Recensione sanguepazzo regia di Marco Tullio Giordana Italia 2008
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione sanguepazzo (2008)

Voto Visitatori:   5,93 / 10 (15 voti)5,93Grafico
Voto Recensore:   7,00 / 10  7,00
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film SANGUEPAZZO

Immagine tratta dal film SANGUEPAZZO

Immagine tratta dal film SANGUEPAZZO

Immagine tratta dal film SANGUEPAZZO

Immagine tratta dal film SANGUEPAZZO

Immagine tratta dal film SANGUEPAZZO
 

La vita di Luisa Ferida (1914-1945) e Osvaldo Valenti (1906-1945), la storia dell'amore più appassionante e disperato della storia del cinema italiano, meriterebbe un paragrafo a parte: anche se alle nuove generazioni i loro nomi non dicono niente, la loro vicenda è emblematica sia delle difficili o contestabili scelte individuali, sia del doloroso passaggio dell'Italia tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e la nascita della Repubblica Parlamentare di oggi.
Luisa Ferida era bella, bruna, ricca di sensualità, facendo sfoggio di quel glamour (qualcuno direbbe "di regime") che in un certo senso rispecchiava le dive dell'epoca, su tutte Doris Duranti.
Valenti era un'attore dotato di una forte caratterizzazione, forse enfatico ma certamente non "estremo" come riferiscono le cronache dell'epoca, comunque quasi Falstaffiano nella sua possenza, privilegiando (ma non per causa sua) ruoli di villain, spregevoli o inquietanti (come quello del rivale perenne di Nazzari ne "La cena delle beffe").

Marco Tullio Giordana ha riproposto la loro storia, costellata da episodi della breve carriera di ciascuno (una decina d'anni entrambi, trenta film per la Ferida e quarantasette per Valenti all'attivo), proponendo improbabili sequel di "Capitan Fracassa", "Enrico IV" o (ancora) "La locandiera", girato a Venezia, seguendo un criterio tutto sommato fedele alla cronaca nel rievocare la storia che lega l'amour fou dei due amanti-attori.
Certamente è facile recriminare su alcune scelte, come la discussa sequenza saffica della Bellucci presso la famigerata Villa Koch (più un'espediente glamour per corteggiare lo spettatore) o sul personaggio completamente inventato di Goffredi impersonato da Alessio Boni, sorta di "amante perduto" (o impossibile) che sembra uscito dalle pagine di un feulleiton d'autore.

In effetti è facile spostare l'attenzione, più che sullo script o sulla prova attoriale, sulla regia di Giordana, autore spesso demagogico la cui colpa principale è nell'affettazione individuale che dà ai suoi personaggi (anche il Peppino Impastato de "I cento passi", in certi frammenti).
Sorprendentemente, l'Osvaldo Valenti di Zingaretti, nonostante la sua dimensione di "martire di se stesso" è davvero azzeccato e personale, e favorisce giustamente l'enfasi e il gigionismo di un personaggio complesso, per cui Giordana prova inevitabilmente simpatia (o comunque un interesse maggiore): l'attore schiavo della droga (cocaina e morfina) diventato "uomo di regime" esclusivamente per vivere con dispendio di mezzi economici la sua vita sregolata o il presunto "torturatore" in alleanza col famigerato Dottor Koch, l'ipercritico "democratico" di qualche anno prima o il folkloristico camerata in camicia nera che monitorava alcune ammiratrici che "non è più tempo di autografi, ma di guerra"?
Le vicende narrano di un amore nato sul set di un film ("Un'avventura di Salvator Rosa" di Blasetti) e dell'abuso continuo di droga che probabilmente costò la vita all'attesissimo figlio, Kim (un nome esotico, così Kiplinghiano, in linea con lo spirito avventuroso di Valenti, noto fra l'altro come Sandokan), e lo stesso Valenti viene presentato come "strumento" o "martire" di un'ideologia coercitiva dalla quale non può e non vuole liberarsi.
In un certo senso proprio la vita di Valenti sarebbe stata idealmente affascinante quanto quella del magnate e produttore americano Howard Hughes, se fosse durata più a lungo e con una fama fuori dai confini nazionali; si parla dei suoi traffici con la X-Mas, del contrabbando di filati per la Svizzera, della cessione dei depositi bancari (ovviamente falsi) in Svizzera per i ricchi del regime fascista in cambio di beni non esportabili. Osvaldo Valenti divenne un fascista proprio in un periodo già particolarmente complesso e fragile per il futuro della Repubblica di Salò: questo bisogna dirlo, in quanto è attraverso questa notizia che si comprendono le scelte stilistiche e formali del film.
E si parla soprattutto della successiva frequentazione di Koch, il "dottor Morte" (non è tragicamente cinematografico anche tutto questo, forse?): fatti non rilevanti come verità assoluta raccontano che fu la stessa Ferida a frequentare la villa di Via Paolo Uccello, a godere dell'agonia delle vittime, o offrirsi anche sessualmente ai prigionieri in cambio delle loro confessioni.
E altre "leggende" che non sappiamo fino a che punto reali narrano la tragica responsabilità di Valenti, chiuso in un mondo sommerso forse esclusivamente per "ragioni personali" ("sono un tossicodipendente" fa dire maldestramente Giordana a Zingaretti all'inizio del film).

