Recensione la banda baader meinhof regia di Uli Edel Germania 2007
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione la banda baader meinhof (2007)

Voto Visitatori:   6,78 / 10 (34 voti)6,78Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film LA BANDA BAADER MEINHOF

Immagine tratta dal film LA BANDA BAADER MEINHOF

Immagine tratta dal film LA BANDA BAADER MEINHOF

Immagine tratta dal film LA BANDA BAADER MEINHOF

Immagine tratta dal film LA BANDA BAADER MEINHOF

Immagine tratta dal film LA BANDA BAADER MEINHOF
 

Il 2 giugno 1967 il movimento studentesco organizza una manifestazione pacifica contro lo Scià di Persia ed il suo regime in Iran, mentre si trova in visita di Stato nella Germania Federale. A fianco di questa manifestazione un gruppo di provocatori inneggia al monarca iraniano ma, al momento del suo passaggio, si scaglia duramente contro la folla di manifestanti armato di bastoni, sotto gli occhi della polizia che non reagisce minimamente, ma caricando essa stessa i dimostranti a manganellate e getti d'acqua dagli idranti. Durante gli scontri uno studente, Benno Ohnesorg, viene ucciso da un colpo di pistola di un poliziotto. Tale episodio rappresenta la molla per Andreas Baader e la sua compagna Gudrun Ensslin ad intraprendere la lotta armata fondando il Movimento 2 Giugno, primo gruppo terroristico della storia tedesco-occidentale e, successivamente, con l'ingresso di Ulrike Meinhoff, ribattezzato definitivamente RAF ("Rote Armee Fraktion" – "Frazione dell'Armata Rossa").
Tratto dal libro di Stefan Aust (anche co-sceneggiatore della pellicola) intitolato Der Baader Meinhof Komplex, il film di Uli Edel, noto in Italia soprattutto per "Christiane F.- Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino", ne ripercorre le gesta per i successivi dieci anni fino al 1977, anno del rapimento e dell'uccisione del presidente dell'associazione industriali tedesca, Hans Martin Schleyer.
Il film è una scansione temporale degli avvenimenti che insanguinarono la Germania Federale per tutto il decennio degli anni '70, anni in cui il riflusso delle proteste operate dal movimento studentesco alla fine degli anni sessanta, crearono la coltura per la radicalizzazione dello scontro sociale e politico da parte di "cellule" impazzite (come la RAF) ormai dominate da un'ideologia che, seppur basandosi su temi oggettivamente più che condivisibili da una parte, dall'altra vengono penalizzati dalla scelta univoca della lotta armata come unico rimedio di contrasto verso lo Stato e le sue istituzioni.

Ulrike Meinhof (interpretata da Martina Gedeck) è il personaggio su cui si sofferma maggiormente il regista: dentro di lei ci sono tutte le frustrazioni dei sogni infranti, delle speranze deluse di un cambiamento della società tedesca, combattuta in un primo tempo con la penna sulle pagine del giornale Konkret e sugli schermi televisivi dei dibattiti dell'epoca. Era una giornalista affermata e rispettata prima di entrare in clandestinità e di intraprendere la lotta armata, divenendo ben presto l'ideologa della RAF.
Una scelta così radicale però, comporta un prezzo troppo alto da pagare ed il regista lo fa vedere chiaramente nei disagi dovuti alla vita clandestina, dal vivere costantemente braccati unita al dolore della perdita di ogni contatto familiare con le sue due figlie. Inoltre il curioso rapporto amore-odio con Gudrun Ensslin è per lei un continuo pungolo per lasciarsi dietro quella patina di "combattente da salotto" che quest'ultima le rimprovera in continuazione.
Ben presto l'ideologia diventerà una prigione da cui non potrà più liberarsi; il fardello sarà sempre più pesante e allo stesso tempo un calice amaro da bere sino in fondo, fino alle estreme conseguenze del suicidio. Il regista sposa in maniera apparente la verità ufficiale del governo: la Meinhof fu trovata impiccata con un paio di calze nella sua cella del carcere di massima sicurezza di Stammheim, a Stoccarda, nel quale si svolgeva il processo ai capi della Banda Badeer-Meinhof, ma come parte della opinione pubblica tedesca di allora, lascia spazio in maniera sottintesa anche all'ipotesi che lo Stato abbia "suicidato" la mente ideologica della RAF. Una scelta o forse una licenza che il regista si è concesso per una rappresentazione più coerente dei personaggi, uomini e donne votati ad un idealismo radicale senza ormai controllo.
Proprio questa centralità del personaggio della Meinhof fa da contraltare ad una rappresentazione abbastanza didascalica degli altri due membri del nucleo storico della RAF, Andreas Baader e Gudrun Ensslin. Il primo (interpretato da Moritz Bleibtreu) viene rappresentato in una veste di puro uomo d'azione, dall'atteggiamento piuttosto guascone, capace però di scatenarsi in gesti di violenza insensata come si conviene ad un vero "braccio armato". Poco si sa del suo passato, l'unica cosa che il film ci rivela è che ha una figlia. Anche Gudrun Elssin (Johanna Wokalek) ci appare come un personaggio contradditorio: ragazza sfrontata, apparentemente sicura di sé, proclama di odiare il capitalismo e il cosiddetto "Stato maiale", ma ne subisce in fondo una certa fascinazione, considerate le circostanze del suo arresto all'interno di una boutique alla moda.
Anch'essi seguirono la stessa tragica sorte della Meinhof.

