La tabaccheria di Auggie, a Brooklyn, New York, è al centro di una serie di incontri, storie, vite che cambieranno la Weltanschaung dello scrittore Paul Benjamin...
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Storia interessante, ben bilanciata tra dramma e commedia, foriera di sentimenti tra i più vari, scene discretamente tratteggiate e caratterizzate da personaggi intrisi da una umanità evidente. Forse un po' retorica e buonista in alcuni momenti ma di certo non fastidiosa o banale. Molto buona la prova del cast, bene anche la regia.
Era il 1995 quando la doppia regia, Wang e Auster , confezionò il film "Smoke" con attori principali Harvey Keitel, William Hurt e Forest Whitaker.
Il cast è di primo ordine, parliamo di attori che hanno avuto una specifica carriera e una determinata importanza nella giostra dei film (più o meno) commerciali di fascia medio alta.
"Smoke" su questa linea, appare essere un prodotto invecchiato bene, le ragioni di tale processo a noi sfuggono nel complesso. Il film parte, effettivamente, molto bene e si snocciola su dialoghi di buonissima fattura e nel bazar sono inseriti speditamente i protagonisti del disegno. Fin qui tutto bene, la sceneggiatura si presenta alla grande con un piano convincente. A remare a favore poi ci sono delle splendide atmosfere , insomma si respira l'aria degli anni ottanta/novanta in pieno stile vintage, una sensazione che le nuovissime generazioni non potranno carpire. Notare anche le location, gli spazi. Sono documenti di vita e storia passata. Appurato il fatidico romanticismo, purtroppo, per i nostri gusti, spunta qualche neo. La sola sceneggiatura, a suo modo brillante, non può gestire da sola tutta la giostra. Le due ore di proiezione necessitano anche di una storia. La storia in effetti non esiste. Si cerca di puntare tutto sul momento più che sul periodo. In due ore (non poche) i momenti morti sono fisiologici. Al di là di questo grave problema, definibile "strutturale", "Smoke" paga anche l'introduzione in scena di un paio di personaggi sgangherati e inopportuni ai fini della linea che il film stava creando. Alcune situazioni sembrano esser troppo romanzate e i personaggi vivono fasi vulnerabili.
"Smoke" resta un film munito di logica e compattezza, per carità. Al medesimo tempo, però, il film non è orfano di una certa retorica velata, sottile. "Smoke" vorrebbe attraverso un dignitoso gioco, strappare lacrime , cercando la commozione persino nelle sequenze strampalate. Ambizione troppo grande che spesso vive momenti altalenanti.
Film dalla sceneggiatura compatta e concreta di un grande come Paul Auster . Narra le vicende di diverse persone che frequentano la stessa tabaccheria di Brooklyn .. Maiuscole interpretazioni di Kietel e Perrinaud ma soprattutto di Hurt e Whitaker. Bella la fotografia di una New York fine anni '70 ..
In una via periferica di New York si incrociano le vicende di vari personaggi. Ottimo film, intenso e poetico, che poggia su alcuni magnetici monologhi dei protagonisti. Memorabile Harvey Keitel.
Cinque capitoli, cinque personaggi, cinque esistenze. Una tabaccheria permette a questi personaggi di intersecare le loro storie l'una con l'altra. Sono storie semplici ma raccontate con eccezionale partecipazione. E' infatti la sceneggiatura il vero motore della pellicola, senza nulla togliere ovviamente ai bravissimi protagonisti. Magico.
Casualmente l'ho visto ad una settimana di distanza da "Grand Canyon" di Kasdan, e non so appunto se inconsciamente questa casualità mi abbia influenzato ma in molti punti, specialmente la storia tra Paul Benjamin e il ragazzo di colore, mi è sembrata quasi un omaggio (o comunque richiamo) alla pellicola di Kasdan: il pedone distratto che attraversa senza guardare e viene salvato da uno sconosciuto, il bianco che deve sdebitarsi con il nero per avergli salvato la vita e la conseguente nascita di una forte amicizia, ecc.
Al di là di questo appunto personale, il film colpisce soprattutto per le piccole storielle e aneddoti che vengono raccontati, i quali sono veramente interessanti e affascinanti grazie anche al modo in cui vengono esposti (la storia del fumo, il racconto di Natale). Non mi ha preso però come altri film del genere, mi è piaciuto ma non mi sono sentito del tutto coinvolto, e sinceramente non saprei spiegarmi nemmeno io il motivo.
Ottimi tutti gli attori, un film di classe ma che appunto con il coinvolgimento non mi ha preso totalmente. Comunque consigliato.
Gran bel film, visto per caso, addirittura si rivela a tratti speciale. Speciale perchè come hanno scritto gli altri utenti, il film esprime umanità, empatia. Lontanissimo, anzi proprio l'opposto, dagli USA rappresentati nei film di oggi, tutto individualismo, consumismo e capitalismo. Qui ci sono persone normali, la bellissima gente comune, che interagiscono tra loro, parlano, si conoscono, vivono e si aiutano l'un l'altro. Messaggio fantastico. William Hurt mi ha impressionato per bravura.
