once were warriors - una volta erano guerrieri (1994)

Capolavoro. Senza se senza ma!

CULT senza tempo!

Il film é bello pero' é troppo forte e crudo. svegliarsi la domenica mattina e vedersi questo film non é il massimo.. molta violenza ben rappresentata e il tipo di famiglia che uno non vorrebbe mai avere..
violenza sessuale, fisica, morale, botte in famiglia, non di certi un film da guardare con dei bambini a fianco.

Ne avevo sentito parlare bene in più occasioni; mi era stato consigliato da diversi amici, avevo letto i commenti (molto positivi) su Filmscoop......insomma, prima o poi me lo dovevo sparare sto film ed il grande momento è avvenuto ieri sera....
Per affrontare la visione al meglio sono andato prima in giro per la rete a documentarmi sulla cultura della civiltà Maori, rimanendo a dir poco affascinato dalle credenze e usanze di questo antico popolo, decisamente tribale e guerriero ma allo stesso tempo saggio e nobile; la danza di guerra Haka(adottata anche da alcuni giocatori di Rugby) è qualcosa di ipnotizzante e fuori dal comune; durante la visione non so dirvi quante volte ho sentito un'immensa forma di rispetto per questo popolo.....altro che la civiltà di cui andiamo tanto orgogliosi, la maggior parte degli esseri umani ha totalmente perso la spiritualità ed il contatto con la natura, nonchè il rispetto e la fierezza...ed è una cosa tristissima....

Il film è lo specchio delle terribili conseguenze che il popolo Maori ha dovuto subire durante il corso dei secoli, ridotti attualmente a vivere come degli zingari in territorio urbano o degli eremiti per chi, tra loro, vuole ancora seguire le tradizioni storiche; protagonisti i membri di una famiglia degradata e consumata dalla povertà, costretta a vivere soffocata dall'ombra del passato.
Jake la furia è un marito violento con la moglie e "padre padrone", nonchè strafottente, con i figli, vittima dell'alcol, sempre pronto ad affrontare risse al Bar, propenso ad organizzare festini a casa sua, amoroso in alcuni momenti, ma totalmente incontrollabile e imprevedibile.....
Una storia insomma come tante altre che riesce però a catturare l'attenzione grazie alla sua splendida regia e all'evoluzione sempre più marcata della sceneggiatura; un innesco autodistruttivo mostrato tramite situazioni sempre più spaventose ed agghiaccianti per poi arrivare ad un finale esplosivo......
Una pellicola spettacolare, girata divinamente e di grande intensità emotiva....
...un gioiellino da recuperare....

Film di una potenza devastante; crudo e sporco come la Nuova Zelanda colonizzata e anestetizzata dalla birra. Si respira aria di capolavoro già dai titoli di testa.
Jake La Furia, in negativo, è un personaggio memorabile. Il resto della famiglia in positivo, con gradazioni.

Assolutamente consigliato.

Ottimo film diretto da Lee Tamahori nel 1994.
La trama è molto interessante e nonostante si sviluppi in maniera abbastanza lenta non annoia mai fino ad un ottimo finale.
Ottima la regia e la recitazione.
Un film violento, triste e spietato da vedere assolutamente.

Abbastanza forte come film anche se mi ha dato l'impressione di andare un po' con il freno a mano tirato, non emoziona e colpisce fino in fondo complice qualche passaggio troppo lento e per il fatto che si entra nel vivo della storia solamente verso la fine. L'interpretazione però è molto buona da parte di tutti, peccato per l'eccessiva caricatura dei personaggi maschili di contorno, molto meglio la componente femminile con una straordinaria Rena Owen. Così com'è è un bel film ma secondo me si poteva fare ancora meglio.

Potente ritratto di una famiglia allo sfascio. Si poteva approfondire un po' di piu' per quanto riguarda i figli (soprattutto i due maschi) per il resto rimane un forte pugno allo stomaco, tosto nei contenuti e spietato nelle immagini, che trova i suoi maggiori punti di forza nelle scene di violenza domestica e nelle interpretazioni sofferta della Owen e terrificante di Morrison (il cui personaggio, curiosita', si chiama Jake La
Furia).
Interessante anche dal punto di vista sociale e culturale (la vicenda e' ambientata nella comunita' Maori).

