Recensione il mercante delle quattro stagioni regia di Rainer Werner Fassbinder Germania 1971
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione il mercante delle quattro stagioni (1971)

Voto Visitatori:   7,57 / 10 (7 voti)7,57Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film IL MERCANTE DELLE QUATTRO STAGIONI

Immagine tratta dal film IL MERCANTE DELLE QUATTRO STAGIONI

Immagine tratta dal film IL MERCANTE DELLE QUATTRO STAGIONI

Immagine tratta dal film IL MERCANTE DELLE QUATTRO STAGIONI

Immagine tratta dal film IL MERCANTE DELLE QUATTRO STAGIONI

Immagine tratta dal film IL MERCANTE DELLE QUATTRO STAGIONI
 

Hans Epp, dopo essere rientrato in Germania dalla Legione Straniera dove si trovava, si sposa con la piacente e arrogante Irm. Lui è emarginato dalla sua famiglia, prettamente borghese, ma è una persona dabbene in cerca solo di fiducia e serenità. Prova così a intraprendere il mestiere di fruttivendolo ambulante. Si troverà però a bere sempre di più cercando, in questo modo, di non badare ai tormenti inflittigli dalla moglie e dalla madre...

Rainer Werner Fassbinder, già attivo autore fin dal 1969 e fondatore della compagnia di distribuzione indipendente Filmverlag der Autoren, formò nel 1971 la casa di produzione Tango Film con la quale realizzò "Il mercante delle quattro stagioni", la sua prima opera di riordinamento ideologico fortemente tendente al melodramma. Il titolo del film non ci racconta solo del lavoro svolto da Hans ma ha pure una connotazione letterale che riflette esattamente il carattere del protagonista. Il mercante, interpretato dall'attore Hirschmuller, è un uomo triste e sottomesso, inutile secondo i valori borghesi dai quali discende e, per questo, adatto a tutte le stagioni.

Hans recita per gran parte del film con indosso delle bellissime e sgargianti camicie a quadretti, simbolo fin troppo esplicito della sua beatitudine e felicità per il tipo di lavoro svolto, fino a quando non comincerà a sentirsi inutile e da lì i colori dei suoi abiti vireranno sul grigio (esistenziale).
La sua figura è adatta infatti a diventare facilmente preda delle due donne più importanti dalle quali è circondato: la moglie e la madre.
Da loro non riesce a farsi gradire né considerare e a loro si abbandona nel tentativo di salvare almeno il matrimonio, segno per lui di stabilità emotiva.
La madre di Hans non si è mai chiesta cosa avrebbe fatto piacere al figlio, ha continuato sempre a imporgli tutto, impedendogli perfino di svolgere certi tipi di attività (come il meccanico, per esempio), vergognandosi di lui oltre ogni ragionevole misura e non credendolo capace di crescere e di cambiare; al ritorno del figlio dalla Legione Straniera la genitrice sentenzierà lapidaria: "Il mortaio puoi lavarlo quanto vuoi, sa sempre d'aglio!"

Hans cercherà di sfuggire più volte a questi legami (mostrando accondiscendenza nei confronti di una prostituta, cercando e trovando l'amore di altre donne per concedersi un po' di trasgressione) ma si dimostrerà assolutamente inadeguato a svincolarsi; la sua non è mai un'evoluzione, è solo un perpetuo tentativo di aggiustamento della situazione. Egli non comprende la vera natura dei suoi sentimenti e non sa come muoversi per individuarli e farli fruttare appieno.
Anche gli amici che frequenta al bar non gli sono di nessun aiuto e, anzi, lo compiangono. Soltanto un anonimo confidente di passaggio (interpretato, grazie a un breve cameo, proprio dallo stesso Fassbinder) cercherà di metterlo in guardia da generici malintenzionati.
Ma sembra essere troppo tardi per il nostro perdente; egli, infatti, si zittisce e scivola verso l'apatia e l'autodistruzione. Il "suicidio" di Hans non assume i tratti epici e coraggiosi che lo riscatterebbero come eroe, rimane solo un atto privato e lontano da qualsiasi ingranaggio emozionale che lo possa collegare con uno degli altri personaggi. Le regole della vita sono ben altre e la sconfitta di Hans sarà, se possibile, ancora più dolorosa dopo che verrà seppellito (l'amico di guerra Harry deciderà di sposare la fresca vedova Irm).