Il film, malgrado la durata considerevole di oltre centocinquanta minuti, possiede un ritmo molto serrato che coniuga in modo apprezzabile sia la fruibilità da intrattenimento tipica dell'action movie ben orchestrata nelle scene d'azione in cui è impegnata la banda, senza tuttavia lasciarsi andare a derive epiche nella descrizione della loro gesta e sia all'ambizione di creare un grande affresco d'epoca dove la tragedia di una generazione di ragazzi votati alla violenza viene messa in parallelo con degli inserti di repertorio di tragedie ancora più grandi come il Vietnam, i bombardamenti della Cambogia, l'irruzione di Settembre nero alle olimpiadi di Monaco. Crimini terroristici e crimini di stato, a sottolineare ancora una volta la durezza dello scontro politico, sociale ed economico di quel decennio. Compito molto difficile da coniugare, ma vista la vastità del materiale a disposizione, Edel e lo sceneggiatore Aust riescono a dare quell'essenzialità, pur con qualche difetto comune a questo tipo di operazioni, che fa di questa pellicola un discreto prodotto. Qualche parte risulta più debole rispetto alle altre: l'addestramento nel campo palestinese ha un tono troppo leggero rispetto al contesto e la parte del processo evidenzia a volte risvolti quasi farseschi.
Buona anche la scelta di non rappresentare in maniera uniforme lo Stato contro cui combatterono i membri della RAF: non solo uno stato repressivo che usa metodologie brutali e disumanizzanti come la lunga detenzione in isolamento del nucleo storico della banda, ma dietro anche uomini che cercano di capire il perché di tanta violenza. Paradossalmente Horst Herald (un bravo Bruno Ganz), l'ispettore più ostinato nella caccia ai membri della RAF, è anche colui che intuisce fin dall'inizio la portata delle loro azioni terroristiche rimproverando all'intera classe politica tedesca la scarsa lungimiranza verso quei problemi che stavano a monte delle contestazioni del movimento studentesco. La scelta repressiva del governo tedesco a scapito della ricerca di un dialogo costruttivo per ambedue le parti ha buttato alle ortiche un'intera generazione di giovani. Più che un rimprovero, quasi un grido di dolore.
Vedendo questo film si troveranno molte analogie, a grandi linee, con la storia del terrorismo italiano: da dove nasce, il come e quando si radicalizza lo scontro, la scelta folle della lotta armata, il modus operandi di tali organizzazioni. Saltano subito all'occhio le molte somiglianze del rapimento e successiva uccisione del presidente dell'associazione industriali tedesca, Hans Martin Schleyer (la Confindustria tedesca, per intenderci), con il Caso Moro avvenuto meno di un anno dopo in Italia e con identico epilogo.

