l'uomo che fuggi' dal futuro regia di George Lucas USA 1971
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l'uomo che fuggi' dal futuro (1971)

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locandina del film L'UOMO CHE FUGGI' DAL FUTURO

Titolo Originale: THX 1138

RegiaGeorge Lucas

InterpretiRobert Duvall, Maggie McOmie, Donald Pleasence, Ian Wolfe

Durata: h 1.30
NazionalitàUSA 1971
Generefantascienza
Al cinema nel Luglio 1971

•  Altri film di George Lucas

Trama del film L'uomo che fuggi' dal futuro

In una futura società autoritaria, gli uomini vivono sotto terra e sono ridotti a essere un numero di matricola. Perfino le differenze tra i sessi sono state abolite, l'amore proscritto, la riproduzione affidata a tecniche di laboratorio. Così quando THX 1138 s'innamora di LUH 417 l'autorità interviene mettendo in moto tutta la sua capacità repressiva per difendersi...

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Voto Visitatori:   7,27 / 10 (46 voti)7,27Grafico
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Voti e commenti su L'uomo che fuggi' dal futuro, 46 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

DogDayAfternoon  @  30/08/2022 14:53:35
   5½ / 10
Sicuramente dal punto di vista tecnico, pur nella sua "povertà", è di primissimo livello: molto impattante questo bianco claustrofobico che pervade completamente la scena. Queste storie distopiche però sono alla fine tutte un po' figlie di "1984", quindi dal punto di vista della trama nulla di geniale.

Non posso però dire che mi sia piaciuto: dura meno di un'ora e mezza eppure ho dovuto fermarlo e riprenderlo una seconda volta il giorno dopo, non riuscivo proprio a tenere gli occhi aperti. L'ho trovato veramente pesante e difficile da seguire, ad un certo punto non ne potevo veramente più di sentire solo numeri e lettere, diciamo che l'aspetto maggiormente positivo è che se lo vedete nel weekend per una volta il weekend non volerà.

Tra gli aspetti maggiormente positivi citerei sicuramente la coppia Duvall-Pleasence, grande recitazione, e l'ultimo fotogramma in cui partono poi i titoli di coda, molto suggestivo (e non lo dico solo perché non vedevo l'ora di arrivare a quel punto).

AgentSmith  @  10/11/2021 16:56:40
   9 / 10
Film assolutamente magnifico e, ogni giorno che passa, più attuale.
Quella che un tempo era fantascienza, oggi sta diventando triste realtà.
Film che il mondo dovrebbe vedere per svegliarsi, ora capisco perché viene relegato nel dimenticatoio.

VincVega  @  17/04/2021 17:08:46
   6 / 10
L'opera prima di Lucas è un film di fantascienza distopico dalla scenografie minimali, un po' difficile da seguire per un ritmo blando e una serie di dialoghi poco chiari. L'idea è sicuramente buona e pure la realizzazione non è male, anche perchè Lucas gli ha rimesso le mani svariati anni dopo nel restauro finale, ma il film l'ho trovato poco coinvolgente e spesso noioso. Sicuramente "THX 1138" è un film molto avanti visivamente per l'epoca, non sembra avere cinquant'anni, ma ho faticato ad arrivare alla fine non lo rivedrei.
Si intravedono le grandi doti di Lucas dietro la macchina da presa, poi usate solo per "American Graffiti" e la saga di "Star Wars". Rimangono i rimpianti per come potevano essere sfruttate per altri progetti.

zerimor  @  28/09/2020 15:20:57
   8 / 10
"THX 1138" è un'opera affascinante e di indiscutibile valore. Regia, scenografia e colonna sonora sono di ottima fattura.
Sicuramente non per tutti i palati, e anche gli estimatori della fantascienza in senso lato potrebbero trovare questo film minimalista e distopico di difficile fruizione.
Io, dal mio canto, non posso fare altro che tesserne le lodi.

JOKER1926  @  14/03/2020 16:39:03
   7 / 10
La vena artistica e futuristica, legata ai temi della fantascienza, è un marchio di fabbrica del regista George Lucas.
"L'uomo che fuggì dal futuro" del 1971 è un esempio di audacia cinematografica, la storia si svolge in un futuro lontano (ma non troppo) ove la società ha creato un regime lavorativo alienando, di conseguenza, qualsiasi tipo di emozione e sentimento.
La sinossi del film di Lucas ha tanto da offrire, oltre al progetto d'avanguardia (riferito agli anni settanta del novecento) traspare una inevitabile lettura critica circa il progresso tecnologico che non potrà mai essere sinonimo di vantaggio oggettivo per la società.
Protagonista di questo particolarissimo spaccato è THX 1138, un dipendente/schiavo di una indefinita azienda del futuro.

"L'uomo che fuggì dal futuro" si avvale di una fotografia claustrofobica ove il bianco funge da colore cardine, illustrando la degenza degli spazi asettici e privi di una via di scampo.
Il plot adoperato riesce, quindi, ad entusiasmare e a interessare lo spettatore, l'evoluzione/sviluppo della narrazione alle volte si inceppa, l'intento della regia, però, sembra esser legato al concetto del simbolo e della critica al sistema futuristico.
La prima parte del film è molto lenta, forse anche ripetitiva nella sua totale angoscia. Segnaliamo un'ultima parte diversa, piena di pathos e adornata da una scena finale quanto mai simbolica e catartica.

