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Film monumentale. La bravura di Ichikawa rende magnifico visivamente ciò che ucciderebbe chiunque non ami lo sport (come me). Sperimentale nelle inquadrature e nel montaggio, è un potente affresco sulla teatralità del movimento, che il grande regista giapponese inquadra alla perfezione. Tecnica magnifica, trovate visive geniali e straordinarie le musiche, talvolta jazzate, altre volte quasi imperiali. Tre ore che, tutto sommato, scorrono bene, salvo qualche momento in cui l'attenzione dello spettatore, francamente, viene a mancare.
Straordinaria la sequenza di ginnastica artistica, dove i corpi delle atlete si sdoppiano, triplicano, balzano, su sfondo nero. Ottima anche la lunghissima scena finale della maratona.
Assieme ad Olympia, il più bel documentario sportivo della storia del cinema. Ichikawa, regista tra gli altri dello splendido Arpa Birmana, ci mostra un olimpiade in cui gli atleti non sono dei (come in Olympia), ma essere umani... Si sofferma spesso più sui vinti che sui vincitori, sui i limiti degli atleti... attraverso un montaggio fatto di primi piani o a insolite angolazioni e sottolineati con un impiego creativo del sonoro.