la finestra sul cortile regia di Alfred Hitchcock USA 1954
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la finestra sul cortile (1954)

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locandina del film LA FINESTRA SUL CORTILE

Titolo Originale: REAR WINDOW

RegiaAlfred Hitchcock

InterpretiJames Stewart, Grace Kelly, Wendell Corey, Thelma Ritter, Raymond Burr, Judith Evelyn

Durata: h 1.52
NazionalitàUSA 1954
Generethriller
Tratto dal libro "La finestra sul cortile" di Cornell Woolrich
Al cinema nell'Agosto 1954

•  Altri film di Alfred Hitchcock

Trama del film La finestra sul cortile

Un fotoreporter costretto all'immobilità a causa di una gamba rotta, spia col teleobiettivo i sui vicini e con l'aiuto della fidanzata e dell'infermiera scopre che é stato commesso un omicidio..

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Voto Visitatori:   8,53 / 10 (209 voti)8,53Grafico
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Voti e commenti su La finestra sul cortile, 209 opinioni inserite

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zerimor  @  08/03/2022 15:23:03
   7½ / 10
Grande pellicola di Hitchcock, uno dei suoi tanti classici. La regia è incredibile, riesce a catturare in modo sublime ogni minimo movimento, ogni inquadratura. Cast di tutto rispetto e ottime interpretazioni.
Un film sempre attuale.

Alpagueur  @  04/11/2020 17:11:59
   8 / 10
Perché mai un uomo, eterosessuale e ancora relativamente giovane e affascinante, dovrebbe passare il proprio tempo a guardare fuori dalla sua finestra quando nelle stanze di casa sua c'è una donna come Grace Kelly? Questo potrebbe essere il vero mistero dopo aver visto "La finestra sul cortile", film del 1954 diretto da Alfred Hitchcock. Al di là di questa domanda sfacciata, questo è davvero un capolavoro, uno dei film più amati dal suo regista e uno dei suoi più sofisticati, sia narrativamente che cinematograficamente. Liberamente basato su un racconto relativamente sconosciuto del 1942 scritto da Cornell Woolrich, "It had to be murder" (in italiano ha lo stesso titolo del film), "La finestra sul cortile" (alias "Rear window") vede L.B. Jefferies, un fotoreporter di successo interpretato con sufficiente credibilità e coinvolgimento emotivo da James Stewart, confinato nel suo piccolo appartamento di New York con una gamba rotta e ingessata. Nella calura afosa estiva, si volta e concentra la sua attenzione e le sue "lenti" (binocoli e teleobiettivo fotografico) sugli appartamenti vicini che si affacciano sul cortile del suo condominio, osservandoli con un interesse in rapida crescita che diventa rapidamente voyeurismo eccitato quando inizia a sospettare che un uxoricidio sia avvenuto in un appartamento di fronte. Anche se a malincuore, verrà coinvolta anche la sua bellissima fidanzata Lisa, una Grace Kelly la cui prima apparizione nel film è uno dei primi piani esteticamente più accattivanti nella storia del cinema e giustifica pienamente il nomignolo di di "ghiaccio bollente" ("hot ice") dato a lei presumibilmente dallo stesso Alfred Hitchcock, così come l'infermiera solida e con i piedi per terra Stella, interpretata causticamente da una Thelma Ritter al vetriolo, e il riluttante detective Tom Doyle, un Wendell Corey abbastanza ottuso e pieno di banale buon senso, che saranno progressivamente attratti dalla sua ossessione per il vicino Lars Thorwald, un imponente Raymond Burr, il quale potrebbe o non potrebbe aver fatto una bruttissima cosa alla sua fastidiosa moglie. I titoli di testa rivelano subito uno dei molteplici codici del film, quando il sipario di James si alza per rivelare la scena fissa dell'attrazione in arrivo, lo stesso cortile in cui si affacciano tutti gli appartamenti. Da quel momento in poi, inizia un viaggio statico che capovolge molti principi consolidati del cinema degli anni '50: il personaggio principale non si muove, tutti gli altri cast secondari giocano effettivamente di fronte a lui. Lo spettatore, salvo un breve ma importante momento in cui James Stewart si addormenta, ha lo stesso punto di vista del protagonista, vede e interpreta la storia attraverso gli occhi e le espressioni di lui. La colonna sonora proviene dall'interno del film, per lo più ascoltata da uno degli appartamenti in cui vive un musicista. Tutti questi dettagli filmici e narrativi, insieme al puzzle artigianale e perfetto di cui la vita di ogni appartamento e dei vicini è un tassello, si aggiungono allo studio consapevole del voyeurismo e al ruolo essenziale del cinema per fare un film essenziale, dove nessuno girato, nessun dialogo è ridondante e un capolavoro intramontabile, che allo stesso tempo celebra e sovverte i codici di Hollywood. Questo non è l'unico film di Hitchcock costruito in una forma teatrale, ma in nessun altro il maestro britannico è stato in grado di estremizzare con tale genialità e profondità di analisi le relazioni intrecciate tra l'occhio e la mente, mescolando come un alchimista esoterico ossessioni e umorismo, suspense e sessualità, luce lampeggiante e oscurità silenziosa, individualità e collettività, realtà e percezioni. A mio modesto parere, uno dei 3 migliori film di Hitchcock assieme a "Psyco" e a "Il delitto perfetto".

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  03/04/2020 16:43:25
   8 / 10
Un classico che più classico non si può, e sorprendentemente tra i film più ordinari e leggeri del maestro, sì perchè nonostante le premesse non abbiamo colpi di scena nè clamorose rivelazioni finali, come inizia finisce tanto che l'intreccio thriller che muove i due protagonisti (gli stratosferici Stewart e Kelly) assume un aspetto del tutto secondario rispetto al rapporto tra questi ultimi, due personalità completamente agli antipodi ed in costante conflitto e che proprio per questo si compensano molto più di quanto credano; senza considerare l'affinità comica tra i due, vero fulcro della pellicola assieme al bisogno impellente di "guardare" e farsi gli affari degli altri violandone la privacy, manco a dirlo caratteristica innata dell'uomo e questione onnipresente nel mondo di ieri e, più che mai, di oggi.

Ripeto, classico, di quelli copiati e parodiati fino allo sfinimento (mi vien da ridere se penso che sono venuto a conoscenza del film una ventina di anni fa grazie ai Simpson).

Dom Cobb  @  19/10/2018 14:42:42
   9 / 10
Jeff Jeffries è un fotoreporter che, in seguito a un incidente sul lavoro, è costretto su una sedia a rotelle finché la sua gamba non sarà guarita; perciò, chiuso in casa tutto il tempo, fra una visita di amici e l'altra ha modo di osservare il viavai quotidiano del cortile interno del complesso di appartamenti in cui vive. Ma attività sospette nell'appartamento di fronte gli fanno lentamente sorgere il dubbio che lì vi sia appena stato commesso un omicidio...
Quando si parla di Hitchcock, si parla de "La finestra sul cortile". Questo film è così radicato nell'immaginario collettivo da essere diventato il primo titolo a venire in mente non appena si menziona il nome del maestro della suspense, forse rivaleggiato solo da "Psycho". E' evidente quindi che le mie aspettative, in specie dopo aver visto e particolarmente apprezzato l'ultimo paio di lungometraggi del regista, fossero alte; e per una volta, non sono rimasto deluso.
La genialità del film va oltre ciò che si può descrivere a parole e ricopre in maniera uniforme tutti i campi, da quello puramente narrativo a quello tecnico e della messinscena, confermando quanto anni e anni di pratica abbiano portato il talento di Hitchcock, sempre presente, alla piena maturità. Come giallo puro e semplice, ci si appoggia a una premessa semplice quel tanto che basta a seguire la vicenda senza scervellarsi troppo e intrigante abbastanza da catturare l'attenzione fin da subito; e soprattutto sufficientemente intelligente da regalare a tutta la storia ulteriori livelli di lettura, trasformando la storia in più di un'occasione in una colta riflessione sul voyeurismo, che in fondo è sempre stato il meccanismo alla base dell'esperienza cinematografica.


