Recensione l'alibi era perfetto regia di Fritz Lang USA 1956
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione l'alibi era perfetto (1956)

Voto Visitatori:   8,78 / 10 (9 voti)8,78Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film L'ALIBI ERA PERFETTO

Immagine tratta dal film L'ALIBI ERA PERFETTO

Immagine tratta dal film L'ALIBI ERA PERFETTO

Immagine tratta dal film L'ALIBI ERA PERFETTO

Immagine tratta dal film L'ALIBI ERA PERFETTO

Immagine tratta dal film L'ALIBI ERA PERFETTO
 

Ogni pellicola firmata da Friz Lang costituisce un pilastro fondamentale per chiunque si sia applicato dietro la macchina da presa, poiché la vastità degli argomenti affrontati e il modo con il quale le pellicole sono state realizzate si rilevano evidenti perfino in capolavori firmati Hitchcock e Welles.
Con "Beyond a reasonable doubt", tradotto riduttivamente in "L'alibi era perfetto", l'argomento affrontato è il doloroso tema della pena di morte.
È giusto che uno stato moderno si ponga allo stesso livello dell'assassino? Oppure la struttura del sistema giudiziario è tale da assicurare idonee garanzie, dal momento che il verdetto che la giuria è chiamata ad esprimere deve essere mediato e filtrato dalla convinzione che la colpevolezza sia al di là di ogni ragionevole dubbio?

Questi sono gli interrogativi che si pone il direttore di un giornale assistendo all'ennesima esecuzione capitale, in compagnia del suo futuro genero, uno scrittore fresco del successo del primo romanzo appena pubblicato.
L'osservazione è puntata soprattutto sulla Pubblica Accusa: quanto può contare il modo con il quale si gestisce l'impianto accusatorio se il procuratore si sta muovendo in vista di candidature politiche?
Nel corso di queste disquisizioni, il direttore del giornale elabora l'idea di creare – in occasione di un eventuale prossimo omicidio – un nucleo di prove a carico di una persona palesemente innocente in modo da provocarne la condanna a morte. Solo in prossimità dell'esecuzione, lo stesso si farebbe carico di dimostrare l'artifizio in modo da rendere evidente il rischio altissimo di sbagliare nella condanna.

L'omicidio non tarda ad arrivare, e i due si mettono all'opera acquistando abiti e oggetti da connettere al probabile assassino. Ogni particolare viene corredato da fotografie e documenti, in vista della prova da fornire al procuratore. Ovviamente tutto è celato agli occhi di chiunque, anche a scapito della storia d'amore che lo scrittore sta vivendo.
L'arresto giunge inevitabile, come l'imponderabile: in un incidente d'auto il direttore perde la vita e nell'incendio svaniscono tutte le prove della macchinazione a carico della pena capitale.
A partire da quel momento, le lancette delle ore che separano l'esecuzione della condanna sembrano accelerare e nulla può dare sostegno alle assurde affermazioni del colpevole di omicidio.

Quale sarà il finale del film? Ovviamente non possiamo dirlo in questa sede, ove possiamo solo trarre i dovuti spunti di riflessione.
Evitiamo la domanda più ovvia in tema di pena di morte, ovvero se sia giusta o meno, e cerchiamo di accostarla per vie traverse: la giuria, composta da persone selezionate sia dalla Pubblica Accusa che dalla difesa, è chiamata ad esprimersi all'unanimità, ma forma il proprio convincimento sulla base, prevalentemente, delle circostanze rappresentate in aula. Cosa accade quando la difesa, il più delle volte, viene esercitata da avvocati d'ufficio, privi di esperienza, di mezzi e di volontà per assicurare non solo un equo processo all'imputato, ma che quella rappresentazione si avvicini il più possibile alla realtà?
Accade che la Pubblica Accusa abbia il potere di confezionare artatamente una realtà diversa, magari non comunicando elementi favorevoli all'imputato ("Doppio taglio"), inducendo la giuria a ritenere che il colpevole sia l'accusato perché non sarebbe possibile né logico accusare un'altra persona ("Il momento di uccidere") sfruttando pregiudizi di classe e razziali; o perché esiste di base una inconscia volontà popolare di addossare su una specie di capro espiatorio tutte le colpe, trasferendo l'illusione di aver cancellato tutto con la morte di un singolo ("Suspect").