Micidiale esordio di un'altra promessa degli anni 90 che in seguito pero' si e' perso nei meandri di Hollywood.

Nient'altro da aggiungere. Semplice ma schietto.
Vedetevelo assolutamente.

Ottimo film, lo consiglio. Film parecchio crudo su una famiglia neozelandese con un padre leggermente dispotico.

Crudo e amaro drammone familiare made in New Zeland.
Trama semplice ma abbastanza coinvolgente.
Le interpretazioni sono buone, ottima quella di Rena Owen.

Un buon film

7+

Bel drammatico d'oltre (...e oltre) oceano.
E' tutto tenuto in alto dalla trama che tiene incollati allo schermo e anche gli attori non sono poi male. Il film si segue facilmente e si lascia guardare con piacere.
Una bella colonna sonora.

un bel pugno nello stomaco 'sto film, proprio in tutti i sensi. molto drammatico crudo (anche troppo) racconta una storia familiare problematica. il finale come ti aspetti toglie qualcosa al film. sicuramente da vedere

Davvero duro , ma davvero da vedere ! Pazzesco

Ritratto di una famiglia devastata dall'alcolismo e dalla violenza... Un film "sporco" ma avvincente, recitazioni eccellenti e un finale che lascia l'amaro in bocca.

Film a tratti esasperato sotto alcuni aspetti: violenza enfatizzata ed esasperata descrizione degli eventi volta a sottolineare una assenza di moralità in alcuni passaggi fin troppo marcata. Detto ciò il film è di un buon livello tecnico e narratitivo. Buone le interpretazioni ed i tempi di dsvolgimento ed evoluzione della trama. Questa pellicola però fra le righe, a mio modesto parere, denuncia qualcosa di molto importante: lo sfilacciamento sociale e l'imbarbarimento frutto della occidentalizzazione che un opaese così bello ed affascinante come la Nuova Zelanda ha accolto-subito negli ultimo decenni.

Condivido commento di Acticus...
un buon film, ma non un capolavoro.
Rimane ben realizzato, ma la storia mette troppo in risalto gli eventi "ad effetto", cruda quanto basta.

Ottimo film. La storia di una famiglia neozelandese tra delinquenza e violenza. Film crudo che incolla alla poltrona fin dall'inizio. Ottima regia e buona recitazione. Bellissima la location (una splendida nuova zelanda). CONSIGLIATO !!

gran bella chicca anni 90.
sicuramente storia non originalissima nel suo sviluppo, che però grazie alla sua ambientazione non usuale ha comunque molto di particolare.
violento, addirittura feroce, con Jack la furia che incarna lo spirito violento di un popolo fiero (once were warriors appunto) adesso ridotto in ginocchio e senza speranza, non più a contatto con la natura, ma con la miseria della periferia.
un bel dramma, schietto e non retorico.
consigliato alla grande.

Non sono d'accordo con i pareri oltremodo favorevoli su questo film che, in vero, ho trovato rozzo ed effettistico nella sua esasperata drammaticità. Lo scavo psicologico sui personaggi non va oltre un semplice schema fiabesco di fuga dalla realtà, senza alcuna volontà di indagare le reali motivazioni che hanno spinto questa famiglia ad un adattamento sociale così squallido e privo di ideali. Quindi, molto risaputo sul versante sceneggiativo ma di indubbia presa emotiva e di grande robustezza stilistica. Mi rimane la sensazione di un film fin troppo gratuito e autocompiaciuto nella violenza coreografata e decisamente ambiguo nello spirito.
Il ritratto della società tribale Mahori è piuttosto inglorioso.
Ottima prova di Rena Owen.

Violento,crudo,reale,unico.La storia di Jake la furia e della sua famiglia ti entra dentro e non ti lascia piu'.Straconsigliato.

capolavoro! questo film me lo ricordero' per sempre per le forti emozioni che mi ha dato! struggente recitatazione da oscar da parte di tutti!! IMMENSO!

