comandante (2023) regia di Edoardo De Angelis Italia 2023
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comandante (2023)

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locandina del film COMANDANTE (2023)

Titolo Originale: COMANDANTE

RegiaEdoardo De Angelis

InterpretiPierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh, Silvia D'Amico, Arturo Muselli, Giuseppe Brunetti, Gianluca Di Gennaro, Johannes Wirix, Pietro Angelini, Mario Russo, Cecilia Bertozzi, Paolo Bonacelli, Luca Chikovani, Lucas Tavernier, Giulio Greco, Arianna di Claudio, Giuseppe Lo Piccolo, Alessandro Bandini, Giustiniano Alpi, Giacomo Bottoni, Olivier Langhendries, Andrea Ferrara

Durata: h 2.00
NazionalitàItalia 2023
Generebiografico
Al cinema nell'Ottobre 2023

•  Altri film di Edoardo De Angelis

Trama del film Comandante (2023)

Salvatore Todaro è il comandante del sommergibile Cappellini della Regia marina italiana durante la Seconda guerra mondiale. In una notte dell'ottobre del 1940, mentre il Cappellini naviga nelle acque dell'Atlantico, un mercantile battente bandiera belga che viaggia a luci spente apre improvvisamente il fuoco contro l'equipaggio italiano. Ne scaturisce una breve battaglia che vede gli italiani vincitori e che costringe il comandante Todaro a prendere una decisione difficile, ma mai in dubbio: accogliere a bordo i superstiti della nave affondata. La legge del mare impone al Cappellini il dovere di portare in salvo i naufraghi, nonostante questo comporti grandi rischi per tutto l'equipaggio.

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Voto Visitatori:   6,64 / 10 (11 voti)6,64Grafico
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Voti e commenti su Comandante (2023), 11 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Mauro@Lanari  @  30/04/2024 02:40:43
   6 / 10
Un quasi-biopic di non semplice decifrazione. Volendo rappresentare l'identità italiana, è possibile farlo in modo univoco oppure s'è costretti a descriverne le infinite discordanze, l'irriducibile campanilistica frammentarietà storicamente ereditata dai comuni medievali? L'interminabil'elenco di dialetti e specialità gastonomico-culinarie (mentre gl'Olandesi hanno un piatto nazionale), il cronico scontro tra guelfi e ghibellini, credenti bigotti e atei blasfemi, l'eroismo sia in senso patriottardo e militaresco ch'in quello umanitario e pacifista, la cialtronesca retorica con cui vengono difese ambedue le posizioni: sono scelte sempre volute da regista e sceneggiatore o è materiale fuggito dal loro controllo e che eppure, proprio perché anch'essi italiani, comunque riconducibile a una fenomenologia del nostro popolo?
C'è un 2° livello, il taglio in linea con "lo spirito greco": ma se inizia col tragico canto delle coreute ch'annunciano il destino nefasto a cui andranno incontro i marinai del sommergibile, bar'acquatica il cui ponte ligneo è il palco teatrale su cui si compirà la loro sventura, e con le premonizioni oracolari di Favino/Todaro novello Tiresia, subito dopo irrompono l'"Antigone" di Sofocle e l'epica omerica della genealogia di Bellerofonte ("Iliade", libro VI, versi 153-155). Ambiguità spiegabile quanto e come la precedente?
3° livello, singole, specifiche inquadrature fotografate quali rimandi artistici da Pirandello al Fassbinder dell'82 ("Querelle de Brest", se n'è accorta su mymovies pure Paola Casella, pessimo indizio anagrafico). Qui le nebbie metaforiche diventano esegetich'e comincio a perdermi, forse c'è una spiegazione pure stavolta ma ormai il "bordello meraviglioso e putrido", il "sovraccarico d'allusioni simboliche" (Aldo Spiniello), ha preso il sopravvento.
Un paio d'emozioni me le ha rubate.

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/04/2024 05.36.57
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Invia una mail all'autore del commento bleck  @  21/04/2024 15:24:33
   4½ / 10
Prosaico, retorico, girato male e recitato peggio, ormai Favino sembra diventato il Re Mida, ogni cosa che tocca per tutti diventa oro, ma, fortunatamente, non per tutti. Stucchevole e soprattutto rigida la sua interpretazione, tra l'altro, lui romano con quella cantilena di dialetto veneto. non si può proprio sentire. Effetti speciali imbarazzanti, da videoamatore, non riesco proprio a capire una media così alta.
Mah...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  04/04/2024 12:56:38
   5½ / 10
Il film parte malissimo con una retorica antimilitarista di basso livello con le mogli che piangono al molo la partenza dei propri marinai.
Finisce forse anche peggio con il motto "Io sono bravo perche sono Italiano!" che poi non è nemmeno quello che viene raccontato visto che su internet si trovano i dialoghi in originale tramandanti nel tempo.

Insomma la vicenda di cui si vuole parlare è interessante, bello il momento in cui i due equipaggi vanno in contatto la prima volta o quando preparano le patatine "fritte". Ma tutto il resto è un po' gonfiato, tedioso, dove il povero Favino tiene a galla la "barca" quasi da solo, come spesso capita.