Lang si tiene molto al di fuori di un discorso di parte. La costruzione della trama, e il suo sorprendente finale, dove a fare le veci dello spettatore e di chiunque sia messo di fronte a un dibattito simile è una Joan Fontaine mai più così sofisticata e fatale, è tale da rendere impossibile una risposta univoca alla domanda: è giusta la pena di morte? E al di là di ogni ragionevole dubbio va anche il rischio di condannare un innocente o di tenere fuori un colpevole?

Tim Robbins nel suo "Dead man walking" indugia in maniera esasperante sulle sequenze degli aghi che entrano nelle vene del condannato Sean Penn, del sedativo misto a veleno che viene spinto dalle siringhe automatiche, del respiro che si ferma e della vita che lascia un corpo quasi ironicamente disposto a mo' di crocifisso nella angusta stanza dell'iniezione letale.
In tale momento, a nessuno viene in mente che si tratta di un assassino, se non fosse per la sovrapposizione delle sequenze del duplice omicidio che egli ha confessato. I due ragazzi appaiono per un istante come angeli custodi, nobilitati dall'essere spirito per colpa di una mano che li ha strappati a una vita che stavano mordendo, quasi a voler significare che la morte li rende ormai uguali e che sono pronti ad assistere anche loro non tanto all'esecuzione, ma alla tragedia di una vita che si spegne. Solo che cambia la mano che toglie quella vita. Che cosa si è risolto?
E se questo "scherzo" di Tim Robbins sembra costruito ad arte per strappare una lacrima (cosa che non rientra nello stile disturbante dell'autore e della sua gentil consorte) o per riunire tutti alla meditazione intorno all'argomento, si sappia che non è una novità: anche Robbins evidentemente ha visto e assorbito "Beyond a reasonable doubt".
Alla fine del film, manca solo che Joan Fontaine si giri verso lo schermo e chieda consiglio allo spettatore: "Che cosa faresti al mio posto?".

Due curiosità:

- "Beyond a reasonable doubt" è stato recentemente rivisitato in una pellicola in cui Michael Douglas interpreta un procuratore senza scrupoli. Il risultato, per chi ha visto Lang all'opera, è a dir poco patetico, poiché privo del tutto della sostanza che ha dato vita al film.

- Il personaggio interpretato dalla Fontaine richiama moltissimo la signora Wendice de "Il delitto perfetto" di Alfred Hitchcock: la grazia e l'eleganza di Grace Kelly, superba al principio del film, si trasformano sempre di più verso la fine, quando rischia la condanna, diventando smorta e priva di colore.
Joan Fontaine all'inizio del film appare come una donna inavvicinabile, seppur innamorata, per poi diventare sempre più gracile e sofferente fino all'epilogo finale, dove veste di nero (non solo per il lutto del padre) e dà maggiore e unico risalto al volto che implora una soluzione.

Commenta la recensione di L'ALIBI ERA PERFETTO sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di antoniuccio - aggiornata al 15/10/2010 11.16.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbai
 NEW
anime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimer
 NEW
do not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkidduil buco - capitolo 2il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafka
 NEW
le deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvagge
 NEW
leggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femme
 NEW
modi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapina
 NEW
napoli - new york
 NEW
nasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sonooutsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabidping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisquali
 NEW
stella e' innamoratastranger eyessuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trump
 NEW
the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffrono
 NEW
the devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticate
 NEW
una madre
 NEW
una terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille volti
 NEW
wickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1055967 commenti su 51412 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net