danza macabra regia di Anthony M. Dawson (Antonio Margheriti) USA 1964
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danza macabra (1964)

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locandina del film DANZA MACABRA

Titolo Originale: DANZA MACABRA

RegiaAnthony M. Dawson (Antonio Margheriti)

InterpretiGeorges Rivière, Barbara Steele, Henry Kruger, Margarete Robsahm, Montgomery Glenn, Phil Karson, John Peters, Umberto Raho, Salvo Randone, Silvia Sorrente, Ben Steffen, Silvano Tranquilli

Durata: h 1.30
NazionalitàUSA 1964
Generehorror
Al cinema nell'Aprile 1964

•  Altri film di Anthony M. Dawson (Antonio Margheriti)

Trama del film Danza macabra

In un club londinese il giornalista Alain Foster intervista Edgar Allan Poe su storie di terrore e di morte. Interviene Lord Thomas Blackwood con una strabiliante scommessa: cento sterline all'incredulo reporter, se avrà il coraggio di trascorrere la notte tra il primo ed il due novembre nel suo castello. Il giovane accetta...

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Voto Visitatori:   7,12 / 10 (30 voti)7,12Grafico
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Voti e commenti su Danza macabra, 30 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

adrmb  @  31/12/2022 10:32:13
   5½ / 10
Oddio, tra i dignitisossimi gotici italiani prodotti negli anni '60 da me visti, questo 'Danza macabra' è stato il meno convincente, ammetto che mi aspettavo un pochino di più.
Certo, c'è sempre la tipica cura nel ricreare un'affascinante atmosfera horrorifica sfruttando il solito ambiente del castello abbandonato con tanto di giardino/cimitero. Ci sono, messi in fila uno dopo l'altro, tutti gli stereotipi del genere che sono anche ben sfruttati (soprattutto perchè Margheriti prende i suoi tempi nel posizionare e inquadrare il protagonista che si muove con tanto di candelabro in mano che si spegne ogni 2x3 in questi corridoi oscuri/creepy). Buona anche la scelta di intervallare ai silenzi della casa una melodia musicale suonata al pianoforte senza quasi mai specificare se sia extra-diagetica o meno (e quindi, in un castello abbandonato, necessariamente suonata da dei fantasmi).
Però secondo me la storia dei fantasmi di nobiluomini e nobildonne ammazzati nel castello e quindi a lui legati indisolubilmente, di base molto carina e piacevole, secondo me fa una fatica boia a svelarsi, complice un sovraffollamento di personaggi che appaiono e scompaiono un po' goffamente. La loro gestione, da questo punto di vista, poteva essere migliore e rendere il film più fluido e dinamico.
Gli stessi flashback rivelatori, con protagonisti diversi personaggi, si susseguono nel film senza soluzione di continuità, e qualche volta la capacità di Margheriti di isolarli e "distinguerli" dalla narrazione al presente viene un po' a mancare, appesantendo un po' il risultato finale. Insomma, si poteva raccontarla in maniera più interessante questa storia, a mio avviso.

Ma il più grande difetto (nonché male che in generale affligge tutte queste produzioni, nessuna esclusa, no, neanche 'La maschera del demonio' di Bava, capostipite e gioiellino del genere) è la sottotrama romantica tra i due protagonisti, sempre finta ed estremamente leziosa. Essendo comunque uno stereotipo irrinunciabile del genere, sta all'abilità del singolo regista cercare di contenerla il più possibile di modo che passi quasi inosservata nella narrazione e non infici la godibilità complessiva del film. Il problema di questa 'Danza macabra' è che la storia d'amore tra i due protagonisti nasce e si sviluppa in modo ridicolo e si compone, purtroppo, di dialoghi ancora più brutti e irritanti della media (per quanto potesse contare sullo spunto tematico assai affascinante della ripresa del mito di Orfeo ed Euridice). Elemento di ritorno nel finale, è quellio che purtroppo dà la mazzata definitiva a un prodotto comunque già goffo e debole di suo.

Insomma per me film mediocre che sarebbe potuto essere migliore di com'pè stato.