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Inoltre il film riesce a rendere l'immobilità del protagonista un vantaggio nello sviluppo della storia, scegliendo di circondarlo di personaggi secondari che, quando la trama lo richiede, sono pronti a diventare i suoi occhi, le sue orecchie e le sue mani, capaci di portare avanti "l'indagine" per suo conto e a interagire con il vicino sospetto, creando una connessione fra eroe e antagonista che non ha nulla di forzato e che aggiunge ulteriore soddisfazione al momento del confronto finale. E allo stesso tempo si evitano alcuni dei soliti cliché del genere,


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James Stewart si conferma non solo l'uomo giusto per il ruolo, ma anche il leading man più simpatico del suo tempo, quello che meglio incarna il tipo dell'uomo qualunque intrappolato in circostanze straordinarie, un uomo dalla forte presenza scenica che però non sa di averla. Grace Kelly e la Ritter gli fanno da ottime spalle, talvolta comiche, talvolta voci della ragione, mentre Raymond Burr, anni prima di diventare l'iconico Perry Mason, dipinge un cattivo sinistro e ambiguo senza mai venir veramente inquadrato in faccia; a riprova che meno si vede un cattivo, più risulta spaventoso.
Ad essere sinceri, per quanto mi sia piaciuto (e mi è piaciuto davvero tanto), per quanto lo consideri un capolavoro del cinema senza se e senza ma, non è ai livelli de "Il delitto perfetto": questo a causa della prima parte che se la prende un po' troppo comoda e si dilunga alquanto prima che la trama vera e propria abbia inizio; inoltre, alcuni effetti di retroproiezione risentono del peso degli anni e risultano pacchiani. Ma non appena cominciano i dubbi, le spiate e le domande, è tutto un costante crescendo fino a un finale vertiginoso che lascia senza fiato e fa dimenticare la scadente qualità degli effetti visivi, che sono comunque molto pochi.
Al netto di questo o quel problemuccio, "La finestra sul cortile" è un caposaldo da rivisitare ogni volta che si può e assolutamente da non dimenticare.

Spotify  @  27/02/2018 04:27:11
   8½ / 10
Bellissimo e leggendario film di Hitchcock. Sinceramente, è il primo film che vedo del regista britannico e sono rimasto subito colpito, perché si capisce che questo director ha una maniera, uno stile, di raccontare le cose tutto suo.
E' una pellicola alla quale si possono dare molte interpretazioni, nonostante, all'apparenza, sembra che il regista abbia voluto realizzare soltanto uno spettacolo di intrattenimento. In effetti, non è facile provare a capire cosa Hitchcock volesse dirci tramite "Rear Window" e io non sono in grado di provare a dare una mia opinione. Ma per una volta, mi piace pensare che i significati etici, morali o psicologici di un film, come, appunto, quello in questione, restino avvolti nel dubbio.
La trama vede protagonista Jeff, un fotografo che, a causa di una gamba ingessata, è costretto a stare "rinchiuso" nella propria abitazione, sulla sedia a rotelle, per un certo periodo di tempo. Per ingannare la noia, Jeff comincia a guardare continuamente fuori dalla propria finestra, la quale da di fronte ad altre case e si riversa sul cortile sottostante. Una notte l'uomo nota uno dei vicini di uno degli appartamenti di fronte, uscire più volte di casa. Jeff resta colpito dalle gesta dell'individuo e così comincia a spiarlo assiduamente con ogni mezzo possibile. Man mano che il tempo passa, il fotografo nota che nello stabile dell'uomo, non è più presente la moglie, la quale nei giorni scorsi era a letto malata. A questo punto Jeff inizia a credere che in quella casa si sia consumato un tremendo delitto e così, si mette ad indagare per conto proprio.
Hitchcock, con pochissimi mezzi, mette in atto una mistery story d'alta scuola. Al regista bastano una finestra, un cortile, un appartamento da spiare e il gioco è fatto. Il film si svolge in pochissimi metri quadri ed è proprio questo che garantisce il coinvolgimento allo spettatore.
E proprio qui risiede uno dei maggiori punti di forza della pellicola, ovvero che Hitchcock, grazie alle sue soggettive ossessive e alla caratterizzazione maniacale dell'ambientazione, pone l'astante dentro il film, lo fa partecipare in maniera attiva.
Il regista crea una specie di simbiosi tra Jeff e lo spettatore. In fin dei conti, entrambi sono nella stessa posizione. Sono immobilitati, il massimo che possono fare tutti e due e stare a guardare ciò che accade nell'appartamento dei Thorwald e fare le proprie indagini.
A ciò poi, si associa lo spazio ristretto, all'interno del quale si susseguono i fatti. Una superficie del genere, fa si che il mistero diventi sempre più fitto e con questo, lo spettatore viene indotto a svolgere la propria ricerca in modo sempre più assiduo.
La pellicola, nella sua interezza, non è dotata di un andamento dinamico, anzi, ci vuole un po' prima che la trama vera e propria prenda quota. Però questo era anche un altro tipo di cinema, e suppongo che, generi come il thriller o il giallo, ai tempi, si sviluppassero in altre maniere. Ad ogni modo, quando il plot comincia a delinearsi, la storia viene vissuta a 360 gradi con una suspense che va in crescendo.
La direzione degli attori è impeccabile. Tutti quanti sono calati perfettamente nei rispettivi ruoli. Jeff è un soggetto che l'astante prende subito in simpatia e con il quale si sente immedesimato, soprattutto perché Jeff vede ciò che noi spettatori vediamo. Grande resa anche di Stella, elemento inizialmente di supporto ma che successivamente diviene di grande importanza. Il director è molto bravo ad utilizzare questo personaggio nei momenti opportuni, non facendolo risultare mai ingombrante.
Una cosa che si può ben notare, è che, nonostante l'anno fosse il 1954, il director adoperi diverse sequenze tipiche del film muto. Lo si può capire dal muoversi dei personaggi o dall'utilizzo della musica. Segno evidente che Hitchcock non abbia mai abbandonato quel tipo di cinema.
In tutto il contesto, Hitchcock non perde occasione per mostrarci anche uno spaccato della vita degli anni 50. Ci fa vedere quali erano le usanze delle persone e cosa facevano dalla mattina alla sera.
Altra cosa che non passa inosservata, è una certa quantità di humor che il director immette. A tratti, la pellicola assume addirittura i toni della commedia. Eppure, pur trattandosi di un film giallo, la cosa non guasta affatto.
Gli ultimi 20 minuti sono da antologia. Abbiamo dei continui e repentini campo-controcampo e infine, un duello finale da brividi. Ma è la struttura dell'epilogo a colpire, il modo in cui sono orchestrati tutti i passaggi. Non c'è una cosa che sia fuori posto.
Il cast vede un ottimo James Stewart e una meravigliosa Grace Kelly. L'attore di Indiana sfodera una recitazione molto realistica. Da un'impronta importante al personaggio di Jeff e riesce ben presto a catturare l'astante. Grande recitazione dei dialoghi, interpretati con molta versatilità.
Grace Kelly è un'apparizione divina, troppo bella per essere reale. Anche la sua è una bella performance. Da notare poi come all'epoca fosse giovanissima.
Buonissima la fotografia. Caratterizza soprattutto le scene notturne.
La sceneggiatura è tanto semplice quanto efficiente. Ovviamente sono i dialoghi che costituiscono gran parte del lavoro e sono eccellenti. Praticamente sono le battute che sorreggono l'intero impianto narrativo. Da segnalare, comunque, la capacità dello sceneggiatore John Michael Hayes, bravo a saper creare una lenta ma crescente tensione.

Conclusione: un giallo che ha fatto scuola. Ancora oggi viene puntualmente studiato ed analizzato. Registicamente rivoluzionario. La forza di questo film è che, tramite l'utilizzo di pochi elementi di scena, ne viene fuori un'opera straordinaria.
Ogni cinefilo deve vedere per forza questa pellicola.

2 risposte al commento
Ultima risposta 27/02/2018 18.55.26
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C_0_  @  20/10/2017 16:22:57
   8½ / 10
Gran film. Sceneggiatura ottima. Bravo Stewart e la Kelly incantevole come al solito. Suspence e ironia, ingredienti tipici dei film di Hitchcock ci sono.

