le particelle elementari regia di Oskar Roehler Germania 2005
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le particelle elementari (2005)

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locandina del film LE PARTICELLE ELEMENTARI

Titolo Originale: ELEMENTARTEILCHEN

RegiaOskar Roehler

InterpretiMoritz Bleibtreu, Christian Ulmen, Martina Gedeck, Franka Potente, Nina Hoss, Uwe Ochsenknecht, Corinna Harfouch, Jasmin Tabatabai

Durata: h 1.45
NazionalitàGermania 2005
Generedrammatico
Tratto dal libro "Le particelle elementari" di Michel Houellebecq
Al cinema nell'Aprile 2006

•  Altri film di Oskar Roehler

Trama del film Le particelle elementari

Michael e Bruno, sebbene siano fratellastri, sono completamente diversi. L'unica cosa che hanno in comune è una madre che, per condurre una vita nel jet set libera dalle responsabilità, li trascura lasciandoli alle cure dei rispettivi nonni. L'introverso biologo molecolare Michael è immerso completamente nella sua ricerca genetica mentre Bruno è schiavo delle sue fantasie sessuali. Tutto cambia quando i due uomini, ormai trentenni, scoprono l'amore. A Michael accade di incontrare nuovamente il suo amore d'infanzia, Annabelle, mentre Bruno incontra Christiane, che condivide e apprezza le sue stesse ossessioni sessuali. Sebbene sembri che la fortuna sia finalmente dalla loro parte, per un destino crudele, entrambe le donne improvvisamente si ammalano gravemente. Storditi, Bruno e Michael devono affrontare le conseguenze e decidere se portare avanti una relazione difficile o tornare alle loro vite solitarie.

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Voto Visitatori:   6,65 / 10 (31 voti)6,65Grafico
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Voti e commenti su Le particelle elementari, 31 opinioni inserite

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Skanoir  @  09/12/2013 01:04:43
   6 / 10
Non ho letto il libro e in realtà non sapevo nemmeno fosse tratto da un romanzo. Spunti interessanti, tematiche di una certa rilevanza ma alla fine non convince e non coinvolge più di tanto. Sufficiente.

paride_86  @  22/10/2012 22:42:53
   4½ / 10
Una madre hippie abbandone i suoi due figli a se stessi: uno diventerà sessuamane, l'altro asessuato.
Melodramma mascherato da film d'introspezione, "Le particelle elementari" parla di tutti i peggiori sentimenti umani coniugando superficialità d'introspezione e pessimismo cosmico.
Potrebbe sembrare un film d'ampie vedute, ma in realtà si tratta di una storia piuttosto reazionaria nel messaggio che manda allo spettatore, soprattutto per quanto riguarda il sesso.

WildHorse  @  25/09/2011 03:39:09
   6 / 10
Bravo Moritz, il mio sei al film solo per la sua ottima recitazione. Tutti gli altri attori da prendere a pesci in faccia, soprattutto lo scienziato dalla faccia da schiaffi... anzi, proprio da pesce lesso. Per colpa sua mi son portato dietro questo film per un'intera settimana: non riuscivo a finirlo! Inoltre troppi i tempi morti.

Febrisio  @  03/10/2010 10:34:00
   6½ / 10
Argomenti difficili, che in parte trovano un buon svolgimento. I fatti che accadono son molti, e si può rimanere un po smarriti dal suo significato, che in fondo vuole essere solo uno. Interessante come le due storie dei fratelli, così umanamente diversi, uno razzista, uno comprensibile, e con altrettante problematiche diverse, si accomunano nella solitudine e nell'essere imprigionati in una vita che non sembra appartenergli, infine aiutandosi l'un altro.
Un mini senso di famiglia, il bisogno di affetti ricevuti e dati, con un finale simbolico, di poco conto, ma che mi è piaciuto. Alla fine "Le particelle elementari" vuole dare (con un pochino di arroganza) solo verità, la sola verità, ... sarà quella universale valevole per tutti?

gandyovo  @  04/01/2010 17:59:29
   7 / 10
il libro mi è piaciuto molto, il film non così tanto... ma si sa che è così, quindi significa che il film non è male.