Nuova Zelanda, la storia tratta della condizione dei Maori al giorno d'oggi, un tempo coraggiosi guerrieri, oggi ridotti a vivere in una società che non rispecchia di certo le loro origini. Fortemente drammatico e comunque molto bello

Film molto violento ma più reale di quanto sembri.
Riesce a raccontare bene una storia rimanendo sempre coerente.
Forse, secondo il mio punto di vista,la media è un pò esagerata ma è sicuramente un buon film.

film cazzuto!!!!!!!!e con bella trama...nn puo lasciarvi indifferente...

Spaccato di vita, romanzata, ovvio, ma di un'intensità e durezza che ti fa dire: non c'è solo finzione, non si può inventare una violenza del genere.
Ambientanto in un mondo-ghetto fatto di metallo, muscoli e tradizioni (e alcol, a fiumi), la pellicola narra delle vicissitudini di una famiglia, padre violento e moglie martire, in bilico tra disfacimento e coesione. Un'opera realistica e dura, sia dal punto di vista delle immagini che della resa "psicologica".

Un film di una durezza e crudezza incredibile... Sconvolgente e originale...
Spiace non riuscire a comprendere a pieno la cultura dei Maori, mi avrebbe permesso di capire ulteriori sfumature...

Wow, davvero senza parole.
Trasmette un' angoscia e un senso di impotenza verso le difficoltà incredibile.
Una violenza immane e una tragedia familiare e personale.
Tutto in un ora e mezza.
Se ci pensi il tutto fa paura perchè è la pura realtà!
Assolutamente da vedere.

Quando vuoi vedere questo film, scordati le tue buone maniere e la tua personalità. Cerca di cancellare ciò che credi di sapere sulla vita e svuota la mente. Sei così pronto per entrare nella mente di Jake la Furia!!! Vivi questo film come se fossi lui e notereai che il giorno dopo il mondo ti apparirà diverso.

Tremendo, violento, crudo ma reale di brutto!

Film cult degli anni ’90 diretto da Lee Tamahori.
“Una volta erano guerrieri”, il fiero e combattivo popolo mahori, la sua cultura e le sue tradizioni, oggi nella desolata periferia della città sembra perso ogni barlume di ciò che era, il tutto sembra offuscato, cancellato da una autodistruttiva violenza, dall’alcol e dalla droga, vittime della “moderna civiltà bianca” ..riscoprire il significato, lo spirito e la fierezza delle proprie radici, protendersi verso un non facile avvenire con la consapevolezza che tutto deve rinascere da un nucleo solido come quello familiare ..uno spaccato della periferia degradata (ambientato ad Auckland in Nuova Zelanda), un melodramma intenso, eccessivo, condotto con un ritmo serrato e coinvolgente ..la sceneggiatura ha il pregio di osservare, ed al contempo analizzare (forse a tratti anche un po’ enfatizzare), quasi tutti i componenti della famiglia protagonista, questo per mostrarci le diverse prospettive in risposta ai tragici problemi sociali..
Pellicola che ha indubbi pregi ma anche alcune piccole lacune ..cast indigeno che si cala appieno nel dramma narrato, con tanta intensità e realismo, un fattore in più per questa drammatica storia di emarginazione ..lontano dall’essere un capolavoro ma senza dubbio un vero piccolo cult!

Che film! La drammaticità la percepisci a pelle, per non parlare del realismo con cui è stato fatto.

Grandi gli attori, e i personaggi da loro interpretati ancora meglio!

Semplice ed efficace.

Film molto bello e intenso, nulla di nuovo ma sicuramente una storia raccontata da un punto di vista inedito della cultura Maori e quindi stuzzicante.

Tutto già visto ricorda una certa cinematografia di Araki o un principe delle Maree più crudo e meno cinematografico.
Sorretto da una superlativa Rena Owen che lo impreziosisce con un performance s-t-r-a-o-r-d-i-n-a-r-i-a.
Forse la figura di jack la furia non è troppo ben approfondita, l'attore non è il massimo e il personaggio perde di spessore talmente tanto che ho letto che di questo film se ne è fatto un seguito stile Tarantiniano............assurdo così si manda a ****** tutto il messaggio di un film con un seguito che quasi compiaciuto ne mitizza il protagonista, da vedere il primo e da evitare il secondo come la peste bubbonica anzi non leggete nemmeno la trama.

film davvero crudo e viscerale! non lascia certo indifferenti...ti resta dentro per sempre. rappresenta una realtà purtroppo molto comune. toccante.

