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Allen filosofeggia tra ironia e dramma in questa farsa che però non mi coinvolge quanto sperato. Lo humor quasi grottesco si limita a suscitare qualche sorriso ma non sembra convincere pienamente pur non mancando di citazioni e vivacità. Una commedia ben interpretata dalla Keaton che non sembra patire l'ingombrante presenza di Woody ma anzi lo assiste degnamente non disdegnando qualche virtuosismo interpretativo. Nel complesso non mi è dispiaciuto ma mi aspettavo decisamente qualcosa di più sfizioso e di più divertente. Di Allen preferisco altro.
Questo film per me è stato una folgorazione. Mi sono letteralmente ammazzato dalle risate, con un gusto che raramente avevo provato prima. I tempi comici sono perfetti, e la cerebralità delle battute non pesa mai. Un gioiello di comicità, da vedere all'infinito.
Un Ottimo film. Amore e guerra è sicuramente il film più banale di allen(il che è tutto dire), la battuta è incessante infatti le risa non mancano dall'inizio alla fine. La particolarità dello stile alleniano si vede solo nella tematica della morte più qualche frecciata ai rabbini ritenuti "vedove sarde". Questo film in realtà lo vedo più come un incredibile montaggio di sketch con woody protagonista. L'8 è anche gonfiato come voto(per come la vedo io) ma se lo merita per la quantità di risate che m'ha fatto fare.
carino si, ma non mi ha entusiasmato piu di tanto... un attimo è intelligente, l'attimo dopo non lo è affatto... allen svolge monologhi seri e passionali, per poi cadere nella sgangheratezza piu totale con battute di per se carine, ma spesso fuori luogo... il film nell'insieme è piu che sufficiente, ma non sono questi i suoi migliori film...
Preferisco decisamente l'Allen sottile, qui, anche se ancora intelligente, o meglio già intelligente, si tratta di una commedia ancora un pò sgangherata; nelle battute iniziali si poteva presupporre perfino ad una parodìa di "Il settimo sigillo" in totale. E' comunque una riflessione sull'amore, D.io e la morte, con inserti di provocanti vene d'adulterio se si pensa al periodo in cui è narrata la storia.
Davvero impressionante...Impressionante perchè fa morire dalle risate, ma non chiude il cervello, perchè ci fa ridere ma soprattutto ci fa riflettere, e cavoli, vedermelo oggi, nel 2008, quando ormai commedia corrisponde a demenziale, mi fa riflettere ancora di piu. Ma che fine hanno fatto menti come quella di Allen? La trama è articolata ma non complessa, ma i vari eventi sono arricchiti da citazioni e frasi, che spaziano dalla politica, alla filosofia, alla logica, all'etica, alla morale, dando vita ad un calderone contenente tutta la poetica del regista. Prima di tutto la paura della morte, che a volte incuriosisce, altre spaventa, altre sembra l'unica soluzione. E come termine ad ogni paura e domanda, Allen ci vabba sù, un duetto memorabile con la morte, a chiusura di scena. Tratta anche il tema dell'amore, che in effetti è l'unica cosa di cui valga la pena parlare in questa vita, amore visto in tute le sfumature, dal puramente erotico, all'amore vero, anche se quest'ultimo appare sconsigliato dall'ideologia morbosamente cinica del regista. Infine si parla anche di Dio, Dio che Allen nn riesce ad accettare, benchè lo brami nel profondo, che appare sfuggevole, e che, quando con la comparsa dell'angelo sembra finalmente mostrarsi, si rivela un ingannatore senza scrupoli, donatore di speranze fallaci. Fede tradita dunque, il cui unico merito in definitiva, è di farci presentare al momento della morte con un sorriso sulle labbra.
"Come mi sono messo in questa situazione non lo capirò mai. Assolutamente incredibile Essere giustiziato per un crimine che non ho mai commesso. Ma in fondo non siamo tutti nella stessa barca? Non è così per te, l'umanità? Tutti, alla fine, veniamo giustiziati per un crimine mai commesso. La differenza è che nessuno sa precisamente quando se ne va. Ma io me ne vado domani mattina alle 6. Dovevo andare alle 5, ma ho un avvocato in gamba. Ho avuto clemenza...". Questo è l'incipit, un Woody Allen che gioca con la morte e tutto il film è una sequela formidabile di battute folgoranti e, a volte, assurde. Lei: "... Questo è il migliore dei mondi possibili" - Lui: "Beh, certo il più costoso. Per me la natura è... sai... i ragni, le cimici e il pesce grosso che mangia il piccolo e le piante che mangiano altre piante e animali che... è un enorme ristorante. Così la vedo". I suoi dubbi sull'esistenza di Dio, la sua goffaggine, il desiderio di vedere almeno un miracolo, ne fanno una commedia divertente da vedere, con situazioni non prevedibili. WELLCOME IDIOTS. :-)