Jumpy  @  20/09/2009 01:54:56
   7½ / 10
Amarissimo ed a tratti crudo. Attori non eccezionali ma all'altezza della situazione, molto ben integrate le musiche.
Tira in ballo parecchie tematiche: perversioni sessuali, razzismo, inadeguadezza sociale, solitudine, emancipazione femminile, non ho apprezzato molto la piega eccessivamente moralista dell'ultima parte.

carriebess  @  21/07/2009 14:07:57
   8 / 10
l'amara realtà vissuta in maniera diversa da questi due diversi fratelli, figli degli accessi e delle libertà del '68.

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/09/2009 15.37.30
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Burdie  @  10/01/2009 01:29:46
   6½ / 10
...un po' introverso!

antonioba  @  20/05/2008 07:18:50
   8½ / 10
Un film perfetto ben diretto con una linearità narrativa che riesce a sollevare questioni e riflessioni sulla vita umana.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  17/03/2008 16:27:03
   6 / 10
Premettendo che non ho letto il libro dal film mi aspettavo sicuramente molto di più. Mi sono piaciuti molto i due protagonisti ma non ritengo che la storia e il modo in cui viene proposta colpiscano pienamente lo spettatore. Il coinvolgimento è minimo. La regia è "educata" senza nulla di troppo fantasioso, non male la realizzazione dei flashback. L'idea è che non ci sia stato il coraggio di realizzare qualcosa di più profondo e che potesse far riflettere su importanti tematiche. Film appena sufficiente.

sonhador  @  20/10/2007 20:06:59
   8 / 10
uno dei più bei film degli ultimi anni...da vedere assolutamente

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  29/08/2007 21:33:30
   7 / 10
Scorre bene ed è ben recitato e gradevole senza mai trascendere nel volgare, nonostante le fantasie sessuali di uno dei due fratelli siano l'argomento portante. Una lietissima sorpresa....

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  20/05/2007 10:59:19
   8 / 10
Molto coraggioso, diretto con saggezza e recitato con grande partecipazione. Le avventure emotive, erotiche, razionali e "filosofiche" di due fratellastri quasi complementari, uno patologicamente timido, l'altro un fascio di nervi con cui la sorte ha giocato a shangai, riducendolo a tratti un buffo erotomane e a tratti incapace di un rapporto veramente "sessuale" con la vita: entrambi scossi e turbati dalla figura materna, che li ha abbandonati per tornare ogni tanto a trovarli dopo i suoi viaggi "spirituali" in india.
Il film è una saltellante analisi che, attraverso le loro avventure-disavventure, cerca di coglere qualche valore nella baraonda di eventi sensa senso, dominati apparentemente solo dalla "razionalità" della meccanica genetica.
Molto bella la fotografia, alcune scene sono molto "toccanti".

alesfaer  @  24/02/2007 22:03:01
   7½ / 10
io invece il romanzo l'ho letto ma il film non si allontana poi troppo. belli entrambi

Gruppo REDAZIONE maremare  @  10/01/2007 11:35:18
   5½ / 10
Impresa impossibile quella di trasporre sullo schermo il romanzo omonimo e Roeheler lo dimostra in pieno.
Nonostante la accurata regia e le buone recitazioni, nel tentativo di dire tutto, il prodotto finisce per non dire nulla di nuovo e originale.

4 risposte al commento
Ultima risposta 11/01/2007 09.53.11
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viagem  @  12/11/2006 17:10:24
   7½ / 10
Io il romanzo non l'ho letto, sono arrivato alla visione del film totalmente sprovveduto e di conseguenza ne sono rimasto un po' spiazzato!
Film diretto bene e soprattutto recitato bene. Stranissima la sensazione all'uscita del cinema, non riuscivo a tirarne le fila a trovare una chiave interpretativa, nemmeno a descrivere l'emozione prevalente trasmessa: sbigottimento, angoscia, ironia?
Più danese di un film danese...