Uno di quei film che non ti dimentichi. E' la storia di una famiglia maori della Nuova Zelanda tra violenza, degrado e nonostante tutto anche qualche momento felice. Il film è stato uno dei più duri che abbia mai visto e Jack la furia resterà "da podio" tra i più violenti. Ritmo incalzante con alcuni momenti veramente angoscianti, molto bravi gli attori che sono tutti neozelandesi. Sconsigliato agli impressionabili, se non l'avete mai visto è obbligatorio recuperarlo.

Film cupo, duro, straziante. Realismo allo stato puro. La vita di una famiglia maori in Nuova Zelanda e del rapporto tra il padre padrone e la famiglia che forse non è più pronta ad accettarlo come pater familias. Tamahori ha stile e dirige con sapienza, cura dei particolari e dimostra di avere ancora un legame fortissimo con le sue origini. Quando si è americanizzato si è spezzato l'incantesimo. Bravissimi gli attori e dialoghi curatissimi. Un piccolo must

Un film bellissimo per quanto crudele e violento.

E' riuscito a tirarmi fuori i sentimenti più ignobili che possa provare un essere umano.

Film perfettamente riuscito nel suo intento.

Sconsigliato alle donne che hanno una certa sensibilità al tema!

Jack la furia lo ami lo odi! grandissimo film che ti trasmette troppe cose...

Davvero un buon film, non saprei dire il perchè, ma non me lo sarei mai aspettato.
Quanto ci si può sbagliare a volte.


Veramente bello, scorre via piacevolissimo, recitato ottimamente e ben diretto.
Di una violenza (intesa in tanti modi: da quella dura e pura a quella più subdola e meschina, come ad esempio quella perpretata dal parente stupratore ai danni della ragazza) agghiacciante, seppur sempre credibile, che comunque raggiunge benissimo il suo scopo (credo fosse questo l'intento principale del regista).

Consigliatissimo.

Una storia di emarginazione sociale, la violenza fattore quotidiano con cui dolorosamente convivere. Dapprima rassegnazione e accettazione, successivamente riscoperta della propria dignità. Un film intenso e emozionante, caratterizzato da un cast di attori all'altezza. Peccato che il regista si sia perso nei meandri hollywoodiani. L'esordio con questa pellicola prometteva più che bene.

che dire è uno di quei film che ti trasmette mille stati d'animo e ti fà pensare sempre..attori bravissimi

Travolgente, spietata e violenta opera prima di Lee Tamahori, regista oggi trapiantato a Hollywood e ormai da tempo incapace di dare un seguito a un film tanto significativo... forse una botta di ****, ma la cosa è irrilevante, Once Ware Warriors è un piccolo gioiello da recuperare assolutamente: caratterizzato da una descrizione impeccabile dei personaggi (interpretati da un cast in vero e proprio stato di grazia), il film racconta una storia di violenza domestica, ambientata nei bassifondi di una città australiana... duro, veritiero, estremamente coinvolgente, privo di momenti morti e dotato di una regia lucida ed essenziale, Once Were Warriors rappresenta uno spaccato imprescindibile di una realtà urbana ancora poco esplorata. Cult assoluto degli anni 90.

Film particolare, caratterizzazione dei personaggi praticamente perfetta, alcune scene di grandissimo impatto. Commovente ed intenso, violento e diretto, crudo e profondo. Grande film.

Con l'astuto occhio dell'antropologo, questo regista sconosciuto riesce a raccontarci una storia drammatica, violenta, piena di disperazione e di odio. Temuera Morrison in grande spolvero, ma questi neozelandesi sono davvero tutti molto bravi. Un film insolito da vedere soprattutto nelle scuole, forse qualcosina la può insegnare: da applausi!

