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Il buon Mattei vorrebbe fare il verso ai lavori di Brass e di D'Amato,purtroppo non avvicinandosi minimamente a nessuno dei due. Il budget doveva essere molto limitato, infatti il buon Bruno saccheggia parti di film da altra pellicole con il risultato che la storiella risulta ben poco coerente e parecchio sfilacciata,le scenografie fanno tenerezza, di cartapesta come nei Peplum di vent'anni prima,da stendere un velo pietoso anche sul cast. Resta una certa atmosfera morbosetta,qualche momento sadico e delle sequenze erotiche piuttosto spinte. Poca roba,per gli amanti del trash.
Quando si vede un film in costume, perchè di questo si tratta, la domanda che viene spontanea è sapere qual'é la molla per mettere in piedi questo scempio di film con duemila lire dell'epoca, tanto sono positiccie le scenografie. Non va bene nemmeno a livello trash perchè si prende anche fin troppo sul serio. Mattei cavalca l'onda lunga del Caligola di Brass, ma anche la versione di Guccione è un capolavoro, se paragonato a tale schifezza. Qualche caratterista italiano noto come Jimmy il fenomeno e Baccaro, ma complessivamente un film da buttare nel cesso senza rimpianti.
Una tra le 4 versioni cinematografiche italiane (l'unica che manca all'appello è "Le caldi notti di Caligola" del 1977) dedicate al mito di Caligola, anche se comunque le uniche davvero decorose sono solo quelle firmate Brass e Massaccesi.
Molto noioso e poveristico, soprattutto nelel scenografie, ha dlala sua almeno interpreti senza infmaia nè lode, sopratuttto se si va a riferirsi al protagonista.
Girato senza voglia e senza mezzi, dopo circa 20 minuti fà venir voglia di passare ad altro; anche i componenti erotici non sono poi così interessanti e marcati.