Recensione retribution - castigo regia di Kiyoshi Kurosawa Giappone 2006
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione retribution - castigo (2006)

Voto Visitatori:   7,60 / 10 (10 voti)7,60Grafico
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film RETRIBUTION - CASTIGO

Immagine tratta dal film RETRIBUTION - CASTIGO

Immagine tratta dal film RETRIBUTION - CASTIGO

Immagine tratta dal film RETRIBUTION - CASTIGO

Immagine tratta dal film RETRIBUTION - CASTIGO
 

Yoshioka è un detective della polizia di Tokyo a cui viene affidata un'indagine sulla morte di una donna che è stata trovata affogata, apparentemente in una pozzanghera, ma in realtà in acqua salata. Poco dopo lui comincia a vedere la donna vestita di rosso che ad un certo punto gli parla, accusandolo della sua morte.
Gli omicidi aumentano e lui si trova in breve tempo a fronteggiare tre casi di persone morte affogate in acqua salata, ma ritrovati in prossimità di pozze di acqua dolce.

Qualcosa di serio è accaduto in un fabbricato nel porto di Tokyo alla fine della seconda guerra mondiale, le tracce dell'accaduto giungono fino ad oggi attraverso le bizzarre morti di cui il racconto è costellato.
Il detective Yoshioka si fa strada a fatica tra le sensazioni e gli indizi, senza capire quasi nulla fino a quando un fantasma vestito di rosso comincia a parlargli. L'urlo di lei giunge da lontano, a testimonianza di un passato sepolto, ma straordinariamente vitale. I terremoti che ne annunciano l'arrivo sono anche essi ignorati, come l'urlo che la dimenticata banshee lancia di tanto in tanto.
In una città grigia e resa tetra da un racconto che viene direttamente dal lato ombra della sua storia, la donna in rosso appare, bellissima e dolente, come unico tocco di colore, e le sue stigmate sono l'acqua del porto e i terremoti.
Il filo che lega gli omicidi è in realtà assai visibile, ma non è quello che ci interessa. Quello su cui lentamente metteremo l'attenzione è il significato della parola "castigo", un ritorno dato a partire da un'azione violenta e repressiva, il solo ed unico modo per ricordare ciò che abbiamo avuto fretta di seppellire.
Yoshioka è la parte di noi che non vuole vedere e che ha fretta di dimenticare, è l'emblema della nostra responsabilità nel male che facciamo ogni giorno a chi ci sta intorno, senza neanche accorgercene.

Il marchio di Kiyoshi Kurosawa c'è tutto. In primo luogo la regia è perfetta, le inquadrature sono inquietanti quanto basta a suggerire un dramma dell'anima. La scena dell'interrogatorio del padre di famiglia è da annali del cinema, tutta fuori campo e con il solo aiuto di uno specchio vediamo compiersi la tragedia della colpa, mentre le due inquadrature dall'alto - entrambe in interno e pertanto indicative di una rivelazione inconscia - ci danno la visione del rimosso che lentamente emerge. Senza drammi nè clamori rappresentano quello che ciascuno di noi è dentro di se, niente di più.
L'uso dello spazio, per cui il regista è giustamente famoso, è trattato qui con un taglio essenziale, la visione dell'accaduto e la sua scoperta non vengono mostrate, ma suggerite dall'uso della camera fissa che evolve in un piano sequenza, come un incubo che si stratifica ed acquisisce consistenza mentre lo viviamo.

Come sempre Kurosawa non ci spiega il perché le cose sono accadute, se siamo fortunati a volte scopriremo soltanto il come, ma le cause sono rimandate ad una dimensione proiettiva che impreziosisce da sola la narrazione, stimolando il lato ombra dello spettatore.
L'inquietudine di un corpo che ascende al cielo e contemporaneamente spinge un malcapitato impiccione nel profondo delle sue illazioni, nell'unica scena che concede qualcosa alla tendenza modaiola dell'ultimo cinema di fantasmi, è talmente fuori contesto da sembrare un dispetto fatto dal regista a chi lo accusa di scarsa tendenza alla divulgazione dei contenuti del suo cinema.