Oskarsson88  @  11/12/2020 11:18:20
   5½ / 10
Mi sorprende vedere tutti questi voti positivi, io ho apprezzato soprattutto la fotografia in BN ma la storia, che parte in maniera affascinante, diventa ben presto super scontata e anche rappresentata in maniera un po' ridicola, con il rapporto d'amore tra l'ospite vivo e la morta ben poco credibile. Peccato perchè c'era del potenziale, ma non sono rimasto convinto da tutti i morti semivivi e sicuramente il film risente molto dell'età, ma non riesce a spaventare più di tanto e di elementi horror alla fine non ne ha neanche tantissimi. E' quasi più un drammatico filosentimentale a tinte soprannaturali. Bene l'inizio e la fine fine, ma il fulcro non un granchè...

Alpagueur  @  04/11/2020 12:40:52
   7 / 10
Nei giorni prima che il sangue e il sesso prendessero il sopravvento, sono stati girati veri film horror. "Danza macabra" (a.k.a. "Castle of blood") è, secondo me, uno dei migliori, anche se ho letto valutazioni contrastanti da parte dei critici. Il regista Antonio Margheriti ha rifatto il suo film nel 1970 intitolandolo questa volta "Nella stretta morsa del ragno"). Perché abbia fatto questo non capisco, anche se il remake ha avuto come protagonisti Anthony Franciosa e Klaus Kinski ed è stato molto bravo di per sé. Forse ha visto una bella storia e ha voluto adattarla maggiormente al pubblico americano. Davvero non so. È interessante che abbia realizzato l'originale in bianco e nero e il remake a colori. "Danza macabra" è un eccellente gotico italiano. Pare che la "Danza macabra" sia stata un'opera inedita di Edgar Allen Poe, che "appare" in questo film. Poe e Lord Thomas Blackwood, proprietario di un castello infestato, scommettono 10 sterline che lo scrittore americano Alan Foster (George Riviere) non può trascorrere la notte dei morti in quel castello e sopravvivere. Foster accetta con entusiasmo la scommessa, ma presto se ne pentirà, poiché è testimone di una serie di omicidi commessi da fantasmi. Sembra che i fantasmi tornino in vita una volta ogni anno, ma sono destinati a rievocare i crimini che hanno commesso nel castello poco prima di morire. Lord Blackwood si è opportunamente dimenticato di dire a Foster che il suo sangue è necessario per farli risorgere nella prossima notte dei morti!
Foster e la bella Elisabeth Blackwood (interpretata dall'incomparabile Barbara Steele), sorella di Thomas, non ci mettono molto ad innamorarsi, anche se la loro storia d'amore è condannata, perché Elisabeth è uno dei fantasmi. Non rivelerò il finale, ma dirò solo che "Castle of blood" è una tragedia romantica in quanto è una storia dell'orrore.
Questo film è molto suggestivo, anche per gli eccellenti standard degli italiani. La mia opinione personale è che fanno il vero horror meglio di chiunque altro, e le riprese in bianco e nero un po 'deboli non fanno che migliorare questo. In tutta onestà, "Nella stretta morsa del ragno" (a.k.a. "Web of the spider") andava bene di per sé, anche con colori e maggiore luminosità. Ho adorato i piani sequenza persistenti, qualcosa per cui la maggior parte dei registi moderni non ha la pazienza. In effetti, quando Alan entra per la prima volta nel castello condannato, siamo costretti a "seguirlo" per diversi minuti in cui non fa altro che vagare da una stanza all'altra, il terrore e il disagio crescono sul suo viso e sui manierismi. Quando appare il primo fantasma, il pubblico è completamente preparato. C'è un dialogo meraviglioso tra Alan e i fantasmi, qualcos'altro che spesso non viene fatto nelle normali storie di fantasmi. Ci sono anche scene memorabili, molto visive per questo tipo di film. L'assassinio di Elisabeth e la scena del ballo (che ricorda un po' la danza simile dei ghuls nel "Carnevale di anime" del 1962 di Herk Harvey e per certi versi anche quella famosa nella sala da ballo dell'Overlook Hotel in "Shining" di Stanley Kubrick, del 1980, anche come sonorità musicali, più però quella del remake che questa), sono particolarmente buoni.

