punto zero regia di Richard C. Sarafian USA 1971
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punto zero (1971)

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locandina del film PUNTO ZERO

Titolo Originale: VANISHING POINT

RegiaRichard C. Sarafian

InterpretiTimothy Scott, Victoria Medlin, Cleavon Little, Barry Newman

Durata: h 1.47
NazionalitàUSA 1971
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1971

•  Altri film di Richard C. Sarafian

Trama del film Punto zero

Il giovane Kowalski sfoga dolori e frustrazioni in una corsa in automobile; sfugge alla polizia, ma non a una tragica fine.

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Voto Visitatori:   7,53 / 10 (38 voti)7,53Grafico
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Voti e commenti su Punto zero, 38 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  16/03/2021 01:22:48
   7½ / 10
Vanishing Point ritrae l'America di inizio anni '70, col sogno hippie che già iniziava a declinare. Kowalski è l'(anti)eroe degli ultimi, degli emarginati, ed è perciò destinato a essere una figura tragica, dal finale annunciato, come il protagonista della Locomotiva gucciniana: "E intanto corre corre corre sempre più forte / E corre corre corre corre verso la morte / E niente ormai può trattenere l'immensa forza distruttrice / Aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto / Della grande consolatrice".
Road movie divenuto un cult nel suo genere, in parte riscoperto anche grazie al citazionismo tarantiniano. Ottima pellicola, godibilissima.

DankoCardi  @  08/06/2019 18:27:17
   8½ / 10
Un rapporto...tra uomo e macchina, come un amplesso consumato su un letto di asfalto: Kowalsky ed una Dodge Challenger sono i due protagonisti di questa storia d'amore su strada. Ma c'è la polizia ed il rapporto diventa una lotta il cui ring è l'autostrada e l'arena gli sconfinati spazi dei deserti americani. Kowalsky corre non sa nemmeno lui il perchè ed i poliziotti lo inseguono non sapendo nemmeno loro bene il perchè, ma è così che deve andare mentre lo sfrenato autista assurge a simbolo di libertà per la gente. Ma Kowalsky fugge principalmente dai fantasmi del suo passato (fallito come poliziotto e come pilota da corsa, un amore perduto per sempre). Non c'è più nulla dietro per lui, allora perchè non andare avanti fino alla fine? Il tutto mentre la strada scorre sotto le ruote come la pellicola che scorre sotto i nostri occhi; si concede un paio di pause, giusto quelle che la vita stessa concede ad ognuno di noi. Richard Sarafian alterna campi lunghissimi ad inquadrature dal basso in cui i veicoli, come giganti, sembrano venirci addosso e travolgerci. La colonna sonora è un perfetto mix di country, soul, rock che si adatta ad ogni scena. Insomma: un film da vivere intensamente! Nel cast un giovanissimo John Amos (il KuntaKinte di "Radici") e Ted Neeley che due anni dopo interpreterà il Cristo canterino nel capolavoro Jesus Christ Superstar.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  10/04/2016 13:48:25
   6½ / 10
On the road anarchico e liberale, manifesto generazionale che racchiude tutto lo spirito che all'epoca imperversava in America.
La fuga, avvalorata dall'ambientazione assolata e desolata del deserto del Nevada e dalla martellante colona sonora rock, è ancora oggi spettacolare; purtroppo l'assenza di una trama vera e propria che faccia da collante e la ripetitività narrativa generale senza traguardo alla lunga tendono a far calare l'interesse, tanto che al finale, un pochino deludente, ci si arriva abbastanza provati. Il protagonista poi, ammetto di non averlo trovato trascinante ne come personaggio ne come recitazione.

Interessante prodotto inizio 70s del cinema americano (di cui non contesto l'importanza storica) comunque meno memorabile di quanto ti vogliano far credere.

"Sugarland Express" di Spielberg, che in qualche modo ha preso spunto da Spielberg, compenserà senza farsi mancar nulla.