Temi sempre attuali?

Una pellicola degli anni settanta come "L'uomo che fuggì dal futuro", ancora oggi, ha tante cose da dare.
In questi tempi di amara globalizzazione e di freddezza umana, un film del genere, può smuovere, almeno parzialmente, l'animo di chi si appresta alla visione. L'amore e l'empatia ne "L'uomo che fuggì dal futuro" sono sentimenti che possono creare personalità e ribellione, vanno dunque eliminati dal concetto sociale. La religione, persino la confessione, è un atto penosamente registrato. Si prega al cospetto di una divinità creata dal sistema. Questa è una delle immagini più sottili del film, più volte riproposta.
Gli "estremismi" concettuali proposti da Lucas svolgono anche funzione di sineddoche, insomma si parte da un punto per arrivare a parlare del tutto.

JOKER1926

Filman  @  13/01/2017 10:28:16
   9 / 10
Anche se al tavolo riservato ai promotori e ai fondatori della New Hollywood George Lucas vorrebbe meritare un posto d'onore riservato ai mecenati, sia per aver contribuito alla nuova onda creativa d'intrattenimento cinematografico targato USA, sia per aver accostato a questo movimento la sua casa di produzione, fondata su una logica da cinema indipendente, che però non ha mai visto la luce del successo, è perlopiù con il suo primo lungometraggio registico THX 1138 che si iscrive alla simbolica lista dei partecipanti al veglione artistico più prolifico della storia di Hollywood, proponendo un'idea fantascientifica a basso budget stilisticamente europea, per asprezza e malinconia, e d'autore, per una filosofia possente e sensibilmente colta, un fulmine d'essenzialità ispirata ed ispiratrice che regala al genere e al cinema un capolavoro di poesia ermetica, silenziosamente didascalica, ed un'esperienza metafisica, costruita su un ossessionante minimalismo, futuristico e impersonale insieme, che annichilisce il libero arbitrio e svuota l'uomo della propria anima.

76mm  @  26/05/2016 15:32:46
   4½ / 10
Questo film non mi ha proprio preso.
E sì che ho cercato di farmelo piacere quasi per forza, ma non ce l'ho proprio fatta.
Ho visto per prima, alcuni mesi fa, la versione "director's cut" del 2004, e l'ho trovata estremamente noiosa, oltre che poco coinvolgente.
Poi mi sono chiesto: "ma cosa c'è che non va in questo film?" Robert Duvall è uno dei miei miti cinematografici, Donald Pleasance uno dei miei caratteristi preferiti, amo il genere fantascienza distopica, sia in letteratura che al cinema, George Lucas alla regia...ma come può non essermi piaciuto?
Allora mi sono detto: "Sta a vedere che per fare una versione più appetibile per le nuove generazioni sono andati a snaturare l'opera originale, aggiungendo effetti speciali new generation e sacrificando così il suo originario fascino anni '70...sì sì non può che essere andata così...devo procurarmi la versione originale, quella sono certo che mi piacerà di brutto..."
Detto fatto, sono finalmente riuscito a recuperare la versione originale del '71...risultato?
Mi sono addormentato 2 volte (su nemmeno 90 minuti di durata), cosa che non mi era mai successa prima...dite che sarò stato particolarmente stanco o assonnato di mio? no no, erano le tre del pomeriggio ed ero carico come una molla prima di iniziare la visione...è proprio che per me questo film è soporifero come pochi altri.
Il fatto di averlo visto in italiano (doppiato male) sicuramente ha influito in negativo, ma non voglio trovare ulteriori scuse, non mi è piaciuto punto e basta.
Forse ho qualche problema con Lucas...anche la saga Star Wars...ehm...diciamolo onestamente...
No dai mi fermo qui perchè non voglio farmi dei nemici.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  09/05/2016 19:56:41
   8 / 10
Il primo film di Lucas è un futuristico sperimentale e visionario, algido e per niente rassicurante, in netto anticipo sui tempi, geniale sul piano tecnologico e probabilmente tra quelli che ideologicamente più si avvicina alla terrorizzante distopia orwelliana descritta nel classico della letteratura "1984", con il Grande Fratello che veglia sull'uomo, identificabile da un numero seriale, ridotto ad automa schiavo della droga e della produttività, in un contesto dove qualsiasi cenno di emozione umana equivale a disobbedienza e diventa crimine perseguibile.
Nella prima parte veniamo trascinati quasi sotto ipnosi in questo mondo freddo e senza cuore, affascinante nell'aspetto ma terrificante nella struttura, in maniera a dir poco esemplare, impossibile rimanerne distanti senza provare su pelle gli stessi stati d'animo di chi lo vive; nella seconda parte invece si verte più sull'avventura e, pur non disdegnando in una tensione onnipresente e scelte visive più uniche che rare (la stanza/prigione bianca che sembra non avere mai fine, da stabilire chi ne rimane più oppresso tra protagonisti e spettatore) fa perdere un pò di colpi alla storia, ma senza intaccarne minimamente l'interesse.
Quanto alle tecnologie e scenografie concepite dal regista non c'è proprio discussione, ancora oggi sembra di vedere un futuro distante (si spera) anni luce; attori... Robert Duvall e Donald Pleasance... non credo occorra dire altro.