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Come recitazione generale ho preferito quella di "Nella stretta morsa del ragno" (soprattutto per quanto riguarda i protagonisti principali...Poe, Lord Thomas, Elisabeth, Julia, hanno più le physique du rôle), inoltre Anthony Franciosa mi è parso molto più credibile ne panni del pazzo rispetto a George Rivière (è una attore di un'altra categoria) e anche Elisabeth è più carina di Julia, mentre nell'originale ho trovato più carina Julia di Elisabeth e questo stona un po' con i rispettivi personaggi, considerato che Julia è quella più cattiva. Per quanto riguarda Edgar Allan Poe molto meglio Klaus Kinski, più vicino come lineamenti e anche più credibile come alcolizzato (in questo film è troppo "pulito" come espressioni facciali). Infine, piccola chicca, l'attore che interpreta Lord Thomas Blackwood (Umberto Raho) è lo stesso che ha interpretato il marito di Monica Ranieri ne "L'uccello dalle piume di cristallo" di Argento. Anche qui, come nel remake, le melodie sono di Riz Ortolani, e sono interessanti. La scenografia (Ottavio Scotti) resta identica tra originale e remake, la fotografia no (meglio quella del remake, di Guglielmo e Sandro Mancori). Questo originale è più ricco di informazioni, ma il remake (dello stesso regista, del 1971) mi ha trasmesso più emozioni. La cosa migliore è quindi vederli entrambi! Purtroppo, pochi spettatori interessati al cinema in maniera generica sentiranno mai parlare di questo film, tanto meno lo vedranno. È un peccato, perchè si tratta di un grande gotico italiano.

Dick  @  31/08/2016 20:39:51
   7½ / 10
Affascinante, ma un po invecchiato qua e la. Ha davvero un bell' inizio intrigante, ma poi il ritmo e la narrazione sono piuttosto altalenanti e la melensa storia d' amore che scoppia all' improvviso non aiuta. Nella seconda parte i giochi narrativi giostrano bene e nell' ultima parte forse 10 minuti in più non sarebbero guastati.
Qualche scena piuttosto ardita per l' epoca.

DitaAppiccicose  @  05/06/2016 13:13:32
   8 / 10
Gran bell'esempio di gotico italiano che mostra oggi tutti i suoi cinquanta e più anni ( nella sceneggiatura ed ancor più nella fotografia ) ma che rimane da alto livello e che riesce a spaventare come si conviene, nonostante che per farlo utilizzi stratagemmi ( la musica su tutti ) superati. Ha dei punti di forza nelle scenografie, nella scelta del bianco e nero e nella recitazione, datata ma ottima, soprattutto di Barbara Steele. Ritmi lenti come si usava all'epoca ma che non fiaccano il film, che anzi mantiene sempre una buona tensione. Interessanti e scabrose per l'epoca le scene di abbordaggio lesbico da parte di Julia nei confronti di Elisabeth e le scene di nudo ( parziale ) della giovane sposa.

GianniArshavin  @  01/03/2016 14:59:52
   6½ / 10
Danza macabra è uno dei gotici italiani più famosi ,fra i titoli di punta del genere anche grazie alla regia di Margeriti (uno che masticava bene il tema) e alla presenza della mitica Barbara Steele.
Devo dire che Danza macabra resta un buon manifesto per il filone malgrado in certi aspetti risulti un po invecchiato e superato.
La trama è alquanto scontata e canonica , e fra un omaggio a Poe e tipici cliché si arriva alla fine senza patemi e con un intrattenimento di discreto livello. A brillare sono l'atmosfera magnifica e la location macabra e spettrale , perfettamente curata al dettaglio.
Per quanto riguarda la tensione e la paura la pellicola ad oggi ha poco da dire vista una struttura prevedibile e molto pomposa; tuttavia qualche bel momento ,come quello della cripta,lo abbiamo e i buoni effetti rudimentali aiutano in tal senso.
La recitazione è nella norma , gli attori si comportano con professionalità anche se la presenza della Steele a mio parere non viene sfruttata a dovere.

Dunque un prodotto d'epoca che piacerà agli appassionati e che può essere visto anche da chi vuole approfondire il discorso con il gotico nostrano. Ne stiano alla larga gli amanti del mainstream.

dagon  @  12/06/2015 20:34:05
   7 / 10
Discreto "horror" italiano, che ha il suo punto di forza nell'atmosfera gotica resa grazie ad un affascinante bianco e nero. il miglior film di un artigiano del cinema che ha spaziato nei generi sempre con pochisimi mezzi a disposizione. Qualche scena veramente suggestiva, grande omaggio ad Edgar Allan Poe (peraltro personaggio presente nel film), accostabile più a qualche film hammer che altro, con un pizzico di Bava. Una certa ingenuità di fondo contribuisce al fascino del film, tra teschi, ragnatele, lapidi e rantoli.

