Recensione mean streets - domenica in chiesa, lunedi' all'inferno regia di Martin Scorsese USA 1973
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione mean streets - domenica in chiesa, lunedi' all'inferno (1973)

Voto Visitatori:   7,88 / 10 (101 voti)7,88Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film MEAN STREETS - DOMENICA IN CHIESA, LUNEDI' ALL'INFERNO

Immagine tratta dal film MEAN STREETS - DOMENICA IN CHIESA, LUNEDI' ALL'INFERNO

Immagine tratta dal film MEAN STREETS - DOMENICA IN CHIESA, LUNEDI' ALL'INFERNO

Immagine tratta dal film MEAN STREETS - DOMENICA IN CHIESA, LUNEDI' ALL'INFERNO

Immagine tratta dal film MEAN STREETS - DOMENICA IN CHIESA, LUNEDI' ALL'INFERNO

Immagine tratta dal film MEAN STREETS - DOMENICA IN CHIESA, LUNEDI' ALL'INFERNO
 

"I peccati non si scontano in chiesa, si scontano per le strade".
A parlare è Charlie (Harvey Keitel), un ragazzo di Little Italy che si sente in conflitto con la meschinità dell'ambiente in cui vive, anche se passa la giornata con gli amici perditempo tra risse e piccole truffe. Lo zio mafioso vorrebbe dagli un posto di responsabilità e lo mette in guardia contro le cattive compagnie, tra cui spicca Johnny Boy (Robert De Niro), un pazzoide ghignante e provocante, saltuariamente occupato in umili lavori ma più spesso disoccupato volontario, vittima di uno strozzino, Michael. Charlie cerca ripetutamente di aiutare l'amico, ma Johnny affronta il proprio aguzzino e ne pagherà le conseguenze con la morte.

Martin Scorsese nel suo terzo lungometraggio esplora i quartieri italo- americani di Manhattan come solo lui sa fare: attingendo dalle esperienze reali della sua vita vissuta nella Grande Mela e dalla tradizione del cinema italiano neorealista. Autobiografico è anche il protagonista Charlie Cappa in cui convergono le ossessioni e le manie del regista newyorkese; ma è un'autobiografia portata all'eccesso, ai limiti estremi. E' un ricordo tra un sogno e un incubo che si mischia alla memoria cinematografica del regista, confondendosi con essa, come dimostrano le citazioni di altri film e uno scavo della propria coscienza in una piccola realtà tradizionalista e razzista predisposta a una divertita violenza rituale-collettiva fatta di piccole e sistematiche risse e crudeltà: una routine che con il tempo viene vista con indifferenza.
Questo universo viene frequentato, ma non del tutto condiviso, da Charlie, "vitellone" disoccupato che ha uno zio mafioso per cui ha una grande venerazione; questa stima e rispetto provengono dal fatto che è un proprio parente e secondo la logica italo- americana di Charlie ogni membro della famiglia è una persona perbene.
C'è una suddivisione precisa di Charlie dell'affetto e dei sentimenti nei confronti degli altri: con ogni persona è necessario comportarsi in un certo modo; Charlie "seziona" i sentimenti e li divide per ognuno, senza rendersi conto dell'impossibilità di tale azione. E' un bisogno di ordine quello del protagonista, una precisa visione degli eventi.

