demolition - amare e vivere regia di Jean-Marc Vallée USA 2015
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demolition - amare e vivere (2015)

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locandina del film DEMOLITION - AMARE E VIVERE

Titolo Originale: DEMOLITION

RegiaJean-Marc Vallée

InterpretiJake Gyllenhaal, Naomi Watts, Chris Cooper, Polly Draper, Brendan Dooling, Wass M. Stevens, Tom Kemp

Durata: h 1.41
NazionalitàUSA 2015
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2015

•  Altri film di Jean-Marc Vallée

Trama del film Demolition - amare e vivere

Davis Mitchell fatica a ritrovare un equilibrio dopo la tragica morte della moglie. Quello che nasce come un banale reclamo a una società di distributori automatici si trasforma in una serie di lettere, nelle quali Davis fa delle confessioni personali inquietanti che catturano l'attenzione di Karen, responsabile del servizio clienti. E così, due perfetti sconosciuti stringono un legame molto profondo, che diventa per entrambi un'ancora di salvezza.

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Voto Visitatori:   6,71 / 10 (17 voti)6,71Grafico
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Voti e commenti su Demolition - amare e vivere, 17 opinioni inserite

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WinchesterA  @  24/04/2021 17:35:53
   6½ / 10
Non male devo dire. Un pò diverso dal solito per come tratta il tema della perdita. Forse un pò lento in certe parti ma tutto sommato si lascia guardare piacevolmente. Drammatico al punto giusto.

markos  @  01/08/2020 18:42:28
   6 / 10
Sufficiente, un po' pesante da seguire fino alla fine.

horror83  @  26/12/2018 09:27:04
   6 / 10
Mi aspettavo di meglio. E' cmq un film che non annoia e si lascia guardare (anche per vedere come va a finire) ma penso che visto una volta non lo rivedrò più perché mi ha trasmesso poco. Jake Gyllenhaal bellissimo e bravissimo (è diventato uno dei miei attori preferiti).

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  29/07/2017 21:32:05
   6½ / 10
Non lascia molto, ma nemmeno annoia. Drammatico il giusto.

topsecret  @  05/04/2017 18:01:12
   6½ / 10
Quello che mi è piaciuto del film di Vallee è la capacità di coinvolgere nonostante una caratterizzazione dei personaggi davvero irritante, in una storia dove brillano e tengono banco le interpretazioni, Gyllenhaal ovviamente su tutti gli altri, mentre dialoghi e situazioni si contraddicono con disinvoltura.
Una elaborazione del lutto psico-intellectual-chic quella raccontata in DEMOLITION, capace sì di non annoiare ma altrettanto abile nel far storcere il naso per la palese voglia di apparire anticonformista.
Un film comunque coinvolgente, ben interpretato e dotato di un ritmo narrativo che si mantiene costante fino alla fine, abile nell'offrire spunti interessanti e di una certa attualità, nonostante l'ordinarietà che li avvolge.

Macs  @  21/03/2017 21:29:39
   5 / 10
Film abbastanza anonimo. Il tema che si vuole affrontare è molto interessante e anche abbastanza originale (un'elaborazione molto singolare di un grave lutto famigliare), però la storia scelta è un po' troppo inverosimile da accettare. Naomi Watts nella parte dell'"alternativa", se non della sbandata, con un ragazzino sboccato e fuori controllo, non è credibile. Molto molto lento nella parte centrale, pochi guizzi e tanta noia. Per fortuna JG è sempre lì pronto a evitare il naufragio totale.

camifilm  @  03/03/2017 22:54:03
   7 / 10
Del film ricorderò il commento sonoro e alcuni momenti poetici, come una delle scene sul finale sulla spiaggia...

Bel film sulla autodistruzione per risolvere un problema di lutto.

Cercare di aiutare un ragazzino nella crescita ambigua.

spaccare tutto, per dimenticare.

Forse il film appare lento e noioso, ma bisogna entrare nel suo sistema...allora se ne apprezza il significato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  15/02/2017 19:29:58
   7 / 10
Film coraggioso di Vallè .. mi sarei aspettato la solita elaborazione del lutto con momenti di rabbia incontrollata ma qui si va ben oltre e la distruzione deve essere totale per espiare a pieno il malessere e la pena di vivere .. solo allora si potrà ricominciare .. nel mezzo ovvi momenti di sbandamento ,rassegnazione e persecuzione , curioso come non si cerchi la componete religiosa ma si abbia un approccio laico alla morte ,questo mi è piaciuto .
Bene Gyllenhall e la Watts..

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  27/01/2017 20:11:32
   7 / 10
Da un'idea di partenza non originale Jean-Marc Vallée riesce a creare qualcosa di davvero interessante. Un film coinvolgente, introspettivo, metaforico. Bravissimo Jake Gyllenhaal, anche il resto del cast non delude.
A tratti sopra le righe, complessivamente una buona visione.

davmus  @  27/12/2016 19:54:26
   6 / 10
Non è riuscito a catturarmi fino in fondo....

