Recensione per qualche dollaro in piu' regia di Sergio Leone Italia, Spagna, Germania 1965
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione per qualche dollaro in piu' (1965)

Voto Visitatori:   8,88 / 10 (229 voti)8,88Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film PER QUALCHE DOLLARO IN PIU'

Immagine tratta dal film PER QUALCHE DOLLARO IN PIU'

Immagine tratta dal film PER QUALCHE DOLLARO IN PIU'

Immagine tratta dal film PER QUALCHE DOLLARO IN PIU'

Immagine tratta dal film PER QUALCHE DOLLARO IN PIU'

Immagine tratta dal film PER QUALCHE DOLLARO IN PIU'
 

Dopo il grande successo mondiale ottenuto con "Per un pugno di dollari" Leone entra di diritto nell'Olimpo dei creatori del Mito. "Per qualche dollaro in più", anno 1965, approfondisce quelle tematiche care al regista, già evidenziate nel primo film della famosa trilogia del dollaro. Il protagonista, Clint Eastwood, è il Monco, l'eroe senza nome, con identico poncho della pellicola precedente (che Eastwood per scaramanzia non laverà mai e indosserà anche nel successivo "Il buono, il brutto, il cattivo"), cappello e sigaro in bocca (che accende anche quando piove), ed è affiancato questa volta dal grande Lee Van Cleef (già eccellente cattivo nel bellissimo "Mezzogiorno di fuoco", intramontabile western diretto da Fred Zinnemann e interpretato dall'indimenticabile Gary Cooper).
Entrambi sono dei Bounty Killers -cacciatori di taglie- e il loro scopo è catturare El Indio, un messicano tossico e schizofrenico interpretato da un sempre ineffabile Gian Maria Volonté.
I cacciatori di taglie non sono solamente esseri senza scrupolo, come venivano considerati nell'immaginario comune prima di questa pellicola, ma coloro che "danno dignità alla morte in un mondo che non ne dà più alla vita"; "Where life had no values, death, sometimes, had its price. That's why the Bounty Killers appeared" (dove la vita non aveva più valore, la morte, qualche volta, aveva il suo prezzo. Questo è il motivo per cui apparvero i cacciatori di taglie), recita la scritta all'inizio del film. I due cacciatori di taglie hanno quindi una loro dignità ed un onore che in fondo riscontriamo anche nel cattivissimo Volonté (anch'egli ha un passato sofferente ed anch'egli ha già assaporato il tema della vendetta.)
Si inizia con un sole giallo che campeggia su uno sfondo rosso. Tutto sfuma ed ecco il campo lunghissimo di una vallata americana. Un uomo sta arrivando a cavallo, fischiettando. Ma ecco che si sente il rumore di uno sparo. L'uomo cade a terra esangue, mentre il cavallo fugge. Non ha importanza chi è l'uomo stramazzato a terra, come non è importante sapere chi è che lo ha ucciso. Solo una cosa è certa: a sparargli è stato un Bounty Killer. Da qui parte la sigla: come nel precedente film i titoli di testa sono innovativi, e ad accompagnarli è la musica leggendaria di Ennio Morricone. Si è spesso affermato che sia stato il grande genio Stanley Kubrick il primo regista ad avere saputo dare la giusta collocazione alla musica all'interno del cinema sonoro, una sorta di temporalità musicale rispetto all'azione. Ma in questo caso possiamo dire senza possibilità di essere contraddetti che il vero capostipite della temporalità della musica su grande schermo (temporalità legata all'immagine e all'azione dei suoi protagonisti) sia in verità il nostro Sergio Leone. Come infatti ha sempre confermato Morricone ("ho composto la musica in base al protagonista ed al suo agire e non in base al film"). Il fatto poi che la sigla inizi al suono di un marranzano ci fa già capire quanto il fatto di trovarsi nel Far West conti poco rispetto ai personaggi e al loro modo disincantato di agire. Iniziano i titoli di testa e noi cominciamo a sognare. Il sogno del bambino (in questo caso il west dei cowboys) diventa reale. Ci era già riuscito John Ford a farci sognare ma, rispetto ai grandi western americani, si ha qui una sorta di ribaltamento: Ford aveva fatto sognare l'adulto, Leone il bambino che è in ogni adulto. Ford ci ha fatto sognare con l'eroe buono, senza macchia e senza paura, Leone ci fa identificare con il cacciatore di taglie, un eroe cinico e beffardo, che mentre nel mito oltre frontiera americano dava valore alla vita, nel western di Leone lo dà invece alla morte.

"Gli Americani hanno sempre dipinto il west in termini romantici, con cavalli che corrono al fischio del padrone. Non hanno mai trattato il West seriamente, come noi non abbiamo mai trattato l'antica Roma seriamente. Forse il più serio dibattito sull'argomento è stato fatto da Kubrick in Spartacus: gli altri film sono sempre stati favole di cartone. E' stata questa superficialità che mi ha colpito e interessato" disse un giorno, non a torto, Sergio Leone.
Differentemente dal cowboy "originale", rappresentato per esempio da John Wayne l'"Uomo senza nome" gioca sporco e non ci pensa due volte a sparare per primo, se questo soddisfa il suo personale senso della giustizia.
Clint Eastwood, l'eroe senza nome. In cerca dello stesso uomo di cui sta andando in cerca il Colonnello Douglas Mortimer. C'è da dire però che Mortimer, come verrà spiegato alla fine, non è in questo caso un Bounty Killer in cerca di una taglia: lui vuole G.M. Volonté perché vuole assaporare quel sentimento da sempre presente negli albori dell'animo umano: la vendetta. La vendetta è un piatto che si serve freddo.Il richiamo a William Shakespeare non è casuale e possiamo tranquillamente dire senza possibilità di contraddizione che già con il suo terzo film Leone può affrontare questo archetipo con la cognizione di causa di un vero genio.
"Per qualche dollaro in più" accentua la violenza già presente nel precedente "Per un pugno di dollari" ma anche l'ironia. I due protagonisti fanno fuori i cattivi senza perdere il loro savoir-faire, anzi con un umorismo che verrà poi praticamente copiato dagli eroi di tutto il cinema mondiale.

Discorso a parte meritano la fotografia di Massimo Dallamano e le inquadrature studiate in ogni angolazione e davvero uniche. I primissimi piani (tutti voluti da Leone ed in parte ispirati ai film di Kurosawa) hanno fatto storia. Così come la sequenza del duello finale e l'ultima, ormai celeberrima, sequenza e conseguente battuta di Eastwood.
Una curiosità: tra i facenti parte la banda dell'Indio figurano un ancora semisconosciuto Klaus Kinski e Mario Brega, il padre di Verdone ne "Un sacco bello".

Commenta la recensione di PER QUALCHE DOLLARO IN PIU' sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di paul - aggiornata al 26/01/2005

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbai
 NEW
anime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimer
 NEW
do not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkidduil buco - capitolo 2il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafka
 NEW
le deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvagge
 NEW
leggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femme
 NEW
modi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapina
 NEW
napoli - new york
 NEW
nasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sonooutsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabidping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisquali
 NEW
stella e' innamoratastranger eyessuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trump
 NEW
the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffrono
 NEW
the devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticate
 NEW
una madre
 NEW
una terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille volti
 NEW
wickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1055967 commenti su 51412 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net