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Ultima risposta 10/04/2016 18.23.50
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clint 85  @  30/12/2014 02:41:11
   7½ / 10
Un uomo alla ricerca di libertà, un uomo alla ricerca di se stesso..

Gran bel film. Un CULT.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  15/02/2012 20:26:42
   7½ / 10
Punto zero è tuttora un cult validissimo per le belle scene di inseguimento, ma si respira in maniera tangibile quell'area di riflusso generazionale post-Woodstock. Hippie, figli dei fiori sono già percepiti, almeno a livello di impressione personale, come dei residuati di un mondo che sarà "passato" nel breve termine e di cui Kowalski, eroe senza la volontà di esserlo, ne é il suo silenzioso e disilluso testimone.

lukef  @  16/10/2011 16:53:14
   8½ / 10
Bellissimo ritratto di un'America piena di contraddizioni, un mondo in cui la filosofia "cowboy" sta lasciando lentamente spazio ad una società moderna e disciplinata, talvolta negando le sue stesse radici, altre mantenendosi nella forma e sottomettendosi nella sostanza.
Kowalski è l'eroe americano di un tempo, puro e che combatte per una giusta causa, ma che oggi si ritrova ad essere solo un emarginato; diviene così il portavoce di tutti coloro che non hanno più trovato la forza ne il coraggio di opporsi attivamente alla corrente dominante, che hanno solo saputo lasciarsi decadere nella degradante condizione di isolamento e nichilismo. Diviene così l'antieroe in una società dove gli unici valori ammessi sono quelli imposti dall'autorità, in cui l'intramontabile patriottismo è ora pilotato e oppressivo... che però si scuote di fronte alla notizia di un uomo che osa sfidare tutto, pronto anche a dare la vita per la sua battaglia.
La bellissima colonna sonora rock n' roll e tutti i significati ad essa sottostanti accompagnano accuratamente il rombo del motore V8 anch'esso libero, potente ed inarrestabile. Perché la Dodge Challenger non è una Ferrari o una Lamborghini, non è raffinata come una granturismo europea e fa schifo in pista... ma è rozza e brutale, corre sulla strada come nel deserto e non si ferma davanti a nulla. E' questo il west.
Davvero significativo il finale, dove si può ritrovare la maggior parte dei caratteri finora affrontati ed in cui ogni emozione (che sia rabbia, simpatia o speranza) si spegne inesorabilmente lasciando posto solo ad un retrogusto amaro; sembra dire "chissà, forse domani nessuno si ricorderà più nulla di tutto questo, ma ne è valsa la pena comunque".

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  15/09/2011 13:28:48
   7½ / 10
Road movie serratissimo e asciutto,un concentrato di motori ,ribellione e tanto rock n' roll.
Al volante di una splendida "Dodge Challenger" il fuggitivo Kowalski da Denver deve raggiungere San Francisco,braccato dalla polizia a causa di una sciocchezzuola diventerà il simbolo di quello spirito liberale e pacificamente contestatore in antitesi ad una società repressiva e massificante.Beniamino della gente,adottato da chi il coraggio di ribellarsi non lo possiede, affronta la sua personale crociata con il muto ma massiccio consenso dell'opinione pubblica ,ancora disorientata dalla fallimentare guerra del Viet-Nam.
Dialoghi stringati,una colonna sonora incredibilmente "cool" ed il cupo rombo del motore accompagnano Kowalski in questa odissea stradale,attraverso le polverose e semidesertiche route americane in cui incontrerà personaggi pittoreschi figli anch'essi di un'emancipazione utopica che di fatto li rende quasi scarti umani,alieni al mondo circostante.
Seppur meno noto rispetto ad altre pellicole on the road,e non mi riferisco solo a masterpiece impegnati come "Easy Rider" o "Zabriskie Point", ma anche a pellicole in cui la denuncia socio/politica è più occultata da sfumature action ,come in "Duel" o "Convoy",il lavoro di Sarafian ha il grande merito di essere stato stato fonte d'ispirazione per tanti altri registi.Basti pensare al deejay di colore, praticamente il precursore di Lynne Thigpen,l'indimenticabile speaker de "I guerrieri della notte".
Felice la scelta di immergersi subito nell'azione e dedicare i rari momenti riflessivi alla ricostruzione in flashback della vita del protagonista.Poliziotto,soldato,pilota di auto e moto,ora cellula impazzita di un sistema catalogante con più nulla da perdere ,forse solo la scommessa con l'amico pusher.
Finale interpretabile e molto d'impatto,non solo in senso figurato.

