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Discreto dramma familiare dallo stampo teatrale, ambientato nella casa dove tre sorelle si sono riunite in attesa della ormai certa morte del padre, malato terminale di tumore, il film più che concentrarsi sul dramma della morte in sé si concentra sui rapporti tra le tre sorelle, caratterizzando bene i personaggi, da Katie, la maggiore che viene dipinta come una bacchettona, che fino a quel momento ha un po' trascurato il padre pur vivendo non troppo lontano a Rachel, sorella minore che vive nella casa del padre e l'ha assistito durante tutto il corso della malattia, dallo stile un po' alternativo e a cui piace fumare erba - caspita povera donna, le rompono tutti i cogli0ni non lasciandola fumare in santa pace né in casa né nel giardinetto condominiale - con la quale Katie avrà un rapporto particolarmente teso che diventa uno dei punti focali del film, rapporto che fino a metà sembra progressivamente inasprirsi, data la crescente tensione dettata anche dal momento delicato che stanno vivendo, ognuna a modo suo, salvo poi lentamente scorrere verso una comprensione reciproca di due caratteri all'opposto, in questo c'è pure un buon gioco di apparenze, Rachel inizialmente sembra quella un po' più disinteressata al dramma che stanno vivendo, non entrando quasi mai nella stanza del padre moribondo, successivamente scavando nei fatti il suo modo di affrontare la perdita è semplicemente diverso da quello delle altre due sorelle, lo mostra anche l'episodio delle mele, atto di altruismo inizialmente criticato da Katie o la sfuriata del ragazzo di Rachel nei confronti della sorella, che poi in realtà sarà la premessa per una sorta di riappacificazione o comprensione.
Poi c'è Christina, interpreta da Elizabeth Olsen, che sinceramente è la prima volta che la vedo al di fuori di un film della Marvel, quindi ero sinceramente curioso di vederla all'opera in un contesto drammatico e un po' più impegnato - l'avevo vista su "Wind River" e "Red Lights" ma ai tempi confesso non la conoscevo nemmeno -, devo dire che se la cava benino, il suo personaggio è a metà tra le due sorelle, cercando di mettere spesso pace durante i conflitti, probabilmente anche a causa del fatto che vive dall'altra parte del paese e si è fatta una vita totalmente nuova con marito e figlio ed essendo estranea ad alcune dinamiche rimane sopra le parti.
Una qualità che devo riconoscere al film è quella di trattare questo percorso verso la morte senza particolari pietismi, il miele è ridotto al minimo, se non in quella sequenza semisurreale che anticipa il finale, comprensibile, e che comunque nel suo piccolo funziona ed è toccante, il resto del film in realtà riserva anche un po' di sottile ironia e dei dialoghi taglienti, come possono essere le situazioni col tizio che ogni giorno torna a ricordare che il padre morirà, non ho capito benissimo la sua funzione dato che non fa nulla, ma comunque, oppure il rapporto di Rachel col guardiano condominiale.
Nel complesso un dramma familiare discreto, rapido grazie anche ad un buon ritmo ed una durata contenuta, ben interpretato e abbastanza appassionante.