Dal punto di vista della forma, Fassbinder dimostra di avere assorbito l'insegnamento di Douglas Sirk e di averlo convertito in un linguaggio del tutto personale; via le scene edulcorate e mitigate, il regista tedesco lascia spazio a dure controversie familiari e a confessioni che riguardano sempre questioni di vita o di morte.

La recitazione (di frequente ebete e compassata) assume a volte toni grotteschi: quando la moglie telefona all'avvocato con l'intenzione di chiedere il divorzio, Hans strabuzza gli occhi in modo esagerato per evidenziare che sta per essere colto da malore. Nessuno dei familiari presenti pensa a chiamare i soccorsi, se non la sorella (una brillante Hanna Schygulla), ma ella stessa lo fa in modo compìto, senza nessuna inflessione nella voce che faccia pensare a una situazione di ansia o di preoccupazione. Anche la caduta a terra della sorella Anna, alla notizia dell'arruolamento di Hans, è oltremodo accentuata e il risultato va addirittura oltre i registri melodrammatici, assumendo toni quasi farseschi.

Fassbinder fa uso abbondante di primi piani in veloce avvicinamento ("abbandonando" gli altri attori in scena) come a voler creare un effetto solenne e pomposo: l'escamotage riesce a sottolineare in modo efficace i drammi esistenziali e viene unito all'uso della luce (che in questo film non è sempre sinonimo di armonia e unione) e alla scelta degli elementi scenografici i quali rendono bene l'idea della condizione sociale dei protagonisti.

Commenta la recensione di IL MERCANTE DELLE QUATTRO STAGIONI sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di pompiere - aggiornata al 06/04/2009

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1065743 commenti su 52694 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A KNIGHT'S WARALLA RICERCA DI MIA FIGLIAALLELUJA!AVVENTURA NEL MAR NEROBIO HUNTERBROOKLYN CHIAMA POLIZIACIA - UN UOMO NEL MIRINOCORPSE MANIACRYING FREEMAN: KILLER'S ROMANCECRYPTIC PLASMDER DOKTOR - L'OMBRA DELLA MORTEDINOFIVE ELEMENTS NINJASGALAXY HORRORI FORZATI DELLA GLORIAIL LAGO DELLA VENDETTAIL POEMA DEL VENTO E DEGLI ALBERILA CANAGLIA IN MINIGONNALA FOSSA DEI DANNATILA MALEDIZIONE DELLA MUMMIALA MALEDIZIONE DI KAZUO UMEZULA MANO DELLA MUMMIALA VAMPIRALE OMBRE DELLA MEMORIAMOUNTAINHEADNOSTRO PANE QUOTIDIANO (1934)PLAY DEAD (2025)PROJECT A-KOROB PEACEROOTS SEARCHSINFONIA NUZIALESLAUGHTER BEACHTHE PIPER (2024)THE RED SPECTACLESTHE ROOKUN AMORE DA RISCOPRIREUN ASSASSINO TRA DI NOIUN OMICIDIO PER DUE - ULTIMA NOTTE DI NOZZEUZUMAKI (2024)WHAT HAPPENS AFTER THE MASSACRE?ZOMBIES OF THE THIRD REICH

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


LA VOCE DI HIND RAJAB
Locandina del film LA VOCE DI HIND RAJAB Regia: Kaouther ben Hania
Interpreti: Amer Hlehel, Clara Khoury, Motaz Malhees, Saja Kilani
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

NOSFERATU (2024)
Locandina del film NOSFERATU (2024) Regia: Robert Eggers
Interpreti: Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe, Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney, Adéla Hesová, Milena Konstantinova, Stacy Thunes, Gregory Gudgeon, Robert Russell, Curtis Matthew, Claudiu Trandafir, Georgina Bereghianu, Jordan Haj, Kateřina Bílá, Maria Ion, Tereza Dušková, Liana Navrot, Mihai Verbintschi, Karel Dobrý, Andrei Sergeev, Matěj Beneš, Marek Pospíchal, Jan Filipenský, Alex East, Christian Dunckley Clark
Genere: horror

Recensione a cura di Harpo

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net