flora regia di Jan Svankmajer USA 1989
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flora (1989)

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locandina del film FLORA

Titolo Originale: FLORA

RegiaJan Svankmajer

Interpreti: -

Durata: h 0.01
NazionalitàUSA 1989
Generecorto
Al cinema nel Luglio 1989

•  Altri film di Jan Svankmajer

Trama del film Flora

-

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Voto Visitatori:   7,53 / 10 (31 voti)7,53Grafico
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Voti e commenti su Flora, 31 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

alex94  @  15/03/2015 18:05:39
   7 / 10
Malsano cortometraggio di Svankmajer che nonostante la brevissima durata (appena trenta secondi) riesce sia a far riflettere, sia ad inquietare.

Oskarsson88  @  23/03/2013 19:20:00
   7 / 10
molto allucinante

7219415  @  07/03/2013 20:38:58
   8 / 10
Quest'uomo è pazzo...bellissimo anche questo corto di 40 secondi

DarkRareMirko  @  26/11/2012 23:08:57
   8 / 10
A metà strada tra i quadri di Arcimboldo e certi effetti speciali stile film di Jorg Buttgereit (ma a mio avviso c'è anche qualcosa di Maya Deren), Svankmajer confeziona un inquietante corto ascrivibile a più interpretazioni.

D'atmosfera, in neanche 40 secondi riesce a trasmettere molto.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  31/08/2012 00:03:25
   8 / 10
La scommessa di Svankmajer diventa la brevità, la rapidità. Rappresentare argomenti universali nel minor tempo possibile. Una cosa che avrebbe fatto schiattare d'infarto Aristotele. Ma l'autore è bravissimo anche in queste opere fulminee. Anche perché oltre a essere sorprendentemente sintetico, lo è altrettanto nella chiarezza. È praticamente impossibile non capire di cosa stia parlando. Il rumore di fondo, il richiamo ad Arcimboldo, i tumori nel corpo della ragazza floreale, il bicchiere. Svankmajer è un poeta del cinema, nel senso proprio del termine. Mette in pochi secondi tutto.

Invia una mail all'autore del commento scrib0  @  26/07/2012 23:47:36
   9 / 10
Corto spettacolare e geniale...solo lui poteva racchiudere in pochi secondi la decadenza umana! Genio

JOKER1926  @  26/12/2011 17:15:37
   7 / 10
L'atmosfera allarmante, il posto luttuoso e la fotografia che grida ad un qualcosa di malsano e grossolano. Ecco gli elementi che emergono immediatamente nell'immediatezza del corto del 1989 di Jan Svankmajer "Flora".
Flora è l'icona che appare immobilizzata su una sorta di lettuccio macabro e degente; i rumori che confezionano il corto simboleggiano la distruzione di Flora, i suoi tumori che muovono la concezione sui binari della metafora.
Jan Svankmajer formidabile nell'inquietare e nel mandare il suo messaggio che denuncia la lacerazione della natura, dell'ambiente, della frutta, della terra...
Nonostante tutto, in fondo, esiste un'ancora di salvezza, un bicchiere d'acqua, ma al contempo tale "scialuppa" è ostacolata da vincoli e da catene... E' la fine (?).

Sbrillo  @  05/12/2011 12:12:55
   8 / 10
vedere una donna (stile Arcimboldo) composta da ortaggi, verdure e frutti della natura, che si decompone pian piano come fosse affetta da tanti tumori, mi fa pensare ad un mondo malato dove l'essere umano che non ha saputo preservare la natura intorno a lui, muore assieme ad essa....e sia natura che uomo si ritrovano vicino alla salvezza, ovvero l'acqua che sarebbe linfa vitale per entrambi...ma sono impossibilitati a raggiungerla.....l'intento del regista è farci capire che ormai è troppo tardi e siamo già segnati???
INQUIETANTE, RACCAPRICCIANTE, INTENSO, TRAGICAMENTE PESSIMISTA.... Geniale come sempre!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  17/10/2011 17:24:23
   9 / 10
L'aprirsi degli alimenti nella carne, il loro decomporsi e ribollire e tuonare e rigenerarsi dall'interno, come migliaia di tumori. Il quadro del dolore esistenziale, che unisce essere umano e natura, per Svankmajer è questo Arcimboldo allettato, questa femmina in agonia, che ha caviglie e mani legate, con un sadico bicchiere d'acqua accanto.

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/10/2011 18.46.15
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sweetyy  @  29/03/2011 05:30:07
   7½ / 10
Difficile creare un corto di 30 secondi che lasci spiazzato chi lo guarda...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  19/10/2010 19:01:05
   7½ / 10
Natura morta.
Svankmajer si traveste da Arcimboldo in putrefazione e filma un minuto scarso di sorprendente intensità.

topsecret  @  25/05/2010 19:42:03
   7 / 10
Il mondo è malato, la salvezza è vicina a noi ma qualcosa ci trattiene e ci impedisce di intervenire.
Avrò interpretato bene?!

Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  23/04/2010 10:01:26
   7½ / 10
Svankmajer, io ti adoro...

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/04/2010 10.02.36
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  20/04/2010 11:13:27
   7½ / 10
Incredibile come si possa sintetizzare in maniera così incisiva la decadenza umana e quella della natura, anche quando la salvezza è così vicina ma comunque irraggiungibile.

Jh0n_Fr0m_Br0nx  @  07/04/2010 00:15:00
   7 / 10
Penso a una celebrazione della "natura morta" quando vedo questo corto.
Ovviamente so già che il significato è ben altro...

