masters of horror 2: contro natura (2006)

Altro bell'episodio di Dante per la seconda stagione di "Masters of Horror" dopo l'ottimo "Homecoming".Limiti generali a parte,temi non nuovi come fanatismo religioso,sopraffazione maschile,apocalisse ed ecologia sono messi in scena con efficacia.E la disgregazione familiare viene spinta all'estremo(con il momento peggiore intelligentemente suggerito anzichè mostrato)-Poco sangue,ma lo spirito di fondo è sarcastico e cupo allo stesso tempo.Quella che si dice capacità di saper sfruttare al meglio i mezzi risicati.

L'idea poteva essere accattivante ma la realizzazione è mediocre.
L'odio che si prova per alcuni personaggi e la banalità dei dialoghi, oltre alla poca incisività di scene e recitazione, rendono questo episodio inconcludente e privo di appeal, tanto che la visione (e il voto) ne risente.

L'idea non è tra le più originali. L'arrivo di un virus che induce a comportamenti distruttivi e che si diffonde in tutto il globo è un canovaccio visto e rivisto. Più che un MOH lo definirei un esperimento di fantascienza. Anche i colori utilizzati nella fotografia e le continue riprese ai cieli stellati rimandano questo film ad un genere sensazionalistico anni'80. Non mi è piaciuto

Parte benissimo per la prima mezz'ora, con tanta tensione e l'epidemia che fa da padrona.. poi via via scema sempre di più per sfociare in un finale poco comprensibile ai più.. peccato. Comunque meglio di tanti altri episodi.

Discreto episodio della seconda stagione diretto da Joe Dante.
La trama è piuttosto originale,sviluppata discretamente fino ad un finale a mio avviso abbastanza pessimo.
L'episodio contiene questa volta un messaggio ambientalista.
Buona naturalmente la regia e la recitazione.

Da buon vecchio regista militante Joe Dante parte da presupposti pro-ambiente per scatenare una non meglio identificata epidemia che spinge gli uomini a sterminare le donne. Un'estinzione di massa che parte dall'eliminazione della possibilità di procreare, un po' come accade in natura quando gli entomologi vogliono arginare una specie dannosa per gli uomini o i raccolti.
Finale bruttino a parte, più per la messa in scena dozzinale che per l'idea, è da premiarsi il coraggio del regista nel lasciar perdere gli effettacci tanto di moda nell'horror moderno spostando l'attenzione su un messaggio degno di considerazione.
In "Contro natura" è la disgregazione di una famiglia ad essere portata a galla, la drammaticità della situazione si concentra quindi su un gruppo di persone circoscritto. Ciò purtroppo limita le possibilità di regalare una visione ad ampio respiro che avrebbe favorito sviluppi potenzialmente più sorprendenti. Dante viaggia col pilota automatico senza trovare particolari guizzi narrativi, inoltre intavola moltissimi argomenti non riuscendo a svilupparli per via di una durata che gli impone di saltare a piè pari qualsiasi approfondimento.

Joe Dante ritengo abbia fatto fatto un buon lavoro con questa puntata.
L'unico appunto che gli faccio è che di horror c'è ben poco, sia in " homecoming" che in " the screwfly solution ".
L'idea di parteza è particolarmente originale :
un'epidemia di fanatismo religioso che si diffonde attraverso le mosche e che coniuga sessualità ed aggressività.
Questo pericoloso cocktail comporta un'estremo maschilismo, che esalta i difetti del " maschio dominante".
Insomma, qualunque uomo veda una donna, se la stupra e la uccide.
Molto interessanti alcuni risvolti che la trama prende, soprattutto in relazione al padre di famiglia.
Ho notato anche una citazione ad " imprint" , dato che si vede la scena della tortura sullo schermo di un ospedale.
Comunque l'unico elemento veramente poco riuscito ( e secondo me anche parecchio inspiegabile) è il finale.
Se qualcuno riuscisse a spiegarmelo mi farebbe un grosso favore.

SPOILER

Per tre quarti è uno dei migliori episodi visti, poi arriva la fine...
La mezz'ora successiva alla visione l'ho spesa cercando le mie palle sotto gli armadi.

Idea non male (per molti aspetti ricorda "E venne il giorno"), film così così anche per colpa del brutto finale...

L'uomo è il cancro della terra e qualcuno si è preso la briga di debellarlo. Buona idea, discreta la realizzazione.