Il perchè questo "THX 1138" goda di molta meno popolarità rispetto al franchise di "Star Wars" rimane, per me, inspiegabile, visto che ad oggi rimane uno degli esperimenti di fantascienza più graffianti e suggestivi che si siano mai visti al cinema.

Da recuperare.


Nota (dolente): gli effetti speciali inseriti nella versione rieditata dal regista nel 2004; per quanto fatti divinamente, l'imponenza di sta CGI trapiantata in una pellicola del 1971 non sta bene.

Overfilm  @  08/10/2015 11:32:11
   9 / 10
I prossimi son 50 anni (e' un film del 71...).
L'ho visto tempo fa e quindi non mi dilungo pero' invito a leggere alcuni commenti di altri utenti (come quella di Bathory del 15/1/2009 che quoto in pieno), che danno ampie motivazioni a supporto del mio 8,5 che diventa un 9 per i quasi 50 anni.
Per chiudere riporto poi una frase di un altro tente che ben scrive com "pochi film sono in grado di rappresentare in maniera così efficace l'oppressione della "società perfetta" quanto questo gioiello di Lucas".

2 risposte al commento
Ultima risposta 25/12/2016 15.32.27
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_Hollow_  @  26/10/2014 05:18:39
   5 / 10
L'impressione è stata che fosse un film molto acerbo, con un buon proposito da parte di Lucas ma realizzato malissimo. Va detto che correva l'anno 1971, ma il film rimane troppo incompiuto; butta qualche tema ma non lo sviluppa mai del tutto. Troppi personaggi insulsi, mal caratterizzati e poco carismatici. Belle le cabine confessionali, qualche citazione da Orwell, e alla fine poco altro. I poliziotti robotici che sono un po' il simbolo del film.
Ma per il resto, pur essendo una pellicola molto più tendente al cinema delle attrazioni che a quello dello sguardo, va avanti a singhiozzi, senza mordente, senza approfondire, annoiando, con quelle continue comunicazioni tramite ricetrasmittenti dallo stile antiquato che ben presto stufano.

Veramente deluso da questo esponente del genere "futuro distopico", di cui mi manca Fahrenheit 451 di Truffaut. Al momento il mio preferito rimane di gran lunga Brazil di Gilliam.

Gualty  @  05/10/2014 13:17:35
   7½ / 10
Libera interpretazione del capolavoro di Orwell, una pellicola suggestiva per quanto riguarda scenografia e montaggio, coraggiosa per i sfx e per le scelte stilistiche che rendono ogni inquadratura un'opera d'arte del gusto dell'epoca, forti contrasti geometrici e un minimalismo che non invecchia mai.
Difficile seguire la sceneggiatura e i suoi deliri, tuttavia un'esperienza surreale più che notevole.

DarkRareMirko  @  14/07/2014 02:09:10
   8 / 10
Buono, buono, soprattutto considerando che Lucas ai tempi aveva solo 25 anni.

Coppola produttore esecutivo, i maestri Murch e Schifrin (quello della musica famosa di Mission impossible) al suono, bravi attori (l'accoppiata Duvall-Pleasance, peraltro a capelli rasati, non si scorda e c'è pure Sid Haig), tematica Orwelliana e Tarkovskijana, insomma, tutto quanto occorre per fare qualcosa che si ricordi.

In effetti molto lento e difficile da seguire (codici, frasi criptiche, molti particolari tecnici incomrpensibili e non troppa spiegazione tematica), ma ad ogni modo uno stile c'è, un aspetto visivo colpisce (come un'atmosera straniante e fredda) e scenografie ed sfx fanno dannatamente il loro lavoro (si sta parlando di un'opera di più di 40 anni fa, diretta, ripeto, da un ragazzo neanche 30enne).

Sapevo di aspettarmi qualcosa di riuscito e non sono stato deluso; da accettare per quello che è, e da godere (magari nell'ottima edizione 2 dvd, visto che in tele non passa tanto).

Audiovisivamente notevole, va più che altro gustato più che capito (anche se è molto anticipatore sui tempi, riguardo una politica oppressiva e fascista).

