Recensione lei regia di Spike Jonze USA 2013
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione lei (2013)

Voto Visitatori:   7,46 / 10 (152 voti)7,46Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Migliore sceneggiatura originale (Spike Jonze)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Migliore sceneggiatura originale (Spike Jonze)
Miglior sceneggiatura (Spike Jonze)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior sceneggiatura (Spike Jonze)
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film LEI

Immagine tratta dal film LEI

Immagine tratta dal film LEI

Immagine tratta dal film LEI

Immagine tratta dal film LEI

Immagine tratta dal film LEI
 

"Her" in italiano si intitola "Lei". Sarebbe perfetta come traduzione, fosse "lei" solamente complemento oggetto. Ma in italiano "lei" è ormai anche soggetto. Così, la percezione della parola secondo la dizione comune falsa la sottile allusione contenuta nel titolo originale. "Her", infatti, in luogo di "she", è indizio preciso: implica una relazione. Lei, "her", è destinataria di qualcosa. Di curiosità; di desiderio. Di amore. Il soggetto è Theodore.
Theodore - soggetto introverso e mite - per lavoro scrive lettere private per conto terzi. Una professione curiosa, ma verosimile nella nostra era digitale (chi non si è mai ritrovato a mandare cartoline d'auguri da siti dedicati? O a cercare, sul web, frasi adatte a specifiche circostanze?), che Theodore esegue con bravura, spesso con passione. Theodore è divorziato, vive solo, e pensa costantemente alla sua ex. Quando arriva sul mercato una nuovo sistema operativo personalizzabile, dotato di un'evoluta intelligenza artificiale, comincia a sviluppare con la propria versione di questo sistema (Samantha) una relazione che diverrà complicata: parecchio complicata, e dagli sviluppi imprevedibili.

Alla sua prima pellicola interamente sceneggiata in proprio, Jonze ha realizzato il suo film più bello. Curiosamente, vi è giunto bandendo la sperimentazione visiva e narrativa delle sue opere precedenti, ma realizzando un film drammaturgicamente lineare, di stampo classico, affidato a un elemento di forte originalità: l'assenza fisica della protagonista femminile, che dà il titolo al film. Tra l'altro, per la splendida interpretazione vocale di Samantha, Scarlett Johansson ha persino vinto il premio come miglior attrice al festival di Roma 2013 (ci auguriamo che il doppiaggio di Micaela Ramazzotti, non male stando al trailer, possa rivelarsi adeguato).
Si sente bene, ad ogni modo, che Jonze in passato ha collaborato con Charlie Kaufman (sceneggiatore di "Essere John Malkovich", 1999, e di "Adaptation - il ladro di orchidee", 2002). Il soggetto di "Her" ha più di un debito con l'universo poetico del geniale Kaufman.
Kaufman, poi, è anche lo sceneggiatore di quel capolavoro del 2003 che era "Eternal sunshine of the spotless mind", diretto da Michel Gondry: una pellicola, oggi di culto, alla quale "Her" sarà senz'altro raffrontata, diventando, azzardiamo, oggetto di culto analogo. Molte infatti le affinità, le suggestioni comuni alle due pellicole, che si confrontano entrambe - sia pur con modalità narrative diverse - con il tema della rimozione e della persistenza della memoria emotiva, e della tentazione di sottrarsi al confronto con un partner, in un'era, quella del cosiddetto web 2.0, in cui l'individuo si sente più solitario pur in presenza di una foltissima compagnia di "amici" virtuali. Un'era nella quale, inoltre, la convergenza uomo-macchina inizia a presentare risvolti insoliti, come profetizza Cronenberg a modo suo già da qualche decennio.
Per quanto concerne in particolare la tendenza all'introversione, alla virtualizzazione solipsistica delle relazioni umane (anzitutto sentimentali), un altro film recente che dialoga intimamente con "Her" è quel gioiello di "Ruby sparks" (2012), la seconda prova registica della coppia Dayton-Faris (quelli di "Little miss sunshine", 2006).

Il desiderio primario di Theodore - lo stesso dei protagonisti di "Essere John Malkovich", di "Il ladro di orchidee", e anche del bambino di "Nel paese delle creature selvagge" - è quello di essere amato, sentirsi importante per qualcun altro. Risponde al semplicissimo bisogno di sentirsi più vivo, e più felice, di quanto non si sia da soli.
"Her" si svolge in una Los Angeles che con piccolissimi aggiustamenti è resa futuribile, appena di poco. Gli ambienti, nel film, sono tutti asettici e ordinati; coloratissimi eppure freddi. Una realtà divenuta confortevolmente spersonalizzante. Familiare eppure aliena. In questo contesto urbano che imprigiona solitudini, di Theodore avvertiamo, sin da subito, la repressa insofferenza e frustrazione, cui proprio il suo paradossale lavoro fornisce una ancor più paradossale via di fuga. Il suo intimo bisogno di fuggire, dalla realtà, è smarrito in un cortocircuito di solitudine dal quale lo scriver lettere per gli altri, immaginando e vivendo sentimenti non suoi, non lo aiuta a uscire.

