Dopo più di trent’anni di servizio nella Marina, il Tenente Pete “Maverick” Mitchell è proprio dove vorrebbe essere: un pilota coraggioso che può spingersi oltre ogni limite, cercando di schivare l’avanzamento di carriera che metterebbe un freno alla sua libertà. Quando viene chiamato ad allenare un distaccamento di allievi dell’accademia Top Gun per una missione specializzata che nessuno al mondo ha mai portato a compimento, Maverick incontra il Tenente Bradley Bradshaw, nome in codice “Rooster”: è il figlio dell’amico di Maverick, il Tenente Nick Bradshaw, detto “Goose.” Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del passato, Maverick deve confrontarsi con le sue paure più profonde, fino ad una missione che richiederà il sacrificio ultimo di quelli che sceglieranno di parteciparvi.
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Sinceramente sono partito molto scettico su questo film, essendo un ragazzino degli anni'80 avevo un certo mito di "Top Gun" e non volevo distruggerlo, invece 40 anni dopo mi sono dovuto ricredere, anche se non mi ha dato le stesse emozioni comunque devo riconoscere un buon film.
Chi ha detto che un film, per essere un ottimo film, debba avere una trama intricata, messaggi di fondo difficili da interpretare, sceneggiatura complessa? In Top Gun Maverick, come il film originale dell'86 mi pare, non si sa nemmeno chi sia il "nemico" (ma si suppone siano i russi) ma, come ha scritto un utente poco sotto, il tutto è condito così perfettamente bene che ne esce un film senza sbavature, con una regia semplice ma compatta e una fotografia pazzesca. Scene nei caccia (da quel che ho capito autentiche) meravigliose, e un Tom Cruise che sembra sempre quello di 36 anni prima, col giacchino, i Rayban, la sua moto senza casco, e il suo sorrisino a 32 denti. Film che ricalca l'ombra del suo predecessore mettendo come punto centrale il Goose di Top Gun e il rapporto fra Maverick e il suo figlio. A mio parere, però, Top Gun Maverick è superiore. Naturalmente è un' "americanata" e come volete che si risolva? Ma, cavolo, quando finisce il film si ha per forza un sorriso stampato in volto. Bravi!!
Serata di un grande recupero cinematografico recente.. Una gran bella trama, epicità nelle scene d'azione con effetti speciali, scenografie con relativa colonna sonora, da Oscar.
Non si smette più di volare!.. che show!
Tom Cruise: eterno! la Garanzia del cinema passa da lui Jennifer Connelly: esser comprimari è difficile, ma lei è alla sua altezza!
Il regista si conferma al passo dei tempi. riporta il Mito al cinema, ci riporta la voglia di Volare con un must attore intramontabile! Un gran lavoro il suo!
Domanda: Come si fa a realizzare il sequel di un film di quasi 40 anni prima, che aveva una trama banale e dialoghi pure e non era nulla di che ma ebbe un inaspettato grande successo?
Risposta: si rifa esattemente la stessa cosa!
E' così, Maverick (e pure il suo predecessore, o forse è tanto lontano che sarebbe meglio chiamarlo antenato) è fondamentalmente... un povero film del ca**o! La trama è banalissima, lineare, i protagonisti stereotipati, i dialoghi quasi imbarazzanti da tanto sono semplici (o sempliciotti), per non parlare poi dell'argomento generale che sarebbe abbondantemente discutibile... e allora dite che il giudizio non sia coerente col voto?
Ebbene no perchè poi c'è una fotografia pazzesca e una colonna sonora coinvolgente, una regia classica, asciutta, intensa... ed è tutto così umanamente basico e tribale... che ti prende! E così, Maverick è un perfetto film del ca**o! Di quelli che te li godi tutto d'un fiato e al termine ti lasciano dentro un qualcosa come se tu stesso fossi stato 'là'.
Il primo è cult puro, un emozione magnifica per chi come me aveva 20 anni all'epoca, ma devo dire che questo secondo capitolo, è di un livello veramente magnifico, ben girato, emozionante, con scene d'azione spettacolari, insomma vale tutto quello che ha incassato questo film. Tom Cruise si conferma il top del cinema mondiale per questo genere di film. Veramente un film da vedere assolutamente. Un vero peccato non averlo visto al cinema, ne valeva veramente la pena.