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  31/10/2006 10:23:55
   7 / 10
Tratto dal romanzo shock di Michel Houellebecq, “Le particelle elementari” è un film molto edulcorato rispetto al romanzo ed inevitabilmente perde quel fascino morboso che permeava lo scritto.
Oskar Roelher pero’ non realizza un film brutto,anzi…la sua principale fortuna è quella di poter contare su due attori eccellenti,Moritz Bleibtreu e Christian Ulmen,riesce poi a condensare abbastanza bene la storia,quella di due fratelli apparentemente diversissimi ma anche simili nella spasmodica ricerca dell’amore dopo un tragitto pregno di sofferene e delusioni.
Il film è a tratti molto cupo,anche se spesso l’ironia stempera un pochino i toni sicuramente molto piu’ negativi nel romanzo,il regista non vuole(o non puo’)spingere come dovrebbe sull’accelleratore ,si affida ad uno stile tutto sommato piuttosto piatto,azzeccando pero’ in maniera mirabile i flashback permeandoli di colori vivaci… il film mantiene comunque la sua capacita’ di colpire lo spettatore,facendolo ragionare sulla societa’ contemporanea e su come a volte il sesso incida sulle nostre vite.
In definitiva un film non completamente riuscito ma interessante.

Jaco  @  13/10/2006 14:30:17
   6½ / 10
E' stato un bel film, ma ho avuto l'impressione in molti punti, che stavano partendo degli spunti, dei momenti che dovevano essere approfonditi..
Non ho letto il libro, quindi non so se la storia sia stata fedele, ma mi è parso non sviluppato completamente...
Nel complesso vale pena vederlo cmq...

Wolf  @  02/09/2006 02:12:40
   5½ / 10
Insomma...all'inizio si lascia vedere, ti aspetti chissà quale significato data la frase iniziale, strappa anche qualche risata specie x le vicissitudini del povero Bruno, però poi...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Tutto questo lascia con un senso di moralismo che non credo proprio ci fosse nel libro.
Apprezzabile, ma abbastanza scontata, la satira della società attuale materialista, come pure delle varie filosofia alternative.
Si poteva fare molto meglio!

Jeremy1979  @  13/08/2006 00:33:54
   4 / 10
Probabilmente non ho capito bene il senso del film,ma a me non è piaciuto affatto....A parte la recitazione degli attoricrucchi degna del commissario rex,anche la storia non mi ha esaltato particolarmente.La parte finale drammatica poteva essere sfruttata molto meglio......Comunque mi è piaciuto il finale con il maniaco in spiaggia con i calzini da buon crucco!

mister_snifff  @  25/07/2006 00:36:00
   5 / 10
Non mi ha convinto molto questo film ( ritratto dell'odierna società malata e alienata, figlia degli "eccessi" del '68 e bla bla bla....)
Il tutto viene narrato in maniera troppo didascalica e asettica, poco incisiva la satira sulla liberazione sessuale e sulla new age ed infine eccessivamente edulcorato quel background cinico e nichilista che caratterizza il romanzo di houllebecq. Da apprezzare comunque la prova dei due attori principali
ed alcune sequenze inquiete ed emotivamente violente