Guglielmo90  @  08/07/2014 16:03:33
   6½ / 10
Il film è molto ben realizzato dal punto di vista dell'ambientazione e dell'atmosfera che riesce a creare. L'ottima scenografia, infatti, rende l'ambientazione molto claustrofobica e mostra molto bene la vita apatica degli abitanti di questa società distopica. Il vero punto debole del film è una sceneggiatura un po' vuota e piatta che non riesce a coinvolgere mai del tutto.

dagon  @  30/05/2014 20:13:35
   7 / 10
Esordio cinematografico di Lucas ed "espansione" del suo lungometraggio. Film concettualmetne ambizioso, da inquadrare nel contesto sociale del periodo. Pellicola molto cerebrale, filosofica e metaforica, ha un ritmo talvolta estenuante, mentre Lucas si concentra sulle immagini, spesso di derivazione pittorico/astratta, sul montaggio e sul montaggio del sonoro. Fantascienza d'altri tempi che oggi, purtroppo, non sarebbe neppure più concepibile.
Come star Wars (seppure in misura nettamente minore), anche TXH-1138 è stato vittima della rivisitazione di Lucas che nel 2004 ha apportato delle (secondo lui) "migliorie", con interventi digitali e non.

GianniArshavin  @  16/03/2014 22:22:55
   6½ / 10
Il primo film di George Lucas è un lavoro fantascientifico poco conosciuto al grande pubblico,molto probabilmente per la realizzazione atipica e lontana anni luce dalle future produzioni del regista.
Ci troviamo in un futuro distopico dove gli esseri umani vivono assiepati sotto terra in seguito a numerose guerra atomiche. La vita in questa società è controllata dalle macchine,che hanno schiavizzato gli umani,privandoli di qualsiasi desiderio,emozione,passione,sentimento e personalità. L'unico obiettivo è l'efficienza lavorativa e la fedeltà al sistema. A dare il via alla storia sarà la ribellione di due cittadini che aprono gli occhi rinunciando alle pillole di "repressione" che erano costretti ad ingerire quotidianamente.
Questa è la fantastica idea di base che Lucas concepì nel 1971,geniale e inquietante al periodo quanto ora, visto che, il mondo del futuro immaginato dal regista non sembra essere più cosi lontano come un tempo.
Le tematiche,come nella migliore tradizione fantascientifica,sono delle più disparate,e la pellicola tratta temi moderni e complessi nonostante la breve durata e il basso budget a disposizione. Libero arbitrio,il rapporto uomo-macchina,la religione,la fedeltà al governo,l'amore e i sentimenti,l'identità personale sono alcuni argomenti presenti nel film.
La realizzazione tecnica è buona e la scenografia è perfetta per rappresentare il mondo asettico e spersonalizzante dove i protagonisti sono costretti a vivere;anche la fotografia fredda esalta al meglio questo concetto.
Il cast regge bene e abbiamo anche grandi nomi come Pleasence e Robert Duvall fra gli altri.
Purtroppo il ritmo è molto lento (cosa in parte giustificabile)e l'opera nonostante la breve durata in alcuni punti tende ad annoiare un po. Inoltre ci sono alcune carenze nella sceneggiatura che possono rendere confusa la storia e complicata la visione allo spettatore. Questo dispiace perché se la realizzazione fosse stata all'altezza delle idee ci troveremmo di fronte ad un capolavoro senza tempo.
Per chiudere posso dire che "L'uomo che fuggi.." è un film da vedere per le idee e i temi trattati e per godersi un Lucas inedito e innovativo prima della virata verso un tipo di cinema più ad ampio respiro.

ragefast  @  06/08/2013 21:57:27
   6½ / 10
Avevo buone aspettative su tale film e sono state rispettate in minima parte. L'idea di base è molto interessante, la rappresentazione della società e l'ambientazione sono degne di nota. Ho visto la versione aggiornata, quindi molti effetti speciali e locations risaltano nel contesto e nelle riprese anni '70. Tuttavia il film non mi ha convinto per lo sviluppo della trama un pò scarno e molto lento, al punto che si percepisce un pò di noia nonostante la durata sia abbastanza limitata (1 ora e 20 minuti scarsi). Un film carino e con qualche trovata interessante, ma nulla più.

PS: Essendo amante dei film distopici, riprendo un'opinione precedente in cui si citava "Equilibrium". Il film di Wimmer riprende quasi esclusivamente il discorso delle pillole per controllare le emozioni, ma la vera "copia aggiornata" del film di Lucas è "The Island" di Michael Bay, che sinceramente mi è sembrato meglio confezionato e alcune tematiche come i cloni e il trapianto usando "ricambi" umani sono meglio affrontate. Inoltre viene dedicato anche parecchio spazio all'azione e fuga dei due protagonisti, oltre che al mondo esterno. Diciamo che come attenuante per il film di Lucas c'è un budget di dimensioni molto ridotte rispetto a quello dedicato a "The Island".

paride_86  @  01/12/2012 01:20:49
   5 / 10
Agorafobico ed eccezionale nelle scenografie, lascia a desiderare invece, per quanto riguarda il plot e la sceneggiatura.
Apprezzabili i dettagli: in hd si rivela perfetto, nonostante sia alquanto datato.

BrundleFly  @  24/07/2012 10:06:53
   7 / 10
Un film che senza dubbio lascia il segno e che non si scorda facilmente. Forse in molto punti può risultare un po' lento e noioso, ma a chi ama la fantascienza "pura" lo apprezzera appieno.