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Ultima risposta 15/09/2011 15.59.17
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guidox  @  26/07/2011 19:55:37
   8 / 10
road movie imperdibile per gli amanti del genere, anche se bisogna contestualizzarlo all'epoca della sua uscita, specie per via della colonna sonora e per i personaggi che incontra il protagonista nel suo cammino; comunque un bel tuffo nel passato.
splendida la Dodge Challenger del 1970.
da recuperare, ha ragione Tarantino.

albert74  @  26/05/2011 02:27:48
   7 / 10
credo sia il secondo road-movie dopo easy driver. Questo genere di film deve piacere molto perché è basato esclusivamente sulla guida dell'auto per le strade del west, in questo caso dal Colorado fino alla California. Belli i paesaggi, bella la musica, la trama - come capita in questo genere di film - è semplicissima o quasi. Una sfida alla polizia a raggiungere la meta senza farsi beccare. E' anche una sfida al conformismo dei nostri giorni e di quei tempi, forse l'ultima disperata sfida di una generazione che poi è sparita come neve al sole nel decennio successivo. Forse anche per questo il film può apparire irrimediabilmente lontano dalle nuove generazioni che potrebbero non capire a fondo quell'anelito di anticonformismo e anarchia che si respira dall'inizio alla fine.
Il finale mi è piaciuto poco. Sarà forse una profezia di quello che sarebbe stata quella generazione di li a pochi anni?
evaporata come il fumo dell'auto dopo l'esplosione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  14/03/2011 15:36:09
   7½ / 10
Niente male davvero. Road movie di puro intrattenimento nonché un serbatoio dal quale in seguito hanno pescato in parecchi (cavolo vogliamo parlare di Thelma e Louise? sono quasi scioccata). Va visto.

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Ultima risposta 29/10/2011 14.22.04
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willard  @  14/03/2011 13:10:08
   7½ / 10
Se vista oggi questa pellicola risulta piuttosto datata (1971), ma è sicuramente la storia che ha fatto da precursore alle ambientazioni di tanti road movie che ritroviamo negli anni '90, con in testa il "Thelma & Louise" di Ridley Scott, ma anche Tarantino, Gus Van Sant e altri.

Non vi sono attori di particolare rilievo, ma il personaggio di Kowalski (Barry Newman), il protagonista, è sicuramente affascinante e gli spazi in cui si muove dominano il nostro immaginario.

Kowalski, paladino senza armi, l'uomo e la macchina, che imbocca la strada della ribellione al sistema partendo per un viaggio senza ritorno nella solitudine del deserto, uno spazio catartico che lo condurrà alla scoperta che una semplice voce fuori dal coro a volte può smuovere le coscienze senza atti di violenza, appagando sé stesso con una sensazione di pura libertà.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  11/11/2010 09:31:15
   7½ / 10
Gli avrei voluto dare un 8 per l'incredibile colonna sonora (ruggito della Challenger compreso) e per la fotografia e le riprese, una spanna sopra a tutti gli altri film del genere. Lo ritengo pari ad Easy Rider. Certo, anche qui c'è qualche cosuccia non perfetta (Supersoul lo trovo fastidiosissimo e il finale....)

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Robgasoline  @  26/08/2010 10:59:18
   8½ / 10
Amo questo genere di film,sopratutto se vengono usate le Muscle Cars che personalmente Adoro e non me ne f r e g a niente se qualcuno quì in giro lo può ritenere una boiata..A me piace e poi nel suo complesso è molto allucinante.