Neurotico  @  09/03/2015 14:18:00
   8 / 10
Il giornalista Alain Foster, scettico in fatto di soprannaturale, viene coinvolto in una scommessa con E. A. Poe e Lord Thomas Blackwood, con la quale deve dar prova di trascorrere la notte del 2 novembre nel castello di proprietà del secondo, uscendone vivo. Foster crede di essere solo ma ben presto si accorgerà di avere la compagnia di personaggi che vivono nel limbo tra la vita e la morte, avvolti in un'atmosfera inquietante che nasconde un passato tragico.

Danza macabra è un bellissimo film di Margheriti (che era stato iniziato da Sergio Corbucci), diretto egregiamente con regia calibrata ma anche attenta a dare risalto ad una suspense stretta in una morsa claustrofobica da cui è impossibile non farsi affascinare.
Deliziose le sfumature erotiche (si parla anche di primo "ero-gotico italiano") che connotano il rapporto lesbico (non consensuale) tra le due "presenze" impersonate dalla Steele e dalla meravigliosa Robsahm.

Lemmy  @  11/01/2015 23:39:35
   8½ / 10
Danza macabra è un film bellissimo. Ottima la storia (del resto Poe non era uno sprovveduto) atmosfere gotiche degne del miglior Bava, fotografia curata e bellissimo b/n. La Steel è bellissima e bravissima ma degna di nota è anche l'incantevole Margarete Robsahm che innesca una morbosa scena saffica proprio con la Steel. Audace anche per i tempi in cui è uscito perché oltre all'immaginario horror c'è una componente erotica (e sentimentale) che non lascia indifferenti. Se siete amanti del genere horror vecchio stile è un film da vedere senza esitazione.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  13/08/2014 18:05:55
   7 / 10
Un gotico italiano di qualità. Simpatica l'idea di inserire nel film il personaggio di E. A. Poe. Il protagonista che tenta di portare fuori dal castello infestato il fantasma di cui si è innamorato (un'ottima Barbara Steele) sembra un novello Orfeo.
Buon film, nonostante sia pieno di tutti i particolari tipici del genere non è banale.

Leonardo76  @  20/07/2014 12:09:32
   8½ / 10
Cos'era il cinema italiano di una volta? Attori messi al posto giusto, pochi soldi ma usati bene, storia classica d'amori tormentati (di cui uno pure lesbico!), finale beffardo. Certo il film ha 50 anni e soprattutto nei dialoghi si sentono tutti (lo stalliere parla come il presidente dell'Accademia della Crusca) ma resta cmq un film godibile anche ai giorni nostri.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  29/04/2014 11:12:42
   7 / 10
Pregevole esempio di gotico italiano firmato Antonio Margheriti, in questo caso all'altezza dei nomi più celebri come Mario Bava o Riccardo Freda.
Classico ma invitante l'incipit, dove il regista scomoda addirittura Edgar Allan Poe omaggiato con le battute conclusive del racconto "Berenice".
All'interno di una taverna lo scrittore incontra uno scettico giornalista, il giovane viene sfidato a passare la notte in un castello infestato da fantasmi poco amichevoli.
Ovviamente accetta e ben presto si trova al cospetto di un nutrito gruppo di spettri piuttosto singolari, ben lontani dalla classica apparizione terrorizzante ed ululante.
Le presenze interagiscono subdolamente con la potenziale vittima, seppur imprigionati per sempre tra le mura del fatiscente maniero aspirano a non scomparire e per farlo necessitano di esseri umani da condannare al loro stesso oblio.
Non incidono sulla bontà della pellicola il basso budget ed i tempi di ripresa limitati, Margheriti si conferma esponente di spicco di una scuola di artigiani cinematografici in grado di tirare fuori il meglio da situazioni di indubbia difficoltà.
Pochi i difetti: la sceneggiatura in alcuni punti sembra un po' girare a vuoto anche se il racconto si snoda fluido pur attenendosi a tempi tutt'altro che indiavolati.
Semplicemente perfetto il finale per una storia macabra come questa. Buono il contributo degli attori tra cui l'immancabile regina dell'horror Barbara Steele, poco sviluppati ma utili alla storia alcuni personaggi: in particolare lo stalliere muscoloso e la bella Margarete Robsahm sono il simbolo di una passione che tracima nella follia, utile quindi a trasformare il desiderio e il romanticismo in qualcosa di profondamente malato e violento.

vieste84  @  20/10/2013 19:44:48
   6 / 10
Il bianco e nero e le atmosfere suscitano interesse, ha una durata breve però forse un poco poco annoia, il film vola via senza patemi. Sufficiente