Filman  @  04/07/2017 00:42:05
   9½ / 10
Se a rendere performante un racconto mistery tipologicamente contemporaneo ma di scuola sensibilmente classica è l'eccellente perizia tecnica (nel dirigere) e costruttiva (nell'elaborare la sceneggiatura) di cui vantava Alfred Hitchcock, a rendere geniale un thriller minimale e precisamente riconoscibile è la sperimentazione cinematografica, altra indole del maestro. Prima dello sviluppo dei caratteri e prima della composizione degli eventi, REAR WINDOW nasce come concetto, come teoria sull'ampliamento del mezzo teatrale riversato nell'arte cinematografica: è possibile compattare uno scenario enorme come quello urbano in un'unica ambientazione spaziale? La risposta ce la danno i parametri di distanza con cui ci interfacciamo ai personaggi di contorno, che rimangono sbiadite sagome sullo sfondo ma coi quali familiarizziamo venendo a conoscenza dei loro singolari dettagli. Il brillante soggetto, per quanto semplice alla base, permette infatti di avere a disposizione una quantità notevole di microcosmi sempre disponibili, e la sua ariosità dota la pellicola di quelle romantiche e terrificanti emozioni sempre regalate da Hitchcock al suo pubblico.

daaani  @  02/04/2017 09:35:07
   7 / 10
Nonostante la parte iniziale sia stata un po lenta pian piano si fa interessante

DitaAppiccicose  @  05/06/2016 13:04:40
   10 / 10
"La finestra sul cortile" è uno di quei film che hanno visto tutti, che piace a tutti generazione dopo generazione, che da oltre sessant'anni mette d'accordo critica e pubblico sul fatto che sia un capolavoro, che riesce a toccare argomenti come il voyerismo, i rapporti di coppia, l'osservare gli altri che si traduce nell'osservare se stessi ( e si potrebbe continuare... ) ma lo fa con ironia e con una leggerezza assoluta che rende il film adatto a tutti. Il mio giudizio è quindi esattamente lo stesso di chiunque altro: capolavoro assoluto. Per la storia, certo, ma più ancora per la regia, la soggettiva quasi perenne, le azioni che vengono osservate quasi interamente da un'unica prospettiva. Non serve essere appassionati di gialli e dintorni affinchè "La finestra sul cortile" diventi un proprio must: al limite aiuta...

fragolo1980  @  26/04/2016 09:54:08
   7 / 10
Un bel thriller, Grace Kelly stupenda,forse il finale un po' troppo sbrigativo ma veramente un buon film.

fabio57  @  13/04/2016 12:24:21
   9 / 10
Uno dei più grandi thriller mai girati, non a caso porta la firma del maestro. Di una perfezione quasi assoluta nella regia, nella scansione temporale, nella sceneggiatura, nei dialoghi. Aiutato da un Stewart in forma smagliante e dalla regale ed elegante bellezza di Grace Kelly, Hitchcock regala al pubblico una vera perla di raro splendore. Brian De Palma ,grande cineasta non ha mai fatto mistero di essersi ispirato alle sue tecniche, in svariati film, soprattutto per quanto concerne l'utilizzo della telecamera. La passione di curiosare i vicini, vera e propria forma di voyerismo, è molto più comune di quanto si creda, soprattutto nei piccoli centri del sud ,dove spesso gli anziani trascorrono giornate intere alla finestra a spiare le vite degli altri, non avendo purtroppo altro da fare.

Project Pat  @  24/03/2016 23:35:36
   9 / 10
Chi conosce bene Sir Alfred sa per certo che un assassinio, un furto, insomma un ingrediente tipicamente thrilleristico è soltanto il pretesto, o per meglio dire un espediente, per l'introduzione di tematiche superiori ed in questo, "La Finestra sul Cortile" non fa eccezione: un film all'apparenza semplice, ma in verità esso stesso finestra su quello che è il mondo esterno, altresì non scevro chiaramente da quelli che sono i soliti esercizi di stile del regista londinese sul piano prettamente tecnico (scenografia minimale, studiati movimenti di macchina ed inquadrature "zoomate" ad hoc fra i tanti che si possano elencare), all'unanimità considerato pietra miliare della cinematografia.

Esso è tratto da un racconto in cui quasi nulla residuava dall'elemento tipicamente standard dell'omicidio, ma il Maestro non sarebbe stato il Maestro se non l'avesse preso e non l'avesse integrato con un'analisi dell'animo umano in determinati suoi aspetti (nel caso di specie, i rapporti di coppia, pur se a riguardo ci si potrebbe scatenare più che legittimamente con la fantasia, allargandosi di parecchio come ogni volta accade quando si parla di un mostro sacro come Alfred), cosa che appunto ha fatto con puntualità.

Il Cinema con la C maiuscola, un sapiente concentrato finale di suspense e ironia.

carrie  @  07/01/2016 17:01:51
   9 / 10
Woow! Che dire... ho iniziato a vederlo casualmente mentre piegavo i panni. ..e sono rimasta con i panni in mano incollata alla tv seduta sul bracciolo del divano.
Ci credete? No? E allora provate a vederlo. Mi ha molto appassionata. Il protagonista è favoloso. L'idea di fondo è molto originale ed è ben sfruttata.
Si può dire che succede ben poco, ma ti tiene incollata.
L'eleganza di grace kelly è abissale.
Bellissima regia.

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Ultima risposta 10/01/2016 17.04.03
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  05/01/2016 22:40:38
   9½ / 10
Spesso Hitchcock mi lascia perplesso ma non in questo caso, un capolavoro assoluto, costruito in modo strabiliante su una grandissima intuizione.

horror83  @  05/01/2016 21:32:23
   6½ / 10
Mi è abbastanza piaciuto come film ma mi aspettavo di meglio. Ho trovato il delitto un po' banale, e poi il protagonista che stava 24h su 24 a spiare i vicini di casa mi è parso un po' fuori dal normale. Non poteva leggersi un libro? Di Hitchcock preferisco Psyco.

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Ultima risposta 06/01/2016 17.58.56
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Thorondir  @  28/12/2015 00:19:01
   9½ / 10
Altro capolavoro di Hitchcok. L'occhio umano che indaga e scruta in un film-soggettiva di James Stewart. Un'opera che non è solo un giallo/thriller ma anche e soprattutto un film che scava il rapporto di coppia, quello Stewart/Kelly e quello relativo alle varie coppie del microcosmo del "cortile" raccontato da Hitchcok. Tensione, maestria registica, intreccio semplice ma funzionale e anche un pizzico di ironia che si mischiano in un film che andrebbe fatto vedere e rivedere a tutti gli pseudo fenomeni odierni che non hanno la minima idea di come si debba girare un thriller. Non becca il massimo dei voti solo per alcune sottigliezze che sono dovute al tempo (come l'effetto "datato" che da la caduta di Stewart).

SaimonGira  @  16/11/2015 14:21:04
   9½ / 10
Storia orchestrata magistralmente dal nostro, un fotoreporter costretto a vegetare sulla sua poltrona che si tiene occupato osservando il cortile interno del proprio condominio. Finirà per scoprire qualcosa di pazzesco, qualcosa che tiene sempre in dubbio lo spettatore sulla presunta colpa dell'interessato. Personalmente mi sembra uno dei film migliori che abbia visto, sul finale accelera clamorosamente in un vortice di emozioni. Da lodare la presenza della magnifica Grace Kelly, bella e impeccabile nella recitazione. Per tutto il resto siamo di fronte a un lavoro di grandissima fattura, senza contare la totale assenza di effetti speciali... Cinema d'altri tempi

william sczrbia  @  29/01/2015 00:00:44
   8½ / 10
DogDayAfternoon  @  07/09/2014 11:28:31
   5½ / 10
Davvero non capisco il motivo per cui questo film sia considerato non solo tra i migliori di Hitchcock ma addirittura del cinema in generale. Una storia che non ha nulla di interessante, presentata sicuramente in modo eccellente dal regista ma che non intriga praticamente mai, anzi per quanto mi riguarda mi ha fatto quasi odiare il protagonista tanto che alla fine speravo morisse. Sarà forse perché James Stewart non mi è mai piaciuto, l'unico film in cui non l'ho disprezzato è "Mr Smith va a Washington", per il resto sempre il solito modo di recitare posticcio, le solite espressioni e le solite facce in tutti i film specialmente quelli di Hitchcock. In Grace Kelly, al di là dell'innegabile bellezza e fascino femminile, non ci trovo molto altro.

Un film che ho visto più di una volta, ma che ogni volta mi è piaciuto sempre meno.

GianniArshavin  @  25/08/2014 00:55:11
   7½ / 10
Considerato all'unanimità uno dei più grandi film mai realizzati , "La finestra sul cortile" rimane a distanza di ben 60 anni un grandissimo lavoro.
Comunque non vorrei sembrare irriverente e "blasfemo" ma alcuni aspetti del suddetto film non mi hanno convinto , ed ora andrò brevemente a spiegarne i motivi.
Partendo dai numerosi pregi , ho trovato "La finestra sul cortile" incredibile per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi (anche e soprattutto i vicini) e per l'incredibile curiosità che riesce a suscitare malgrado non accada poi molto durante la visione. Hitchcock tocca tutti i tasti giusti per accalappiare lo spettatore in un vortice di voyeurismo e morbosità davvero sorprendete per l'epoca. Proprio questi due elementi sono alcuni dei temi che la pellicola affronta in un discorso ad ampio respiro sulla curiosità morbosa insita nell'essere umano di conoscere i fatti degli altri (meglio se loschi) e che riguarda estremamente da vicino anche il mondo del cinema stesso.
Da evidenziare , ovviamente , i momenti concitati e di tensione che il maestro ci regala , in primis una sequenza sul finale da manuale della regia.
Lodevoli le prestazioni attoriali e l'approfondimento sul complicato rapporto di coppia che intercorre fra i due protagonisti.
Passando alle note dolenti , non ho apprezzato una serie di piccolezze che riguardano la sceneggiatura che limitano un po la credibilità complessiva dell'opera; ad esempio le finestre perennemente aperte dei vicini , la polizia che arriva al momento opportuno con tempismo perfetto o altre minuzie simili mi hanno leggermente scontentato. Purtroppo però il primo dei difetti del prodotto risiede nel finale , che mi aspettavo ben più complesso ed articolato. Speravo in una conclusione ambigua come tutta la storia ed invece il regista chiude il cerchio in modo fin troppo banale e semplicistico.