Invia una mail all'autore del commento stuntman bob  @  24/06/2010 19:55:18
   7½ / 10
Bhè la trama non esiste,e tra una corsa e l altra si esprimono molte cose,sentimenti esperienze passate di Kowalski,le cui gesta attraverso un disc jockey radiofonico vengono idolatrizzate,è uno di quei film che inaspettatamente ma inspiegabilmente lo consideri una perla rara soprattutto oggigiorno,molto bello nella sua semplicità,purtroppo conoscevo già il fnale perchè uno dei video degli Audioslave (show me how to live) è praticamente questo film ma in versione cortometraggio.

bebabi34  @  18/04/2010 00:05:09
   6½ / 10
A modo suo epico. Storia molto particolare e sfumature mistiche. A prescindere da soggetto e sceneggiatura, molto ben girato.
Di Gilde Texter così non se ne vedono più, purtroppo. Chicca.

nevermind  @  08/02/2010 23:25:26
   7½ / 10
La cosa più spettacolare del film è sentire il rombo della Dodge Challenger di Kowalski, la si può definire la co-protagonista di tutto il film!
Devo dire che il film non offre molte ambientazioni, è più che altro una sorta di viaggio verso una meta senza ritorno in cui il pilota in ogni momento ha dei flashback che ripercorrono la sua vita.
Il finale lascia di stucco...come in easy rider d'altronde!

floyd80  @  26/01/2010 13:09:21
   8 / 10
Kowalski è pazzo, Kowalski è l'emblema dell'incomunicabilità, Kowalski è contro tutte le barriere.
Punto zero è una pellicola figlia degli anni settanta. Critica sociale o semplice film d'azione? Sicuramente un bel film con una trama inesistente e un protagonista inespressivo. Grazie Quentin per il consiglio (vedi Grindhouse)

paride_86  @  19/11/2009 22:08:13
   6½ / 10
Ex poliziotto, Kowalski si getta in una corsa spericolata verso la libertà dalle frustrazioni e dalle delusioni passate.
"Punto Zero" è un road movie d'annata molto invecchiato, soprattutto negli stratagemmi narrativi, ma si lascia comunque guardare.
Un piccolo classico.

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  21/09/2009 15:21:12
   7 / 10
Questo film semisconosciuto è stato intrappolato tra altri cult e successi maggiori.
Uscito un anno dopo zabriskie point (di cui sembra per certi versi una traduzione road movie), due anni dopo easy riders, anticipa alcuni aspetti di Rambo e dei Guerrieri della notte

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
A parte questi personalissimi collegamenti, è un buon film, visivamente molto incisivo, qualche spunto di riflessione accennato ma subito messo a tacere: dopotutto non importa davvero il motivo, se uno vuole correre, bisogna lasciarlo correre.
-----------------------------------------in texas e nelle strade in mezzo al deserto. Chè se fosse in Italia sarei il primo a bloccare la strada con i buldozzer, e non sarebbe un eroe ma un pazzo omicida.-----------------------------------

L'epopea di un uomo sfortunato, tradito dalla società, tradito dalla sorte, che corre per non pensare. forse.


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in ogni caso, di piacevole visione. E ascolto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  06/08/2009 13:25:30
   7 / 10
Cult anni '70 riportato in auge da Tarantino che è comunque un piacere rivedere.
Indimenticabile il protagonista, Barry Newman, e soprattutto la sua splendida auto; perfetti insieme in una tragica fuga che ci fa respirare un'aria incredibile di libertà e pazzia.

3 risposte al commento
Ultima risposta 06/08/2009 19.16.19
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  28/04/2009 14:33:04
   8½ / 10
Grande cult anni settanta diretto splendidamente da Sarafian. Un road movie per certi versi indimenticabile, vista l'aria di libertà ed evasione che si respira per tutta la durata. Una vera e propria icona la Dodge Challenger, un mito intramontabile del cinema il suo pilota Kowalski.
La storia indubbiamente risente del trascorrere del tempo ma i personaggi sono simpatici e, come detto, la regia è ottima e il film mantiene sempre alto il ritmo negli splendidi inseguimenti e in alcuni flashback molto riusciti. Ottimo il protagonista Barry Newman.
Tra i migliori road movie di sempre e con una colonna sonora magica.

