Recensione la finestra sul cortile regia di Alfred Hitchcock USA 1954
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione la finestra sul cortile (1954)

Voto Visitatori:   8,53 / 10 (209 voti)8,53Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film LA FINESTRA SUL CORTILE

Immagine tratta dal film LA FINESTRA SUL CORTILE

Immagine tratta dal film LA FINESTRA SUL CORTILE

Immagine tratta dal film LA FINESTRA SUL CORTILE

Immagine tratta dal film LA FINESTRA SUL CORTILE

Immagine tratta dal film LA FINESTRA SUL CORTILE
 

Si aprono lentamente le tendine su di un cortile newyorkese, composto da un piccolo grande Universo: una ballerina continua i suoi esercizi anche mentre prepara la colazione e cura la sua solitudine amorosa a colpi di spazzola, un compositore di pianoforte cerca l'ispirazione, un rappresentante di gioielli con la moglie malata conduce una vita ritirata, una coppia di freschi sposini è in perenne accoppiamento, Miss Cuore Solitario attende il Principe Azzurro, una scultrice di opere astratte lavora superficialmente.
Il fotoreporter Jefferies, per lo più votato all'avventura, è bloccato su di una sedia a rotelle perché si è rotto una gamba: il suo ultimo servizio su una corsa automobilistica è stato troppo ravvicinato e da sei settimane ne sta pagando le conseguenze. La noia lo sta assalendo e ha, come unica scappatoia, quella di curiosare sulle attività dei vicini. Manca solo una settimana alla tanto sospirata libertà motoria e Hitchcock sembra volerlo aiutare quando lo vediamo sistemare l'orologio in una delle sue tipiche apparizioni; ma il tempo, per Jefferies, scorrerà più in fretta di quanto non possa immaginare...

"La finestra sul cortile" (nominato all'Oscar per la Miglior Regia, la Sceneggiatura, la Fotografia e il Sonoro) è il più felice esempio del cinema di Hitchcock, il suo film più rappresentativo. Si notano subito la genialità tecnica, la capacità di raccontare una storia in modo unicamente accattivante, lo humour e, dal punto di vista tematico, sono presenti il voyeurismo mescolato alle relazioni sentimentali e alla sessualità.

In particolare l'uso del punto di vista soggettivo è al centro della storia: il personaggio di James Stewart (Jefferies, appunto) vede e noi vediamo ciò che lui vede. Questo è il fulcro del modo di Hitchcock di fare cinema e lo conduce con molta destrezza; a lui il potere ti tagliare e mostrare le immagini che vuole, di metterle insieme o di sovrapporle grazie a un'intelligenza metodica senza pari. E a lui l'abilità nell'allontanarsi da questo vincolo "soggettivo" quando decide, unica volta durante il film, di farci assistere a un particolare rilevante mentre Jeff dorme: una ricetta perfetta per aumentare la suspense e per renderci complici della vicenda.
All'esterno del microcosmo raccontato nel cortile di "casa Stewart" c'è un mondo frenetico e noi ne vediamo solo una parte, quel pezzo di strada che compare fra le mura delle case. Ma, per tutto il film, Hitchcock non ci fa mai uscire dal cortile.
La regia continua il lavoro di ricerca sullo spazio chiuso già tentato nei film precedenti; lo scarto sta nella disinvoltura con cui il pubblico "si fa' carico" dello stimolo tecnico e stilistico proposto.
Hitchcock svolge il suo tema su piani sovrapposti: approfitta dell'infermità di Jeff (la prigione del corpo), dell'estensione del suo appartamento (la superficie ristretta del rifugio), della recinzione dell'immobile (la rete urbana di un cortile interno), dell'aspettativa di un'unione matrimoniale (il vincolo sentimentale).

I suoni usati nella descrizione della vicenda sono pochi ma molto precisi: si impiega la musica per creare dei toni caratteristici e un'atmosfera singolare, animando così il mondo in cui si svolge la storia. "Rear window" apre con una musica jazz che dovrebbe raccontare le strade di Greenwich Village degli anni '50. In realtà non esiste una colonna sonora ben precisa, scelta per l'epoca davvero insolita e alquanto azzardata; tutto questo, però, contribuisce a darci un'idea di verosimiglianza, come se non ci fosse nessuna intrusione e tutto fosse reale. L'unica musica presente è quella che proviene da uno degli appartamenti mentre qualcuno ascolta un disco o suona un piano.
Semmai si fa ricorso a una lirica già esistente, non composta originalmente, come "That's Amore". Oppure alla canzone "Lisa", che è una parte integrante della storia; il pezzo viene ideato davanti ai nostri occhi e alle nostre orecchie da un canzoniere in difficoltà alla ricerca di una melodia e di un'armonia che sviluppi qualcosa di interessante. Uno dei personaggi verrà addirittura salvato, grazie all'ispirazione che troverà in questa musica.