Dunque "La finestra sul cortile" rimane tutt'ora un'opera clamorosa ma che a mio parere non è la migliore di Hitchcock. Peccato per dei particolari poco curati e per un finale non all'altezza.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  24/08/2014 12:22:48
   9 / 10
Magistrale thriller di Hitchcock che qui, più che in altri suoi film, dimostra l'assoluta perfezione della sua tecnica registica, destreggiandosi tra l'appartamento del protagonista e la sua "televisione" (o forse di questi tempi si potrebbe azzardare un parallelismo con i social network) sul mondo circostante. Voyeurismo morboso e tensione si mischiano in un film che riesce a tenere sulle spine lo spettatore e senza mai mostrare una sola goccia di sangue. Ai limiti della perfezione sono anche le interpretazioni di uno straordinario James Stewart e di una Grace Kelly forte e delicata allo stesso tempo.

Nic90  @  25/07/2014 22:38:51
   6½ / 10
Lo trovo troppo sopravvalutato questo film,bravissimi gli attori,ma trama debole e per certi versi svolgimento finale banale.

Goldust  @  28/04/2014 12:20:41
   9½ / 10
ATTENZIONE SPOILER PRESENTI

Uno degli Hitchcock più ambiziosi ed armoniosi, una geniale riflessione sulla semplicità della vita quotidiana che mescola una pacata esaltazione del voyeurismo, graffianti dialoghi sulla vita di coppia e l'immancabile spruzzata di mistero che nei film del regista non può proprio mancare. Grazie alla veloce carrellata iniziale ( ma attenzione, la stessa cosa vale per il finale! ) in un paio di minuti scopriamo tutto ciò che ci serve per poter seguire al meglio la vicenda: chi è Jeff, che lavoro fa, perché si trova a casa con una gamba fratturata, chi sono i suoi vicini, chi lo assiste. Da quel momento in poi la soggettiva del protagonista diviene quella dello spettatore, in un gioco di ruoli che combinato con la suspense sempre crescente è la forza motrice della pellicola.
Sarebbe però un delitto non menzionare la strabiliante profondità di campo che la regia raggiunge, le espressioni di meraviglia, paura o soddisfazione rubate dal volto di James Stewart, il sottile gioco di specchi tra matrimonio incombente e matrimonio effettivo ( dalla sua posizione privilegiata Jeff osserva dalla finestra tutte le sfumature dei rapporti di coppia che i suoi vicini gli forniscono, dalla coppia in crisi, ai neo-sposini innamorati alla zitella inconsolabile ), il gusto ormai consolidato del dettaglio e perché no, l'impareggiabile eleganza di Grace Kelly.
Insomma, un capolavoro senza tempo che per me ha un'unica, piccola pecca: avendolo rivisto nella versione restaurata in dvd il buon James Stewart è ri-doppiato da Giorgio Piazza in luogo di Gualtiero De Angelis, sua storica voce: ecco non è proprio la stessa cosa..

EmmyMonty98  @  17/04/2014 13:39:03
   10 / 10
Un capolavoro di tecnica e sceneggiatura. La storia è molto originale, i dialoghi frizzanti, e la fotografia (candidata all'Oscar) è stupenda. Non è solo un thriller, ma un'analisi accurata del comportamento umano e della sua naturale curiosità (Hitchcock disse che "siamo tutti dei voyeur"). Il modo in cui il registra fa immedesimare lo spettatore nel protagonista è geniale, ma tutto ciò non sarebbe stato possibile senza un attore di prim'ordine come James Stewart. Nel cast anche una bellissima Grace Kelly e una simpaticissima Thelma Ritter, la sarcastica infermiera del protagonista. La tensione è al massimo nel finale.

Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  14/04/2014 20:09:12
   6½ / 10
Non il miglior film di Hitchcock, anzi...!
Troppo monotona la fotografia e alla lunga stanca, di certo le riprese sono uniche e qui il maestro del Thriller viene fuori alla grande, ma la trama è scritta fin da metà film e si spera per tutto il film in un colpo di scena che non arriva...

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  02/03/2014 10:30:06
   7½ / 10
Sceneggiatura magistrale, ma...Non mi è piaciuto come altri film del maestro. Resta un cult da vedere.

marcogiannelli  @  20/02/2014 23:22:03
   9½ / 10
Siamo vicini al capolavoro: siamo immobilizzati anche noi in una stanza ad indagare in un thriller con una buona suspance...lezione di cinema, con uno Stewart magistrale e una Grace Kelly...beh troppo bella

_Hollow_  @  09/02/2014 02:17:26
   9 / 10
Storia del cinema; l'ennesimo capolavoro di Hitchcock che da da pensare riguardo il voyeurismo e il macabro interesse per l'omicidio attraverso l'opera simbolo della metacinematografia.
Pietra miliare da non perdersi assolutamente. Peccato solo che il tempo passi e la recitazione e il sonoro diano tutta l'impressione di appartenere ad un'altra epoca ...

pak7  @  03/01/2014 07:41:50
   8½ / 10
Altro grandissimo film di Hitchcock, che riesce ad essere innovatore pur girando il film solamente in una stanza e in un cortile. Se non entra nella top 3 rientra tranquillmente nella top five del maestro.

ferzbox  @  11/11/2013 17:45:11
   8½ / 10
Ennesimo film considerato capolavoro del maestro indiscusso Alfred Hitchock.
Come tutti i film del grande regista,anche questo immerge in una storia Thriller sorretta dalla caratterizzazione dei personaggi,accompagnati da una cornice animata da movimenti di macchina sbalorditivi.
Tuttavia,ho notato spesso come viene sottolineata la location principale dell'appartamento di James Stewart.
Più volte mi è capitato di sentire elogi alla pellicola riguardo lo svolgimento in un unica stanza,quando invece credo sia sbagliato associare questo film ad altri capolavori come "Nodo alla gola"(tanto per fare un esempio lampante).
La vera location della "Finestra sul cortile" è il cortile stesso;l'appartamento è un tramite...il punto da dove si guarda lo scenario "Protagonista".
Gli stessi titoli di testa lo sottolineano,mostrando le tendine delle tre facciate che si alzano(come un sipario in un grande teatro).
Hitchcock ci presenta i protagonisti del suo cortile,ed anche semplici comparse(come il gatto che sale le scale all'inizio del film)interagiscono con lo scenario in modo sublime e preciso(sembra un cartone animato per quanto sono studiate bene le dinamiche).
Lo spettatore impara molto presto a conoscere i personaggi che compongono gli appartamenti "spiati" da Jeff,ed indipendentemente dal sospetto che nascerà nei confronti di uno di loro,gli altri rimangono elementi importanti della cornice.
C'è come un retrogusto da "commedia nera" nelle atmosfere di questa pellicola...sembra quasi che il nostro Alfred non voglia mai farci dimenticare di nessuno dei suoi "burattini"....
Un altra cosa affascinante è l'interazione dei personaggi,che vediamo nell'appartamento insieme a Jeff,con lo scenario del cortile.
La signora Stella(la sua infermiera) e la fidanzata Lisa,si recheranno spesso in quell'ambiente esterno,e magicamente diventeranno anche loro i burattini di quel bizzarro teatrino.
Questa secondo me è la vera forza di questo film....tant'è vero che nel finale...

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In definitiva lo reputo un film dalla tecnica sbalorditiva,studiato così bene da affascinare in ogni inquadratura o movimento della macchina da presa...
Non arrivo a dare 9,come per altri film del maestro,perchè purtoppo ci sono dei momenti,creati a posta per le intenzioni del film,che risultano un tantino banali..

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...ma comunque parliamo di uno dei lavori più caratteristici di Hitchcock...su questo non c'è il benchè minimo dubbio...

mastrogabriel  @  10/11/2013 23:02:13
   9 / 10
Pellicola eccezzionale, perfetta in ogni sua parte, veramente ben fatta. Magistrali una bellissima Grace Kelly e un ottimo James Stewart. Trama poco movimentata all'inizio ma subito incalzante poco prima della metà. Suspence sempre più forte, lo spettatore non può distogliere lo sguardo dallo schermo. E poi giungiamo al finale, ciliegina sulla torta. Un must per i cinefili.

giraldiro  @  20/09/2013 01:36:15
   7½ / 10
Primi venti minuti un po' piatti, poi la trama comincia a ingranare e si ha sempre più voglia di sapere come va a finire. Nel complesso mi è piaciuto abbastanza ma non ho apprezzato molto il finale (a mio avviso un po' frettoloso), soprattutto perché non vengono chiariti alcuni dettagli importanti.