Non male, potrebbe essere migliore.

Parte bene , la prima parte non è male , girato bene e le scene si sangue son fatte benino , ma come succede per Imprint , il finale fa perdere parecchi punti all'intero film . Peccato ...

Joe Dante è da un bel po' che dovrebbe fare il camionista.

Non male, l'idea è carina ma si perde un po' troppo qua e la tra scene insulse e critiche antropologiche. Finale bruttarello.

Dopo l'episodio della prima stagione "Il candidato maledetto", Dante ripropone un'altra critica alla società moderna, ma in maniera decisamente meno riuscita rispetto al film precedente.
Buone idee, ma portate avanti in maniera confusa e con un finale ridicolo.

Non del tutto riuscito questo MOH della seconda stagione. Idee piuttosto buone ma gestite male, per non parlare del finale che cerca di dare una spiegazione ma risulta insipido e a tratti ridicolo. Non da buttare comunque, soprattutto per la riuscita prima parte! Nel complesso quasi sufficiente.

Seppur inferiore a Homecoming, Joe Dante non mi ha MAI deluso e c'è da dire che era difficile fare un altro Master a quei livelli. Però non è affatto male e mi è piaciuto. Più che horror, è fantascientifico e le atmosfere apocalittiche evidenziate con la follia di massa mi hanno ricordato molto quelle de "Il seme della follia" con i dovuti paragoni ovviamente. E poi che sorpresa, non avrei mai pensato di vedere Jason Prietsley in questo film! Tra gli aspetti negativi, ho trovato una prima parte molto più interessante della seconda, anzi quando si tratta di schiacciare sul pedale il film si intoppa. Peccato, avrebbe potuto venire molto meglio.

Thriller fantascientifico che starebbe bene in una saga stile "ai confini della realtà" oppure "x-files", ma che con il genere horror non c'azzecca... per niente!
Dovendo far di necessità virtù, abbassando notevolmente le aspettative personali in questa fiacca seconda serie di MOH (ahimè un po' una delusione salvo poche eccezioni), l'episodio tutto sommato resta godibile per una visione disimpegnata, cogliendo quel buono che c'è nella critica sociale e nell'esplorazione psicologica sulla misoginia della mente del contemporaneo... "maschio dominante".

Sufficiente a questo secondo MoH di Dante, che sicuramente aveva fatto un lavoro migliore nella prima serie. Qui ci troviamo di fronte a un episodio piu horror rispetto a Homecoming, ma non mancano le critiche, che questa volta sono rivolte al genere umano. Sotto questo aspetto ricorda un pò Pelts di Dario Argento.

SPOILER
Ora mi mancano The washingtonians e Dream Cruise, dopodichè i Masters of Horror li avrò finiti tutti! :)

Mi aspettavo qualcosa di ironico visto il nome della regia,invece questo episodio è pessimistico al massimo,con un atmosfera pesante e devo dire che è tra le più belle di tutti i Masters of horror.
Bella citazione ad Imprint. Quanto alla storia ci sono picchi di tensione,sarebbe potuto essere uno dei migliori MOH invece si perde molto verso la fine in cui si cerca di dare una facile giustificazione a tutti gli avvenimenti successi in maniera puerile.
Eppure è una sorpresa piacevole e misogina.

Ennesimo episodio poco riuscito della serie Masters of Horror che non ha avuto grande successo. Pochi infatti sono i "minifilm" di questa serie che si salvano e questo non è certo tra quelli.

Dante non si smentisce mai, e lo prova ancora una volta quest'ottimo mediometraggio, col Prestley di Beverly Hills 90210 e l'Elliott Gould di M.A.S.H..

Il regista è molto impegnato sia socialmente che politicamente nei suoi 2 lavori per questa serie di Mick Garris, e questa puntata è additrittura più riuscita di Homecoming.

Il finale all'Incontri ravvicinati del terzo tipo è quasi stucchevole, ma durante il corso della visione molti sono gli spunti e i motivi d'interesse che spingono lo spettatore a rimanere vispi e attenti nel seguire l'opera (il rispetto della natura e verso la donna principalmente).

Citazione velocissima all'Imprint di Miike.

Da non perdere.