Il personaggio di Jeff viene affiancato nelle sue avventure da Lisa Carol Freemont, una donna appartenente a quella rarefatta atmosfera di Park Avenue che non porta lo stesso vestito due volte. Grace Kelly la interpreta con naturalezza di temperamento e di stile. Jefferies non presta molta attenzione alla bionda spigliata e avvenente, sembra anzi temerla più di quanto si possa concepire. La prima inquadratura del volto di lei, quando va a fargli visita, è una delle riprese più belle di un volto di donna.
La relazione tra i due testimonia della terribile incompatibilità delle posizioni maschili e femminili, così come sono state definite e come si sono evolute all'interno della nostra cultura. Lei va audacemente a caccia di una fede nuziale, mentre Jeff pensa solo al lavoro e alla propria libertà. Un avvicinamento lo si avrà solo dal momento in cui lei sceglierà di vivere una vita avventurosa e pericolosa come il suo amato. L'idea che ha Hitchcock dell'amore romantico è a dir poco scettica.

La sceneggiatura di John Michael Hayes, uno dei migliori sceneggiatori che Hitchcock abbia mai avuto a disposizione, è basata sul racconto di Cornell Woolrich pubblicato nel 1942 ed è stimolante, con idee sempre così "visive" e perfettamente cinematografiche che favoriscono un'immediata compenetrazione negli accadimenti. E' diversa dal libro perché inserisce la storia d'amore e tanti altri personaggi funzionali all'intromissione di Mr. Hitchcock in un mondo privato e intimo, qual è quello del cortile. Il soggetto, comunque, assicura un copione di impietoso rigore e di illusoria levità.

Le interpretazioni sono davvero eccezionali. Thelma Ritter, nel ruolo di Stella, la caustica infermiera che lavora per la compagnia di assicurazioni, è fantastica. Contribuisce a rivelare il carattere del personaggio di James Stewart in modo determinante, portando una ventata di humour e concedendo al pubblico alcune "pause" durante le quali poter ridere di gusto. "Quando la General Motors va al bagno dieci volte al giorno, l'intero Paese è sull'orlo della rovina", dice Stella a proposito di quando aveva in cura un dirigente della famosa azienda statunitense, prima della crisi economica del 1929.
Jefferies è un bellissimo esempio di eroe ambiguo, e Jimmy Stewart non poteva essere attore più adatto nel rendere questa inafferrabilità. Il primo piano più curioso e significativo fatto su di lui, quello che ci rivela qualcosa di veramente schietto e spontaneo, si ha quando Lisa si interessa finalmente all'omicidio, rischiando la vita come un'avventuriera.
Hitchcock trova umanità anche nei personaggi più maligni, c'è sempre qualcosa di simpatetico verso i criminali e, in questo caso, di compassionevole. Abbiamo l'impressione che l'assassino sia in trappola ma che sia stato spinto a fare quello che ha fatto, con una giustificazione esistente a priori (anch'egli vittima di un vincolo sentimentale troppo opprimente?).

Alla fine due cuori si incontreranno grazie a una nuova melodia musicale, un appartamento sarà "purificato" dall'intervento degli imbianchini, nasceranno nuovi affetti nei confronti degli animali, un'altra gamba sarà destinata a rompersi e una grandiosa opera cinematografica sarà completata.

Le tendine si richiudono, lo spettacolo è terminato. E a noi, fieri e moderati voyeur, rimane la voglia di riaprirle.

Commenta la recensione di LA FINESTRA SUL CORTILE sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di pompiere - aggiornata al 25/06/2009

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbai
 NEW
anime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimer
 NEW
do not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkidduil buco - capitolo 2il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafka
 NEW
le deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvagge
 NEW
leggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femme
 NEW
modi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapina
 NEW
napoli - new york
 NEW
nasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sonooutsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabidping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisquali
 NEW
stella e' innamoratastranger eyessuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trump
 NEW
the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffrono
 NEW
the devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticate
 NEW
una madre
 NEW
una terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille volti
 NEW
wickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1055967 commenti su 51412 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net