Spaccato di vita quotidiana che narra le vicende di un gruppo di persone. E' un film interessante ma non ha una trama delineata; a punti ben sviluppati alterna parti un pò più lente. Personalmente, non mi ha coinvolto come mi aspettavo.
E' vero quello che dice un altro utente...questo film è davvero POESIA! Che sia un film poetico lo si capisce sin dai primi minuti in cui Paul Benjamin racconta la storia di come si "pesa il fumo"...passando poi per il racconto del sciatore e così via! E' un film abbastanza statico che si evolve lentamente fino ad "Il racconto di Natale di Auggie Wren" decantato dal superbo Harvey Keitel che dimostra grandi doti di oratore e a sto punto vorrei trovarmi attorno al fuoco ad ascoltarlo :) Ma bravissimo anche William Hurt e tutto il resto del cast. Un film da assaporare in tutta tranquillità con un pacchetto si sigarette a portata di mano visto la quantità di sigari che si sbaffano. A tratti divertente, in altri leggermente commovente ma in definitiva un film che non si può spiegare ma solo consigliare di vedere. P.S. Come detto da AngelHearth la sequenza finale era evitabile visto anche la canzone di sottofondo.
una trama molto interessante, personaggi ben costruiti, mi spettavo un finale meno veloce, si poteva sviluppare ancora un pò la trama magari, ma va bene così
Un'emozione da vivere dal primo fino all'ultimo secondo.
Purtroppo questo bellissimo film però è poco conosciuto, ma spero che chi leggerà qui il mio commento correrà a guardarlo.....magari in una serata tranquilla, da soli e in silenzio per gustarlo al meglio.
Forse è il migliore film di Keitel, magistrale qui.
Ottimo spaccato di vita quotidiana, prova che la sigaretta accesa distrugge qualsiasi barriera emotiva e permette inconsciamente alle persone di aprirsi con più scioltezza e sicurezza verso le altre (amicizia stretta o conoscenza di vista che sia). Umano, sincero, e recitato in maniera semplicemente divina (tanto che per il sottoscritto risulta ormai inutile star lì a cercare i migliori aggettivi che esaltino l'inestimabile bravura di Keitel, Whitaker e Hurt... tanto sono perfetti, sempre e comunque). Insomma, storie vere di persone vere in una realtà vera: il massimo che si può desiderare da un film drammatico (con leggere tinte da commedia). Con una sceneggiatura tanto brillante, un gruppo di attori di tal calibro, e una regia così asciutta e scorrevole, credete, non c'è di che rimaner delusi. Da vedere, senza se e senza ma.
Nota: in una scena, Ashley Judd. Nota personale: bellissimo e toccante il monologo finale di Keitel quando racconta la sua storia di Natale; spiace però che il racconto sia poi stato tradotto in immagini sui titoli di coda... credo sarebbe stato meglio lasciare il tutto all'immaginazione dello spettatore. Facendo vedere le immagini si è come un pò persa la magia della storia... chi ha vistò capirà di che parlo.
Ogni storia, ogni capitolo di questo film è come una sigaretta... Appena finito ti viene voglia di fumartene un altro... trama coinvolgente, attori di primissimo livello... Che storia il fatto delle fotografie sullo stesso punto, a me ha fatto riflettere... la parte poi del pranzo con la vecchia signora cieca spettacolare.
Tre storie che si incontrano, un figlio di colore che cerca del suo padre mai conosciuto, uno vedovo scrittore in crisi e un tabaccaio che rivisita il suo passato. Queste storie e personaggi si incontrano tutte in maniera ambigua e caotica, ma è quasi sempre in quel momento di pausa a fumarsi una sigaretta che fuoriescono/si svelano segreti personali inconfessabili che alla loro volta condizionano gli altri. Poetico e ben fatto.
Perfetto. I difetti di realizzazione sono lo strabismo di venere di una pellicola che impressiona per il suo grado di coinvolgimento. Se riuscite a non piangere, non siete umani. Personaggi disegnati ad arte e interpreti all'altezza. Riservate due ore della vostra vita per godervi questa meraviglia.
Malinconico, molto malinconico... Non una storia romanzata, ma più uno scorcio sulla vita disagiata e difficile dei personaggi... Alquanto originale ma forse eccessivamente lento e zeppo di dialoghi in alcuni momenti... Comunque un bel film...
"Smoke" rappresenta la storia complessa di persone semplici, di vite vissute sullo sfondo di una città, di un quartiere, di uno spicchio di mondo che giorno dopo giorno cambia forma e colori senza che i suoi "interpreti" se ne accorgano, tranne qualche eccezione - il personaggio interpretato da Keitel. Questo è il mondo reale, fatto di quotidianità, di abitudini - come il tabagismo - di discorsi superflui ma allo stesso tempo riempitivi, fatto di cose semplici ma allo stesso tempo imprescindibili. Questi sono gli elementi che fanno da collant per chi vive in una realta' sempre in cambiamento, che muta giorno dopo giorno senza fermarsi mai. Wang e Auster descrivono tutto questo con stile lineare ed asciutto, e grazie anche alla eccellente prestazione del cast viene fuori una pellicola deliziosa con il giusto pizzico di malinconia e buoni sentimenti. Film consigliato a tutti.