A interpretare Theodore, il protagonista assoluto della pellicola è Joaquin Phoenix, di una bravura mostruosa in un ruolo nel quale ha dismesso il suo fascino esteriore - con un esercizio di trasformismo non troppo lontano da quello cui si è sottoposto fisicamente per "The master" di P.T. Anderson (2012). La riuscita del film passa attraverso la capacità di Phoenix di recitare ascoltando. Nelle conversazioni con Samantha, Theodore infatti è l'unico a essere inquadrato. I rischi impliciti nell'annullamento del campo/controcampo che in tal modo il film richiede, sono stati brillantemente superati, da Jonze, grazie alle eccezionali capacità mimetico-espressive del volto di Phoenix.

Veniamo a ciò che fa di "Her" un grande film. Non è l'ennesima pellicola, ultima venuta, che stigmatizza negativamente i rischi che la realtà virtuale inaridisca ulteriormente i rapporti umani. Se così fosse, sarebbe semplicemente un film noioso: moraleggiante, e soprattutto fuori tempo massimo. Jonze non fa la morale al progresso tecnologico. Tutt'altro. E' convinto (e pensiamo abbia ragione) che, più di tanto, i rapporti umani non possano inaridirsi: in quanto immortale è il nostro bisogno di contatto e amore. Talmente universale, anzi, da contagiare persino le macchine, che diventano capaci pure loro, come Samantha, di soffrire per amore.
Jonze mostra non solo confidenza, ma anche di essere affascinato, dalle possibili implicazioni della convergenza digitale-esistenziale prossima ventura. Ma intanto parla di noi come siamo qui e ora, e sempre: universalmente alle prese con il bisogno di gettare un ponte tra la nostra solitudine e qualcuno da amare e da cui essere amati. Alle prese pure, come sempre, con la vertigine che quel ponte, privo com'è di appigli e parapetti, genera una volta che lo si prova a percorrere. Lì su quel ponte, il bisogno dell'altro si scontra con la paura della destabilizzazione, con la perdita delle sicurezze che ci sono garantite dalla nostra solitudine.
Tutto ciò, se universale, si declina oggi - tra realtà virtuali, web 2.0 e confidenza feticistica con strumenti digitali sempre più smart - in forme nuove e inusitate. Un film come "Her" non è altro che un'allegoria di questi mutamenti esteriori. Jonze non stigmatizza qualcosa che è ovvio e tutti sanno (la digitalizzazione delle comunicazioni amplifica la solitudine, e blandisce le forme di conforto garantite dallo star soli). Ma "Her" non è mai un film pessimista, è sempre pervaso da un filo di luce. Anche nei momenti più malinconici, il ripiegamento solipsistico non si converte mai in disperazione. Rimane sempre potente l'aspirazione a instaurare un contatto più profondo con l'altro-da-sé.
E Jonze comunica questa basilare positività mettendo proprio noi spettatori per primi in condizione di provare, se non proprio affetto, un'intima empatia con Theodore - che pure reale non è (eppure esiste) per noi spettatori. Esattamente come non è reale Samantha (eppure esiste) per Theodore...

"Her" - film estremamente ricco di sfumature emotive, malinconico e divertente, coinvolgente e a tratti commovente - è un esperimento cinematografico straordinariamente riuscito. Avviluppa lo spettatore, ne cattura il cervello, lo proietta dentro Theodore come fosse, Theodore, lo spazio interiore del John Malkovich del celebre film del 1999. "Essere Theodore". Ci troviamo intrappolati dentro di lui, come Samantha è a sua volta intrappolata dentro un sistema operativo eppure aspira, prima che a una fisicità, a una dimensione propria di libertà. In fondo, cosa si nasconde dietro la disumana pletora di relazioni amorose stabilite dai sistemi operativi come Samantha, se non un disperato, incontrollato bisogno di entrare in contatto (declinato secondo le possibilità consentite dalla propria natura digitale)?