Epica rappresentazione di un popolo di guerrieri e della sua identità strappata.
Ora disperato, ora avvincente, ora commovente, "Once were warriors" è uno di quei rari esempi di cinema locale che si erge a Storia universale.
Emozionante, fino in fondo.

niente male la rappresentazione del dramma della famiglia e di un popolo, personaggi ben caratterizzati, a volte si scade (perchè si esagera) un po, come nel finale (ultimamente ne rimango sempre un po deluso). classico film violento ma senza la pornografia della violenza, e molto ben fatto.

Spaccato di vita di una famiglia maori in Nuova Zelanda: passione, amore disagi, incomprensioni, miseria e tanta violenza.
Un piccolo CULT giovanile degli anni '90.

W Jack la furia!!!!!!

Violentissimo, vero, crudo. Bellissimo!

tutto sommato un bel film. Ci sono molte scene in cui i picchi di tensione sono veramente altissimi. Strano come quella casa, che all inizio semrba quasi un lido di pace, non sia in realtà altro che un vero inferno.Bel film, ripeto, ma non certo un capolavoro. SETTE!!

il degrado raggiunto da un popolo di nobili guerrieri sconfitti dall'invasore occidentale. Jake la furia è il personaggio che rappresenta tutta la decadenza del popolo maori. grande film

grande interpetrazioni degli attori, film su una famiglia in australia ke ha dei problemi con il capo della famiglia da vedere

meraviglioso, lo spaccato su di una famiglia profondamente segnata dai fendenti della violenza, della paura e della mediocrità umana.
un arcobaleno di emozioni, che oltretutto è recitato da dio e girato benissimo.

Una mazzata della durata di un'ora e mezza... Difficile stabilire quale sia la scena migliore perchè ce ne sono tantissime. Questo film è riuscito a farmi piangere, arrabbiare ed esultare, e non è una cosa comune per me. Non mi soffermo sulla trama altrimenti lo racconterei tutto, dico solo una cosa: Guardatelo!

Cosi pochi voti?!
Grande film!Jack la furia è stato il mio idolo per un bel pò...
Crudo e violento, racconta una realtà ai più sconosciuta, rigurdante la condizione dell'etnia nativa della Nuova Zelanda, ovvero i Maori.
Il fatto che sia stato girato in un posto esotico e affascinante come la Nuova Zelanda gli dà quel tocco di originalità in più,comunque il degrado sociale descritto è un concetto globale estensibile a molte altre minoranze etniche sparse per il mondo.
Straconsigliato!

Uno dei miei film preferiti, in assoluto, indelebile ricordo della giovinezza (sembra che io abbia trecento anni così però fa lo stesso). Tamahori dirige una pellicola intrisa di violenza, irrequietudine sociale, denuncia, malinconia, fascino. I protagonisti sono catturati in un groviglio di sentimenti contrastanti, sfaccettati e splendidamente interpretati tutti senza esclusione. Un film sui personaggi che lancia un messaggio unico e distinto, che sfrutta delle situazioni personali per parlare di un intero popolo e della sua storia (presente più che passata). Tutto nello scorrere della trama funziona alla perfezione, Temuera Morrison e Rena Owen in veste di mattatori ci obbligano ad affezzionarci in un modo o nell'altro alle vicende che sconvolgono la quotidianità di questa già fin troppo poco consueta famiglia. Un film poetico nella sua spietata durezza, crudo e cinico. Il taglio tutto Neo zelandese ne consente una maggiore originalità oltretutto. La richiesta di rispetto di uno dei popoli più affascinanti del pianeta. Bellissimo (avevo optato per mezzo punto in meno per Tamahori che non ha girato il seguito...ma poi non ce l'ho fatta...).

" Io sono Jake... Jake la Furia ..."

Indimenticabile, soprattutto per chi come me ha a cuore il destino degli indiani d'america, ormai costretti a vivere nei ghetti e nelle riserve con la sola prospettiva di alcolizzarsi e dimenticare lo schifo di vita che li aspetta.... Un film toccante che tocca senza mezze misure la violenza, frustrazione, tristezza che circonda i discendenti di quei popoli... Tutte sensazioni che il regista riesce a trasmettere con maestria. Da vedere!