Una storia Italiana che forse noi Italiani non siamo capaci di raccontare per il troppo sentimentalismo patriottico.

cort  @  19/03/2024 22:23:05
   5 / 10
Prolisso e stucchevole, usa una storia vera per denunciare una regola di umanità dei marinai. Ha poco a che vedere con un film storico o di guerra ma comunque la scenografia e costumi sono ottimi e la regia se la cava cosi come gli attori.
Ma dal mio punto di vista film totalmente dimenticabile.

markos  @  02/03/2024 10:44:32
   8½ / 10
Attualmente Favino è uno degli attori migliori in circolazione.
In ogni film sforna una grande interpretazione.
Bel film. Molto triste.

benzo24  @  29/02/2024 12:16:26
   9 / 10
Bellissimo film di De Angelis su uno dei personaggi più belli della storia italiana, Salvatore Todaro, ardito, psicologo, mago, esoterico, il film è talmente bello e potente che piacerà pure ai detrattori di Favino. Immagini e parole evocative che trascendono l'oceano cinematografico per diventare preghiere

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  26/02/2024 15:56:54
   7½ / 10
Favino tiene in piedi quasi da solo un film crudo e reale con un personaggio tutto d'un pezzo , un uomo duro e risoluto che sa quello che vuole, che sa quello per cui combatte ma che sa anche essere persona di cuore e d'onore.
Il film parte piano e sembra anche un pò troppo introspettivo ma ben presto ( cioè quando il battello è in mare aperto) la tensione sale sempre più ,sino a un finale dolceamaro .
Ottimo film comunque anche dalla regia calibrata e dalla bella colonna sonora.

matt_995  @  16/11/2023 10:53:56
   5½ / 10
Scenografie e costumi si beccheranno di certo un David di Donatello la prossima primavera. Ma poi, che resta? Niente più.
Il film è piatto e, nonostante le profondità del mare, resta alquanto superficiale e la regia non è nemmeno in grado di valorizzare il monumentale lavoro scenografico succitato. Quello che fa rabbia, è la mancanza di coraggio, la paura nel voler realizzare un bel film di puro intrattenimento, un film d'azione. De Angelis invece induce in menate autoriali e poetiche, da festival, che però non colpiscono mai nel segno e rubano tempo (preziosissimo) all'approfondimento e all'empatia per i vari personaggi. Ce ne sono tanti a bordo di quel sottomarino ma, vi garantisco, non ce ne frega niente di nessuno. Li vediamo morire in coraggiosi gesti eroici ma rimaniamo del tutto impassibili davanti ai loro monologhi (anche abbastanza banali) in voice off. Anche dello stesso Todaro sappiamo poco e ce ne frega altrettanto e persino il suo aiuto nei confronti dei belgi (alla base dell'idea del film) ci risulta incomprensibile perché non ne conosciamo le reali motivazioni, i turbamenti, i desideri. è semplicemente uno che salva dei naufraghi. Ok, giustissimo, ma raccontami il perché un fascista salva un nemico!

Il film si salva giusto nelle poche scene di relazione tra i marinai, la scena della croce o quella delle patatine fritte. Ma poi, che resta?

marimito  @  07/11/2023 17:45:59
   7½ / 10
Pierfrancesco Favino tiene magistralmente le fila di una storia che ha come leit motiv la legge del mare. Todaro è un uomo di mare, regge un equipaggio, lo dirige, è in grado di intravedere anticipatamente l'andamento delle situazioni, ma soprattutto e prima di tutto è un uomo e un uomo non può lasciare morire altri uomini, anche se si sta combattendo una guerra. De Angelis utilizza un fatto storico per fornirci un messaggio: in mare gli uomini si salvano, sempre e a prescindere.

Wilding  @  02/11/2023 18:19:09
   7½ / 10
Asciutto, crudo, terribile, un episodio storico raccontato benissimo e interpretato altrettanto bene dal sempre magistrale Favino.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  11/09/2023 19:18:29
   6½ / 10
Il film di De Angelis ha preso il posto di Guadagnino per l'apertura all'ultima edizione della Mostra di Venezia. E' un film tecnicamente valido, ben curato dal punto di vista tecnico con una buona regia che evidenzia l'ambiente claustrofobico del sottomarino e rimanendo molto sui volti dei personaggi. Anche gli effetti speciali sono dignitosi, non certo all'altezza di quelli oltreoceano, ma qui è una mera questione di soldi. Buono il personaggio interpretato da Favino, comandante risoluto nel perseguire i suoi obiettivi, estremamente rispettoso del suo equipaggio ed incapace, malgrado gli acciacchi, fisici a rimanere a terra. E' un soldato ed un uomo di mare. Porta a termine gli ordini, affondando un mercantile che portava equipaggiamento militare in Gran Bretagna, ma il soldato ligio ad eseguire gli ordini viene messo da parte a favore dell'uomo di mare. Contravvenendo agli ordini, salva e fa salire a bordo i sopravvissuti di quel mercantile belga. L'uomo di mare obbedisce ad un codice non scritto e ad un dovere morale superiore non può lasciare in balia degli elementi persone che chiedono aiuto. Tutto sommato è un discreto film, non certo ai livelli di Indivisibili, che purtroppo tende a scivolare nella retorica dell'"Italiani brava gente", cui avrei fatto volentieri a meno.

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