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La prima prova di Shiraishi non mi convince per niente. L'unica idea buona è quella di dividere il film in capitoli e partire dall'ultimo per arrivare al primo. Ma la storia è talmente scarna, che sembra più un escamotage per rendere un minimo intrigante un intreccio banale e con poco senso.
Personalmente poi non ho trovato ben riuscite nemmeno le scene di paura.
Questa volta mi sento di dissentire con il commento di Ciaby, che considera Norui un capolavoro, a me non era piaciuto perchè alla fine non concludeva molto, e ho deciso di ridare fiducia a Shiraishi ma anche qui il finale (solitamente la parte forte degli horror orientali) è la parte debole che fà ,secondo me, perdere punti al film. Non farò paragoni con Ju-On chè considero un capolavoro, é vero, l'andamento per capitoli e la storia che arriva dal passato me lo hanno ricordato. Una storia che parte dal capitolo 10 per andare a ritroso fino al capitolo 1 per passare al prologo che dovrebbe spiegare l'origine della maledizione. Qui arriva il problema, il film mi è piaciuto e ha anche offerto diversi momenti di tensione e paura ma alla fine (sicuramente per colpa mia) non ho capito molto da dove arrivava "la presenza oscura" e il perchè vada a prendere i vari protagonisti. Peccato perchè fino al prologo il film mi era davvero piaciuto. Per favore però, non scomodiamo Ju-On!!!!!!!!
Un film inutile..una scopiazzatura palese e quasi totale di Ju-on..che senso ha fare un film del genere? Inutile e quindi anche prevedibile considerando che i momenti di tensione ed orrore sono già stati visti nell'altra pellicola e che quindi sono "telefonati".
Un film per diversi aspetti simile a Ju-on: la storia di madre i bambina, l'andamento per capitoli, e anche lo stesso rumore prodotto dal fantasma donna. Tuttavia ha diversi momenti di terrore, alcune ideuzze sono decisamente buone, e il film in generale mette tensione e paura, con l'aiuto di qualche scossone. La qualità delle riprese è buona, come la regia, sicchè per me è molto consigliato.
Dal regista del capolavoro “Noroi”; “Ju-Rei” è una buona prova nel campo dell’horror direttamente in homevideo: una storia che parte dalla fine per ritornare al principio, a ritroso, per spiegare allo spettatore la nascita della maledizione e il perché delle persone colpite. Un film dal budget molto ristretto, ma che sa offrire momenti di terrore assoluti. È inquietante l’atmosfera che “Ju-Rei” sa descrivere nelle sue movenze pacate e oscure. Un film oscuro e angosciante che non ha bisogno di grossi spargimenti di sangue o di spaventi improvvisi per incutere terrore. Qui la paura è palpabile attraverso acquatici momenti di sospensione che mettono i brividi. Koji Shirashi è ufficialmente il nuovo re del genere horror.