USELESS  @  19/04/2009 01:06:07
   5½ / 10
Finale di C a CC a!!!
100.000 volte meglio Quentin!!!

Citazione:
"Vedi, posso ipotizzare che sia una cosa di sesso, non può essere altro. Impatto a velocità elevata, lamiere contorte, vetri infranti, quattro anime prelevate nello stesso istante. Forse solo così quel degenerato riesce a sparare la sua roba gelatinosa"


Sono passati quasi 40 anni e la musica fortunatamente è totalmente cambiata!!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  05/03/2009 13:04:01
   7½ / 10
Grande cult degli anni 70. Scene con le auto da brividi e ottima atmosfera road-movie. Kowalski non tramonterà mai!

7HateHeaven  @  21/08/2008 10:24:02
   7½ / 10
Mi aggreggo alla sfilza dei " l'ho conosciuto grazie a Tarantino", e per fortuna direi. Questo è un gran film, un bel road-movie, originalissimo...
A mio parere il finale è perfetto...
Assolutamente da vedere

Sabata  @  12/08/2008 09:47:55
   7½ / 10
E' la storia di Kowalaski, di cui si conosce il cognome ma non il nome: è un ex-veterano del vietnam, ex-poliziotto, ex-pilota da corsa... ex-tutto insomma. Ora trasporta automobili da uno stato all'altro.

Per qualche motivo, gli da' di balta il cervello, e con una meravigliosa Dodge Challanger bianca modello 1970, cambio manuale, targata OA-5599, comincia a correre a tutta gargana per le desertiche interstates, bello fatto di benzadrina. La polizia, ovviamente, gli da' la caccia per tutto il film.

Il film è molto divertente e pieno di cliché del periodo (è stato girato nel '71, ormai quasi quarantanni fa!). Ottima la scelta delle canzoni per la colonna sonora. Suggestivi ed ipnotici i paesaggi delle aree desertiche (Utah e del Nevada). Decisamente consigliabile, se non per tutti, almeno per gli appassionati del genere.

everyray  @  20/12/2007 11:29:23
   7½ / 10
anche io come molti ho scoperto questo film di Sarafian grazie a Tarantino poichè lo dava come uno dei suoi preferiti di sempre e devo dire che se queste sono state le sue ispirazioni...ben vengano film così

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  25/11/2007 12:40:17
   7½ / 10
Uno dei cult degli anni '70 è indubbiamente "punto zero".
Rispolverato recentemente da un fan d'eccezione come Tarantino, il film di Serafian è una sorta di western on the road, che viene dopo "easy Rider", ma ottimamente rispecchia lo spirito di quella generazione.
Non è comunque tutto oro quel che luccica: se la prima parte è spettacolare e il protagonista Kowalski e la sua macchina sono un mito, la seconda è + pesante e si trascina, tra un flashback e l'altro, verso un finale prevedibile.

Mi permetto di aggiungere anche che uno dei road movie più belli della storia del cinema uscì esattamente nello stesso anno. Con il ritratto pessimista dell'America degli anni '70 fatta da Monte Hellman in "Strada a doppia corsia", siamo decisamente su un altro livello.

Comunque al di la dei difetti "vanishing point" rimane un piccolo gioiello, divenuto giustamente un cult.

Sestri Potente  @  28/10/2007 12:51:44
   7 / 10
Davvero gustoso, soprattutto per chi ama i film con le automobili.

