Recensione gosford park regia di Robert Altman Italia, Gran Bretagna, USA, Germania 2001
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione gosford park (2001)

Voto Visitatori:   6,86 / 10 (80 voti)6,86Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
Migliore sceneggiatura originale
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Migliore sceneggiatura originale
Miglior regista (Robert Altman)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior regista (Robert Altman)
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film GOSFORD PARK

Immagine tratta dal film GOSFORD PARK

Immagine tratta dal film GOSFORD PARK

Immagine tratta dal film GOSFORD PARK

Immagine tratta dal film GOSFORD PARK

Immagine tratta dal film GOSFORD PARK
 

Maggie Smith, una delle indiscusse regine del cinema e del teatro inglese, durante i titoli di testa, a bordo della sua autovettura con autista e cameriera, avvia questa pellicola gioiello diretta con sagacia dal compianto Robert Altman.
È uno dei pochi e selezionati invitati di Sir Willam McCordle, ricchissimo proprietario di Gosford Park, che periodicamente organizza battute di caccia nei suoi possedimenti.
Un vero e proprio raduno di ospiti illustri, ognuno con cameriere e valletti al seguito, sta per avere luogo davanti agli occhi dello spettatore; nulla è lasciato al caso, grazie a una organizzatissima servitù comandata da Jennings, il maggiordomo, e dalla signora Wilson, la governante.
Tutto procede esattamente come previsto, eccezion fatta per l'omicidio del padrone di casa (ma è davvero un imprevisto?) che crea qualche piccolo imbarazzo. Dopotutto, ricordiamo che siamo in Inghilterra, e il glorioso self control è d'obbligo.

Fin qui sembrerebbe la trama rimaneggiata di film visti e rivisti, del calibro di "Arsenico e vecchi merletti" o simili, ma ben presto la storia si dipana nella sua ben più complessa struttura.
Gosford Park è un vero e proprio microcosmo dove convivono due dimensioni parallele, collegate ma sempre distinte: chi vive e lavora below the stairs è condannato per sempre a far parte della servitù, non conta nulla e non potrà mai assurgere al rango di chi vive invece above the stairs.
Due mondi separati solo da una scala, percorsa innumerevoli volte, che segna tuttavia una insormontabile demarcazione sociale. Siamo nel 1932, e l'Inghilterra vive ancora anni tranquilli in cui lo snobismo sembra essere l'unico pensiero degli ambienti salottieri. E Altman ha dato un valore simbolico a quella scala, elevandola a protagonista del film. Per quanto possa essere un mezzo di collegamento, forse un bastione o una fortezza risulterebbero più fragili. È una scala che avverte di non illudersi: non è percorrendola che si possa migliorare o peggiorare la propria condizione, perché è una barriera ideologica, convenzionale, mentale, culturale.
Gli invitati di Sua Signoria si trovano al di sopra della scala, appartenendo, per lo più, alla cosiddetta alta società: vi si annoverano contesse, baronesse, colonnelli e gentiluomini, e la presenza isolata di un regista di Hollywood non appare altro che un pretesto per variegare i soliti convenevoli che caratterizzano questo tipo di consessi.
Nessuno sembra eccitarsi più di tanto quando si pronuncia il nome di Greta Garbo, o si annuncia la trama del prossimo film giallo in produzione; i salotti di Gosford Park, esaurito il brevissimo effetto del ritrovarsi dopo qualche tempo, piombano nella più cupa noia, nella monotonia affogante. Il "salotto buono" appare di uno squallore esasperante.