BulimicDream  @  11/03/2012 10:10:45
   7 / 10
Anti-utopia futuristica, società standardizzata, sedativi e controllo delle singole azioni, tutti temi già analizzati sia in "1984" di Orwell che ne "Il mondo Nuovo" di Huxley, con cui si ritrovano scene simili. La genialità di Lucas sta nell'analizzare in modo freddo e crudo la fuga di un individuo, uno dei tanti, che si è svegliato dall'incubo felice che viveva fin da piccolo. Di certo non è un capolavoro, a tratti l'atmosfera di orrore e disgusto si interrompe trasformandosi in noia, ma è davvero un bel film, soprattutto per chi come me è sempre stato colpito dall'aspetto distopico di una ipotetica società del futuro.

PignaSystem  @  22/07/2011 22:13:56
   8½ / 10
Primo film per George Lucas,uno degli uomini che rivoluzionò seriamente il cinema americano negli anni Settanta,"Thx 1138"( è la sigla che rappresenta il nome del protagonista) è un cult che,alla sua uscita,fu un insuccesso netto.Rivisto oggi,oltre all'evidentissima desinenza dagli incubi futuristici di George Orwell,mostra una certa databilità,sia nella costruzione che nei temi:però,questo è un lavoro che ha ispirato,e ha fatto da punto di riferimento per molti cineasti impegnati a girare film di fantascienza su una società-alveare,chiusa,spersonalizzante e annullatrice in cambio di una relativa "sicurezza".Immerso in un biancore assoluto e deleterio,"L'uomo che fuggì..." è un documento di un'altra epoca,un'anti-utopia di cui tenere di conto,realizzato con una buona dose di ingenuità da un regista che di lì a poco sarebbe divenuto davvero un grande personaggio del cinema.Bravi sia Robert Duvall che Donald Pleasence.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  11/02/2011 09:29:46
   7½ / 10
Una città sotterranea dagli spazi sconfinati ove gli istinti congeniti vengono monitorati e inibiti da un autoritarismo ipertecnologico,gli esseri umani ridotti a remissiva forza lavoro e privati addirittura della propria identità,surrogata da un codice alfanumerico. Un incubo futuristico su opprimenti condizioni sociali diretto da George Lucas,davvero lontano dagli orientamenti fantasy presentati in seguito nella saga di "Star Wars" che ne ha decretato la fama internazionale.
Il controllo minuzioso di ogni gesto o parola non lascia alcun spazio al libero arbitrio, mentre la crudele disumanizzazione viene perpetrata mediante ingenti dosi di sedativi mirati a placare l'istinto innato in uomini ridotti ad automi,ammaestrati al consumismo e alla cieca obbedienza da subdole istituzioni religiose e governative.
Scenografie asettiche senza punti di riferimento e una fitta rete di telecamere, posizionate anche nelle disadorne abitazioni, contribuiscono a rendere ancor più soffocante l'ambiente,tormentato inoltre da un incessante diffusione di annunci vocali finalizzati all'obbedienza e all'indottrinamento.
Lo scorrere narrativo, ripetitivo e statico,adatto a sottolineare l'apatia in cui sono costretti gli umani,con il passare dei minuti si fa sempre più incalzante.Con la ribellione di THX 1138 (un Robert Duvall in forma) la pellicola prende definitivamente quota dopo una prima parte esasperante,i dialoghi si fanno più frequenti ed il finale suggella un'azione che vede il fuggitivo cercare di raggiungere la superficie e la conseguente libertà.
Un film girato quarant'anni fa che purtroppo è metafora estrema dei nostri tempi ,un piccolo cult misconosciuto consigliato agli amanti della fantascienza e non solo.

Oskarsson88  @  20/01/2011 22:04:40
   6 / 10
mi ispirava assai la visione, purtroppo mi ha annoiato!

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  15/09/2010 08:49:44
   8 / 10
Grazie ai suoi fondi illimitati, Lucas ha "restaurato" questo suo primo film aggiungendo effetti speciali e realismo alla pellicola, un po'come ha voluto fare a suo tempo alla saga originale di Guerre Stellari. Però, forse, deve aver ascoltato le critiche per una volta, e il risultato non è per nulla invadente. Anzi, probabilmente rende più fruibile il film anche al pubblico di oggi.
Questo film è notevole, sia per l'epoca sia per l'età che aveva Lucas. Sicuramente non si discosta tantissimo da una certa visione del mondo dell'epoca, ma tanti sono i film che in seguito si sono ispirati a questo (La Fuga di Logan, Equilibrium)

Mr Manhattan  @  14/09/2010 23:59:50
   8 / 10
Film a velocità crescente....comicia piano e man mano il ritmo sale, ciò coincide con l'aumento dell'ansia e del senso di impotenza in un ambiente clustrofobico

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Film opprimente sulla spersonializzazione dell'individuo conseguente ad un evoluzione perversa della società,che porta ad aumentare sempre più le distanze interpersonali.
Promosso!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  22/05/2010 09:48:30
   8 / 10
Molto bello questo esordio alla regia del giovane George Lucas, a cui si deve anche il soggetto e la sceneggiatura. E' un'opera sempre di fantascienza, ma completamente agli antipodi rispetto alla saga di Guerre Stellari che lo renderà poi famoso. Qui il futuro non fa da sfondo a spettacolari battaglie intergalattiche, né è il pretesto per mettere in mostra avanzati effetti speciali o improbabili creature. Il futuro qui si presenta come un mondo totalmente alienato e disumanizzato, una distopia che diventa metafora degli aspetti più inquietanti dei meccanismi della nostra società. Consigliatissimo agli amanti della fantascienza nelle sue più sinistre e inquietanti venature.