Oltre all'effetto nostalgico nel rivedere Ton Cruise in uno dei ruoli che lo hanno consacrato a livello mondiale, il sequel di "Top Gun" è ben diretto da Kosinski con un'indovinata miscela di scene action, buoni sentimenti e un pizzico di romanticismo. Già dai titoli di testa con "Danger Zone" in sottofondo i ricordi della pellicola del 1986 sono cominciati a raffiorare come tanti altri rimandi al film di Tony Scott di cui è abbondante la pellicola. Val Kilmer si vede in un unica scena con il suo "Iceman", logorato realmente da una dura lotta contro un tumore alla gola. Assente e gettata nel dimenticatoio Kelly McGillis per problemi penso estetici come la hit "Take My Breath Away" dei Berlin, la nuova fiamma di "Maverick" è degnamente sostituita dalla sempre splendida Jennifer Connelly. Miles Teller interpreta "Rooster" il figlio dello sfortunato "Goose". Adrenalinico nelle suggestive scene aeree e commovente sul lato dei rapporti umani che si instaurano nel corso del film. Effettivamente la missione ricorda come percorso ed obbiettivo finale quello della "Morte Nera" in "Star Wars".
Il primo film non mi era piaciuto e, dopo tanti anni, l'avevo pure rimosso; questo sequel arriva fuori tempo massimo ma riesce ad essere convincente perchè ben dosato nel suo mix di adrenalina e sentimenti universalmente condivisi, pur non mancando di alcune soluzioni "nate vecchie" ( ma nell'epoca di internet e degli smartphone esistono ancora i bar sulla spiaggia con il biliardo da giocare ed il piano da suonare? ). Trascurando questi piccoli dettagli il carrozzone spettacolare di cui Cruise è ormai mattatore action da anni anche qui non sbaglia il colpo ed anzi riesce a metterci dentro una spruzzata di romanticismo - anche qui un pò vintage - che alla fine non stona. Niente di clamoroso ma pur sempre un bel prodotto d'intrattenimento: quando le cose sono fatte bene bisogna solo fare i complimenti.
Il primo ha funzionato bene perché certe cose avevano senso negli anno 80, non oggi. Le riprese ovviamente hanno fatto passi da gigante, purtroppo la sceneggiatura é pressoché inesistente e tutto si risolve in una sorta di simpatico remake delle scene piú iconiche del primo capitolo. Tutto é prevedibile, troppo prevedibile e la mancanza di un nemico pesa parecchio.
Solo a me il fatto di volare ad alta velocità, rasoterra, circondato da torrette di difesa e sparare ad un piccolo bersaglio per far esplodere tutto ha ricordato Star Wars??
Questo nuovo Top Gun sicuramente non diventera' famoso come il suo predecessore, non sara' la fotografia di una generazione ma... è sicuramente migliore.
Oltre a trovare gli stessi protagonisti, e intendo che Tom Cruise è lo stesso attore clonato trent'anni dopo probabilmente. Abbiamo molti rimandi malinconici anche per l'inserimento, furbo ma forzato, del figlio del compagno morto...
Scene d'azione molto riuscite, le inquadrature da dentro l'abitacolo sono mozzafiato.
Punto debole del film è probabilmente la sceneggiatura (incredibilmente candidata agli oscar) che offre dialoghi banali molto "americani" forse passabili negli anni '80 ma che adesso risultano troppo rindondanti.
Nel complesso è comunque un film avvincente che non sfigura con il film dell'86 anzi...
Dopo 36 anni e molte difficoltà(l'idea risaliva al 2014,escludendo il sequel abortito che avrebbero dovuto girare subito dopo il film di Scott)arriva il seguito di uno dei film-simbolo degli anni'80 nonchè il trampolino di lancio(o di volo)per Cruise(qui co-produttore ed ovviamente promotore del progetto).In molti pensavano ad un fallimento annunciato,e in effetti la scelta di base era un bell'azzardo:non c'è nessuna attualizzazione,tolta la tragedia qui solo sfiorata il repertorio dell'originale è ripreso in toto dalle spacconate al patriottismo ai conflitti tra i personaggi(in questo caso c'è il figlio di "Goose" che non ha perdonato a "Maverick" di averne causato la morte)ai momenti di dubbio e sconforto alle parentesi romantiche.Persino il nemico rimane spersonalizzato,con tanto di elmetti che ne nascondono completamente la testa.Insomma a dispetto del tempo trascorso il film(al pari del protagonista)è come sospeso nel tempo,rimasto fermo al periodo in cui uscì il suo predecessore.E francamente funziona,sia come omaggio ai vecchi tempi sia come spettacolo per i palati di oggi(le riprese aeree sono quasi totalmente prive di effetti digitali e l'ultima parte richiama palesemente a "Mission:Impossible").Anche l'effetto nostalgia è meno pretestuoso del previsto,e almeno in un momento realmente commovente(l'incontro tra Maverick e "Iceman" malato di cancro alla gola[dal quale Kilmer si stava appena riprendendo]impossibilitato a parlare e prossimo alla scomparsa).E ancora una volta si riconosce a Cruise l'abilità nello sfruttamento commerciale del divo imponente che è diventato nelle ultime 3 decadi.E il regista è al suo servizio,con diligenza ma senza incidere particolarmente,specie nelle scontate parentesi con la Connelly che però non fa rimpiangere la McGillis,non richiamata(a sua detta per il drastico declino fisico)assieme a Meg Ryan.Malgrado i vari ritardi nell'uscita in sala causa Covid-19,uno strasuccesso globale(con quasi un miliardo e mezzo di incasso e' il film più visto del 2022,ed il maggior incasso di sempre per Cruise).Nella colonna sonora,la canzone "Hold My Hand" è composta da Lady Gaga.Dedicato a Tony Scott.