"Il raccontare è un vero talento,per fare una bella storia devi sapere quali bottoni spingere..."........La cosa che più mi ha colpito è stato come il film ha saputo coinvolgermi nelle storie che raccontava,come se ci fosse un film nel film,ma quest'ultimo era creata dalla nostra immaginazione che dava figure,ambienti alle storie che narra il film,ma per quanto ognuno di noi posso immaginare diversamente c'è un denominatore comune per ogni storia...La morale,le sensazioni e le emozioni,che ciascuna di esse ci regala quando siamo pienamente immersi nell'immaginazione e nella fantasia....
Film diviso in cinque capitoli, di cui cinque straordinari personaggi sono i protagonisti. Una NY minimalista fatta di quotidianità, come poche volte si vede al cinema. Un'ode al fumo e ai dettagli. Un ottimo cast per un bel film firmato Paul Auster.
Eh eheee....e qui' vi volevo.....come potevo non aver messo il voto ad uno dei piu' bei film che abbia visto negli ultimi 10 anni?Lo andai a vedere al cinema completamente privo di aspettative (disposizione d'animo piu' adeguata quando si va a vedere un film per la prima volta e ,purtroppo,sempre piu' rara dal concretizzarsi,con tutto l'hype e la pubblicita' mitizzante dalla quale siamo bombardati continuamente).uscii dal cinema abbagliato,con una forte e bella sensazione di malinconia e dolcezza......Senza entrare in merito sul valore delle recitazioni che e' eccelso,la chicca del film,essendo principalmente un racconto di 4/5 storie di altrettanti personaggi che si intrecciano tra loro (pulp Fiction docet,Tarantino fa le serie anni 70 al cinema adesso,ma prima,quando non aveva una lira,qualcosa di interessante gli veniva in testa "ogni tanto"),e' proprio la "maniera" in cui vengono trattate e sussurrate all'orecchio dello spettatore tali storie.In un modo cosi naturale,tenue e vero,senza nessuno steroide emozionale artificioso,da immedesimarsi totalmente nell'animo dei personaggi.E' un film che sefate il madornale favore a voi stessi di guardare,non scorderete facilmente........il vero voto sarebbe 8 e 1/2,ma gli sono troppo affezionato...
La quotidiana rappresentazione di una way of life metropolitana - sulla scia del più chiassoso "do the right thing" di Lee - finisce per diventare uno dei pochi film in grado di raccontare l'America nel suo minimalismo urbano. Certamente non è un film adatto a tutti, ma merita un plauso per il coraggio e per le aspettative produttive che non sono andate certo deluse Estasi e fumo
Ricordo che lo guardai anni fa, e mi piacque assai... Un bellissimo scorcio di NY, una storia lenta ma mai noisa, con degli attori da urlo. Straconsigliato!
Magnifici interpreti, eccellenti dialoghi. Straordinario come questo film riesca a rendere così interessante l'intreccio delle vite dei protagonisti, persone comuni ma forti, alle prese con le loro passioni e i loro problemi, in una città difficile da vivere come la fumosa New York.
faccio giusto una premessa: anche se da blockbuster lo trovate nella sezione COMMEDIA non credeteci.
Detto ciò il film è sceneggiato e co-diretto da Paul Auster, uno dei migliori scrittori americani viventi (ma anche non)... dettaglio importante perchè Auster è un menestrello di brooklin e canta come pochi le vicende del suo quartiere... piccole storie, tenere, o malinconiche, a volte disperate o anche semplicemente "normali" ma che diventano uniche nel panorama americano che tanto spesso fa della spettacolarizzazione e dell'iperbole un vero e proprio must. Tutte rigorosamente legate insieme da un sottile filo di fumo.
Andatura letteraria sopra le righe. Scorrevole e ricco di situazioni divertenti e curiose. Idea brillante e ben sviluppata. Sembrerà banale ma raccontare storie è già fare film, il problema è che non sempre l'industria del cinema punta su cose così ben congeniate e autentiche, a volte vuole le grandi masse e allora tutto diventa sfuocato e irriconoscibile...
Film leggero, scorrevole e delizioso, fa riflettere e sorridere. Harvey Keitel è bravissimo, nella scena finale mi sono detto "che grande" :-) Però dal titolo mi aspettavo un film più incentrato su fumo e sigari, va bè
film veramente interessante, con ottimi attori e profondi dialoghi. filosofia da strada che si fa largo nelle vite di personaggi uniti solamente dalla casualità di conoscersi. veramente un bel film di un regista che negli ultimi anni ha abbandonato la retta via per progetti molto più commerciali.
Intenso e delicato, come una nuvola di fumo. Splendido film assolutamente da vedere, intriso di una malinconia asciutta e mai compiaciuta. Bellissimi i dialoghi e magnifici gli attori.