Era partito alla grande, in praticamente ogni dialogo si può cogliere una feroce critica su quello che siamo adesso e su quello che facciamo al nostro mondo: distruggiamo il pianeta, facciamo estinguere gli animali, facciamo sciogliere i poli, eliminiamo gli alberi, facciamo guerre e c’è pure chi violenta le donne… insomma, Dante con questo inizio folgorante voleva sfogarsi riguardo a questo mondo di *****, e io non potevo che appoggiarlo. Aspettavo il meglio dopo tutti questi sapienti ingredienti… però non poteva finirmi così il film, dai!!!
Voglio dire, sono d’accordo con chi dice che il film è tutto fumo, senza manco l’arrosto; purtroppo Dante non è stato capace di gestire il tutto nell’ora a disposizione e non ha approfondito alcuna di quelle premesse. Invece di avere dei colpi di scena la narrazione procede lenta e senza interesse, naturalmente la suspense qui non esiste come neppure lo splatter. Invece di ciò il regista ha messo tette e cu1i gratuiti, scopate varie e scene hard che manco fosse un film di Cicciolina. Ma il progetto si chiama Masters of HORROR mi pare, o no??? Me lo sono chiesto tante volte che ormai non ci faccio neanche più caso. Comunque, come ho già detto nel film non c’è niente di interessante e invece di mostrare qualcosa di vero horror, il film in molti punti sfocia nel drammatico, ma mica quello di buona fattura, quello noioso e forzato. E poi il finale era l’ultima cosa che non doveva succedere:


SPOILER

Insomma, l’unica cosa buona di questo mediometraggio era la critica che IPOTETICAMENTE doveva dare le basi ad una sceneggiatura grandiosa e senza vie di scampo, idee che purtroppo non sono state sviluppate come dovuto e perciò quello che è uscito è stato un horrorino deboluccio.
Se do 6 è perché sono molto generoso, non per altro.

Un episodio poco incisivo e neanche troppo interessante. La storia di base poteva anche essere buona, ma viene portata avanti in modo troppo rapido e in disaccordo con quello che dovrebbe essere il genere di appartenenza. Forse una tematica di questo genere avrebbe meritato una pellicola di 80-90 minuti. Così non sfrutta il suo potenziale. Anche il finale non risolleva le sorti di questo film. Insufficiente.

Fantascienza apocalittica per questo episodio della seconda serie di Masters of Horror a cura di Dante reduce da Homecoming uno dei migliori episodi della prima serie…
L’idea di base (ottima) sono vent’anni che gira nella mente di Joe Dante ma il risultato finale è tutto fuorché esaltante… In realtà la prima parte è davvero molto interessante, purtroppo lo scarso minutaggio non permette a Dante di gestire al meglio la storia…
Infatti dopo la prima mezz’ora si potevano prendere almeno una decina di strade differenti, Dante opta per uno sviluppo troppo repentino e quasi tagliato con l’accetta, non per nulla viene in breve raggiunto un finale abbastanza improvviso per quanto interessante!

Il problema comunque è fondamentalmente nel minutaggio, troppa carne al fuoco per troppo poco tempo: la guerra dei sessi, la critica ad un certo tipo di fanatismo religioso, quello all’uso deprecabile della Terra ecc… Far convivere tutti questi spunti in 55 minuti è praticamente impossibile! L’errore di Dante in realtà sta principalmente qui…
Come serie televisiva probabilmente sarebbe stato un successone!

Idea non sfruttata a pieno..potenzialmente poteva essere un episodio esplosivo ma alla fine gli manca qualcosa..poi francamente il finale criptico non si può proprio vedere e fa perdere alla pellicola almeno un voto..sufficiente nulla di più.

Carino questo filmetto che fa sua la dimensione del medio metraggio. Come a dire: meno male che dura poco, perchè già il finale lo fa assomigliare ad un episodio di x files o ai confini della realtà. Però la mano di Dante si vede, qualche picco di tensione anche e gli attori sono decenti.

in questa seconda stagione sembra un pò tutto premeditato: infatti, si toccano temi di scottante attualità (vedi l'aborto in 'Pro-life'; l'eutanasia in 'Right to die' e lo stupro in questo 'The screwfly solution')... comunque questo MOH è davvero bruttino... eppure registi come Dante e Carpenter avevano creato veri e propri capolavori nella prima stagione... L

voto: 5

Fottutamente folle! quello che e scaturato nella mente di Joe Dante e qualcosa di veramente strepitoso! secondo il mio punto di vista e uno dei miglior masters of fatti, veramente sadico e fuori di sè, con una buonissima interpretazione da parte degli attori.