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Bello ma incompleto.

andreapau  @  04/09/2013 13:45:34
   7½ / 10
Il padre dei reality show.
Molto moderno nell'anticipare la tendenza al voyeurismo che domina la nostra epoca e autobiografico nella scelta di imperniare il film attorno alle vicende di un impenitente guardone professionista.
Tecnica di narrazione filmica molto interessante e all'avanguardia, seppur con una misura e un garbo di altri tempi.
Ironico e a tratti divertente, volutamente caricaturale nelle interpretazioni sopra le righe, mescola in maniera sapiente commedia e thriller.

bm_91  @  01/08/2013 23:43:50
   9 / 10
Non saprei che dire se non bello, uno dei miei preferiti di Hitchcock...incantevole Grace Kelly e magnifico come sempre James Stewart.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Egobrain  @  25/06/2013 17:52:37
   9 / 10
Ciò che James Stewart vede dalla finestra sul cortile è "lo specchio di un piccolo mondo". Vite e storie avanzano nel tempo, condividendo, tutte, il travaglio dell'amore.

Capolavoro assoluto del maestro britannico.
Con "La finestra sul cortile" Hitchcock raggiunge un livello di tecnica narrativa encomiabile. La sceneggiatura è una delle migliori scritte dal regista: c'è tutto, dalla ricchezza e la cura per i dettagli allo studio dei caratteri umani.
"Rear Windows" è lo "spettacolo delle debolezze umane", e Hitchcock non mancò di comprovare tale tesi.

leonida94  @  25/06/2013 12:57:03
   9½ / 10
Si può intrecciare meglio amore e mistero in un solo film ?
Completamente girato in una camera, la pellicola, invecchiata egregiamente, riesce a creare ansia e passione anche dopo 60 anni dalla sua uscita. Solo un maestro come Hitchcock poteva riuscirci.
Poi Grace Kelly... Chi è che non si è mai innamorato di lei almeno una volta ?
Sublime e delicata, rende ogni sequenza perfetta.
Il finale ancora oggi riesce a stamparmi un sorrisone soddisfatto sulla faccia.

hghgg  @  07/06/2013 16:48:52
   9 / 10
Uno dei grandissimi classici del maestro britannico, uno dei suoi titoli più conosciuti e (giustamente) acclamati. Ancora una volta il tutto si svolge in un'unica stanza, lentamente, senza che per questo la tensione diminuisca o l'attenzione dello spettatore scemi anche solo per un momento, cali di tensione non ce ne sono, e solo un regista con una tale padronanza tecnica come era Hitch può permettersi cose del genere, forte anche di una solidissima sceneggiatura e di un cast in forma smagliante: Jimmy Stewart in una delle sue migliori interpretazioni, precisa, intensa, coinvolgente. Grace Kelly ottima e raffinatissima spalla, fa benissimo il suo dovere, il cast di contorno è impeccabile. Non manca, come spesso nei film di Hitchcock, ironia (sottile o meno) favolosa per stemperare i momenti più tesi. Non ha la potenza espressiva e drammatica, ne il cupo pessimismo, dei capolavori più grandi del Sir (Psycho, Vertigo, Gli Uccelli) e nemmeno la loro forza innovativa, ma ha delle soluzioni registiche meravigliose che accompagnano l'intero film in una spirale vouyeristica fino allo scoppio di tensione del meraviglioso finale, da brividi veri. Capolavoro non c'è che dire.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  03/06/2013 01:54:20
   7 / 10
Buon film di Hitch, fa riflettere e bisognerebbe considerarlo uno dei film più attuali di sempre, ma non è da considerarsi un capolavoro, almeno per me.
Gli aspetti positivi sono come sempre per i film di Hitch i grandissimi dialoghi e la grande prova degli attori, molto coinvolgenti.
Bella la scenografia e l'uso delle luci, il punto di forza a mio avviso del film.
Un po' di suspance la possiamo trovare soprattutto nella fase finale, durante il film non ne ho percepita molta, in alcuni tratti e abbastanza lento anche, ma non annoia, perché intrigrante lo è.
Dei film di Hitch questo è uno di quelli che mi è piaciuto di meno: Il Terzo Delitto, Psyco, Intrigo internazionale e Nodo alla Gola mi hanno convinto di più, è un film di tutto rispetto, ci mancherebbe altro! però considerarlo un capolavoro mi sembra un po' eccessivo.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  05/04/2013 14:05:00
   9 / 10
Il film viaggia su tre binari paralleli: quello del crimine, tanto amato da Hitchcock; quello psicologico, dove tutte quelle storie racchiuse in qualche infisso rivelano le difficoltà dell'era moderna e dei rapporti umani; quello metacinematografico/voyeuristico, dove James Steward è lo spettatore che fa zapping senza poter intervenire.

Il fatto che il fotoreporter si innamori di Grace Kelly solo dopo che ella ha varcato lo schermo architettonico ed è diventata irraggiungibile dimostra come l'essere umano si sia allontanato fin troppo dalla sua vera natura. E questo oggi, dopo più di sessantanni, è ancor più vero.

steven23  @  29/03/2013 21:06:25
   9½ / 10
Nella sua semplicità, l'ennesima lezione di cinema che Hitchcock regalò al pubblico. Da vedere e rivedere, da studiare e apprezzare.
Grandissimo James Stewart e di una bellezza indescrivibile la Kelly. Il primo piano che le viene riservato a inizio film credo siano uno dei più belli e intensi dell'intera storia del cinema!! Da brividi!!

ZanoDenis  @  05/03/2013 15:22:07
   8½ / 10
Grandissimo film, davvero ben fatto

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ste 10  @  06/12/2012 00:09:51
   9 / 10
Uno dei capolavori del maestro: un classico da studiare per la maestria con cui si crea la tensione; interessante anche la componente voyeuristica tipica di questo film

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  20/09/2012 19:48:12
   8 / 10
Sublime per com'è diretto e recitato. Un'altro capolavoro di semplicità firmato Hitchcock.

Oskarsson88  @  02/08/2012 16:08:32
   7 / 10
tanta... l'aspettativa era davvero tanta. dopo anni mi accingo a vedere quello che è considerato uno dei capolavori di sempre. non è che sono rimasto deluso, però neanche del tutto soddisfatto. francamente non ci piove che il film è fatto molto bene, e la coppia di attori principe va alla grande. mi è però molto mancata la tensione (quasi a livello zero) che per un thriller, per giunta di hitchcock, non è ammissibile. insomma, è tutto un gioco se è stato ucciso o no un uomo ma non ho trovato momenti di vera suspance. In più anche il finale

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per l'epoca ottimo, ma per me, al giorno d'oggi, a malincuore non è più di un sette... maledette aspettative

DeciSex  @  22/06/2012 00:58:24
   8½ / 10
Un cult della cinematografia. Un film affascinante, l'idea è molto carina e l'ambiente da un senso di sicurezza e comodità (d'altronde l'idea è questa, almeno fino all'epilogo). Una pecca del film: dopo un pò si insinua l'assassinio e questo si protrae per tutto il film, fino alla fine, fra dubbi e affermazioni e contraddizioni, alla fine praticamente si sa quello che si è intuito all'inizio del film. Io mi aspettavo un colpo di scena, un finale a sorpresa ed invece tutto era scontato e ripetuto. E' una commedia, non è un thriller.

C.Spaulding  @  06/06/2012 01:48:48
   10 / 10
Film perfetto in tutti i sensi. Regia magistrale e ottima interpretazione di James Stewart. La storia di un uomo che, bloccato in casa con una gamba rotta, crede che il vicino abbia ucciso la moglie. La tensione è al massimo. DA VEDERE !!

BlueBlaster  @  06/06/2012 01:19:19
   6½ / 10
Sono consapevole che è considerato un capolavoro ma a me non ha preso molto anzi mi ha spesso annoiato...tecnicamente è ovviamente di ottima fattura ma per i miei gusti risente risente degli oltre 65 anni di stagionatura!
Bravi gli attori, oltre che bellissima lei, e carina qualche battuta comica...le musiche non mi sono sembrate molto adatte a creare suspense.

