Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
La ricetta dei film di Emmerich non varia poi molto da un film ad un altro: caratterizzazioni dei personaggi abbastanza semplici, azione a go go, grande ritmo a tenere su storie al limite del verosimile, ironia a stemperare le situazioni. Qualcuno trova questo "Moonfall" deludente, per me è un onesto action con qualche rimando ad "Armageddon" ma più che godibile nel suo essere un popcorn movie.
Una ca**atona Action/Sci-Fi in pieno stile Emmerich. Un tributo ai film catastrofici di 20/30 anni fa che, al netto delle classiche americanate e discutibili basi scientifiche, intrattiene e stupisce per il comparto grafico davvero di alto livello. Per passare 2 ore staccando io cervello va benissimo.
Roland Emmerich concepisce un blockbuster vecchia maniera, chi lo critica per la troppa ingenuità non capisce i suoi successi del passato. Questo film è un suo modo per dimostrare tutto quello che ha regalato tra fine 90 e inizio 2000: personaggi superficiali ma toccanti, fantascienza strampalata ma comunque densa di un certo peso, disastri catastrofici a non finire. Moonfall è un testamento quanto manifesto artistico di un certo modo di fare cinema a Hollywood. Personalmente mi è sempre piaciuto quanto emozionato, l'altro lato del cinema che ho sempre tifato.
una cavolatina divertente alla fin fine ma che non lascia nulla se non il ricordo delle scene visivamente spettacolari. peccato perchè con l'idea di base si poteva fare molto di più, ma ci è stato costruito sopra solo lo stretto necessario senza approfondire nulla e questo rende il tutto troppo esile per reggere. da vedere ben consapevoli che questo è il classico film di Emmerich, pieno di roba che si distrugge e nulla più
Indubbiamente Emmerich ha una spiccata dote nel dirigere film catastrofici ad alto effetto di spettacolarità e questo garantisce per chi li vede un alto tasso di adrenalina e stupore soprattutto se visti al cinema. La trama esssendo un film di fantascienza non può essere più di tanto logica ed arrivare al cambio orbitale della luna, a teorie complottistiche in cui quest'ultima sia una megastruttura creata dai nostri avi ed altro è difficile da digerire per chi segue una logica ma io li vedo per divertirmi e quindi una sufficienza la merita anche per le solite sottotrame come conflitto padre figlio, genitori separati ed altro... Il nerd John Bradley da quel tocco ironico che non guasta.
Film a mio avviso sottovalutato. Mescola tanti generi ma a mio avviso con una discreta armonia. Graficamente perfetto. Il finale lascia lo spazio a un proseguo interessante.
Ok, Emmerich ha dato il meglio di sè con The Day after tomorrow e qui siamo tutti d'accordo immagino.... tuttavia, attivando la sospensione dell'incredulità, questo soggetto è decisamente e classicamente interessante dal punto di vista prettamente fantascientifico, purtroppo il "nostro" tende sempre a stereotipare i personaggi, ad escludere qualsiasi tipo di dialogo interessante e a soffocare la tensione, in questo caso, imballata dalla videogameizzazione della messa in scena. Sembra un ingenuo ma brillante film sci-fi anni 50 realizzato con le risorse di oggi. Non lo boccio e personalmente lo preferisco di gran lunga ad Interstellar..... per esempio......
Emmerich prende tutto ciò che non ha fatto con Indepence Day 1 e 2 buttandoci tutte le possibili idee in questo film, difatto si vede. La storia per una volta risulta discreta, l'impegno c'è stato, seppur minimo. Lato personaggi stavolta ancor peggiore, così come i vari inconsistenti rapporti tra di essi (prima si odiano poi dal nulla d'amore e d'accordo), dialoghi ovviamente da velo pietoso. Non dico possa essere il suo miglior film (anche perchè The day after Tomorrow per me ancora si gioca quella parte) ma sicuramente è da Oscar confrontato a tutte le sue ultime pellicole.
Evidentissima nota di plagio alla serie videoludica Halo: tanto di Anello Sacro in una scena, per non parlare di tutta la parte sugli "Antenati", sicuramente scopiazzati dal plot dei Precursori e Predecessori, inoltre la massa nera è evidente sia ispirata ai Flood.
Mi farò andare bene il fatto che la Luna artificiale fosse inoltre la Morte Nera e che tutta la parte esplorativa fosse Star Trek. Alla fine Emmerich si sa, non è un vero autore, quindi è chiaro si debba per forza di cose ispirare pescando qua e la, per tal motivo me lo faccio andar bene e pace, l'importante è che mi sia divertito.
Il film si spacca in due e in queste due parti c'è la prima che reputo la migliore,la scoperta la possibile soluzione e i primi effetti speciali davvero notevoli,la seconda parte diventa abbastanza banale con scene assurde anche se ben fatte e la motivazione dell'accaduto non mi ha convinto molto...alla fine bisogna prendere il film per quello che...un mix di suoi film precedenti con qualche scopiazzamento di altri generi...per puro divertimento e effetti speciali e da 8,il resto e da 4
Nella prima parte un classico catastrofico, con una idea di base assai affascinante. Nella seconda parte un classico della fantascienza in stile Star Trek, Guerre Stellari o soprattutto Alien e Armageddon.
Moonfall è un riuscito gioco di puro intrattenimento visivo, che fa della spettacolarità il suo punto di forza, portando su grande schermo grandiosi effetti speciali declinati con il massimo realismo disponibile sul mercato. Nella prima parte del film, presenta una minaccia impossibile da sconfiggere divertendosi a inscenare catastrofi su scala planetaria che solo un gruppetto mal assortito di eroi può sconfiggere. Nella seconda metà, la più riuscita, mette in moto la risoluzione della storia seguendo binari già collaudati ma al contempo aprendosi con entusiasmo a una fantascienza più classica e di ampio respiro. A Roland Emmerich va riconosciuto un merito non comune, forse unico a Hollywood: saper padroneggiare con efficacia complesse produzioni ad alto tasso di spettacolarità mantenendosi coerente alla propria visione di fantascienza e cinema. Qualità confermata dalla sua ultima fatica, un kolossal catastrofico costato 150 milioni di dollari, di fatto la produzione indipendente più grande degli ultimi anni.