Mi è piaciuto più questo che il primo capitolo. Molta azione e soprattutto ben girata. La retorica si spreca, ma è resa sopportabile dalla sceneggiatura solida e dal cast credibile. Intrattenimento più che sufficiente.
Intelligente modo per riportare Tom Cruise e Top Gun, film che mischia nostalgia a una buona dose di azione aerea. Molto Hollywoodiano ma non stucchevole, piacerà un sacco a mio padre.
Premessa non sono un fan del primo film, essendo cresciuto negli anni novanta lo trovavo troppo spaccone e tamarro per i miei gusti. Invece ho amato questo sequel, nonostante sia la stessa cosa :), anzi per quello che è stato concepito, cioè intrattenimento puro, si può dire che è un capolavoro. Soprattutto finalmente abbiamo una trama semplice, come deve essere per un film del genere, senza troppi spiegoni, senza colpi di scena inutili. Da vedere assolutamente in HDR e con un bell'impianto audio, ma ne parliamo meglio nel nostro podcast: https://www.spreaker.com/show/5742230/episodes/feed Un podcast dove si parla di cinema, serie tv, videogiochi, libri e musica, cercaci anche su spotify "I Pezzottari - Podcast"
Top Gun Maverick rientra di diritto in quella moda oggigiorno di rilanciare film persi nella notte dei tempi, o meglio negli anni 80-90. Mi è capitato forse solo con il sequel di Blade runner di vedere un prodotto degno di tale nome, beh, oggi posso dire che ci metto anche questo Top Gun Maverick.
Un film che nella sua overtoure sembra essersi cristallizzato nel tempo, tanto che pensavo di aver messo su quello del 86. Un tempo che passa per tutti, per le tecnologie militari, per gli attori, eccetto tom Cruise, che qui sembra invecchiato pochissimo.
Questo dovrebbe far capire quando ancora possa dare al cinema, e questo Maverick lo è la dimostrazione. Vederlo in casa su uno schermo ampio ha il suo perchè, ma al cinema con un impianto sonoro adeguato, doveva essere pura estasi.
La regia di Kominski che eredita quella di Scott, purtroppo scomparso anni prima, brilla di luce propria, e ritrasmette ancora le stesse vibes. Perchè questo film gioca tanto sulla nostalgia e sui suoi personaggi, come quello di Val Kilmer, che insieme a Cruise ritorna a recitare seppur la sua malattia gli ha portato a fare un solo cameo che è quasi commovente. Sono state anche le odierne tecnologie a permettere all' attore di poter recitare quella scena, attraverso escamotage prima impossibili.
Anche qui ci sta spazio per un ritmo spezzato dalla romance amorosa, aspetto che qui ho poco gradito, visto l inserimento molto forzato del personaggio della Connelly, che solo andando a leggere ho scoperto viene citata nel top gun del 86. Ci sta da dire che l attrice rimane ancora oggi una gran topolona!
Sequel a circa 30 anni di distanza che non delude, ma anzi si fa forza di 30 anni di avanzamento tecnologico e propone scene sugli F18 e F14 davvero mozzafiato. Bellissimo l'inizio con richiamo a top gun e la gestione generale dei personaggi.
Le campane del Theme e Danger Zone. Ferma, ferma ho fatto partire quello dell'86 (i 2 film sono vicini nel paniere). E invece no, è quello nuovo che parte uguale, con i caccia, i cavi e il balletto degli addetti alla pista della portaerei. Io sono già commosso e adesso puoi raccontarmi quello che vuoi. Dai, il film è una ****ta assurda, con la nostalgia dosata giusta e le scene aeree pazzesche. Mi ero solo spaventato sulle prime esercitazioni con musica rock sparata a palla e non si capiva cosa dicessero i piloti. Scott l'aveva detto che Top Gun era una specie di rock and roll nei cieli, ma non esageriamo. E infatti è solo training e dopo si balla sul serio, in alto i cuori nei cieli. Confermato che la fidanzata di Mav debba guidare una Porsche d'epoca.