Molto ma molto più interessante è invece l'industrioso microcosmo della servitù, collocata nel basement del fabbricato: un vero e proprio labirinto ove sono dislocate numerose sale per la cura degli effetti personali dei signori di sopra. Unica "zona franca", la cucina, il dominio incontrastato della cuoca, che è anche sorella della governante, dove non può comandare nessuno, nemmeno la bella moglie di Sir William.
Per la sua effervescenza, sebbene dominata anch'essa da convenzioni bislacche (assumono il nome dei padroni, si seggono a tavola secondo il grado sociale che non posseggono), l'area below the stairs ravviva ogni momento del film in cui l'attenzione del regista vi discende: nell'ambiente della servitù vengono fuori, tra gli inevitabili pettegolezzi, tutte le verità nascoste delle persone di sopra. Chi è ricco secondo le apparenze in realtà è venuto a Gosford Park in cerca di un posto di lavoro o di un socio in affari; chi è snob in reltà gode di un vitalizio di Sua Signoria e cerca di ottenere un aumento.
Si delinea così il reale motivo per cui gli ospiti sono lì: la battuta di caccia è solo un pretesto, tutti gli invitati hanno intenzione di ottenere qualcosa dal ricco padrone di casa.
Dal punto di vista sentimentale le cose sono ancora più complicate: si scoprono matrimoni infelici, amanti e concubine ufficiali ed ufficiose, e anche in queste storie al centro dell'attenzione è sir William.
A lui sono dovute le malinconie della moglie e della cognata (che ovviamente hanno sposato l'uomo che non desideravano), ma ancor di più, costui si rivelerà un tipaccio della peggiore specie, abituato in passato a sedurre le sue operaie e a costringerle ad abbandonare gli sventurati figli in un istituto dimenticato da Dio, se non avessero voluto perdere il posto. E tra la servitù si celano accuratamente alcune delle sue vittime.
In sostanza, le circostanze richiamano il celeberrimo "Assassinio sull'Orient Express" e molti altri romanzi della Christie: tutti sono potenziali assassini in quanto ognuno ha un movente.
In virtù di ciò, ipotizzare chi sia l'assassino diventa difficile, quasi impossibile, anche se alla conclusione della pellicola una mezza rivelazione proviene da una delle persone più improbabili.

Non sveleremo la fine di un giallo, e in realtà l'omicidio a Gosford Park costituisce un elemento quasi secondario della storia; ma quella particolare rivelazione spiega molte cose, e squarcia un velo che copriva due delle situazioni più scabrose celate fino a quel momento: il cuore di due mamme che hanno dovuto rinunciare al proprio bambino.
Una, coraggiosa, che preferì tenerlo pur perdendo il lavoro, ma che poi se lo vide portar via dalla scarlattina; l'altra, che dopo aver deciso di lasciarlo, aggrappandosi all'illusione di una fortunata adozione, si rende conto di averlo di nuovo ritrovato, di averlo lì, davanti agli occhi, ma sceglie di continuare a restare nell'ombra.
Forse, accetta la sofferenza più grande: avere la possibilità di abbracciare il proprio figlio e rinunciarvi per proteggerlo da lontano, senza che lui conosca mai il rischio corso da sua madre.

A Gosford Park, dunque, sono davvero pochi i personaggi cui è possibile attribuire univoca caratterizzazione, che mostrano apertamente il loro reale volto; molti hanno almeno due facce, qualcuno addirittura tre, e il cambio avviene quando meno lo si aspetta.

Il film, pur in una lenta cadenza di sequenze, non appare mai noioso o scontato proprio per questo; e può anche accadere che il personaggio all'inizio affascinante, diventi disgustoso in seguito per poi farsi riconquistare al termine.
L'ambientazione è superbamente curata nello stile degli anni Trenta, le tradizioni inglesi sono ricercate ed applicate ovunque (la colazione a letto solo per le donne sposate, il buffet dove al mattino ci si serve da soli). Un po' troppo in ridicolo appare la Polizia, ma si trova oggettivamente in difficoltà nell'accertare i fatti.

Tuttavia, al termine del film una considerazione sorge senza ombra di dubbio: la servitù è assolutamente spontanea nel conservare e dimostrare la propria dignità, costruita sulle solide basi del sudore e della fatica, e non teme di nutrire sentimenti forti perché semplici, dettati univocamente dal cuore. L'amore che non chiede, che aspetta il tempo giusto, che protegge, che copre, che difende, che spera. Tutti valori sconosciuti agli aristocratici che, ad un certo punto, dovendo per forza maggiore svelare le proprie pochezze, non eccellono certamente nella conservazione di una integrità tutta virtuale.
Uno scontro sociale, condito con una giusta dose di cattiveria dal regista, in cui la classe meno fortunata conquista una rivincita.

Due curiosità.
Le sequenze delle cena furono girate con differenti camere e con microfoni d'ambiente; tutti gli invitati dialogano proprio come se fossero a cena, senza aspettare il ciak del regista; in fase di montaggio poi è stata formata la sequenza dei dialoghi che comunque contengono in sottofondo gli altri.
Maggie Smith, ormai non proprio giovanissima, in questo film ha accettato di farsi invecchiare ancora di più dal trucco. Forse caratterizza il personaggio più piacevole e più complesso di quelli che si trovano above the stairs.