L'uso degli attori è accurato e il protagonista, l'irrinunciabile Koij Yakusho, riesce da solo a reggere il contrasto tra il passato ed il presente, senza mai un cedimento, e portandoci tristemente attraverso la scoperta della sua colpa e del castigo che toccherà infine anche a lui.
La donna in rosso è il più bel fantasma dell'intero cinema giapponese contemporaneo, l'urlo che lancia è quello di un'intera generazione di donne vessate la cui voce udiremo solo dopo la loro morte, dal momento che da vive mai avrebbero osato anche solo parlare.
La fotografia e le luci, incentrate, la prima sul racconto del presente, e le seconde sull'emergere del passato, raccontano con sobrietà l'ennesima storia di colpa e rancore.

Kurosawa opera una scelta esattamente a metà tra la sua capacità narrativa superiore e per molti versi ermetica e la spinta divulgativa che opprime i cineasti asiatici della sua generazione, nel tentativo di uscire dalla frontiera di un cinema bellissimo ma comprensibile solo in parte ad un pubblico, ed in alcuni casi persino una critica, che non si prende la briga di documentarsi o semplicemente di lasciarsi andare al racconto ed ai ritmi interiori di cui questo si fa portatore.
Come nell'ultimo Tsukamoto anch'egli alleggerisce i contenuti rendendoli fruibili, ma rifiuta apertamente la scappatoia degli spiegoni finali, lasciando lo spettatore da solo a fare i conti con il materiale emerso nel corso della narrazione.
E se pure è vero che la scelta finisce per non accontentare nessuno, siamo comunque di fronte ad una tale superlativa regia da far dimenticare tutto il resto e da spingere a rivedere i magici fotogrammi che soli raccontano la storia abusata dell'ultimo cinema di fantasmi che abbia ancora qualcosa da dire.

Commenta la recensione di RETRIBUTION - CASTIGO sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Anna Maria Pelella - aggiornata al 24/09/2009

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

100 di questi anni30 notti con il mio exa different mana real paina working manamichemaianoraapril, come she will
 NEW
arsaattack on titan: the last attackbastion 36berlino, estate '42biancaneve (2025)black dogblack mirror - stagione 7blur: to the endbridget jones - un amore di ragazzocarlo mazzacurati - una certa idea di cinemacharlotte, una di noicherry juicecloudcome se non ci fosse un domani (2025)death of a unicorndi noi 4diciannovedreamsdrop - accetta o rifiutae poi si vedeeden (2025)elfkins - missione gadgeteyes everywherefamiglia imbarazzi - la maledizione dello zoccolofiume o morte!follementeg20gen_generazione romanticagioco pericolosoglobal harmonyguglielmo tellguida pratica per insegnantiheretichokage - ombra di fuocohollandi colori dell'anima - the colors withini peccatoriil bambino di cristalloil caso belle steineril complottistail critico - crimini tra le righeil migliore dei maliil mio amore, ti fara' sparireil nibbioil seme del fico sacro
 NEW
in viaggio con mio figlioio non sono nessunoio ti conosco
 NEW
julie ha un segretokaiju no.8: mission reconla casa degli sguardila citta' proibita (2025)
 NEW
la fossa delle mariannela gazza ladrala storia di patrice e michella vita da grandil'albero (2025)
 NEW
l'amore, in teoriale assaggiatricile donne al balcone - the balconetteslee millerl'erede (2025)l'orto americanolove (2024)l'ultima sfida (2025)mickey 17misteri dal profondomoon il pandamr. morfinamuori di leinella tana dei lupi 2 - panteranoi e lorononostanteoperazione vendettaopus - venera la tua stellapaddington in peru'prophecypuan - il professorequeersconfort zone - stagione 1screamboatsenza sangue
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storiasilenzio!sons (2025)sotto le fogliestoria di una nottestrange darling
 NEW
the accountant 2the alto knights - i due volti del criminethe bayouthe breaking icethe chosen - ultima cenathe last showgirlthe monkeythe shrouds - segreti sepoltithe woman in the yardtornando a esttu quoqueu.s. palmeseun film minecraftun posto sicuro (2025)una barca in giardino
 NEW
una figliauna viaggiatrice a seouluna vita da sogno - l'abbaglio
 NEW
until dawn - fino all'albavoci di poterew muozzart!

1060745 commenti su 52013 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ANUJADICK JOHNSON E' MORTOHACKS - STAGIONE 2HACKS - STAGIONE 3IL BRAVO GATTO PRENDE I TOPIMEGALOPOLIS (2008)THE ONLY GIRL IN THE ORCHESTRA

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net