Adesso datemi anche Days of Thunder: Trickle e non se ne parli più.
La parte tecnica è poco accurata e questo, per il mio gusto, in un film di questo tipo, non è accettabile. Do una sufficienza per l'impegno e per l'incasso faraonico.
Dirigendo Top Gun nel 1986, Tony Scott consegnò al produttore Jerry Bruckheimer un successo commerciale senza pari, che tra le altre cose consegnò all'immortalità sia il compositore Giorgio Moroder sia il divo Tom Cruise. Top Gun è stato il motivo per il quale centinaia di giovani si sono iscritti all'Accademia Aeronautica, una pellicola che ha trasceso il tempo e lo spazio a prescindere dagli assai modesti meriti artistici. Quasi quarant'anni più tardi, il nuovo genietto del blockbuster Joseph Kosinski ne riprende i personaggi, ma compie un ottimo lavoro nel destrutturare il machismo raeganiano del predecessore, dandogli pure una maggior sostanza in virtù della mescolanza di rievocazioni nostalgiche del passato con la nuova storia, e soprattutto dell'evoluzione del protagonista Maverick (un eterno Peter Pan che si trova a dover fare i conti con l'età e il suo retaggio). Certo, l'operazione (del tutto commerciale) non punta al crepuscolarismo a cui il soggetto avrebbe potuto ambire, e le riflessioni sul cambio generazionale non si può dire che giungano a conclusioni particolarmente originali; va comunque dato atto agli sceneggiatori di aver saputo giocare con l'ironia e l'adrenalina, oltre a svecchiare tutto ciò che di buono c'era nel primo film per non farne una anonima fotocopia. Il risultato è un film agile, spigliato, scattante come i velivoli che solcano le inquadrature, e soprattutto confezionato benissimo. C'è del sano cameratismo che non diviene mai retorica tonitruante, c'è un senso della missione che si rivela fondamentale nelle sequenze più al cardiopalma, e soprattutto l'avanzamento tecnologico (militare e relativo alla cassetta degli attrezzi hollywoodiana) a fornire ulteriore chiave di lettura. Ancora una volta i duelli aerei sono la punta di diamante dell'opera, cosa evidente soprattutto nella lunga battaglia finale con il non meglio precisato "stato canaglia", girata con una tecnica eccellente e attentissima all'impatto emotivo. Nota di demerito per la colonna sonora firmata Hans Zimmer, piuttosto di circostanza se paragonata anche a lavori più recenti e maggiormente stratificati (Dune e Dunkirk su tutti). Per il resto, un film sicuramente nostalgico (la scena con Val Kilmer è un gioiello di commozione) che dalla sua ha, però, la capacità di affascinare pure le nuove generazioni. Chapeau, Mr. Kosinski.
I sequel specialmente a così tanti anni di distanza sono sempre un rischio e la maggior parte delle volte non "pagano"... Maverick ne fa accezione, non tradisce i valori del primo film ma si ripropone al passo con i tempi (uscito a causa del covid con 2 anni di ritardo, ha dovuto accettare anche questa ulteriore sfida)
Unico neo per il politically corrett, non si conosce la nazione e il nome del nemico, questo fa riflettere su quanto tesi siano i rapporti fra le varie potenze in questo momento.
Puro intrattenimento!non un filmone ma un buon film che riesce nel suo intento. Top Gun Maverick è un riuscito omaggio al cinema degli anni 80, con tutti gli stereotipi tipici di quel tipo di film, trama semplice, niente che lo spettatore non riesce a prevedere e per carità ha i suoi difetti e la sospensione dell'incredulità deve essere necessariamente attivata
se ti espelli da un jet a Mach10 dovresti venire carbonizzato all'istante ma evidentemente questo Tom non lo sa e senza neanche un graffio ma leggermente spettinato entra in un bar e beve un bicchiere d'acqua XD
. ha la bellezza anacronistica in un cinema moderno dove tutto è in CGI e in green screen può vantare scene girate su veri caccia F18 e girate un pò alla vecchia maniera; merito del buon Tom per gli stessi motivi che lo spingono a girare senza stunt nelle scene action dei vari M:I riduce al minimo gli effetti speciali. Un Tom Cruise particolarmente ispirato, si vede che a questo film ci teneva particolarmente e che è il SUO film; un Tom Cruise/Maverick rimasto invariato quasi, stessa spavalderia, stesso sorriso smagliante e sornione, neanche un capello bianco e giusto qualche rughetta. Il meglio è concentrato negli ultimi 20/30 minuti in una serie di sequenze andrenaliniche che riescono a coinvolgere e incollare alla poltrona forse anche più di quelle del primo film. Consigliatissimo anche a chi il primo Top Gun non lo ha visto, tranquillamente fruibile come film a se stante, se non per qualche citazione qua e la.