Trash A Go-Go  @  09/10/2007 13:11:48
   8 / 10
Se non fosse per Tarantino non avrei mai scoperto questo film

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  07/10/2007 14:49:37
   7 / 10
un film stile telefilm anni 80 dove la trama è tutto un pretesto per i grandi inseguimenti in macchina(tra l'altro ottimi)! bellissimo il personaggio del cieco conduttore radio, veramente simpatico!!
per il resto nulla di più, almeno non ci ho visto tutte quelle qualità che è riuscito a vederci tarantino!
7 per la sua capacità di intrattenimento!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  15/09/2007 23:02:29
   7 / 10
bel road movie ri-portato alla ribalta grazie alle pluri citazioni dell'ultimo film di tarantino.
film figlio degli anni 70 che ne rispecchia tutti gli attributi

emblematico il filnale

Living Dead  @  22/08/2007 11:38:52
   9 / 10
Un grandissimo Cult.
Osannato in "A prova di morte" di Tarantino, Vanishing Point è un viaggio verso la libertà eterna raccontato con maestria da Sarafin attraverso flashback e personaggi bizzarri. E molto legato al periodo in uscì ma riesce a trasmettere un senso di libertà e di fuga grazie agli immensi scenari ed alle fantastiche scorrazzate di kowalski sulla sua mitica Challenger.
Se non sbaglio esistono due versioni del film. In quella "UK" vi è un scena in più con Charlotte Rampling.


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

giumig  @  23/07/2007 13:43:31
   7 / 10
Conosciuto grazie a Grindhouse, Punto Zero è un bel road movie, che pero' non mi ha esaltato piu' di tanto. Il 90% del film è fatto di inseguimenti e corse nel deserto, dialoghi spiccioli e bella musica. Se piace il genere è da vedere, altrimenti si puo' tranquillamente pensare ad altro

tarantino92  @  10/07/2007 20:37:23
   8 / 10
film che ho conosciuto grazie a quentin

bellissimo film come bellissima storia

consigliatissimo

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  06/07/2007 00:54:19
   7 / 10
"Punto zero", ampiamente lodato e plagiato da Tarantino, è un buon film di genere, e il kowalski di Timothy Scott (ehm gli spettatori sulla quarantina come me non faticheranno a ricordare il volto di tante produzioni televisive piuttosto note, soprattutto western e police-serials) decisamente credibile e affascinante: una specie di figlioccio illeggittimo di Steve McQueen.
Il film mostra tutte le sue rughette, ma le sequenze in automobile ne fanno ancora uno dei migliori road-movies dell'epoca.

benzo24  @  14/06/2007 19:08:43
   10 / 10
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  14/06/2007 16:13:01
   8 / 10
come sempre tarantino nei suoi elogi si è lasciato un po' andare, retaggio della sua passione per i cult dimenticati che, senza farne un mistero, citare fa sempre molto f.ico.
nonostante ciò punto zero è un'ottima pellicola, e la regia di sarafian è davvero degna di nota, tanto negli inseguimenti quanto nelle parti più 'riflessive', come il pestaggio nella stazione radio.
...è però altrettanto vero che il film, come pure un altro cult come easy rider, è troppo figlio del periodo in cui è stato girato, troppo ancorato ad una critica di un'america che ora come ora ha poca ragion d'essere e che non stimola eccessivamente ma, anzi, nel suo spirito hippieggiante, trova un limite che appesantisce la visione.
rimane comunque un viaggio a cui partecipare, e mai come in questo caso la frase 'allacciate le cinture' ha calzato più a pennello.

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Ultima risposta 14/06/2007 19.09.42
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Philanselmo  @  15/02/2006 19:38:24
   7 / 10
Buon road movie, molto sognante.
Bella l'idea di questo personaggio che prende una macchina e corre, non si sa perchè, ma corre per le strade d'america...
In certi punti il film però non mi ha convinto appieno.
Nel complesso direi è un buon film comunque, sicuro se a vederlo fosse stato un hippie o uno di quelli che sogna ad occhi aperti l'avrebbe apprezzato molto + di me!

P.S. Se non sbaglio gli Audioslave si ispirarono alla grande a questo film per il video di "Show me How to Live"....

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Ultima risposta 20/06/2007 21.09.59
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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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