jannakis  @  22/01/2010 16:49:43
   9 / 10
Ispirato alle visioni orwelliane e alle teorie distopiche di A.Huxley thx 1138 ha senza dubbio contribuito a formare il genere negli anni a seguire. Sono infatti presenti tutti i temi classici della fantascienza moderna ma pochi film sono in grado di rappresentare in maniera così efficace l'oppressione della "società perfetta" quanto questo gioiello di Lucas. Imperdibile.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  28/12/2009 11:26:31
   6½ / 10
Sicuramente un buon film di genere distopico ma un po troppo pesante.
Bella l'idea di Lucas anche se è impossibile non scorgere un'ispirazione orwelliana.
Bravo Duvall e belle le angoscianti scenografie.
Mi sento di consigliarlo solo agli amanti del genere.

USELESS  @  22/12/2009 14:18:47
   8½ / 10
Quoto l' ottimo commento di Bathory che credo potrebbe fare anche da recensione al film.
Lo avevo già visto anni addietro (in una pessima versione vhs, ora rivisto nella versione Director's cut 2004 restaurata e dove sono state aggiunte o modificate alcune scene è un' altra cosa) lo avevo dato un pò per scontato, anche per aver letto 1984 di Orwell dal quale ha chiari punti di riferimento, più per l' "atmosfera" che propriamente per i contenuti (e leggo in rete:
http://it.wikipedia.org/wiki/L%27uomo_che_fugg%C3%AC_dal_futuro
anche da "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley di cui provvederò alla lettura)
La presenza di un "Gesù in cornice digitale" e le cabine di confessione con risposte preregistrate (cabine utilizzate dal solo protagonista) è una idea semplice ma di effetto.
Certamente necessita di più visioni per meglio comprenderne i contenuti.

FurFante9  @  10/11/2009 17:00:07
   7 / 10
Molto interessante. richiede attenzione. è un viaggio...un trip. Da manuale la regia; si intusice un non so chè di importante, di qualitativamente alto

RedPill  @  25/09/2009 21:14:41
   8 / 10
THX 1138, interpretato da Robert Duvall, è il prodotto di una società che inibisce i propri individui da ciò che li rende veramente umani, controllandone mente e corpo, e rendendoli schiavi inconsapevoli, di un'esistenza ben lontana dal poter essere definita vita.Prodotti incapaci di ribellarsi e reagire, ma inevitabilmente ancora legati però, alle radici più umane della loro stessa natura.Uomini(macchina), privati dell'individualità interiore ed esteriore che li contraddistingue e ridotti a semplici codici d'identificazione.Una (pre)visione fanta-drammatica per un soggetto decisamente originale che getta le basi di una sceneggiatura ottimamente curata; inquadrature statiche, scenografie fredde, schematizzate e a lunghi tratti minimaliste completano l'opera, rallentandone però lo scorrimento in alcuni momenti.Essenziale il contributo dato dalla fotografia, che rende l'ambientazione ancor più claustrofobica e innaturale.Lucas si presenta così nel 1971, con un lungometraggio in grado di dimostrare già allora la personalità e le potenzialità del giovane regista, e che a distanza di quasi quarant'anni rimane comunque d'attualità, grazie al suo messaggio metaforico e perché no, provocatorio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  04/09/2009 18:09:30
   7½ / 10
Davvero curioso: Lucas, prima delle “Guerre stellari”, aveva girato un film di fantascienza per certi aspetti divergente dalla spirito dilettevole della celebre saga. Un’apprezzabilissima (e inquietante) riflessione sul dominio delle macchine e della conseguente spersonalizzazione dell’uomo nell’era tecnologica. Statico, lattescente, prende alta velocità soltanto nell’inseguimento finale. Un notevole esercizio realizzato con pochissimi mezzi, dove il bianco, dominante, non è quello della purezza, ma quello antisettico dell’anonimia, dei camici ospedalieri e di quelli scientifici; e del silenzio, della nevrosi al nulla, della vacuità.

kastaldi  @  14/04/2009 16:51:21
   5½ / 10
Nei commenti a Equilibrium qualcuno gridava al plagio e, incuriosito, mi sono guardato THX1138 per trarne le debite conclusioni. Quoto Alexp79: deluso. E poi plagio non è la stessa cosa di ispirazione! Visionario e a tratti alquanto pesante da seguire.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  14/03/2009 16:10:32
   8 / 10
Si notava già da quest'esordio che Lucas sarebbe divenuto poi quello che tutti conosciamo e avrebbe sfornato la più grande saga fantastica mai realizzata prima. Questo film è una perla per i fan e un ottimo prodotto per gli altri. Da vedere assolutamente.