BlueBlaster  @  26/02/2013 14:25:26
   5½ / 10
film d'altri tempi che oggi non ha più nulla da dire se non a chi ama l'horror gotico che poi chiamare horror un film così è dirla grossa...è una ghost story drammatica di stampo che più classico non si può, sotto qualunque punto di vista questo film sa di vetusto!
E' innegabile che Margheriti, con quel poco che aveva a disposizione, faccia un ottimo lavoro sotto il profilo registico...scenografie e fotografia sono una delizia per gli occhi ma a parte questo il film risulta ripetitivo e noioso oltre che troppo melenso!
Colonna sonora con troppi sbalzi di volume e in stile troppo vecchio e scontato, attori discreti (molto bella la giovane Barbara Steele), la sceneggiatura all'inizio pare un "1408" primordiale e pare avvincente ma poi si affloscia.
Non sono certo un esperto di gotici anni 60 ma credo ci sia di meglio, sinceramente non lo consiglio a chi non l'ha visto!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  11/11/2012 15:02:13
   7½ / 10
Il primo film di Margheriti che vedo, manifesto del gotico italiano. Il film non manca di tensione, è ben diretto e ben sceneggiato. Preferisco "Operazione paura", ma anche "Danza macabra" non è da buttare, e per essere un film del 1964 è molto interessante. Molto bello anche il finale, suppongo all'epoca facesse molta paura, sicuramente più di quanta ne fanno gli horror di oggi in generale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  27/06/2012 18:55:53
   7½ / 10
Non ha forse la grandezza dello stile visivo di Mario Bava ma Danza macabra di Margheriti è un signor film gotico girato in uno splendido bianco e nero e molto curato nell'atmosfera inquietante del castello, dove il protagonista si ritrova suo malgrado a rivivere avvenimenti sanguinosi come in una sorta di viaggio dantesco nel mondo delle ombre. Se ci si pensa bene questa convivenza con fantasmi e avvenimenti di sangue del passato ha qualcosa in comune con lo Shining kubrickiano, perlomeno nello spunto.

vodici  @  28/06/2011 17:45:48
   8 / 10
Un giornalista accetta di passare una notte dentro un castello dove regnano i fantasmi. La storia sarà sfruttata in tutte le sue salse in moltissimi altri film futuri. Sinceramente questo “Danza macabra” mi è piaciuto abbastanza: attori credibili, suoni efficaci e inquadrature che riescono a ricreare la tensione necessaria per catalogarlo "film horror". Ma quello che mi ha particolarmente colpito è la fotografia, davvero magnificamente realizzata. Il bianco e nero ha sempre qualcosa di magico! L’unica pecca è un po’ il finale (vedere SPOILER), ma nel complesso un film più che riuscito.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  11/04/2011 16:33:16
   10 / 10
Capolavoro gotico di Margheriti secondo forse solo alla maschera del Demonio del grande Mario Bava. Quel tipo di atmosfera non è + riproducibile oggi....

vehuel  @  29/09/2010 22:44:31
   7½ / 10
Se vi piacciono le storie di fantasmi e i misteriosi castelli gotici questo film fa per voi. A tratti lento ma molto godibile.

marfsime  @  06/08/2010 14:09:27
   7 / 10
Horror di buon livello realizzato con pochi mezzi ma che riesce a sorreggersi perfettamente grazie ad un'ottima atmosfera gotica e ad un'eccellente fotografia che il bianco e nero risalta ancora meglio. La sceneggiatura è forse un po banalotta ma i momenti di tensione non mancano..discreta la prova degli attori..spicca su tutti quella dell'affascinante Barbara Steele..un'occhiata la merita.

pinhead88  @  07/07/2010 14:38:24
   6 / 10
Una pellicola che va certamente contestualizzata,oggi come oggi può solo far sorridere,ma il fascino non si discute,caspiterina l'ho trovato perfino più bello di un film di Corman,altroche,anche se bello è un parolone.le porte che cigolano,il castello maledetto,Edgar Allan Poe,sempre le stesse cose,però se dobbiamo contestualizzarlo va benissimo.inoltre c'è un bianco e nero da favola.più o meno è stato come rispolverare uno di quei vecchi libricini dell'orrore che leggevamo da piccoli.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  20/12/2009 19:47:37
   7 / 10
E' un po' noisoso è vero, ma per lo meno ogni tanto si vede un "La Maschera del Demonio" minore. "Danza Macraba" è un bel gotico con una a dir poco eccellente fotografia in B/N.

