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ACCOGLIENZA
"Pee-Wee's Big Adventure" uscì al cinema nel 1985 e segnò il debutto alla regia di Tim Burton in un lungometraggio. In America fu un buon successo: portò un incasso alla Warner Bros. di circa 40 milioni di dollari. Purtroppo in Italia fu un clamoroso flop a tal punto che cadde nell'oblio e non fu mai distribuito in vhs o dvd fino al 2010. Ora che il dvd ha visto la luce, si può finalmente rivalutare la pellicola.
GENESI
Il progetto nacque grazie all'interessamento della Warner Bros. di realizzare un lungometraggio con Pee-Wee Herman, alias Paul Reubens. Pee-Wee è un attore comico statunitense che diventò famoso grazie alla serie televisiva "The Pee-Wee Herman Show", uno spettacolo divertente destinato ai ragazzi, la cui trama ruota attorno ai desideri dei protagonisti (ad esempio, Pee-Wee sogna di volare). Già in questo spettacolo si possono notare le peculiari caratteristiche del personaggio: gli atteggiamenti infantili che ricordano molto Mr. Bean (che quest'ultimo ne abbia tratto ispirazione?) e la risatina folle. Paul Reubens propose alla Warner Bros. la storia dello strambo protagonista che parte alla ricerca della sua amata bicicletta dopo essere stata rubata, poi cominciò a scrivere la sceneggiatura. Quando fu ingaggiato Burton alla regia, Reubens, Phil Hartman e Michael Varhol elaborarono nuovamente il copione.
TRAMA
Pee-Wee abita in una stravagante villetta rossa, addobbata con oggetti festosi e piena di giocattoli infantili. Ogni mattina gli viene servita la colazione da una serie di macchinari di sua invenzione (scena che verrà ripresa nel film "Flubber - un professore fra le nuvole" del 1997 con Robin Williams) e sempre sorridente si comporta come se ogni giorno fosse Natale. Ma c'è una cosa che lui custodisce gelosamente più di qualsiasi altra: la bicicletta rossa che Pee-Wee ha truccato installando degli antifurti di tutti i tipi, un motore roboante e dispositivi elettronici. Tutti vogliono la sua bicicletta: infatti è la causa di un bisticcio con il suo vicino di casa, che gliela vuole comprare a tutti i costi. Un giorno va a fare acquisti nel suo negozio preferito, "Mario's", che vende articoli teatrali e oggetti per scherzi, ma non prima di aver parcheggiato la bici proteggendola con metri e metri di catene. Al ritorno però si accorge che qualcuno è riuscito a sottrargliela e nel parcheggio lo shockato Pee-Wee trova solo i resti delle catene. Il primo sospettato è Francis, il vicino di casa, e si dirige da lui. Mentendo, Francis giura di non avergliela rubata, perciò Pee-Wee intraprende un viaggio alla ricerca della bici, raggiunge Alamo e alla fine addirittura gli studios della Warner Bros.! Durante il tragitto incontra chiromanti truffatrici, evasi, camionisti fantasma e tanti altri personaggi fantastici.
ANALISI
La storia quindi è indirizzata soprattutto ai bambini ed è caratterizzata da un geniale umorismo nonsense e assurdo, un campo in cui Burton è specialista: lo dimostra anche nel film successivo, "Beetlejuice" o in altre opere di successo come "Ed Wood" e "Mars Attacks!"
Per fare degli esempi prendiamo per iniziare la scena in cui Pee-Wee cammina demoralizzato perché gli hanno appena rubato la bicicletta: in quella via ci sono solo ciclisti intenzionati a fargli una beffa. Addirittura quando si siede su una panchina gli passano davanti un velocipede, un tandem e un modellino telecomandato di una moto. Questa scena suscita ilarità per come è stata orchestrata: il sarcasmo condisce la situazione drammatica rendendola grottesca, inoltre Paul Reubens sorprende anche quando interpreta una parte umiliante.
C'è anche una frecciata verso le false chiromanti: Pee-Wee si rivolge a Madame Ruby per avere informazioni sulla bicicletta. Ovviamente Madame Ruby non sa dove si trova la bicicletta, per cui dopo uno scambio di battute esilaranti, inganna Pee-Wee dicendo la prima cosa che le viene in mente: ad Alamo... in una buia cantina.
Arrivati al finale, ecco un altro momento di grande umorismo: un direttore della Warner propone a Pee-Wee di girare un film sulle sue avventure con la bicicletta, emulando la reale genesi del film stesso. Pee-Wee invita tutti i suoi amici alla première e sostiene di essere orgoglioso della sua "grandiosa" performance. Vedremo presto però che il film che hanno girato non ha (quasi) nulla a che fare con la vera avventura di Pee-Wee. Nelle ultime scene, in una sorta di opera metacinematografica, vediamo Pee-Wee Herman interpretato da Josh Brolin che va alla ricerca, questa volta, di una moto. A Pee-Wee viene riservata solo la piccola parte di un receptionist, e tra l'altro quando recita notiamo tutta la sua incapacità di attore: lancia sguardi all'obiettivo, si intromette nell'inquadratura disturbando il profilmico e si lascia sfuggire dei sorrisini. Questa parte sembra essere una previsione del futuro di Paul Reubens: infatti, a parte qualche altra piccola apparizione, Pee-Wee sparirà veramente dallo schermo, come verrà spiegato in seguito.
COLONNA SONORA
La musica è stata composta da Danny Elfman, il compositore fidato di Tim Burton. Anche per Elfman fu la prima esperienza lavorativa in un lungometraggio e da ora in poi sarà compagno assiduo nelle opere di Burton. La colonna sonora è un altro punto di forza della pellicola: la musica allegra e stravagante si adatta magnificamente allo spirito stralunato del protagonista. Nella colonna sonora è compresa anche una canzone dei Twisted Sister, "Burn in Hell". Il gruppo stesso appare in un cameo durante le scene negli studios della Waner Bros..
FORTUNA E SFORTUNA
In definitiva il debutto per Tim Buton, a parere di chi scrive, non poteva essere migliore. In ogni caso fu il successo del secondo film che ha girato, "Beetlejuice", a garantirgli un fruttuoso proseguo. Purtroppo solo il comico Pee-Wee Herman non ha potuto godere di un decollo nella sua carriera; eppure il successo di questo film lasciava presagire degli sbocchi ben più appaganti. Ciò che condizionò la sua fama fu un fatto sgradevole che gli accadde nel 1991: Reubens fu arrestato in Florida con l'accusa di essersi masturbato pubblicamente in un cinema per adulti. Infatti gli investigatori visitavano periodicamente i cinema a luci rosse per osservare il pubblico e accertarsi che nessuno compisse atti osceni. Lo scandalo "Pee-Wee" rese il personaggio per bambini ridicolo e fu sospeso persino il suo programma tv. Da quel giorno Paul Reubens apparve solo furtivamente in alcune pellicole, ad esempio in "Blow" dove ha una piccola parte. Gli ultimi importanti lavori di Pee-Wee furono la produzione di "Big Top Pee-Wee" ("La Mia Vita Picchiatella", 1988), che si può definire come un sequel, e la realizzazione di un altro show televisivo, "Pee- Wee's Playhouse".
CURIOSITA'
Tim Burton appare come comparsa in una scena. E' il capo di un gruppo di teppisti in un vicolo, i quali scappano terrorizzati dopo aver visto Pee-Wee fare una smorfia in segno di sfida.
Si ringrazia l'utente Terry Malloy per il contributo fornito alla stesura della presente recensione.
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Recensione a cura di Freddy Krueger - aggiornata al 31/08/2011 15.11.00
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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