Belllissimo!!
La storia è un po forte..c'è molta violenza ma a me piaciuto tantissimo!
bellissima la colonna sonora...
What's the time Mr Wolf!!!....
da VEDERE per chi ama le cose forti!!

Un film molto intenso, cui ci si ripensa con molto piacere. Gran film sulle difficoltà di adattamento, sulla voglia di mantenersi liberi e puri. Visto due volte, ho comprato anche vhs!

erano due anni ke volevo prendere 'sto film in Mediateka, ma per un kaxxo o per un altro ho sempre rimandato......ma ieri ho deciso ke era FINALMENTE arrivato il momento di dargli un' okkiata e.....l'ho fatto mio.
Oddio, avrei fatto più volentieri mia Alessia la ...onza "filosofa" coinqui di Dolores, ma....di 'sti tempi bisogna pure akkontentarsi, no? ;-)
Davvero un bell'esordio per Lee Tamahori (anke se non sono sikurissimo ke sia il suo esordio, eh?).........film intenso e drammaticissimo, kon inside una violenza di gesti e linguaggio......originale non tanto nella storia (la solita famiglia "s****ta"), quanto in quest'ambientazione maori ke lo rende molto molto partikolare......
ma avete visto la scena in kui il ragazzino va a skuola di haka? Mado', da far venire i brividi......fa molto molto All Blacks, ovviamente.
E ke dire del personaggio di Grace, ovvero la figlia adolescente? Meraviglioso e kommovente......
sono stato davvero kontento di averlo preso....in attesa- ovviamente- di prendere anke Alessia, ma questa- purtroppo- la vedo una sfida abbastanza duretta.....vabbe'.....

Film particolare. Violento e diretto a volte forse anke troppo. Cmq non male ma nn mi sento di dargli + di 6,5

Non mi va di parlare del film e di discutere sugli attori o sulla regia, mi vorrei soffermare un minuto su quello che trasmette allo spettatore questo film.
Once were warriors è riuscito a trasmettermi delle sensazioni di odio, dispiacere, commozione, rabbia, pietà, felicità e incredulità in poco più di un'ora e mezza.
Un solo film era risciuto a farmi provare tali sensazioni: IL CORVO, e proprio come il corvo lo trovo un film straordinario pieni di significati morali e famigliari. E' sicuramente un film da vedere, che ci insegna anche una cosa molto importante; andare sempre avanti anche quando la vita sembra voltarci le spalle. Il dieci lo voglio dare per questo motivo spero non me ne vogliate.

Io l'ho visto anni fa ma lo ricordo sempre con dispiacere!

Bellissimo esordio in Patria per il regista dalle origini Mahori, Lee Tamahori. E' un film durissimo e molto intenso, capace di rimanere nella mente dello spettatore.
Peccato che poi Tamahori, sulla scia del successo, si sia traferito negli USA, dove ha fatto un noir decente ("Scomodi omicidi"), e poi una marea di boiate.

senza dubbio il miglior film di Lee Tamahori, splendido, magistrale e molto intenso! vedetelo!!! subito!!

Un film meraviglioso!
Mai come in questo film fu più azzecato il titolo.
Ci descrive la drammaticità di una vita familiare andando ad evidenziare concetti come orgoglio ed onore che sono le colonne portanti della tradizione Maori.
Credo che nessuno, meglio di un Neo-Zelandese possa dare a questo film uno spessore di tradizione e culture così elevato.
Tutto ruota attorno alla figura di Jake la furia, uno dei personaggi più carismatici e terribili che mi sia mai capitato di vedere in film; un uomo vilento e "guerriero" a suo modo.
E' chiaro però che il titolo si concentra più su caretteristiche del guerriero che vengono evidenziate da chi sta attorno a Jake (la famiglia).
Dato che odio, per commentare un film, svelare parti importanti della trama, chiudo con un aforisma che sembra calzare a penello a questo film:

"forte non è chi non cade, ma chi, cadendo, trova la forza di rialsarsi"

Questo è il vero "Warrior".