TheShadow91  @  14/05/2012 02:46:50
   8 / 10
Da un punto di vista registico e tecnico questo film è decisamente fantastico!!!La prospettiva della visione dalla finestra e tutte le inquadrature sono stati fatti decisamente ad opera d'arte.Tuttavia dal punto di vista del puro intrattenimento questo film, purtroppo, ha avuto i suoi difetti: la trama ha impiegato troppo tempo a decollare,soprattutto nei minuti impiegati per i dialoghi decisamente superflui dei protagonisti.Poi il caso ovviamente diventa interessante e coinvolgente,ma è solo nell'ultimo quarto d'ora che finalmente subentra la vera suspance,quella suspance che è praticamente la firma dei film di Hitchcock.Purtroppo c'è anche da dire che

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Nonostante tutti questi difetti,il film raggiunge un 8 grazie anche a tutti gli altri meriti già citati,soprattutto quello per la regia.Grace Kelly poi era bella come il sole

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  20/03/2012 23:58:52
   7 / 10
Sara' anche un capolavoro dal punto di vista tecnico ma sinceramente per quello che mi riguarda i pregi finiscono li.
Se è innegabile che il film tenga sulle spine giocando sul fatto che fino all ultimo non si sa se è avvenuto o meno un omicidio ,il finale mi è sembrato troppo sbrigativo e alcune cose mi sono parse quanto meno ridicole

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Poi è davvero molto lento nello sviluppo, la storia in se sarebbe stata identica anche levando 15 minuti di film ( come minimo) e tutto sto allungare il film x mettere in mostra virtuosismi stilistici mi ha snervato un po'.

Ripeto, tecnicamente è ottimo ed è recitato alla perfezione ma a parte questo non mi è sembrato nulla di memorabile.

2 risposte al commento
Ultima risposta 21/03/2012 02.17.08
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Ciaby  @  29/01/2012 14:42:47
   10 / 10
Sicuramente tra i migliori thriller di sempre: perfetto dal punto di vista tecnico (il lungo pianosequenza iniziale è magistrale), con delle interpretazioni eccellenti e dei personaggi credibili e indimenticabili (Il personaggio di Grace Kelly è qualcosa di sublime e sensuale, ma insieme fragile e coraggioso) e con una trama semplicissima che ruota attorno ad un solo scenario, ma che inchioda alla poltrona lo spettatore.

Non uno schizzo di sangue, non un momento di violenza, eppure la tensione è palpabile dalla prima inquadratura, anche in quei momenti in cui il film si allontana dall'intreccio thriller per studiare le dinamiche di coppia. è un magistrale e minuzioso studio sul fare cinema, con una parte finale che è l'apice del climax, scaraventando lo spettatore in brividi crescenti.

C'è, innanzitutto, una sceneggiatura indovinata e scritta benissimo che rende interessante una storia basata sulla morbosità del voyeurismo e sul pericolo che entra in casa, minacciando la quiete domestica. è un film bellissimo, basato sul dialogo, spesso sarcastico e struggente, che riesce a rendersi sempre interessante, senza mai cadere nella noia o nella staticità, come è stato detto da commenti ben poco lungimiranti.

Forse il migliore Hitchcock, che esprime il suo estro giocoso nel finale grottesco e sottilmente comico. Da non perdere.

baskettaro00  @  24/01/2012 20:04:03
   8 / 10
anche questo è girato prevalentemente in una stanza,a differenza di altri del regista in questo caso ho avvertito un po' di macchinosità nella prima parte,ma poi si rifà alla grande..ottimo film,che ha ispirato pellicole come "disturbia"(2007) e molte altre..carico di tensione e ben girato dal maestro inglese;)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  17/01/2012 17:13:12
   9 / 10
Ricordo qui, come ho già fatto per Psycho, le sensazioni della prima volta che vidi "La finestra sul cortile", intorno ai 15 anni. Fui deluso dal fatto che

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Soltanto l'abitudine a trame più complesse, a colpi di scena che si susseguono?
Non solo questo: "La finestra sul cortile" è un esempio, "a contrario", di quanto il cinema, da qualche decennio e sempre più esplicitamente, rifletta la persuasione a che le apparenze ingannino e le verità vadano cercate non immediatamente sotto un sottile velo superficiale (come è mostrato ne "La finestra sul cortile"), bensì sotto strati e strati di falsi indizi. Tale persuasione sarebbe paranoica nella sua essenza, se non fosse confermata dal senso comune di una realtà complessa e stratificata com'è diventata quella attuale, in cui ci si deve orientare in una selva di segni.

"La finestra sul cortile" è, da un lato, un film datato, datatissimo, per quanto ho voluto evidenziare sinora: da questo punto di vista, rappresenta una preziosissima testimonianza storica dell'America (e del mondo) in un'epoca precendente alla disillusione collettiva costituita dalle teorie del complotto fiorite sull'assassinio di Kennedy.
Dall'altro lato, "La finestra collettiva" resta una pietra miliare della storia del cinema, che non smetterà mai più di essere citato, anche inconsapevolmente, quando si toccherà un tema che costituisce l'essenza dell'arte cinematografica, costituendone l'essenza: quello della curiosità voyeristica, del piacere di farsi i fatti degli altri.
Appartiene al genio la naturalezza, la semplicità irriflessa con cui le finestre del cortile rappresentano uno schermo dentro lo schermo, suggerendo le più mefistofeliche teorie semiotiche e metacinematografiche (di cui Hitch sorriderebbe sornione, ma che, credo, non contraddirebbe).

Sotto il profilo dei contenuti, il film sta tutto dentro la finestra, nella stanza di James Stewart, nel suo (archetipico) rapporto di coppia. L'indagine, con tutto quanto sta al di là della finestra, è marginale e costituisce volutamente solo un pretesto affinché l'attenzione del pubblico (degli anni '50) potesse concentrarsi a sua volta sulla finestra costituita dallo schermo cinematografico. "La finestra sul cortile" non è un giallo: è la semplicissima metafora di un uomo che, per indole, non è animale sedentario, ma cacciatore, cui l'ironia della sorte riserva il destino di dover scendere a patti con una donna, che volente o nolente intende prendersene cura e avrà la meglio :)

nevermind  @  28/12/2011 13:09:19
   8½ / 10
Ottimo film, un'altra pellicola girata interamente in una stanza (come per "Il delitto perfetto") ma che non annoia mai... Grande Hitchcock!

gemellino86  @  26/12/2011 13:19:19
   10 / 10
Uno dei grandi capolavori di Hitchcock. Insieme a "Psyco" è il film del regista che ho apprezzato di più. Un classico intramontabile.

capp_86  @  26/11/2011 18:49:08
   7½ / 10
Una scelta stilistica eccezionale (l'inquadratura sempre dalla stessa stanza) anche se talvolta rischia di costringere il ritmo ad abbassarsi.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  18/11/2011 17:55:04
   9½ / 10
"Siamo un popolo di guardoni, mai che qualcuno desse un'occhiata dentro la casa propria": cito a memoria ma sostanzialmente è questa la frase, pronunciata da una salomonica Thelma Ritter, in cui risiede tutta l'irriverenza e la genialità di un capolavoro assoluto.
Hitchcock, ancora una volta al massimo del suo potenziale, mette in scena un teatro di umane debolezze in cui è oggettivamente impossibile non rispecchiarsi (chi non ha mai dato una sbirciatina nella finestra del dirimpettaio?), il vouyerismo come status sociale che si fa deterrente ed allo stesso tempo eccitante alla relazione di coppia, con tutta una serie di possibili soluzioni collaterali ad inquadrare un umanità che ha perso il gusto dell'emozione.
Bello, bellissimo, straordinario in ogni suo ingrediente, rivoluzionario nella tecnica registica (Stewart è il nostro punto di vista sul mondo e quando si mette a spiare dalla finestra diventiamo suoi complici, l'ambientazione unica [l'appartamento] e multipla [gli appartamenti spiati] in un set costruito a scala naturale) ed irresistibile nelle sue analisi sociologiche in cui l'ideale femminile 'castrante' è splendidamente rappresentato dall'incantevole Grace Kelly, icona d'eleganza usata come fondamentale elemento narrativo. E' anche tra i film di Hitch in cui suspense ed ironia si fondono al meglio: indimenticabile la coppietta di sposi che tiene la tapparella abbassata per giorni, lasciando intendere chissà quale frenetica attività copulatoria. Grandissimi momenti di tensione, la costruzione emotiva che porterà al finale (con Grace aggredità dall'assassino nell'appartamento di fronte e Stewart impotente ad osservarla) è superba.
Cinema puro così come lo intendeva il suo autore, che non a caso adorava "La finestra sul cortile". Un film talmente bello che lo si vedrebbe anche una volta a settimana.

