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Di poco inferiore a "L'Appartamento"......... primo lavoro surrealista del regista ceco....... una rappresentazione del potere a cui la popolazione si sottomette in Silenzio.
Agghiacciante cortometraggio surreale. Uno dei primi lavori di Svankmajer e il suo genio era già ben visibile. Più esplicito e diretto di un saggio sulla psicologia delle masse, a Svankmajer bastano pochi minuti per ritrarre il rapporto della società con il Potere.
Corto sublime, il primo capolavoro di Svankmajer. Immediatamente precedente a "The flat", in questo caso il maestro abbandona totalmente l'uso di effetti speciali artigianali (ma affascinanti come pochi) e stop motion, immergendo il bianco e nero nella solitudine e nel silenzio. Il cancelletto umano, l'ossessione dei conigli e il bisogno smodato dei beni di prima necessità: la prevaricazione del potere incarnati dal protagonista, un bonario "dittatore". Alcuni critici lo definiscono il primo, vero film surrealista di Svankmajer e hanno ragione. I precedenti, esperimenti molto carini e di gran lunga significativi, al confronto stanno un passo indietro, pure due. Altra caratteristica particolare è la quasi totale assenza di musiche e l'uso notevole dei silenzi, visto che solitamente nei film del regista il ritmo musicale gioca un ruolo fondamentale. Qui non mancano i dettagli ravvicinati fino all'estremo e il montaggio vertiginoso alla Eisenstein. Perfezione.
Gareggia tranquillamente con The Flat. Più classico nello svolgimento, privo di stop-motion, questo è un autentico capolavoro del Cinema, un enigmatico discorso sull'umanità che riesco a paragonare solo a "Mondo di Gloria". Ottimi i due interpreti. Inquietante.