Bathory  @  15/01/2009 23:16:25
   9 / 10
Dopo la visione di questo film si comprende come George Lucas fosse un genio; il problema è che in seguito al boom avuto con Guerre Stellari (bello per carità, ma è puro cinema d'intrattenimento), ha pensato bene di spegnere il cervello e vivere di rendita, salvo poi tornare a fare il regista (mossa commerciale o semplice noia esistenziale?) rimettendo mano alla sua pellicola più famosa con altre tre (inutili?) episodi.
Pardon, Lucas è lo sceneggiatore dei tre, anzi quattro Indiana Jones, pellicole create per le grandi masse, figli (o padri?) di un misero cinema d'intrattenimento tanto in voga oggi, lontano anni luce dal clima cupo, nero, asfissiante, in pieno stile orwelliano che trasuda questa straordinaria pellicola.

Riguardo al film in questione si capisce che quando ci sono le idee non è importante un budget astronomico, effetti speciali all'ultima moda; i contenuti, i dialoghi, le atmosfere danno vita ad una pellicola eccelsa..incredibilmente attuale visto il rin********mento mentale che ci sta cogliendo tutti da qualche anno a questa parte..

Gli uomini, costretti a vivere sottoterra in seguito ad una precedente guerra che ha sconvolto il pianeta (nostro futuro scenario?), sono ridotti ad automi senza la minima capacità critica, privati del pensiero, della felicità, della tristezza, del dolore, dell'amore, del sesso..di qualunque cosa rende l'uomo VIVO.

"La personalità è un delitto perchè tende a sopraffare il prossimo"

"Il pensiero è un delitto perchè porta a giudicare l'opera della suprema organizzazione"

"Solo nell'efficienza vi è la felicità"

Questi, i moniti ripetuti in continuazione da una cordiale voce di sottofondo, questi i valori, i modelli con cui l'umanità nasce cresce e muore, in un apparente mondo perfetto e privo di ingiustizie e sopraffazioni.
L'uomo nasce già morto, destinato a vivere un'esistenza tranquilla, insipida e dannatamente vuota.

"L'amore è la vera dannazione dell'uomo"

"Il sesso provocatore di infelicità è stato eliminato dal nostro sistema"

L'uomo non ama più, non fa più l'amore, si riproduce in laboratorio, come si fa oggi con i batteri in laboratorio; il contatto fisico tra uomo e donna non c'è, ci si limita a reprimere il "perverso" impulso sessuale in camere di riabilitazione; curare gli istinti diviene la primaria attività della perfetta macchina che è lo stato, ente infallibile e assoluto, del quale l'individuo nemmeno si rende conto tanto è abituato ad obbedire inconsciamente dalla nascita.

In questo oscuro scenario, una luce fioca ma non effimera nasce. LUH 417, una donna, uno dei tanti "esseri" che abitano questo incubo che è il futuro dove si è privati persino del nome, ridotto a una siglia con con varie cifre, smette di prende le pillole fornite dal governo allo scopo di controllare le menti della popolazione.
Lei scoprirà di poter pensare, poter amare, e lo insegnerà a THX 1138 (un immenso Robert Duvall), il quale comincerà a manifestare la volontà di fuggire da quel mondo cosi drammaticamente piatto.

Inizierà una splendida e avvincente fuga, intesa come lotta per la sopravvivenza (o vera vita?), dove THX 1138, in compagnia di un "amico" quanto mai prezioso, ossia l'ologramma della sua intelligenza, del suo pensiero critico (geniale Lucas), dovrà superare mille ostacoli, la durissima repressione del Dio Governo pur di accedere al VERO mondo,dove l'uomo non è più schiavo, prigioniero dello stato oppressore, ma libero, diverso dagli altri.

In 77 minuti c'è tutto questo e molto altro, ma vi rimando alla visione e riscoperta di un simile capolavoro, perchè le mie sconnesse parole non riescono ad esprimere la grandezza e perfezione di una pellicola di tale caratura.

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/12/2009 04.23.39
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everyray  @  22/12/2008 14:24:27
   7 / 10
Racconto futuristico su una società in cui il sesso è vietato e tutti si assomigliano,uomini-macchina come automi programmati e privi di sentimenti.
La sceneggiatura è un po piatta,ma la resa visiva è davvero notevole specialmente se si pensa che è un film del 1971!!
Il finale invece mi è sembrato inconcluso...

Invia una mail all'autore del commento nrgjak  @  04/03/2008 20:07:02
   8 / 10
grande inizio per lucas,ottima storia ed effetti, è un po' un mattoncino nella parte centrale ma di sicuro è un bel film, che ne ha ispirati moltissimi altri

alexp79  @  26/09/2007 20:19:37
   5 / 10
ben fatto, attori molto bravi, tema molto interessante, alcuni dialoghi molto buoni, ma la parte centrale mi ha davvero addormentato. Ha ispirato sicuramente The Island ma anche Equilibrium. Peccato perchè pensavo di vedere un capolavoro

Invia una mail all'autore del commento Proto Sul Pero  @  25/07/2007 17:02:42
   8½ / 10
Primo lavoro di un regista molto promettente, a quel tempo appena venticinquenne. Lucas produce un''opera molto cupa e inquietante, che ha un valore soprattutto critico nei confronti della società, un film dove ipotizza un futuro in cui vige una politica distruttiva, che reprime persino gli istinti più naturali dell''uomo, costretto a vivere nel sottosuolo.