Operazione nostalgia ma con qualità, che riesce a partorire un bel sequel, forse un po' furbetto ma che sorprende in positivo.
Top Gun Maverick riesce ad omaggiare il vecchio cult del 1986, con dei richiami oculati e nel complesso mai ridondanti, e allo stesso tempo riesce a creare una storia adrenalinica ma dal sapore malinconico.
Fondamentalmente sembra aver imparato dai principali difetti del lavoro originale e fornisce un miglioramento a tutti quelli che erano I punti deboli del primo film:
-I personaggi dall'essere troppo stereotipati hanno invece una caratterizzazione maggiore (rimane un film abbastanza superficiale ma un piccolo sforzo è stato fatto) - L'esaltazione sterile e muscolare del comparto militare americano, il cameratismo, la forza, vengono diluite con dei messaggi di inclusione (si vede la pilota donna, si vede il secondo un po' nerd, esemplificativo è anche il percorso di Iceman, dall'essere il classico cadetto americano muscoloso, coi capelli a spazzola e senza emozioni, diventa un saggio ammiraglio, abbattuto da un infausto destino, come a voler simboleggiare che anche i modelli di forza assoluta mostrati nel primo film possano andare incontro a delle fragilità). -La storia d'amore un po' puerile del primo film, qui è una storia più matura, più discreta e più intima
Insomma sembrano aver fatto un lavoro certosino sui limiti del primo film per portare nel 2022 un film al passo coi tempi. In più il lato di pura azione, se posso essere sincero, è molto più accattivante in questo sequel, segno che anche sui lati positivi hanno spinto per renderli ancora più convincenti.
Come detto all'inizio resta da capire se l'operazione è un po' furbetta: il film dell'86 puntava sui cavalli di battaglia di quell'America lì, la spacconaggine, la forza, l'esaltazione militare. Questo sequel strizza l'occhio ai temi caldi dei nostri tempi, quali l'inclusione, le vulnerabilità, l'intelligenza emotiva.
Con questo dubbio, un po' malfidato forse, concludo comunque dicendo che il film in sé per sé si difende molto bene, risultando uno dei rari casi di sequel migliore dell'originale.
Già TOP GUN è un mito inossidabile ,un vero must,una pietra angolare degli anni 80. Questo ne è il degno seguito, adrenalina a mille , una storia sceneggiata bene coesa ,drammatica ma mai troppo melensa, recitazione buone e un Tom Criuse in grande spolvero (anche fisico). Peccato per una prima mezz'ora un pò troppo retorica con tante frasi fatte , molte americane e politicamente corrette. Per il resto gran film .
La storia offre qualcosa in più delle solite spacconate patriottiche ma, comunque, nulla di originale o di trascendentale. Visivamente però è fatto bene, e ci mancherebbe, adrenalinico e spettacolare quanto basta, nonostante una certa ripetitività che però appare inevitabile. Finale scontato ma cast che se la cava bene.
Una vera sorpresa, non mi aspettavo nulla di entusiasmante, invece Top Gun Maverick riesce non solo a tenere testa al primo capitolo, ma addirittura a superarlo. Top Gun Maverick è un film vecchio stile, emozionante e nostalgico che ti fa assaggiare un po di anni 80. Rispetto alla pellicola del 1986, pur ricalcando tutto lo stile originale Top Gun, lo fa in maniera più matura, il regista è riuscito a trasportare le atmosfere, l'adrenalina, la solarità, la drammaticità e l'ironia del film di Tony Scott in questa pellicola aggiungendo piccoli particolari e chicche a livello di ripresa e di effetti che ne esaltano il tutto rimanendo allo stesso tempo naturali e poco invasivi. Nonostante ci sia una grande distanza temporale (sono 36 anni suonati), la storia regge molto bene, e scorre che è un piacere, per molti aspetti è molto più matura del suo predecessore, a parte alcuni punti nell'ultima parte in cui risulta un po' troppo "una classica americanata", ma ci sta e ce lo possiamo far andar bene. Una menzione di merito a a tutte le musiche, compresa Lady gaga e Hans zimmer. Per quanto riguarda gli attori, buona la prova di Tom Cruise anche se ovviamente ha perso la verve degli anni d'oro, superba Jennifer Connelly, bravo anche Miles Tellers nei panni del figlio di Goose. "Top Gun: Maverick" è un gran bel sequel che va assolutamente visto da vecchi e nuovi fan, ma soprattutto goduto sul grande schermo che è il luogo migliore per le spettacolari sequenze aeree, magari riguardando o guardando se non l'avete ancora fatto, il primo capitolo.