Commenta la recensione di LEI sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Stefano Santoli - aggiornata al 14/03/2014 14.43.00

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

10 giorni con i suoi100 di questi anni
 NEW
30 notti con il mio exa complete unknowna different mana real paina working manal progredire della notteamerikatsiamiche alle cicladiamichemaianoraanujaattack on titan: the last attackbabygirlback in actionbagmanbastion 36berlino, estate '42biancaneve (2025)black bag - doppio giocoblack dogblack mirror - stagione 7blur: to the endbridget jones - un amore di ragazzocaptain america: brave new worldcarlo mazzacurati - una certa idea di cinemacharlotte, una di noicherry juiceciao bambinocitta' d'asfalto
 NEW
cloudcome se non ci fosse un domani (2025)companiondeath of a unicorndi noi 4diciannovediva futuradog mandove osano le cicognedreams
 NEW
drop - accetta o rifiutaduse, the greateste poi si vedeeden (2025)elfkins - missione gadgetemilia perezeyes everywherefamiglia imbarazzi - la maledizione dello zoccolofatti vederefiume o morte!follementeg20gen_
 NEW
generazione romanticagioco pericolosoglobal harmonyguglielmo tell
 NEW
guida pratica per insegnantihello! spank: il film - le pene d'amore di spankhereheretichokage - ombra di fuocohollandi am martin parri colori dell'anima - the colors within
 NEW
i peccatoriil bambino di cristalloil caso belle steineril complottistail critico - crimini tra le righeil mestiere di vivereil migliore dei maliil mio amore, ti fara' sparireil mio giardino persianoil nibbioil seme del fico sacroil signore degli anelli - la guerra dei rohirrimio non sono nessunoio sono ancora quiio sono la fine del mondoio ti conoscoitaca - il ritorno
 NEW
kaiju no.8: mission reconla casa degli sguardila citta' proibita (2025)
 NEW
la gazza ladrala storia di patrice e michella vita da grandi
 HOT R
la zona d'interessel'abbagliol'albero (2025)le assaggiatricile donne al balcone - the balconetteslee millerl'erede (2025)l'orto americano
 NEW
love (2024)luce (2024)l'ultima sfida (2025)l'uomo di argillal'uomo nel boscolux santamaria (2024)mickey 17misteri dal profondomonte corno - pareva che io fussi in aria
 NEW
moon il pandamr. morfinamuori di leinella tana dei lupi 2 - panteranina e il segreto del ricciono other landnoi e lorononostante
 HOT R
nosferatu (2024)oh, canada - i tradimentioperazione vendettaopus - venera la tua stellapaddington in peru'pellizza pittore da volpedopino daniele - nero a meta'presenceprophecypuan - il professore
 NEW
queerricardito lo squalo?scissione - stagione 2sconfort zone - stagione 1screamboatsenza sangue
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storiasilenzio!simone veil - la donna del secolosonic 3 - il filmsons (2025)sotto le fogliestrange darlingthe alto knights - i due volti del criminethe bayouthe breaking icethe brutalistthe calendar killerthe chosen - ultima cenathe girl with the needlethe last showgirlthe monkeythe opera! - arie per un'eclissithe shrouds - segreti sepolti
 HOT
the substancethe woman in the yardtornando a esttoys - giocattoli alla riscossatu quoqueu.s. palmeseun film minecraftun posto sicuro (2025)una barca in giardinouna viaggiatrice a seouluna vita da sogno - l'abbagliovoci di poterew muozzart!wolf man

1060527 commenti su 51987 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ALIBI PERFETTOAMERICA PAESE DI DIOAMICHE: ANDIAMO ALLA FESTAAVICII - I'M TIMAVICII: TRUE STORIESBLOODBATH AT PINKY HIGH: PART 1BLOODBATH AT PINKY HIGH: PART 2CITY RATSCORMAN'S WORLD: EXPLOITS OF A HOLLYWOOD REBELDAVID (1988)DICK JOHNSON E' MORTOGLI UOMINI NON POSSONO ESSERE VIOLENTATII BAMBINI DEL TRENOI RIVOLTOSI DI BOSTONIL BRACCIALE DELL'AMOREIL BRAVO GATTO PRENDE I TOPIIL MOSTRO DEL MUSEO DELLE CEREKAIKAN ONANIE: NIIZUMA-HENLA STRADA DELLA RAPINAL'ASSASSINO DELLA DOMENICAMECHANICAL VIOLATOR HAKAIDERMEGALOPOLIS (2008)MONSTER FROM THE OCEAN FLOORMURDER ON D.STREETNATI PER UCCIDEREPERSONE PERBENETHE DEADLY CAMPTHE DIARY (2024)THE LAST: NARUTO THE MOVIETHE ONLY GIRL IN THE ORCHESTRATHREE DAYS OF A BLIND GIRLTRADITO A MORTETRAGICO RITORNO

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net