Commenta la recensione di LA BANDA BAADER MEINHOF sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di The Gaunt - aggiornata al 10/11/2008

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

10 giorni con i suoi100 di questi annia complete unknowna different mana real painal progredire della notteamerikatsiamiche alle cicladiamichemaianoraattack on titan: the last attackbabygirlback in actionbagmanbastion 36berlino, estate '42better manbiancaneve (2025)black dogblur: to the endbridget jones - un amore di ragazzocaptain america: brave new worldcarlo mazzacurati - una certa idea di cinemacherry juiceciao bambinocitta' d'asfaltocome se non ci fosse un domani (2025)companiondiciannovediva futuradog mandove osano le cicognedreamsduse, the greatest
 NEW
e poi si vedeelfkins - missione gadgetemilia perezeyes everywherefamiglia imbarazzi - la maledizione dello zoccolofatti vederefiume o morte!follemente
 NEW
gen_gioco pericolosoglobal harmonyhello! spank: il film - le pene d'amore di spankhereheretichokage - ombra di fuocoi am martin parri colori dell'anima - the colors within
 NEW
il bambino di cristalloil caso belle steineril mestiere di vivereil migliore dei maliil mio giardino persianoil nibbioil seme del fico sacroil signore degli anelli - la guerra dei rohirrimio non sono nessunoio sono ancora quiio sono la fine del mondo
 NEW
io ti conoscoitaca - il ritornola citta' proibita (2025)la storia di patrice e michel
 HOT R
la zona d'interessel'abbagliol'albero (2025)
 NEW
le assaggiatricile donne al balcone - the balconetteslee millerl'erede (2025)lilianal'orto americanolove (2024)luce (2024)l'uomo di argillal'uomo nel boscolux santamaria (2024)mickey 17misteri dal profondomonte corno - pareva che io fussi in aria
 NEW
mr. morfinamuori di leinella tana dei lupi 2 - panteranina e il segreto del ricciono other landnoi e loro
 NEW
nonostante
 HOT R
nosferatu (2024)oh, canada - i tradimenti
 NEW
opus - venera la tua stellapaddington in peru'pellizza pittore da volpedopino daniele - nero a meta'presenceprophecy
 NEW
puan - il professorericardito lo squalo?scissione - stagione 2
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storiasilenzio!simone veil - la donna del secolosonic 3 - il film
 NEW
sons (2025)strange darlingthe alto knights - i due volti del criminethe bayouthe breaking icethe brutalistthe calendar killerthe girl with the needlethe last showgirlthe monkeythe opera! - arie per un'eclissithe shrouds
 HOT
the substance
 NEW
the woman in the yardtornando a esttoys - giocattoli alla riscossau.s. palmeseun posto sicuro (2025)una barca in giardinouna viaggiatrice a seoulvoci di poterewolf man

1059949 commenti su 51854 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

AGO - PRIMA DI TUTTII SIMPSON - STAGIONE 1I SIMPSON - STAGIONE 10I SIMPSON - STAGIONE 11I SIMPSON - STAGIONE 12I SIMPSON - STAGIONE 13I SIMPSON - STAGIONE 14I SIMPSON - STAGIONE 15I SIMPSON - STAGIONE 16I SIMPSON - STAGIONE 17I SIMPSON - STAGIONE 18I SIMPSON - STAGIONE 19I SIMPSON - STAGIONE 2I SIMPSON - STAGIONE 20I SIMPSON - STAGIONE 21I SIMPSON - STAGIONE 22I SIMPSON - STAGIONE 23I SIMPSON - STAGIONE 24I SIMPSON - STAGIONE 25I SIMPSON - STAGIONE 26I SIMPSON - STAGIONE 27I SIMPSON - STAGIONE 28I SIMPSON - STAGIONE 29I SIMPSON - STAGIONE 3I SIMPSON - STAGIONE 30I SIMPSON - STAGIONE 31I SIMPSON - STAGIONE 32I SIMPSON - STAGIONE 33I SIMPSON - STAGIONE 34I SIMPSON - STAGIONE 35I SIMPSON - STAGIONE 4I SIMPSON - STAGIONE 5I SIMPSON - STAGIONE 6I SIMPSON - STAGIONE 7I SIMPSON - STAGIONE 8I SIMPSON - STAGIONE 9

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net