Jumpy  @  23/11/2016 00:17:59
   7½ / 10
Film insolito e particolare, racconta un elaborazione del lutto che passa per la distruzione (neanche tanto metaforica) ed una sorta di... adulta educazione sentimentale.
La metafora è molto diretta (anche troppo diretta) con toni volutamente esagerati e grotteschi.
Con un finale che, in un modo imprevedibile e che lascia di stucco, in un certo senso, chiude il cerchio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  20/10/2016 10:20:36
   7 / 10
Fare tabula rasa, demolire tutto ciò che sta intorno, smontare pezzo per pezzo al fine di raggiungere il cuore malato delle cose, di scoprirne l'ingranaggio difettoso. Si parte da un frigorifero per finire con un'abitazione, nella speranza di trovare l'automatismo inceppato.
E' ciò che fa Davis -l'intenso Jake Gyllenhaal- impassibile dinnanzi alla morte della moglie, anestetizzato da una vita fatta esclusivamente di astratti bilanci finanziari ed ingabbiato in un rapporto matrimoniale nel quale, forse, non ha mai creduto. Insensibile al dolore affronta la dipartita a suo modo mentre monta lo stupore del suocero, incapace di comprendere tale apatia.
La metafora della distruzione è sicuramente centrata da Jean-Marc Vallèe, regista di grande talento capace di catturare l'interesse dello spettatore passando per vie anticonvenzionali. "Demolition" è infatti un' originale e mai mesta elaborazione del lutto, ma anche una ricerca del proprio io soffocato dal mondo circostante, quello reso sterile dall'assenza di sentimenti e dall'individualismo sempre più esasperato.
Il rinnovamento scatta casualmente dopo l'incontro con Karen -altro personaggio alienato dal punto di vista lavorativo- centralinista posta al servizio clienti di un'azienda specializzata nell'installazione di distributori automatici.
Un pacchetto di dolciumi non erogato è il fattore scatenante di un rapporto al quale Vallèe concede un azzeccato start fuori norma e simpaticamente anacronistico (lo scambio epistolare) evitando facili e scontate liaison romantiche, costruisce un altro pezzo di vita sui generis attraverso un racconto che rischia di incepparsi solo quando devia verso pene adolescenziali tra ribellione e problemi di identificazione sessuale. Uno snodo necessario per certi versi ma meritevole di maggiore articolazioni in quanto sbilenco rispetto la linea narrativa principale.
Alcuni passaggi eccedono in bizzarria e il reiterato simbolismo non sempre fila via liscio, peccatucci veniali in fin dei conti, piccole sbavature di un film che lascia perdere le facili commiserazioni cogliendo nel paradosso della rabbia costruttiva -con conseguente disfacimento materiale e sentimentale- il viatico per la rinascita.

dagon  @  02/10/2016 19:10:46
   6½ / 10
Film sull'elaborazione del lutto e del dolore. Fino ad un certo punto funziona davvero bene e la regia algida gli da, paradossalmente, una certa forza. Ci sono almeno due scene che, però, sono troppo eccessive e che risultano talmente forzate (la metafora della demolition era già chiara senza bisogno di calcare la mano) da far storcere il naso. Peccato perchè non ce ne era davvero bisogno.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  28/09/2016 23:27:45
   7½ / 10
La demolizione di un individuo, dell'identità costruita più per compiacere gli altri o per ambizione sociale, piuttosto che seguire le proprie aspirazioni personali. Jean Marc Valleé riesce a stupire positivamente con un soggetto in apparenza molto usato come l'elaborazione di un lutto, ma il lutto da elaborare è solo la punta di un iceberg che permette maggiormente l'introspezione del protagonista e che va oltre l'elaborazione del lutto stesso, perchè mette in discussione tutta l'esistenza del personaggio di Gyllenhall. Valleé ha il gran merito di non essere scontato con un soggetto che della scontatezza rappresenta il rischio maggiore e sia pure con qualche eccesso di sottolineature disegna una galleria di personaggi stratificati e complessi. Un merito non da poco e che fanno del regista canadese un autore estremamente maturo e sensibile.

TheLegend  @  27/09/2016 20:18:07
   7 / 10
Carino mix tra commedia e dramma,a tratti troppo "americano" ma tutto sommato godibile.

romrom  @  26/09/2016 08:51:20
   7½ / 10
Buono, ruolo del protagonista tagliato addosso a Gyllenhaal: ottima anche la colonna sonora.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  17/09/2016 08:12:51
   7½ / 10
È sempre estremamente difficile inquadrare un'opera di Jean-Marc Vallée. Nulla si manifesta nei modi in cui ci aspettiamo si manifesti. Lo spostamento delle consuetudini del lutto si sposta oltre, devia, prende forme opposte, si espande e si trasforma in relazioni, picconate, assenze, reazioni e non reazioni. Vallée sposta continuamente il fuoco, spara ovunque tranne che guardando il mirino, consapevole che razionalizzare un evento secondo i codici dello spettatore è un'opera da falsario. Ci consegna quindi un film devastato, senza ritmo, non coerente, plastico, ironico e bastardo, un'opera umana e insensata proprio come lo è la vita, proprio come può essere un lutto, che è sempre comunque privo di una definizione, perché se ogni storia di amore è una storia di lutto e ogni storia di lutto è una storia di amore, ogni storia di lutto è una mancanza di storia, è un'assenza di definizione.

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