sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Pasionaria - aggiornata al 24/05/2010

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidariblitz (2024)buffalo kidscaddo lakecampo di battagliacarry-onclean up crew - specialisti in lavori sporchicloud
 NEW
conclavecriaturedesire' (2024)
 NEW
diamantidisclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinifrancesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'aironehey joeidduil buco - capitolo 2il corpo (2024)il giorno dell'incontroil gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil monaco che vinse l'apocalisseil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleindagine di famigliainter. due stelle sul cuoreinterstella 5555
 NEW
io e te dobbiamo parlareio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginkraven - il cacciatorela bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola nostra terra (2024)la scommessa - una notte in corsiala stanza accantola storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvaggeleggere lolita a teheranlimonovlinda e il polloll grande natale degli animalilonglegsl'orchestra stonatalove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femmeme contro te: cattivissimi a natalemodi - tre giorni sulle ali della follia
 NEW
mufasa: il re leonenapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon dirmi che hai pauranon sono quello che sonooceania 2ops! e' gia' nataleoutsideoverlord: il film - capitolo del santo regnoozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopeper il mio benepeter rabidpiccole cose come questepiece by pieceping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsisolo leveling reawakeningsolo per una nottespeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualistella e' innamoratastranger eyessulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe bad guy - stagione 2the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe strangers: capitolo 1the substancethe sweet eastthelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranza
 NEW
tofu in japan. la ricetta segreta del signor takanotransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madre
 NEW
una notte a new yorkuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056831 commenti su 51536 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ALIEN INTRUDERARI-CASSAMORTARIASSASSINI SILENZIOSIBLUE LOCK IL FILM: EPISODIO NAGIBOUDICA - LA REGINA GUERRIERABOY KILLS WORLDCOME E' UMANO LUICOMPAGNE NUDECONSUMEDDANGEROUS WATERSDEAD WISHPERGLI AMICI DEGLI AMICI HANNO SAPUTOHAIKYU!! BATTAGLIA ALL'ULTIMO RIFIUTOHERETICHOLD YOUR BREATHHOUSE OF SPOILS - IL SAPORE DEL MALEI CALDI AMORI DI UNA MINORENNEIL RAGAZZO E LA TIGREINQUIETUDINEL'ARTE DELLA GIOIALATENCYLE AVVENTURE DI JIM BOTTONEL'UNICA LEGGE IN CUI CREDOMALABESTIAMASCARIANATALE A BILTMORENATALE AI CARAIBINESSUNO MI CREDENIGHTFORCEPECCATI DI UNA GIOVANE MOGLIE DI CAMPAGNAPLACE OF BONESROBO VAMPIRE 2: DEVIL'S DYNAMITEROBO VAMPIRE 3: THE VAMPIRE IS STILL ALIVESULLE CANZONI SCONCE GIAPPONESISVANITI NELLA NOTTETHE AMBUSHTHE DELIVERANCE - LA REDENZIONETHE HYPERBOREANTHE LAST BREATHTHE PEEPING TOMTRAPPED - IDENTITA' NASCOSTEUN NATALE MOLTO SCOZZESEYOKAI MONSTERS: ALONG WITH GHOSTS

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net