Recensione rosetta regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne Belgio 1999
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione rosetta (1999)

Voto Visitatori:   7,33 / 10 (32 voti)7,33Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
Palma d'oroMiglior attrice (Émilie Dequenne)
VINCITORE DI 2 PREMI AL FESTIVAL DI CANNES:
Palma d'oro, Miglior attrice (Émilie Dequenne)
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film ROSETTA

Immagine tratta dal film ROSETTA

Immagine tratta dal film ROSETTA

Immagine tratta dal film ROSETTA

Immagine tratta dal film ROSETTA

Immagine tratta dal film ROSETTA
 

"Rosetta" è un cuore che pulsa, un cuore ossessionato, simbolo di migliaia di giovani che non trovano posto nella società, una società che rema al contrario spingendo ai margini chi vuole disperatamente entrarvi all'interno, "Rosetta" è il mondo del lavoro visto dagli emarginati, dagli esclusi, è una realtà che nessuno vorrebbe conoscere e tutti vorrebbero che non ci fosse ma c'è, e i fratelli Luc e Jean Pierre Dardenne ce ne mostrano magistralmente l'esistenza.

E' probabilmente il loro passato di documentaristi al servizio del sociale che ha permesso ai fratelli registi di attirare l'attenzione della critica con i loro pochi ma interessanti lungometraggi; già con "La promesse" avevano vinto la sfida con chi sosteneva che quel lavoro non avrebbe mai avuto risonanza presso il grande pubblico, e nel 1999 si affermano a Cannes, consolidando la loro fama, aggiudicandosi la palma d'oro con questo bellissimo film, reso tale anche dalla bravura della giovane interprete Emilie Duquenne (premiata ex-aequo come migliore attrice) nel difficile ruolo di Rosetta.

E' sufficiente la prima sequenza a farci comprendere la dimensione del dramma che vive la giovane protagonista: la telecamera la segue mentre percorre i corridoi di una fabbrica, irrompe nell'ufficio del suo responsabile e chiede spiegazioni sul suo ennesimo licenziamento, urla, si dimena, rifiuta ciò che è inevitabile, si ritrova di nuovo senza lavoro.
L'abiezione di un quotidiano affannarsi al quale viene costretta dall'esistenza accompagna Rosetta nei suoi rituali e nei suoi spostamenti, sempre con lo stesso passo veloce, i suoi scarponcini, dalla roulotte dove vive insieme alla madre alcolizzata, al fiume dove pesca per procurarsi da mangiare, da un possibile posto di lavoro all'altro, tra il sogno di una vita normale e il disagio di una realtà soffocante che si manifesta con ricorrenti crampi allo stomaco rivelatori di debolezze nascoste e di rabbie silenziose.
All'occhio dello spettatore Rosetta non appare come un personaggio da compatire: la sua durezza non la rende simpatica, ossessionata dalla ricerca di un posto di lavoro, pur di ottenerlo, non rinuncia a tradire l'unica persona che sembra mostrare un sentimento per lei; è come un animale braccato che non si nasconde ma attacca per non essere sopraffatto, il predatore da cui difendersi è la società.

A conferma del disagio giovanile nei confronti del mondo del lavoro radicato un po' in tutta Europa, un anno dopo l'uscita del film, in Belgio, è stata emanata la "legge Rosetta", volta ad aiutare i giovani a trovare un impiego; la pellicola dei Dardenne ha quindi avuto anche il merito di essere un documento di grande utilità sociale rinnovando, dopo aver inaugurato uno stile tutto personale con "La promesse" il connubio che c'è tra etica e scelta di rappresentazione; è quindi il rapporto tra lo stato e l'individuo il cuore dell'intera pellicola riportandoci al pensiero Hegeliano quando sostiene che lo stato ha il compito di essere l'incarnazione suprema della moralità umana e quindi sia di per sé sede di valori; contrapponendosi sia al liberismo che all'assolutismo, presuppone l'idea che esso sia una totalità organica, quindi non una somma di persone ma una specie di corpo vivente che possiede le qualità non possedute dalle singole parti. Come un organo non ha vita staccato dal resto del corpo, così il singolo individuo non ha senso senza lo stato: non sono i cittadini a fondare lo stato ma è lo stato a fondare i cittadini. E allora perché questa scissione? Perché il messaggio che trasmette il film e che rispecchia tristemente molte realtà è un messaggio di sconfitta? Perché proprio rappresentando la realtà relega i principi del filosofo tedesco nel labile universo delle utopie, sottolineando l'inesorabile quanto irreversibile trionfo dell'individualismo, autentica piaga della società moderna.