Crazymo  @  31/07/2011 17:59:43
   8½ / 10
Veramente ben fatto, sembra essere stato girato 20 anni fa...
Attuale, bellissima l'idea delle "finestre" del palazzo tramite le quali si osservano, da ogni finestra, vite diverse, storie diverse...
Piuttosto ambiguo fino alla fine, diciamo, "accentante" =)

draghetta1989  @  15/06/2011 09:32:22
   9 / 10
grandissimo film del maestro, uno dei miei preferiti, icona degli anni 50 e precursore dei tempi, oltre che fonte di ispirazione per il futuro del cinema (ma come tutti i film di Hitchcock del resto). come rendere avvincente, piacevole e "inquietante" una storia interamente ambientata all'interno di un solo appartamento, anzi in una sola stanza d'appartamento, con un'unica veduta su un cortile interno in cui scorre la vita di alcuni bizzarri inquilini dei condomini di fronte. c'è da dire che la prima mezz'oretta di film è solo preparatoria e può dare l'impressione di essere noiosetta e tirata per le lunghe ma non è il caso di lasciarsi ingannare perchè poi la vicenda entra pienamente nel vivo e il finale è mozzafiato, sopratutto se si considera l'anno di uscita: l'idea del fotoreporter con la gamba ingessata costretto a restare tutto il giorno in casa, che per noia e innata curiosità spia assiduamente la quotidianità dei propri vicini senza alcun pudore e che un giorno per caso diventa "testimone" di un omicidio fu geniale, ma ancora oggi desta sicuramente una strana sensazione pensare che ci sia qualcuno che dal suo appartamento con binocoli ed insospettabile tranquillità osserva ogni nostro movimento. ci è voluta tutta la maestria del regista per rendere credibile e avvincente una storia del genere, grande abilità nel riprendere gli spazi sia, quelli interni della stanza sia le vedute dalla finestra; devo dire che anche il rapporto tra i due protagonisti, tra cui una bellissima Grace Kelly, è molto intrigante e ben congeniato, con pochi dialoghi, anche un po' frivoli a volte veniamo a sapere tantissime cose di loro e della loro vita. Mi colpisce però sopratutto il velato e ironico "erotismo" presente in questa pellicola, permeata sicuramente di una forte carica passionale e sensuale, rappresentata in un modo che a molti spettatori di oggi può sembrare insignificante e pudico ma io non trovo affatto sia così, anzi... forse io sono un bastian contrario ma mi stuzzica molto più questo film che tante pellicole recenti smaccatamente esplicite e direi anche volgari ma che non mi fanno nessun effetto.
davvero un prodotto eccellente e intrigante sotto ogni aspetto, mezzo punto in meno però per una parte del finale:

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vale1984  @  20/05/2011 09:43:16
   7 / 10
Che coppia Stewart e Kelly...lei stupenda. bellissima e molto dolce in questo film, lui sempre un pò corrucciato ma molto naturale e disinvolto...la storia ovviamente la conoscevo già e anche molte scene ma non mi è dispiaciuto, soprattutto il finale. Molto interessante e con una visione particolare che riesce ad indagare non solo la storia principale ma anche quella degli altri personaggi sulla scena.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  23/04/2011 17:01:14
   8 / 10
Geniale film di Hitchcock, ambientato interamente in un appartamento. Citato da uno degli incubi di Dario Argento, uno dei migliori del maestro.
Bel finale.
Non credo di avere nient'altro da dire, questo film è una miniera di idee geniali, a cominciare dalla sceneggiatura per poi giungere alla regia. Bravi anche gli interpreti, e il protagonista James Stewart, che sembra essere l'alter ego del regista. O forse lo è...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  10/04/2011 18:34:11
   8½ / 10
Ambientare un intero film all'interno di un'unica stanza e riuscire a renderlo avvincente non è impresa facile ma Hitchcock ci è riuscito alla grande. Forse il finale poteva essere articolato meglio, ma anche così rimane una grande opera.

Leonhearth87  @  10/03/2011 13:04:24
   8 / 10
C'è poco da dire, il titolo parla da solo: un cult del thriller del maestro Hitchcock.

Da vedere assolutamente.

Invia una mail all'autore del commento Don Callisto  @  17/02/2011 22:52:39
   8 / 10
gran bel filmone

Rand  @  14/02/2011 21:09:49
   9 / 10
Rivisto ancora, e non mi stanco mai di rivederlo! Alfred crea un altro dei suoi giochini ad incastro, sfruttando James Stewart immobilizzato su di una sedia a rotelle, da cui per noia osserva i suoi vicini. Oltre ai virtuosismi nell'uso della camera, panoramiche laterali, rapide zummate, tutto intercalato dalle ottime interpretazioni di un cast perfetto! Grace Kelly è assolutamente deliziosa, ma anche gli altri non sono da meno. L'universo chiuso del quartiere viene analizzato per bene nei suoi usi e costumi. Discreta ironia, dialoghi accattivanti il tutto finalizzato ad un racconto ben orchestrato e dal finale scontato ma anche ironico

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Xavier666  @  16/01/2011 19:17:04
   8½ / 10
Poco da aggiungere ad alcuni commenti esaurientissimi. Il bacio di Grace Kelly a James Stewart, uno dei baci più belli di tutta la storia del cinema.
Ma quale cinema vecchio, questo genio fu un precursore, uno che stava avanti anni luce!!

Silver  @  19/12/2010 01:40:50
   7 / 10
La regia di Hitchcock non mi ha mai fatto impazzire... per un semplice fatto, io sono giovane e il suo cinema è vecchio. Con questo non posso dire di disprezzare la sua regia solo per il fatto che il film è datato, bensì proprio per una concezione ed un'idea di messa in scena che non mi appartiene. Regie "vecchie" (se così si possono definire) di Bergman e Welles al contrario mi fanno impazzire... perchè, a mio avviso, sapevano guardare oltre... a differenza di Hitchcock. Ad ogni modo, non ho trovato eclatante la performance recitativa di Stewart, nemmeno della Kelly... si salva giusto per la sua bellezza. In se, parlando di trama, il film e i suoi risvolti sono banali... ma in questo caso bisogna dare atto all'età dell'opera. Quindi, non ci si deve lamentare (anche se, essendo giovane, non posso fare a meno di farlo). Per finire, credo che ci siano film di Hitchcock ben migliori e credo fermamente che il vero e uno film COMPLETAMENTE riuscito dell'autore sia Psyco. Comunque, chapeu al grande regista... anzi, uomo di cinema, quale Alfred Hitchcock. Oggi ci vorrebbero ancora personaggi come lui, in questa categoria di arte che ahimè, sta morendo.

guidox  @  18/12/2010 17:13:42
   9 / 10
splendidi protagonisti per una storia che ancora una volta il regista ambienta praticamente in un unico ambiente.
fantastico l'incipit specie se messo in relazione ai giorni nostri...il guardone che si impiccia dei fatti altrui spiando da una finestra perchè costretto per noia e perchè non può muoversi; la gente al mondo d'oggi che si impiccia dei fatti di un gruppo di rintronati rinchusi in una casa, guardandoli in televisione per scelta propria.
suspance sempre presente e immedesimazione totale, con il risvolto "giallesco" che come sempre dona quel qualcosa in più, dosato sapientemente dalla mano di Hitch.

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  30/11/2010 23:03:47
   9 / 10
Capolavoro di Hitchcock con un bravissimo Stewart ed una bellissima Grace Kelly.Finale con molto pathos

7219415  @  19/11/2010 10:52:23
   10 / 10
Frankys  @  16/11/2010 20:39:59
   7 / 10
Eccellente thriller di Hitchcock anche se il mio preferito resta Psycho.

antoeboli  @  08/10/2010 03:11:58
   9 / 10
un insieme di palazzi , un appartamentino e un fotoreporter dalla gamba rotta costretto a stare per ore e ore sulla sedia a rotelle e nella noia si diverte a spiare le persone con un teleobbiettivo . Momenti di vita quotidiana che possono essere all ordine del giorno , ma che il maestro hitchcook trasforma in una delle sue perle cinematografiche .
Pellicola che sarà costata pochissimo dato che le location sono sempre le stesse , ma che riesce a dare il massimo, con le sue inquadrature semplici come se mostrassero la calma assoluta , mentre invece si sta consumando un omicidio .
Davvero di prestigio il cast con il ruolo dell eroica fidanzata che viene interpretata dall ormai attrice preferita da hitch ovvero G.Kelly che inizialmente e scettica su cio che sta accadendo ma per far contento il suo compagno farà di tutto per scoprire il colpevole .
nella mia classifica lo considero uno dei capolavori del cinema thriller , e come film di hitchcook lo piazzo al secondo posto dopo psycho .











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_20d_  @  06/10/2010 17:22:45
   10 / 10
Capolavoro assoluto

SKULLL  @  05/10/2010 05:43:57
   8 / 10
Ottimo lavoro di suspance, divertente e ironico. Splendida Grace Kelly, e anche la signora che fa le pulizie nell'appartamento di Stewart.

thamadartist  @  19/07/2010 13:29:01
   6 / 10
non male, la suspance c'è ma questo film non mi dice niente: non ha nessun messaggio si basa solo sulla suspance che svanisce dopo due o tre volte che lo vedi. Forse questo film è un po' sopravvalutato perchè è diretto da hitchcock e interpretato da james stewart e grace kelly.

Comunque se a qualcuno a trasmesso qual cosa in più dica pure.