Charlie pur non dichiarandolo esplicitamente, si ritiene moralmente al di sopra di tutti suoi amici delinquenti; egli è il solo che può portare la parola di Dio in quell'ambiente malfamato compiacendosi di entrare nell'Inferno dei locali notturni in cui si sente un "domatore di peccatori", ma non accorgendosi di essere lui stesso un peccatore che cerca inutilmente una mediazione tra sacro e profano di cui è solo un voyeur curioso.
Come in "Taxi driver" Travis tenta di fare con la giovane prostituta Iris, in "Mean streets" Charlie crede di redimere se stesso, aiutando il suo poco raccomandabile amico Johnny Boy; Charlie teme di confrontarsi con se stesso ed i propri peccati e di provare dolore nell'osservarsi: tramite un'altra persona si illude di migliorarsi. In questo senso Johnny è un elemento esterno a Charlie, ma allo stesso tempo è frutto di una duplicazione dell' identità di Charlie, l'opposto di quello che questi vorrebbe essere. Johnny però, pur nella sua totale incoscienza e nel suo essere infantile, ha un modo tutto suo di percepire la realtà, come un animale che avverte il pericolo; essendo però un cucciolo debole e indifeso non sa contrastarlo, tenta inutilmente dei continui sfoghi distruttivi, violenti e irrazionali per sfuggire dalla coercizione mafiosa del denaro. Il suo è quello che Dostoevskij definisce "cinismo della rovina": balla, scherza, ride, spara a vuoto prima di essere distrutto. Charlie sfrutta proprio questa fanciullezza incontrollabile di Johnny per soggiogarlo come un simbolico figlio, la riuscita di questa impresa lo farebbe divenire un immaginario membro della famiglia e quindi anche una persona "perbene"; non a caso la ragazza di Charlie, l'epilettica Teresa, è cugina di Johnny ed è molto più intelligente e matura: in questo modo si verrebbe a creare un immaginario microcosmo familiare a se stante, svincolato da una vera e propria relazione matrimoniale di Charlie, ancora troppo immaturo, peccatore e desideroso di una propria autonomia per affrontare un passo del genere. Con ciò Johnny farebbe parte della famiglia e diverrebbe automaticamente una "brava persona con la testa a posto". E' una serie di meccanismi inconsci che più che appartenere a Charlie, appartengono soprattutto a una tradizione culturale radicata e scorretta che influenza negativamente l'andamento dei rapporti sociali perché piena di elementi contradditori: cattolicesimo/mafia, famiglia/individualismo, peccato/redenzione.

Queste contraddizioni si sveleranno a Charlie solo con un bagno di sangue in cui il suo "doppio" verrà eliminato e rimarrà solo con se stesso e la sua coscienza sporca e distrutta e con la scoperta che non è stata una vera e propria fede, ma solo la sofferenza a farlo inchinare davanti a Dio.

Commenta la recensione di MEAN STREETS - DOMENICA IN CHIESA, LUNEDI' ALL'INFERNO sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Marlon Brando - aggiornata al 24/09/2007

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1065757 commenti su 52694 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A KNIGHT'S WARALLA RICERCA DI MIA FIGLIAALLELUJA!AVVENTURA NEL MAR NEROBIO HUNTERBROOKLYN CHIAMA POLIZIACIA - UN UOMO NEL MIRINOCORPSE MANIACRYING FREEMAN: KILLER'S ROMANCECRYPTIC PLASMDER DOKTOR - L'OMBRA DELLA MORTEDINOFIVE ELEMENTS NINJASGALAXY HORRORI FORZATI DELLA GLORIAIL LAGO DELLA VENDETTAIL POEMA DEL VENTO E DEGLI ALBERILA CANAGLIA IN MINIGONNALA FOSSA DEI DANNATILA MALEDIZIONE DELLA MUMMIALA MALEDIZIONE DI KAZUO UMEZULA MANO DELLA MUMMIALA VAMPIRALE OMBRE DELLA MEMORIAMOUNTAINHEADNOSTRO PANE QUOTIDIANO (1934)PLAY DEAD (2025)PROJECT A-KOROB PEACEROOTS SEARCHSINFONIA NUZIALESLAUGHTER BEACHTHE PIPER (2024)THE RED SPECTACLESTHE ROOKUN AMORE DA RISCOPRIREUN ASSASSINO TRA DI NOIUN OMICIDIO PER DUE - ULTIMA NOTTE DI NOZZEUZUMAKI (2024)WHAT HAPPENS AFTER THE MASSACRE?ZOMBIES OF THE THIRD REICH

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


LA VOCE DI HIND RAJAB
Locandina del film LA VOCE DI HIND RAJAB Regia: Kaouther ben Hania
Interpreti: Amer Hlehel, Clara Khoury, Motaz Malhees, Saja Kilani
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

NOSFERATU (2024)
Locandina del film NOSFERATU (2024) Regia: Robert Eggers
Interpreti: Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe, Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney, Adéla Hesová, Milena Konstantinova, Stacy Thunes, Gregory Gudgeon, Robert Russell, Curtis Matthew, Claudiu Trandafir, Georgina Bereghianu, Jordan Haj, Kateřina Bílá, Maria Ion, Tereza Dušková, Liana Navrot, Mihai Verbintschi, Karel Dobrý, Andrei Sergeev, Matěj Beneš, Marek Pospíchal, Jan Filipenský, Alex East, Christian Dunckley Clark
Genere: horror

Recensione a cura di Harpo

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net