Dal punto di vista tecnico sono molto interessanti le scelte scenografiche e molto bravi gli attori, in particolare Robert Duvall nei panni di THX 1138.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/07/2007 00:45:13
   9 / 10
Un formicaio di esistenze alienate, disumazzate, create con il solo ed unico scopo di essere semplici ingranaggi di una società caratterizzata dal consumismo più sfrenato. Un esordio alla regia, quello di Lucas, folgorante e sfortunato (commercialmente parlando). Ci offre una visione del futuro tra le più angoscianti e cupe che abbia mai visto, in cui anche la fuga verso l'ignoto rappresenta una pur minima speranza dal nulla esistenziale.

Dick  @  01/07/2007 17:44:37
   8 / 10
Fantascienza adulta ambientata tra una tecnologia austera con una storia che coinvolge man mano. Chi lo direbbe che questo film è dell' affarista Lucas che tutti oggi conosciamo. Vabbé, altri tempi per lui.

P.S. Ma la tipa (per non dire di peggio) perché smette di prendere le medicine?

Invia una mail all'autore del commento GabrieleDome  @  27/06/2007 12:13:00
   7 / 10
Molto interessante anche per i temi,poi se si guarda film cme THE ISLAND si capisce da dove hanno preso l'ispirazione..
Bisogna aver voglia di guardarlo,richiede attenzione e soprattutto è un viaggio interiore nella mente del protagonista che nn accettà la segregazione..

iosper  @  29/04/2007 21:31:58
   2½ / 10
Mi dispiace, ma io l'ho trovato molto noioso, tant'è che stavo per prendere sonno per ben 3 volte nei 90 minuti di film. E' poco chiaro, fastidiosa sia la fotografia che la colonna sonora.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  15/04/2007 19:46:44
   8 / 10
Il superbo esordio di George Lucas è un angoscioso film fantascientifico, davvero inquietante, lontano anni luce dalla spettacolarità di "Guerre stellari".
Scenografie scarne, il colore bianco è ovunque e il cast comprende donald Pleaseance e Robert Duvall.

Essenziale e bellissimo, da vedere per scoprire un Lucas praticamente opposto ai successivi.

uplifting  @  04/11/2006 14:03:30
   7½ / 10
Film abbastanza impegnativo e pieno di signficati; la storia può risultare poco chiara e confusa. Il regista tuttavia vuole descrivere una situazione futura di un certo tipo, e ci riesce perfettamente: questa rimane dentro lo spettatore ben oltre la visione del film, così come il memorabile finale

1 risposta al commento
Ultima risposta 19/04/2007 17.03.46
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  27/07/2005 11:23:25
   8 / 10
So che sembrerà incredibile ma Giorgione Lucas non ha sempre giocato coi pupazzetti.
In realtà iniziò la sua carriera con questo splendido film, cupo, essenziale e senza uscita, ben scritto (e non ci si crede visto quel che è uscito dalla trentennale gestazione di Ep3) e ben diretto.
Poi fece il colpo di SW e prese la strada che tutti conosciamo, con gran sollazzo dei seguaci dell'impero ma altri 2-3 film come questo li avrei volentieri barattati con buona parte dell'esalogia jedi.


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Ultima risposta 27/07/2005 12.07.53
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Constantine  @  25/07/2005 14:29:49
   9 / 10
Opera prima del padre di Star Wars George Lucas, scritta e diretta dallo stesso, prodotta da Francis Ford Coppola. Si sente che questo prodotto oltre ad essere un film è anche un esercizio di tecnica e di presentazione dell'allora giovane regista che cercava di ritagliarsi un posto, la sceneggiatura è molto interessante, la trama e le idee mettono in luce un genio ed un estro di indubbio valore; la società ricreata per il futuro da Lucas ha annullato l'unicità e la personalità dell'individuo, gli ha tolto la libertà e lo tiene sotto controllo tramite droga e religione ( concetto estremamente attuale). Una visione pessima dell'evoluzione umana, il protagonista, interpretato da un superbo Robert Duvall, fugge dall'uomo stesso verso un ritorno alle origini e alla libertà; il signor Lucas dimostra già alcune delle passioni che lo accompagneranno durante tutta la sua carriera: gli inseguimenti in auto, i cyborg senzienti, addirittura un ologramma in carne e ossa fuggito dal suo sistema di programmazione. La ricerca dell'effetto e della bella inquadratura è molto presente, ma non danneggia il film anzi gli conferisce quasi una sorta di monumentalità, veramente molti colpi di classe ( come per esempio la prigione mentale per i rivoluzionari o i fuori legge), la colonna sonora è ottima e assolutamente il finale ha un fascino eccezionale. In sintesi finale un promosso a pieni voti, un film che sembra un opera matura ed invece è un esordio sensazionale.

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