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  20/07/2006 21:35:52
   7 / 10
In un'epoca dominata dal sonno della ragione (sì lo so che è il massimo della retorica una frase così) un film come questo non sortisce l'effetto-boomerang che meriterebbe. Non che l'addattamento del romanzo del materialista Houllenbecq non sia privo di sbavature e clichè, tutt'altro. Come "compito in classe" esige fin troppo provocatoriamente di volersi appropriare del testo letterario senza per questo essere abbastanza "carnale" e incisivo come l'autore francese nel suo romanzo.
Per chi non è avvezzo al minimalismo cinico di H. una visione di questo film puo' rappresentare uno shock.
Ma a onor del vero, e senza sembrare tediosi o libertini (?) ci manca l'interesse e il clamore davanti a un'opera che mostra segni di notevole interesse. Quando ti guardi intorno e non riesci a incentivare un minimo gesto neanche di indignazione della massa mentalmente catatonica, allora è giusto dedurre che temi come la clonazione, la dipendenza sessuale, l'aborto, il suicidio, la malattia, l'eutanasia, la psicoterapia individuale e di gruppo, lo scambismo di coppia etc. ovvero l'impossibilità di raggiungere lo zenith della soddisfazione da parte della razza umana occidentale non suscitio piu' alcun clamore.
Una guerra di sopraffazione anche fisica, nell'istigazione al corpo come merce e forse brutalità.
Si percepisce anche in questo film il difetto della scrittura di H., ovvero la tendenza a sottolineare fin troppo, a marcare con un gusto della provocazione che non è mai gratuito l'esistenza del baratro in chi esalta ed estremizza un bisogno primario di tutti.
C'è in verità un gran bisogno di dibattiti e questo film scalda comunque il cuore e illumina il cervello.
Meno di H., forse, ma non è un'esperienza facile per un cineasta cimentarsi con l'opera del piu' odioso nichilista tra gli scrittori europei, uno che tuttavia ha il coraggio di esprimere senza veli le nostre miserie quotidiane. Un film che sollecita la gente a consumare laidamente una pozione intellettiva, prima di riportarla nell'abisso definitivo (forse un po' esagerato) con cui la (ci) descrive.
Lo vivi con risibile compatimento, il personaggio di Bruno (mai uomo che ha preteso di raccontare la propria meschinità suscita per questo un'umana forma di tenerezza) o nel vortice new age della parte centrale, i passatisti moderni contro le comuni degli anni sessanta, a dire il vero proprio il momento piu' debole del film.
E' il cinema che non riesce a raccontare adeguatamente il percorso di qualcuno, un cinema che tenta di uniformarsi ma il cui sguardo non riesce a non essere talvolta moralista e giudicante
E' questo il peggio di un film che sa comunque di dover trascinare lo spettatore in una storia non esattamente conciliatoria ("niente è stato piu' importante nella storia dell'umanità come il bisogno di certezze razionali. A questo bisogno l'umanità ha sacrificato tutto", e che ne omette le ragioni, specialmente in un finale à la Francois Ozon.
La forza del film, vagamente fassbinderiano per altri versi, sta tutta nel monitorare il soggetto con una certa freddezza narrativa, e al tempo stesso mantenere un forte pathos per tutta la vicenda.
Forse Roehler si appropria con questo di un codice non suo, del resto ho l'impressione che Houllenbecq sia talmente individualista da accogliere nel suo clan soltanto chi è entrato in stretto contatto con le sue opinioni, che non sono certo le piu' liberali del mondo.
E poi, davanti a un Mikael sostenuto da una verginità repressa e rimossa solo dal suo talento professionale (toh torna il matematico, figura affatto rara nel cinema contemporaneo) Bruno oppone la resistenza dell'istinto animale(sco) mal appagato ("sapevo fin dall'inizio che non sarei mai diventato come loro... degli animali... non ero alla loro altezza").
Citazione di Huxley cfr. Il mondo nuovo la fossa della nonna Bruno al capezzale della madre che sta morendo.
Un'esperienza notevole, ma privo di qualsiasi speranza.
Ma in questo lordarsi di sensi c'è anche una sorta di umana e forse vana richiesta di aiuto

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  22/06/2006 10:41:11
   7 / 10
Non ho letto il libro, ma dovendo giudicare il film dico che mi è sembrato interessante e sufficientemente amaro per disegnare una geografia umana, dei sentimenti e della sensualità in modo abbastanza credibile nella sua ineluttabile deriva.

Invia una mail all'autore del commento GattoMatto  @  28/05/2006 23:16:31
   5 / 10
Troppo doloroso, il messaggio finale (sempre che ci sia) è che il sesso è fondamentalmente una fonte di problemi, e il film è in un certo senso una sorta di analisi becera di varie situazione di sesso/amore. Forse è meglio leggere il libro.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  11/05/2006 00:03:21
   7½ / 10
Tutto sommato mi ha soddisfatto. Non conoscevo minimamente la trama e mi sarei aspettato qualcosa di completamente diverso. All'inizio stavo stufandomi, pensavo di essere di fronte al solito film sempre incentrato sul sesso preso da un libro altrettanto perverso. Poi mi sono ricreduto, una storia commovente e profonda, e bravi gli attori (soprattutto Bleibreu). Non da 8, però sicuramente qualcosa in più di 7.

Delfina  @  07/05/2006 14:17:42
   7½ / 10
Film con una buona regia e bravi attori, ben fatto. Certo, l'agomento e i personaggi sono trattati con un occhio sgradevole, razzista, caricaturale, che è quello dell'insopportabile scrittore Huellebecq. A parte questo, buona la regia, un film per certi versi comico oltre che tragico, ma estremamente antipatica e sgradevole è la storia. Non uscirete certo dal cinema di buon umore... quindi, andate a vederlo solo se avete voglia di vedere un film pessimista e disperato, anche se con qualche momento com ico e ben recitato.