Ad un fan del Top Gun "originale" verrà la bava alla bocca dall'eccitazione vista la totale attinenza e la miriade di citazioni...c'è tutto quello che ci poteva essere (tranne Kelly McGillis per ovvi motivi estetici) a partire dalla colonna sonora ed i personaggi passando per sequenze quasi clonate. Dal lato tecnico e visivo è tanta roba e la missione è davvero adrenalinica ed ottimamente realizzata. Dal lato sceneggiatura direi è poca roba...abbastanza scontato e con alcune citazioni al limite del patetico-grottesco. Capisco il fan-service ma qui siamo a livelli irritanti. Nulla di epocale ma meglio di così era difficile lo facessero tanto che do un voto alla pari del cult dell' 86.
Premetto che non sono mai stato un fan di Top Gun, tuttavia questo film pur richiamando fin dalle prime immagini il film di Tony Scott, è sensibilmente svuotato di quella retorica che me lo rendeva indigesto. Maverick è stato un pioniere, adesso un dinosauro del passato. E' il fattore umano che viene messo in mostra e che deve emergere in mezzo a tecnologie invadenti che vogliono togliere spazio al fattore umano. Indubbiamente è un film che offre momenti di alta spettacolarità, merito anche di un budget di gran lunga superiore al suo predecessore. I personaggi e la trama sono semplici e lineari, funzionano bene ed il film scorre liscio come l'olio, garantendo un ottimo intrattenimento, nulla da dire. Cameo di Kilmer ben inserito, anche se stupisce la completa assenza della McGillis. Come se non fosse mai esistita.
Sentir parlare di capolavoro fa abbastanza ridere, ma questo sequel di Top Gun si lascia guardare senza nessuno sforzo. Si porta dietro tutti i difetti tipici dei vari blockbusteroni odierni, ma incredibilmente, riesce a superare l'originale (che comunque era una super*****).
Film in cui l'azione e gli effetti speciali la fanno da padrone e che non annoia quasi mai nonostante duri più di 2 0re. Moderno rispetto al primo Top Gun (dal primo sono passati ben 36 anni) scene che vanno al di fuori del reale ma che comunque tengono alta l'attenzione del pubblico. Bravo Tom Cruise e Jennifer Connelly altrettanto nella sua parte. Ottima regia e fotografia.
Sequel incredibilmente superiore all'originale. Cioè, i protagonisti sono sempre un gruppo di americani ultrapatriottici che bombardano una base di un paese nemico facendo gli sbruffoni, però è girato molto bene, montato molto bene ed è molto più incentrato sulle scene d'azione che sugli impulsi reazionari reaganiani, ed alla fine funziona molto bene. E poi è affascinante vedere come due esseri umani possano essere immuni allo scorrere del tempo: rom cruise ha 60 anni, Jennifer Connelly 51 e questa cosa è incredibile.
Trentasei anni dopo arriva il sequel, Top Gun: Maverick con dietro la macchina da presa Joseph Kosinski. È un film che vive dell'originale, ne omaggia la struttura, lo spirito. Ma non siamo più negli anni Ottanta, il film si aggiorna, si fa moderno, e ancora una volta consacra Tom Cruise. Se nel 1986 lo aveva portato nell'olimpo delle star, qui lo conferma uno dei corpi attoriali più longevi e resistenti del cinema d'azione. Con l'andare dei decenni il divo si dimostra sempre più atletico. È lo stuntman di sé stesso. La cifra stilistica è ben riconoscibile, ma Kosinski non vuole essere Scott. Ne riprende alcune sequenze, strizza l'occhio ai fan, poi decide di andare oltre. Vola sul fascino dell'incredibile, sceglie di sfrecciare sempre più in alto: i combattimenti, gli addestramenti al limite, le accelerazioni brutali che sfidano la forza di gravità. Tutto il film rappresenta quel ritorno all'umano e ai sentimenti, nonché all'esaltazione del gesto atletico, che Cruise insegue da ormai una carriera intera, capace di utilizzare gli strumenti della nostalgia e del sentimentalismo in modo diretto e sincero, senza trucchi né ruffianeria (anzi, con sincera commozione, la mente va al bellissimo incontro tra Cruise e Val Kilmer, con il suo Iceman a riflettere la reale condizione dell'attore). Top Gun: Maverick non delude, anzi migliora il primo film cult. E' un blockbuster con molto testosterone. Il popcorn movie è servito, l'intrattenimento in chiave hollywoodiana è andato di nuovo a segno. Questa volta la hit è di Lady Gaga, Hold My Hand. Un blockbuster che è già un instant classic, perfettamente in grado di ragionare sui tempi moderni e su quello che verrà.