Bella la prima parte ma la fine, come qualcuno ha già detto, è troppo tirata via, ci sarebbero voluti 10 minuti in più. Per il resto, non dei migliori ma neppure da buttare.

partito abbastanza bene si risolve in maniera troppo frettolosa!Non c'era abbastanza tempo per affrontare tutto l'argomento in un'ora e non è la prima volta che mi capita di pensare una cosa simile dopo aver visto un "masters of horror"!
Comunque Dante l'ho preferito per l'episodio del primo episodio "homecoming" a mio avviso un dei migliori della serie!
Qui l'idea di partenza è buona...ma che fine fanno marito e figlia?

sembra più una puntata di x-files che un horror,comunque a parte questo il film risulta abbastanza noioso e anche poco originale per la storia,mi è piaciuta soltanto la scena finale.non è un horror sicuramente anche perchè non si avverte un minimo di tensione in tutta la sua durata,ne paura,ne suspance.mezzo voto in più per la scena finale

ottimo film, originale la trama, ben studiato nei particolari e dettagli..

Non mi ha emozionato piu' di tanto. E poi dopo l'ottimo lavoro fatto con homecoming speravo in qualcosa di piu'.

Nonostante l'importante messaggio che Dante ha voluto trasmettere al pubblico con questo mediometraggio, non sono rimasto molto soddisfatto di questo episodio ed in generale finora non sono per niente soddisfatto della seconda serie di MHO.
Do un 6 a "Contro Natura" (titolo italiano) se non altro per l'impegno sociale ed ambientalista di Dante.

Di horror qui ce ne ben poco, ma la storia è abbastanza carina ed è molto curata; homecoming è stato superiore, ma anche in questa serie dei MOH Dante non ha deluso.

Non saprei in che genere inserire questo film,a tratti drammatico,a tratti thriller,anche un pò fantascientifico....Di horror c'ha poco,questo è certo. Comunque un buon episodio che merita di essere visto. Buona l'interpretazione di Jason Priestley,ovvero il vecchio Brandon del telefilm cult anni 90 Beverly Hills 90210.

la prima parte è eccezionale, veramente da brividi, peccato che nella seconda tutto inizi a diventare confuso e frettoloso, fino a un finale posticcio e sconveniente. Rimane comunque un episodio da vedere, anche solo per la prima mezzora. Gli attori sono molto bravi, a un livello superiore rispetto ad altri episodi, e poi c'è anche il grande Elliot Gould. Joe Dante si conferma sempre un regista dalla mano solida e originale

La seconda serie dei MASTERS OF HORROR la sto trovando deboluccia, sicuramente la prima è migliore.
Fin ora della seconda serie il migliore che ho visto resta PELTS.

continua il revival dei telefilm per ragazzi e joe dante rispolvera nientepopodimeno che brandon di beverly hills, nell'inusuale veste di ricercatore/entomologo.
per quanto concerne il film, il finale è orribile; ed è un peccato perchè il lavoro meritava. dante abbandona l'ironia (se non in poche occasioni), per un film apocalittico e senza speranza, in cui fiducia e amore famigliare lasciano il posto a paura e desiderio di sopravvivere. passo indietro rispetto a homecoming, ma un bel film.

molto interessante anche l’episodio diretto da joe dante,che non rinuncia a qualche amara riflessione pessimistica e ad un finale che lascia poche speranze.anche qui,come in john carpenter,si estremizza quella che è una realtà ancora oggi ampiamente diffusa,cioè quella della violenza nei confronti della donna,arrivando ad ipotizzare un mondo destinato al collasso.ma in realtà,la riflessione riguarda la totalità del mondo umano,come dice esplicitamente lo studioso in punto di morte:”qualcuno deve aver visto la terra e deve aver deciso che starebbe meglio senza l’uomo”.quindi il tema di fondo sembra essere quello dell’indole autodistruttiva presente nell’uomo,e non a caso viene spiegato come nell’eccitazione siano presenti contemporaneamente due forze:l’attrazione e la violenza.
Non mi ha convinto purtroppo il finale,perché dante decide di far intervenire un elemento estraneo all’uomo per giustificare la sua distruzione,quando secondo me sarebbe stato più coerente far provenire questa distruzione dall’uomo stesso.