2 risposte al commento
Ultima risposta 10/08/2006 20.00.16
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tizius  @  02/05/2006 14:35:16
   5½ / 10
Libro decisamente, migliore. Cast piu'' che discreto. Regia pessima e troppo inquadrata. Lento lento lento. Una roncolata sui maroni, fa meno male. Mi hanno detto che Agnes und seine Brüder dello stesso regista, e'' davvero bello. So che sembra impossibile. Verifichero''.

newdirge  @  27/04/2006 13:25:18
   9 / 10
é davvero un dispiacere leggere i commenti di chi mi ha preceduto. Critiche inutili e che non rendono giustizia ad un film che non è fatto solo della storia ma, ma ha anche una sceneggiatura, fotografia e regia, davvero molto interessanti. Cio che viene raccontato nel film, puo, o meno, essere condiviso ma non toglie nulla ad un cast eccezionale e un appeal davvero molto contemporaneo in cui in realta si raccontano drammi di tutti i giorni. Accusato di pessimismo e catastrofismo? Beh, se si è abituati a vedere vacanze di natale, perche andarsi a sedere in un cinema dove danno particelle elementari? questo mi stupisce della gente: la stupidità e l'arroganza nel commentare a vuoto, abbassando la media di un film che invece merita molto... e sono pochi, ultimamente.
per chi non loo avesse ancora visto, dico che è un film onesto, senza fronzoli, con una regia giusta e giusti attori, ma certo, non è un film per tutti, evidentemente. notevole

ronnie77  @  26/04/2006 01:48:41
   6 / 10
Non ho lettoil libro per cui parlo solo del film.
La storia è discretamente interessante anche sela fine cade nel ridicolo non voluto.Ma ci sono degli spunti interessanti per dire diverse cose:

1) la liberazione sessuale è una gran fregatura ed illusione.I campeggi dove le donne la danno a tutti e si tromba dal mattino alla sera è cosa solo dei film, tra cui anche questo.per cui lo stesso movimento hippy a cui si richiama il film è una gran presa per i fondelli.la liberazione sessuale è una semplice illusione a cui i maschietti ci sono casati come creduloni.In realtà liberazione sessuale, vuol dire liberazione della donna daqualsiasi obbligo sessuale.Questa è la vera liberazione sessuale.Cioè si tromba molto meno.

2) Un uomo che ha avuto una cattiva madre non diventa un dipendente dal sesso.Cmq aparte questo colui che pensa solo al sesso diventa come bruno il quale si riduce ad una misera vita.La dipendenza sessuale fa male all'uomo e giova alla donna

3) nel film le donne vengono fatte vedere come quelle che vogliono il sesso quanto gli uomini.Nulla di più ingannevole e sbagliato.Ma siccome i maschietti sono fessi, ci hanno creduto anche aquesta.

per concludere chi ci smena oggi nel rapporto tra i sess iè sempre l'uomo.

4 risposte al commento
Ultima risposta 02/05/2014 13.52.32
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boodis  @  21/04/2006 02:08:00
   6½ / 10
discreto film ma pesantemente drammatico e pessimista ( male )

5 risposte al commento
Ultima risposta 28/04/2006 16.36.49
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Invia una mail all'autore del commento Andrea Lade  @  15/04/2006 18:21:01
   7 / 10
Due storie di uomini apparentemente parallele prendono due vie completamente differenti sullo sfondo di un conflitto generazionale tra hippie sessantottini falliti e solitudine contemporanea.
Ma non è tutto così semplice:la sceneggiatura si complica e si avvale di nuovi personaggi tutti molto intensi ma descritti da una regia veloce che ha compiuto il passo più lungo della gamba. Troppa carne al fuoco nuoce ad un film così la tematica dominante cede il posto ad un amore struggente i cui risvolti sono pleonastici per un dramma che poteva terminare molto prima.
L'ottima interpretazione del cast e i dialoghi piuttosto semplici alleggeriscono un senso di pesantezza avvertibile dopo il secondo tempo.
Giudizio in complesso positivo.

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