Lo ammetto, mi aspettavo di peggio. Siamo lontani dall'americanata che fu il primo capitolo. Qui addirittura i nemici non hanno nemmeno una nazione, non hanno un nome, segno che il predominio militare yankee non c'è più, e dunque hanno dovuto ridimensionare il solito loro ego, che sono soliti a sbandierare. Purtroppo, non mancano le forzature....
...l'elicottero che avrebbe potuto falciare Cruise in pochi secondi, invece si ripara dietro un tronco e si salva prima dell'arrivo dell'angelo salvatore....
...il pilota di scorta che arriva giusto in tempo ( ma va ?? ) proprio mentre l'aereo nemico aveva appena lanciato il missile.....e alla fine viene distrutto sia l'aereo che il missile...proprio questi ne di decimi di secondo.....
..però devo dire che il resto è ben fatto. Non ci sono esagerazioni spropositate non c'è la solita puerile storia d'amore, che invece qui viene raccontata in maniera delicata e non volgare, non c'è l'americanismo imperante nel primo, tracce sonore azzeccate, che ricordano gli anni 80-90. Insomma, è stato ben curato, se togliamo le forzature già citate. Non ci avrei scommesso 1 euro perchè mi aspettavo la solita trashata yankee, ma devo dire che alla fine mi è piaciuto, lasciandomi anche un nodo alla gola per il magone.
Per qualche motivo, il primo "Top Gun" è sempre stato uno dei film più sopravvalutati del cinema commerciale, sembrando più uno spot dell'areonautica\marina militare statunitense, più che sembrare una pellicola interessante e che avesse un minimo di narrazione. Il compianto Tony Scott fece anche un egregio lavoro di montaggio, che però detto francamente, a me non ha mai attirato ne tantomeno stupito (ma così come d'altronde non lo hanno mai fatto le altre sue pellicole).
Questo "Maverick" se la gioca su un effetto nostalgia sicuramente ben fatto, ma che per una volta, non è il sacrosanto fulcro della vicenda. Questo film ha infatti dalla sua un lato passionale eterno, qualcosa di cui probabilmente parleremo per almeno un anno o più. Per tal motivo secondo me, anche senza il suo predecessore, questo film potrebbe per me rimanere un perfetto stand-alone. Ciò che viene di più in assoluto è il lato narrativo, qualcosa per cui fare il tifo fin dal primo minuto. Il tutto è davvero solido, lineare, gestito al meglio. Ogni singola scena racchiude tanta passione, con un lato estetico e sonoro da capogiro, un lato espressivo che, per quanto possa risultare ad alcuni forse piatto, a me è sembrato incredibile (gli sguardi che Cruise e Connelly si scambiano di continuo, in primis). Passiamo poi al fatto che le scene action vengano tutte ben conservate sul finale, non invadendo fortunatamente la durata fin dalla metà, dividendo intelligentemente il film in due parti narrative perfette. Queste ultime scene poi sono piuttosto da sballo, ottimamente "coreografate" (non so se anche in questo caso il termine possa valere), insomma qualcosa che al cinema action odierno serviva al punto giusto. Anche qui il cast è corale e tutti gli attori fanno al meglio la loro parte: Cruise che senza fronzoli riesce davvero a rendere giustizia al suo personaggio, Miles Teller che ha probabilmente la strada spianata per divenire un attore coi controfiletti e Jennifer Connelly, che nonostante sembrasse un po monotona, è riuscita ad essere quella perfetta spalla femminile alla vecchia scuola, con una caratterizzazione ben più matura della solita donnina impacciata che spesso vediamo.
In sostanza, un sequel che potrebbe benissimo essere un film a se stante, nessuno se ne accorgerebbe, incluso me. Da vedere assolutamente, almeno una volta al cinema, anche se non avete mai avuto a che fare il precedente capitolo. Un'avventura cinematografica che capita poche volte. Vorrei inoltre ricordare una delle battute secondo me più memorabili della pellicola, ma soprattutto una delle più interessanti del buon vecchio Tom..