Someone  @  02/11/2009 15:10:48
   7 / 10
Gotico di grande eleganza.

Preferibile al remake dello stesso Margheriti 'Nella stretta morsa del ragno'.

Consigliato.

GodzillaZ  @  29/05/2009 12:11:11
   8 / 10
Bellissimo gotico di Margheriti.
Ho visto prima "nella stretta morsa del ragno", suo remake dello stesso regista, ma questo "Danza Macabra" è molto più bello.
L' atmosfera è tetra. Dentro il castello è deserto ma poco a poco inizia a popolarsi trascinando nel delirio il malcapitato, che non riesce più a distinguere la realtà dall'incubo.
C' è anche una piccola, drammatica storia d' amore.
Barbara Steele è stupenda e tutti gli attori sono bravi.
Belle regia e fotografia. Musica perfetta del mitico Ritz Ortolani.
Finale stupendo.

lampard8  @  13/03/2009 12:53:48
   6½ / 10
Un horror artigianale del buon Margheriti, molto cupo e dalle tinte goticheggianti che lascia nello spettatore un profondo senso di angoscia quando lo si vede. Pochi soldi ma tanto tanto mestiere dietro queste pellicole che andrebbero rivalutate

alexp79  @  08/01/2008 00:42:46
   5½ / 10
concordo con le ripetitività delle camminate per il castello con il candelabro, scena forse un già troppo inflazionata nell'immaginario collettivo. Non mi è piaciuto tanto, ne come horror, ne come film di tensione (ed anche a livello di storia di passione rimane poco credibile). Il finale, che ho trovato abbastanza particolare, riesce a risollevare il tutto, ed alla fine anche a lasciare un ricordo perlomeno non negativo.

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  04/08/2007 16:07:42
   6½ / 10
Considerato da molti il capolavoro di Margheriti, Danza Macabra, girato in sole due settimane, è un horror che presenta momenti di ottima fotografia con una discreta suspence, a momenti un pò confusi e abbastanza noiosi.
Alcune scene, come il camminare per le numerose stanze del castello con il candelabro in mano, si ripetono troppo frequentemente, alcuni personaggi come uno dei vampiri con il fisico di Ercole li ho trovati non in linea in quel contesto, ed anche gli interpreti, nei momenti più angoscianti, non sono riusciti a trasmettermi quello stato d'animo e quella tensione che ci assale quando vediamo un film horror.
Tuttavia il film si lascia vedere, ed anche se non mi ha entusiasmato riconosco la buona fattura dell'insieme.
Barbara Steele, con il suo viso particolare, è sempre ottima nell' interpretare questo tipo di personaggi.
Non siamo ai livelli di Mario Bava ma va bene lo stesso.

Invia una mail all'autore del commento phemt  @  10/10/2006 13:34:51
   7½ / 10
Horror gotico d’atmosfera di Antonio Margheriti tratto da un racconto di Edgar Alan Poe… Ghost story di alto livello contraddistinta da un’ottima sceneggiatura, dall’ottima regia di Margheriti, da una fotografia all’altezza della situazione e da una stupenda Barbara Steele… Margheriti tira fuori un film che rimane costantemente a ridosso tra quella linea che separa realtà da illusione, non solo, il film per il tempo è anche abbastanza innovativo (basti pensare al finale o all’accennato rapporto di amore saffico tra le due protagoniste)… Margheriti è un regista praticamente dimenticato, è questo non è giusto, visto che si può considerare come uno dei migliori artigiani del cinema italiano… Da recuperare!

Piccole curiosità : inizialmente il film doveva essere diretto da Sergio Corbucci, che per motivi di lavoro darà via libera a Margheriti inizialmente direttore degli effetti speciali… Aiuto regista è Ruggero Deodato, mentre alle musiche c’è l’esordiente Riz Ortolani: qualche anno dopo i due lavoreranno insieme a Caniibal Holocaust, altro "horror" di culto…

1 risposta al commento
Ultima risposta 10/10/2006 18.08.04
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  11/07/2006 22:19:35
   7½ / 10
valido horror gotico del buon margheriti.
pochi mezzi ma tanto mestiere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Andre85  @  02/10/2005 13:52:22
   7 / 10
una grande Barbara Steele dark lady per eccellenza e musa di molti registi del tempo in un film di antony dawson con una bella trama (per forza...) e con una buona tensione, peccato per la qualità della pellicola

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Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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