Quella di Rosetta non è una scelta, come d'altra parte non lo è per la maggior parte dei disoccupati, dei licenziati; Rosetta è soffocata dal sistema, abbrutita dalla precarietà, la sera prima di addormentarsi cerca di esorcizzare la paura di cadere in un buco nero recitando nenie di autoconvincimento: "Tu sei Rosetta, io sono Rosetta. Tu hai trovato un lavoro, io ho trovato un lavoro. Tu hai un amico, io ho un amico". Ma in fondo sa che il suo non sarà il sonno profondo delle coscienze tranquille: proprio all'amico trovato toglierà il lavoro con un'odiosa spiata, e non basterà in seguito la presa di coscienza del gesto a donarle la serenità di cui ha bisogno.

Sono il suo respiro, il rumore dei suoi passi, i suoni della strada a fare da colonna sonora al film; la macchina da presa non si allontana nemmeno un istante dalla coraggiosa protagonista, la accompagna fino al suo ultimo disperato tentativo di cambiare le sorti del destino, fino al suo ultimo disarmante, bellissimo, sguardo.

Commenta la recensione di ROSETTA sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Marco Iafrate - aggiornata al 25/09/2008

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico


1065774 commenti su 52694 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A KNIGHT'S WARALLA RICERCA DI MIA FIGLIAALLELUJA!AVVENTURA NEL MAR NEROBIO HUNTERBROOKLYN CHIAMA POLIZIACIA - UN UOMO NEL MIRINOCORPSE MANIACRYING FREEMAN: KILLER'S ROMANCECRYPTIC PLASMDER DOKTOR - L'OMBRA DELLA MORTEDINOFIVE ELEMENTS NINJASGALAXY HORRORI FORZATI DELLA GLORIAIL LAGO DELLA VENDETTAIL POEMA DEL VENTO E DEGLI ALBERILA CANAGLIA IN MINIGONNALA FOSSA DEI DANNATILA MALEDIZIONE DELLA MUMMIALA MALEDIZIONE DI KAZUO UMEZULA MANO DELLA MUMMIALA VAMPIRALE OMBRE DELLA MEMORIAMOUNTAINHEADNOSTRO PANE QUOTIDIANO (1934)PLAY DEAD (2025)PROJECT A-KOROB PEACEROOTS SEARCHSINFONIA NUZIALESLAUGHTER BEACHTHE PIPER (2024)THE RED SPECTACLESTHE ROOKUN AMORE DA RISCOPRIREUN ASSASSINO TRA DI NOIUN OMICIDIO PER DUE - ULTIMA NOTTE DI NOZZEUZUMAKI (2024)WHAT HAPPENS AFTER THE MASSACRE?ZOMBIES OF THE THIRD REICH

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


LA VOCE DI HIND RAJAB
Locandina del film LA VOCE DI HIND RAJAB Regia: Kaouther ben Hania
Interpreti: Amer Hlehel, Clara Khoury, Motaz Malhees, Saja Kilani
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

NOSFERATU (2024)
Locandina del film NOSFERATU (2024) Regia: Robert Eggers
Interpreti: Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe, Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney, Adéla Hesová, Milena Konstantinova, Stacy Thunes, Gregory Gudgeon, Robert Russell, Curtis Matthew, Claudiu Trandafir, Georgina Bereghianu, Jordan Haj, Kateřina Bílá, Maria Ion, Tereza Dušková, Liana Navrot, Mihai Verbintschi, Karel Dobrý, Andrei Sergeev, Matěj Beneš, Marek Pospíchal, Jan Filipenský, Alex East, Christian Dunckley Clark
Genere: horror

Recensione a cura di Harpo

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net