Commenta la recensione di GOSFORD PARK sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di antoniuccio - aggiornata al 25/11/2009

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

10 giorni con i suoi100 di questi annia complete unknowna different mana real painal progredire della notteamerikatsiamiche alle cicladiamichemaianoraattack on titan: the last attackbabygirlback in actionbagmanbastion 36berlino, estate '42better manbiancaneve (2025)black dogblur: to the endbridget jones - un amore di ragazzocaptain america: brave new worldcarlo mazzacurati - una certa idea di cinemacherry juiceciao bambinocitta' d'asfaltocome se non ci fosse un domani (2025)companiondiciannovediva futuradog mandove osano le cicognedreamsduse, the greatest
 NEW
e poi si vedeelfkins - missione gadgetemilia perezeyes everywherefamiglia imbarazzi - la maledizione dello zoccolofatti vederefiume o morte!follemente
 NEW
gen_gioco pericolosoglobal harmonyhello! spank: il film - le pene d'amore di spankhereheretichokage - ombra di fuocoi am martin parri colori dell'anima - the colors within
 NEW
il bambino di cristalloil caso belle steineril mestiere di vivereil migliore dei maliil mio giardino persianoil nibbioil seme del fico sacroil signore degli anelli - la guerra dei rohirrimio non sono nessunoio sono ancora quiio sono la fine del mondo
 NEW
io ti conoscoitaca - il ritornola citta' proibita (2025)la storia di patrice e michel
 HOT R
la zona d'interessel'abbagliol'albero (2025)
 NEW
le assaggiatricile donne al balcone - the balconetteslee millerl'erede (2025)lilianal'orto americanolove (2024)luce (2024)l'uomo di argillal'uomo nel boscolux santamaria (2024)mickey 17misteri dal profondomonte corno - pareva che io fussi in aria
 NEW
mr. morfinamuori di leinella tana dei lupi 2 - panteranina e il segreto del ricciono other landnoi e loro
 NEW
nonostante
 HOT R
nosferatu (2024)oh, canada - i tradimenti
 NEW
opus - venera la tua stellapaddington in peru'pellizza pittore da volpedopino daniele - nero a meta'presenceprophecy
 NEW
puan - il professorericardito lo squalo?scissione - stagione 2
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storiasilenzio!simone veil - la donna del secolosonic 3 - il film
 NEW
sons (2025)strange darlingthe alto knights - i due volti del criminethe bayouthe breaking icethe brutalistthe calendar killerthe girl with the needlethe last showgirlthe monkeythe opera! - arie per un'eclissithe shrouds
 HOT
the substance
 NEW
the woman in the yardtornando a esttoys - giocattoli alla riscossau.s. palmeseun posto sicuro (2025)una barca in giardinouna viaggiatrice a seoulvoci di poterewolf man

1059949 commenti su 51854 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

AGO - PRIMA DI TUTTII SIMPSON - STAGIONE 1I SIMPSON - STAGIONE 10I SIMPSON - STAGIONE 11I SIMPSON - STAGIONE 12I SIMPSON - STAGIONE 13I SIMPSON - STAGIONE 14I SIMPSON - STAGIONE 15I SIMPSON - STAGIONE 16I SIMPSON - STAGIONE 17I SIMPSON - STAGIONE 18I SIMPSON - STAGIONE 19I SIMPSON - STAGIONE 2I SIMPSON - STAGIONE 20I SIMPSON - STAGIONE 21I SIMPSON - STAGIONE 22I SIMPSON - STAGIONE 23I SIMPSON - STAGIONE 24I SIMPSON - STAGIONE 25I SIMPSON - STAGIONE 26I SIMPSON - STAGIONE 27I SIMPSON - STAGIONE 28I SIMPSON - STAGIONE 29I SIMPSON - STAGIONE 3I SIMPSON - STAGIONE 30I SIMPSON - STAGIONE 31I SIMPSON - STAGIONE 32I SIMPSON - STAGIONE 33I SIMPSON - STAGIONE 34I SIMPSON - STAGIONE 35I SIMPSON - STAGIONE 4I SIMPSON - STAGIONE 5I SIMPSON - STAGIONE 6I SIMPSON - STAGIONE 7I SIMPSON - STAGIONE 8I SIMPSON - STAGIONE 9

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net