Sheovan  @  20/03/2010 18:44:56
   7½ / 10
"Non vedi che questo pianeta sta morendo? Ciò non significa niente per te?"
"No."

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  09/03/2010 20:48:04
   7½ / 10
Che cosa avrà voluto dire???
E' quello che ci si chiede lungamente dopo aver visto questo brevissimo corto.
E' un qualcosa che ha a che fare con l'ambiente? O con i malati? Magari con entrambi o con nessuno dei due.
Geniale come sempre Svankmajer.

Bathory  @  21/02/2010 16:24:41
   9 / 10
Svankmajer è uno dei pochi al mondo, (se non l'unico) in grado di inquietare, far riflettere, destabilizzare lo spettatore con un corto di appena 30 secondi.

Genio.

chem84  @  14/01/2010 18:21:21
   7½ / 10
Ottimo corto, anzi "cortissimo", 30 secondi di visione dopo i quali avresti bisogno di almeno 30 minuti di riflessione, senza avere poi la certezza di capire cosa voleva farti esattamente capire quel dannato di un Svankmajer.
Chiaro è che traspare un certo pessimismo, l'uomo è in debito con la natura e spesso ne sottovaluta l'importanza, ma un giorno essa presenterà il conto e allora sarà ormai troppo tardi per l'essere umano, rimasto per troppo tempo prigioniero della sua noncuranza.

Invia una mail all'autore del commento baskettaro00  @  19/12/2009 22:19:22
   6 / 10
come al solito il geniale Jan Svankmajer confeziona un corto che in 30 secondi mostra la decomposizione della vita,dell'essere umano.
DA VEDERE!

pinhead88  @  19/12/2009 22:14:28
   6½ / 10
abbastanza riflessivo come corto,e anche abbastanza inquietante.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  09/12/2009 19:20:32
   7 / 10
La decomposizione della materia in appena 30 secondi o poco più,e quanti concetti ci sarebbero da estrapolare a partire dal bicchiere d'acqua finale. Forse meno simpatico di Meat love perché molto più veloce ma anche questo corto molto suggestivo.

bulldog  @  26/10/2009 13:21:02
   7 / 10
La decomposizione...un minuto che lascia aperte molteplici interpretazioni.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  30/09/2009 23:16:00
   7 / 10
Di difficile intepretazione, l'uomo e il consumismo a scapito della natura che si ritrova senza la linfa vitale dell'acqua.

TheLegend  @  04/05/2009 20:04:54
   8 / 10
Un buon corto che in solo 1 minuto riesce a racchiudere in sè importanti concetti,tra cui l'importanza dell'acqua per la vita.

Ciaby  @  04/05/2009 19:28:15
   10 / 10
ennesimo colpo di scena di Jan: assurdo, celebrale e dalla mutazione continua (ricorda uno Tsukamoto più calmo). é il degno erede di Bunuel

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  03/02/2009 15:35:59
   7 / 10
Svankmajer in sessanta secondi rappresenta la corruttibilità e l’inevitabile deperimento della materia,questo mediante una figura umanoide composta da frutta ed ortaggi che legata ad un letto si decompone.
Questo corto potrebbe essere considerato come un amaro ritratto della condizione dell’uomo,vincolato indissolubilmente alla natura dalla quale trae sostentamento e che per sua colpa non è in grado di salvaguardare.
L’elemento del bicchiere d’acqua però tende a spiazzare,l’unico mezzo di salvezza è irraggiungibile,come a voler sottolineare che forse è già troppo tardi per ravvedersi.
E’ indubbio che “Flora” si presti a molteplici interpretazioni,ma a lasciare affascinati è l’inventiva dell’artista praghese, in grado di esprimere ancora una volta il suo pensiero mediante immagini di grande impatto.

everyray  @  22/01/2009 03:07:49
   6½ / 10
Jan Svankmajer lavora molto di fantasia e l'effetto è assicurato...decisamente originale come Meat Love,ma terribilmente difficile da votare!

lupin 3  @  25/12/2008 17:06:28
   7 / 10
Corto che lascia di stucco.
Riflessivo...

Aztek  @  24/12/2008 23:04:14
   7 / 10
E' sempre difficile commentare un corto di appena 1 minuto, ma anche in questo breve tempo si può ammirare la fantasia di questo regista.
Qui viene mostrato un uomo composto da ortaggi e verdura che muore in seguito alla decomposizione degli ortaggi stessi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  02/07/2007 17:59:39
   8 / 10
Ancora una volta il surrealismo di Svankmajer affronta il mistero dell'esistenza, il concetto di vita e di morte, o ancora meglio l'idea del trascorrere della vita, ma questa volta unisce questi concetti al suo altro chiodo fisso: il cibo.
Svankmajer ha sempre cercato di esprimere questi concetti nei modi più differenti, rappresentandoli visivamente e metaforicamente in modo sempre diverso. In questo corto decide di interpretare il "trascorrere della vita" in modo rigorosamente scientifico, ovvero intendendolo come semplice decomposizione di materia organica: il nostro corpo marcisce esattamente come verdura e frutta, e la sua morte in questo senso è inevitabile ed inarrestabile (quindi una concezione decisamente pessimistica).

C'è però l'elemento del bicchiere d'acqua che ci permette, come forse in nessun altro corto dell'autore, di aprirci ad altre interpretazioni: questo corto vuole nuovamente essere la rappresentazione di vita e morte, oppure ritrae la solitudine dei malati negli ospedali e nei manicomi, oppure il rispetto per la natura, o altro ancora?

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