E' certo che Zingaretti riesce ad essere decisamente credibile nel suo ruolo, mentre come sempre la Bellucci fatica a essere persuasiva nella sua intensità, creando un personaggio che però aumenta di interesse, nato in maniera patinata con il cliché di "attrice che si spoglia e/o donna che accetta compromessi per diventare diva" ma drammaticamente evoluto in un epilogo dove è - da non credersi - mirabile come forse non si era vista mai.
Disse un giorno Elsa De Giorgi: "si volle far pagare il loro successo e amore al punto che la Ferida e Valrenti, ormai drogati e solitari, finirono per sentirsi i soli abbietti fascisti in un mondo di purissimi antifascisti".

Se il film è a tratti romanzato e dal format(o) paratelevisivo, va dato comunque merito a Giordana di aver voluto raccontare un'amore "epico", il tutto mentre nell'epilogo finale, quello che costò la vita ai due amanti per mano di alcuni partigiani, la mdp sembra tornare negli stessi territori de "I cento passi": intervallato da immagini di repertorio che riprendono immagini dai documentari dell'Istituto Luce (che ebbe una sede anche a Venezia, come vedremo nel film) e le folle oceaniche davanti ai discorsi del Duce, il film di Giordana è attendibile nei fatti principali, altrove si prende liberamente la licenza di evocare cose e persone mai esistite, e forse a tratti tralascia cose importanti (ma forse non è esatto dire che la morte del figlio sia da annoverare tra queste lacune).
Giordana dice di non avere "alcun interesse ideologico sulla vicenda" e questo gli fa onore, ma la questione ideologica non manca di marcare (non di rado efficacemente) un periodo difficile e complesso dell'Italia, come il fascismo come lobby di diversi poteri e distinti interessi, o la "guerra partigiana" covo di tensioni ben lontane, per fortuna, dal fideismo imbarazzante di certi reducismi da grande schermo (v. "I piccoli maestri" di Luchetti).
A un certo punto, e non si tratta assolutamente di una critica, sembra di assistere a certe immagini del pluriosannato e premiato "Il vento che accarezza l'erba" di Loach.
C'è - è vero - una certa freddezza nella sovrapposizione tra post- fiction e realismo storico (ammirevoli le immagini che aprono e chiudono lo stesso film) ma anche una disarmante sincerità.

Non si può dire con certezza se questo film restituisca "la verità" sulla storia dei due attori più popolari dell'Italia degli anni '30 e '40, ma va sicuramente visto, almeno come "spaccato" di un periodo in cui la Settima Arte assume a icona propagandistica di un macabro disegno politico.
Parecchi attori dell'epoca hanno lavorato per il regime fascista, da Giacchetti a Cervi, da Nazzari ad Annibale Ninchi, ma senza le responsabilità umane e personali che sono attribuite alla coppia.
Doris Durante, l'amante di Pavolini, fu costretta a esiliare e la sua carriera cinematografica fu praticamente distrutta.

