Ormai nell'occhio di un agente dell'Interpol, un trafficante di armi comincia a fare i conti con la sua coscienza e con i rimorsi legati al suo lavoro..
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
è mai possibile che un trafficante di armi, che per decenni è riuscito a contrabbandare milioni di pezzi per tutto il globo sborsando Dio solo sa quanto, fallisca nel prezzolare come si deve un umile medico affinché estragga semplicemente una pallottola da un cadavere? É mai possibile che un trafficante di armi mondiale, come combinazione per l'accesso al luogo in cui ripone quanto gli è necessario per lo svolgimento della sua attività, scelga alla faccia della fantasia di impostare la data di nascita del figlioletto? É mai possibile che il socio di un trafficante di armi, nonché suo fratello, decida di mettere a repentaglio la vita dello stesso sabotando una trattativa rischiosissima così come lo fa nel film?
Ma per cortesia, su. In ogni caso, diciamo pure che le vene spiritose proprie del protagonista narrante appaiono in generale poco congeniali, alla luce del tema trattato. La morale finale, invece, tirando le somme risulta indubbiamente valida
L'incipit con voce fuori campo dall'ironia neanche troppo malcelata pensavo potesse incanalare il film sui binari di un "Thank you for smoking" 2.0; niente di più sbagliato, il film di Niccol è un pistolotto guerrafondaio che alla fine di due estenuanti ore fa passare il più triste dei messaggi: non importa se siamo dei cattivoni senza cuore nè scrupoli, ci sarà sempre qualcuno peggiore di noi. Una manciata di scene dignitose ( tra queste, il faccia a faccia finale tra Cage e Hawke ) non salvano la baracca, e la costruzione della famiglia dei sogni su fondamenta di menzogne fa acqua da tutte le parti. Musiche non proprio ricercatissime, se vogliamo usare questo eufemismo ( Ethan Hawke si fa un pista con Cocaine di Clapton in sottofondo... dai su, un pò di immaginazione). Media generosa.
MAH! Me l'avevano consigliato fig4ta invece... deludente. Sì qualche bella scena c'è ma il film non convince. Inoltre Nicolas Trotalessa Cage ha SEMPRE la stessa faccia!!! Abbastanza una cavolata.
Film ambiguo e controverso: se da una parte "denuncia" che un agente dell'Interpol e un trafficante d'armi sono due facce della stessa medaglia, dall'altra cerca di far accettare allo spettatore questo messaggio come un precetto, dichiarando esplicitamente la necessarietà del male e portando lo spettatore a prendere le parti del criminale, che non è poi così cattivo perché tanto "se non ci fosse lui ci sarebbe qualcun altro". Questa è una morale che, seppur realista nel contesto geopolitico mondiale, non si può essere condivisa.
Pellicola per la quale nutrivo buone speranze e che invece mi ha deluso dalla prima banale inquadratura. Tecnicamente ineccepibile, ma tutto stravisto e prevedibilissimo (Cage è prevedibile addirittura nelle mosse: nella prima scena si capiva benissimo quando avrebbe preso la pausa per fumare). La trama è piena di pretesti ed avvince più per le notizie sul traffico d'armi che non per la storia (in cui l'antagonista è proprio deboluccio). Anche nel costruire l'empatia del personaggio, Niccols usa una costruzione oramai abusata basata sulla scalata al potere e sull'avveramento del sogno. Peccato perchè l'occasione era buona e alcuni spunti (come l'ossessione per l'immagine) potevano essere sfruttati meglio. Si lascia vedere, interessante per alcuni dati sul traffico d'armi, ma non aspettatevi niente di originale.
azione???ah si??? e dove?dopo i primi 10 minuti mi sarei ucciso io con un uzi.Cmq si salva solo per il percorso iniziale del proiettile e per il discorso finale.Il resto è da buttare.Sopravvalutato
Sinceramente dopo il dignitoso "Gattaca" e il discreto "Simone", mi aspettavo di molto meglio. Invece Niccoll è venuto fuori con questo film a suo modo inquietante, gradevole e sponsorizzato - cosa incredibile- da Amnesty International, quando qui il protagonista - trafficante d'armi- è Cage, e il suo antagonista, odioso, è Hawke.
ero in piena overdose di nicolas cage: nei due/tre giorni precedenti alla visione di lord of war vidi il ladro di orchidee e leavin' las vegas circa una decina di volte (esagero per difetto). pur vicino alla crisi epilettica, ma totalmente in fibrillazione per le qualità dell'interprete di charlie kaufmann, guardo lord of war.
essendo un nozionista, mi servo delle parole di qualcun'altro, in questo caso robert bresson, secondo cui l'essenza del cinema consiste nel "lasciare libero sfogo all’immaginazione del pubblico e arrivare alla condizione cosi difficile da raggiungere di non mostrare le cose ma di suggerirle".
dice: "e lord of war?" breve sinossi della scena: il fratello sniffa cocaina. soundtrack: cocaine di eric clapton.
Chi ha tirato in ballo “Blow” come film di riferimento è completamente sulla strada sbagliata. L’unica cosa, abbastanza ovvia anche senza guardare il film, è che mentre questa pellicola si occupa delle armi, “Blow” si focalizza sulla tematica della droga; altre aspetti in comune questi due film non ne hanno! Mi aspettavo decisamente di più, a partire dal messaggio del film per arrivare alla sviluppo della vicenda, troppo lineare (finale a parte) e soprattutto troppo lenta. Parecchio sopravvalutato, forse perché tratta di un problema molto attuale: chi non ha mai pensato: “Ma qualcuno gliele fornirà queste maledette armi?”.
Incredibile come questo filmetto abbia una media così alta. Irritante nella sua totale insignificanza per tutta la prima parte, abbozza una specie di storia dall'incontro tra Cage e il dittatore liberiano in poi. E dire che me lo stavo andando a vedere al cinema..
Film sgradevole: trattare con ironia argomenti come i genocidi africani non mi sembra di buon gusto e mi ha messo a disagio. Da un punto di vista tecnico un film d'azione fatto bene, ma che non si distingue da altri già visti su argomenti simili. Normale routine l'interpretazione di Nicolas Cage.