1 risposta al commento
Ultima risposta 19/07/2010 14.21.43
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axel90  @  15/07/2010 21:16:06
   8 / 10
Il brivido e la sensazione di dover sempre danzare sul filo di lana. Hitchcock a suo modo puntava su questo: un'intrattenimento onesto, devoto al grande pubblico in cui l'eccesso e la suspense nasce dall'irreversibile desiderio dell'uomo di essere sedotto dalle sue manie voyeuristiche più recondite. L'appagamento e la soddisfazione di sapere il nostro vicino un omicida ma continuare imperterriti in una visione ossessiva e spregiudicata.
Hitchcock conosceva ciò che il pubblico amava: uno spettacolo che, per quanto finto, dovesse intrattenere nel modo più giusto. E dopo mezzo secolo è ancora lampante il brivido lungo la schiena di vedere oltre la finestra o sentire i scalpiccii
delle scale tremare sotto il peso di Lars Thorwald che cerca di uccidere ancora.
Sempre affascinante sia nelle scrittura e nella regia claustrofobica, Hitchcock secondo me, pecca solamente nella prima parte un po stiracchiata e poco convincente. Si rifà pienamente più tardi.

Suskis  @  08/06/2010 13:46:12
   8 / 10
E'sicuramente un film eccezionale, con questa sua idea di base tanto originale (ma solidissima). Grandi attori e grande suspance. Peccato che, come altri film di Hitchcock, con la sua mania di girare tutto in studio, sia molto "finto" nelle ricostruzioni (sembra davvero l'interno di uno studio cinematografico...)

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  08/06/2010 13:09:40
   8 / 10
Un classico. Dopo più di mezzo secolo mantiene intatto tutto il suo fascino.
Il punto di vista è sempre quello della camera del protagonista. Ciò che vede lui dalla sua finestra è ciò che vede lo spettatore.
Ottima la regia di Hitchcock e ottime le interpretazioni della coppia James Stewart-Grace Kelly.
Imperdibile per ogni amante di cinema.

topsecret  @  03/06/2010 18:59:52
   9 / 10
Davvero un bellissimo film che si segue tutto d'un fiato e che regala momenti di tensione altissimi catturando e coinvolgendo lo spettatore in maniera totale.
Hitchcock fa sfoggio di tecnica sopraffina e di genio narrativo, imbastendo una storia apparentemente semplice ma che nasconde una attenzione per i particolari molto curata e senza sbavature.
I protagonisti sono tutti magnifici: da una Grace Kelly dalla bellezza eterea e raffinata, al top della carriera, fino ad uno James Stewart sempre sobrio e mai sopra le righe.
Sono assolutamente siddisfatto della visione di questo thriller strutturato ed interpretato ottimamente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  25/04/2010 11:55:06
   9 / 10
"Siamo tutti depravati,è un dato di fatto. A patto che non si scada nella pura volgarità."

Un (magnifico) James Stewart è il protagonista di questa pellicola. L'everyman per eccellenza,però,questa volta diventa voyeur per noia e noi con lui. Dalla sua finestra possiamo vedere vite,solitudini,pulsioni sessuali e musica.
Noi siamo James Stewart,in questo film più che mai.
Siamo noi i voyeur,perché la curiosità,forse nemmeno malsana,di dare un'occhiata nell'appartamento di fronte,alla privacy di qualcun'altro è venuta a tutti,inutile negarselo. E in determinate circostante può anche diventare un passatempo,e più di un passatempo: un ossessione.

La finestra sul cortile è probabilmente la summa del cinema Hitchockiano: ambientato del tutto in un piccolo appartamento,con tematiche quali l'incompatibilità tra uomo e donna,il sesso,la gelosia e naturalmente l'omicidio. Il tutto condito dall'humor di Hitchock,che qui trova la sua incarnazione nel personaggio di Thelma Ritter,l'infermiera senza peli sulla lingua e impicciona di James Stewart (non impicciona quanto lui,però).
Un Hitchock che all'inizio,in pochissime inquadrature e con pochissime frasi,delinea davanti a noi la situazione del protagonista, fotoreporter da mesi con la gamba ingessata e sulla sedia a rotelle a causa di un incidente in macchina. Fidanzato con una giovane e splendida ragazza sofisticata e insicuro della sua relazione,non trova di meglio da fare per evitare di pensare a questa sua condizione che fare il voyeur. La noia è tanta,e più è la noia più Jeff diventa un vero e proprio dipendente dalla sua finestra che gli permette di vedere i personaggi del suo vicinato.
La macchina da presa non si allontana mai dall'appartamento di Jeff,in pratica. Ma sono fantastici i campi lunghi fatti dalla sua posizione che ci permettono di vedere tutto dalla stessa soggettiva del protagonista. Forse è uno dei film in cui lo spettatore riesce meglio ad identificarsi con il personaggio protagonista. Questo è palese già dalla scelta di Stewart,uomo che sin dall'aspetto rappresenta l'uomo normale per eccellenza (e Hitchcock lo adorava per questa sua caratteristica).
Poi la situazione in cui si viene a trovare è incredibilmente intrigante e realistica. Il modo in cui il regista riesce a girare dando veramente l'impressione che noi spettatori siamo dentro l'appartamento è fantastico. Tecnicamente ineccepibile.
La scena in cui è in apprensione per la fidanzata riesce a toccare realmente i nervi dello spettatore,che si trova sul filo del rasoio per tutta la sequenza. La suspance quindi c'è,anche se solo negli ultimi venti minuti.
Ma il resto del film non manca di spunti interessanti,come detto: dalla situazione in cui si trova Jeff,fino alla sua "indagine" che procede per visioni dal binocolo. Lui che è abituato alle immagini,essendo un fotoreporter. E sarà proprio questa sua qualità,e la sua macchina fotografica,a salvarlo.
L'unica cosa che riesce ad allontanarci dall'identificazione con il personaggio di Stewart è Grace Kelly:una donna così non esiste veramente sulla faccia della terra. Il primo piano che Hitchock,da tanti espertoni definito "misogino", le regala è tra i più belli della storia del cinema. Ma qui non è tanto la bravura del regista,è la bellezza dell'attrice.
Uno dei capolavori del regista,insomma,definito da qualcuno come noioso e sopravvalutato all'eccesso. Intrattenimento da salotto borghese privo di coraggio. Ma non si conta che nel 1954 fare al cinema una storia così è solo all'apparenza un intrattenimento semplice che strizza l'occhio al pubblico. Perché Rear Window ha in realtà un sottotesto corrosivo sul voyerismo e sui rapporti di coppia,il tutto trattato nella maniera più leggera e accomodante possibile,certo,ma il finale divertente conferma la sensazione: non si cambia,si peggiora. Ma non è di certo un dramma: è la natura dell'uomo. Quindi si può ridere tranquillamente anche se l'humor di Hitchock è qui probabilmente più cattivo che mai,non perché sia solo macabro ma perché delinea la nostra condizione.
Hitchcock in ogni caso è riuscito nel suo intento:nessuna volgarità. Ma siamo lo stesso dei depravati.

4 risposte al commento
Ultima risposta 25/04/2010 12.39.34
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BlackNight90  @  10/04/2010 03:37:41
   9 / 10
Dice Hitchcock:"Scommettiamo che nove persone su dieci, se vedono dall'altra parte del cortile una donna che si spoglia prima di andare a letto o semplicemente un uomo che mette in ordine la sua stanza, non riescono a trattenersi dal guardare? Potrebbero distogliere gli occhi dicendo :-Non mi riguarda-, potrebbero chiudere le loro persiane, e invece non lo fanno, staranno lì a guardare."

Non lo amo alla follia come altri capolavori del maestro, ma di sicuro è uno dei più importanti. Probabilmente il successo del cinema, inteso come intrattenimento (che è poi il massimo scopo del vecchio volpone inglese) è spiegabile seguendo le logiche di 'Rear window': la finestra come una valvola di sfogo per il nostro voyeurismo, e un modo per cercare un'emozione, un brivido (di quelli che solo eventi eccezionali come un omicidio possono dare) nella noiosa normalità del quotidiano, messo in scena attraverso tante finestre, ognuna contentente una storia diversa, tutte a formare un piccolo pezzo di mondo, o come l'ha definito lo stesso Hitchcock, un catalogo di comportamenti segnato dalle problematiche dell'amore (e del sesso).
Regia del Sir che tocca i suoi massimi livelli sfruttando una sceneggiatura perfetta, bravo Stuart che fa le veci degli occhi morbosi dello spettatore, ignaro dei fatti ma spinto a curiosare dalla sua ingovernabile natura. Grace è semplicemente divina.
Diceva Truffaut che si tratta di un film sul Cinema. Finito lo spettacolo, cala il sipario, si chiudono le tendine della finestra, possiamo spegnere la luce.

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