Luisa Ferida e Valenti furono uccisi il 30 Aprile 1945, anno della liberazione, sconfessando una realtà che li avrebbe voluti già morti anni prima.
Le ultime ore della loro vita narrate nel film sono anche i momenti più riusciti di "Sanguepazzo", un titolo che non è mai esistito, probabilmente neanche nella mente del vero Valenti.
Le cronache riferiscono inoltre che la Ferida avrebbe potuto salvarsi, ma che scelse di restare accanto all'uomo che amava fino alla fine.
Un amore appassionato e folle fino alla morte: non soltanto una "fatale questione di scelte".

Commenta la recensione di SANGUEPAZZO sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di kowalsky - aggiornata al 30/05/2008

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidariblitz (2024)buffalo kidscaddo lakecampo di battagliacarry-onclean up crew - specialisti in lavori sporchicloud
 NEW
conclavecriaturedesire' (2024)
 NEW
diamantidisclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinifrancesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'aironehey joeidduil buco - capitolo 2il corpo (2024)il giorno dell'incontroil gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil monaco che vinse l'apocalisseil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleindagine di famigliainter. due stelle sul cuoreinterstella 5555
 NEW
io e te dobbiamo parlareio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginkraven - il cacciatorela bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola nostra terra (2024)la scommessa - una notte in corsiala stanza accantola storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvaggeleggere lolita a teheranlimonovlinda e il polloll grande natale degli animalilonglegsl'orchestra stonatalove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femmeme contro te: cattivissimi a natalemodi - tre giorni sulle ali della follia
 NEW
mufasa: il re leonenapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon dirmi che hai pauranon sono quello che sonooceania 2ops! e' gia' nataleoutsideoverlord: il film - capitolo del santo regnoozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopeper il mio benepeter rabidpiccole cose come questepiece by pieceping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsisolo leveling reawakeningsolo per una nottespeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualistella e' innamoratastranger eyessulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe bad guy - stagione 2the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe strangers: capitolo 1the substancethe sweet eastthelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranza
 NEW
tofu in japan. la ricetta segreta del signor takanotransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madre
 NEW
una notte a new yorkuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056831 commenti su 51536 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ALIEN INTRUDERARI-CASSAMORTARIASSASSINI SILENZIOSIBLUE LOCK IL FILM: EPISODIO NAGIBOUDICA - LA REGINA GUERRIERABOY KILLS WORLDCOME E' UMANO LUICOMPAGNE NUDECONSUMEDDANGEROUS WATERSDEAD WISHPERGLI AMICI DEGLI AMICI HANNO SAPUTOHAIKYU!! BATTAGLIA ALL'ULTIMO RIFIUTOHERETICHOLD YOUR BREATHHOUSE OF SPOILS - IL SAPORE DEL MALEI CALDI AMORI DI UNA MINORENNEIL RAGAZZO E LA TIGREINQUIETUDINEL'ARTE DELLA GIOIALATENCYLE AVVENTURE DI JIM BOTTONEL'UNICA LEGGE IN CUI CREDOMALABESTIAMASCARIANATALE A BILTMORENATALE AI CARAIBINESSUNO MI CREDENIGHTFORCEPECCATI DI UNA GIOVANE MOGLIE DI CAMPAGNAPLACE OF BONESROBO VAMPIRE 2: DEVIL'S DYNAMITEROBO VAMPIRE 3: THE VAMPIRE IS STILL ALIVESULLE CANZONI SCONCE GIAPPONESISVANITI NELLA NOTTETHE AMBUSHTHE DELIVERANCE - LA REDENZIONETHE HYPERBOREANTHE LAST BREATHTHE PEEPING TOMTRAPPED - IDENTITA' NASCOSTEUN NATALE MOLTO SCOZZESEYOKAI MONSTERS: ALONG WITH GHOSTS

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net