Dal 1986 ad ora una folata di energia, di memoria, di nostalgia. Per chi l'ha vissuto allora, cerchi si chiudono, cerchi come vite lanciate nell'acqua piano si richiudono. È come tornare a casa vent'anni e rivedere le foto di famiglia e aggiungerne una, quelle che fanno bene, quelle che fanno male. Uno dei pochi sequel che ha senso, perché le cicatrici vengono mitigate mentre altre vengono chiuse per sempre, un giusto mix fra la velocità improbabile e la differenza dell'uomo sulla macchina, la volontà di credere che ancora l'essere umano può e deve e fa la differenza. È un cimelio per pochi è uno di quegli oggetti che conserveremo in un futuro, alla pari di "equilibrium", quando poche note ancora avranno ancora il potere di farci emozionare.
Film spettacolare, adrenalinico, ben recitato, girato e con alcune sequenze davvero memorabili. Davvero un ottimo "seguito" dell'originale, con un Tom Cruise ovviamente mattatore assoluto.
Prima di tutto: che filmone! Visto nell'anteprima quando ancora non esistevano commenti ma solo pregiudizi e speranze che si annidavano sotto questo titolo uscito a distanza di ben 36 anni dal primo capitolo… Spettacolo delle 20:00, non piú di 25/30 persone presenti in sala, tutto faceva presagire un flop totale ed invece…già i primi 5 minuti di pellicola avevano ammortizzato il prezzo del biglietto (aerei, colonna sonora, "la moto") seguiti da altri 125 minuti di totale adrenalina, emozione, soddisfazione…era davvero tanto (troppo) tempo che non mi recavo in sala ed uscivo totalmente inebetito da ciò che avevo appena terminato di vedere. Mi ripeto: FILMONE!
Un film d'azione con i controfiocchi. Girato in modo eccellente, Vfx solo quando strettamente necessario. Trama semplice ed efficace, vibes del primo film rispettate ma senza esserne prigioniero. Da vedere nel miglior cinema che avete a disposizione, merita il massimo dal punto di vista visivo e audio. Adrenalina a bestia per tutta la durata del film.
Mamma mia!!!! Una bomba!!!! Chi è fan del primo deve assolutamente recarsi al cinema, chi non è fan ha un buon motivo per guardarsi il primo e poi questo. Il film è un susseguirsi di emozioni, tra memorie del passato, colonna sonora e azione incalzante le due ore volano in un batter d'occhio. Uno dei migliori sequel mai realizzati, se non fosse che il primo è praticamente storia forse questo sarebbe anche meglio. Per me merita comunque un mezzo voto in più perchè quando si tocca un film che ha fatto storia e lo si fa con questa delicatezza e al tempo stesso coerenza per cui tutti i tasselli vanno al loro posto beh...tanto di cappello. Chapeau.
Assolutamente un sequel degno di nota,con un ottimo Tom Cruise che riesce a rendere molto credibile e avvincente ogni sequenza del film- Per i nostalgici e gli appassionati di Maverick,ci saranno grandi soddisfazioni.davvero bello ed emozionante,proprio come mi aspettavo che fosse.
Meglio la seconda parte, più coinvolgente e appassionante. Nella prima parte si "martella" l'effetto nostalgia e il risultato è mediocre. Buoni effetti ma godibili soprattutto agli appassionati di volo e simulatori vari.
molto giocato sull'effetto nostalgia, i rimandi al primo son continui fin dai primi minuti. Belle le scene aeree anche se in qualche passaggio, verso la fine, si nota la cgi. La struttura del film, come il primo, è piuttosto semplice e lineare. Qualche passaggio prevedibile
si capisce dopo mezz'ora che, in un modo o nell'altro, Maverick e il figlio di Goose avrebbero volato insieme
qualche battuta scontata, qualche caduta di stile, complessivamente si lascia seguire con piacere. Tom Cruise regge ancora bene il ruolo, onore ad iceman, per essersi prestato al ruolo nonostante lo stato di salute (reale.. Val Kilmer tempo fa se la è vista brutta)
verso la fine, pur di "far vedere" il modello di aereo del primo film si crea una situazione tra il grottesco e il surreale, forse troppo marginale ed in secondo piano il personaggio di Jennifer Connelly
Ci aveva già provato Sly con la trilogia "The Expendables", un successo economico ma non critico: una dozzina d'anni fa la sbornia dei recensori planetari era rivolt'alla crossmedializzazione (o globalizzazione) e stroncava com'"operazione nostalgia" ciò che si smarcava dal nuovo trend. Invece Bruckheimer torn'a produrre non sciocche serie tv ma un blockbuster, richiama nei loro ruoli di star cinematografiche attori svenduti alla fiction delle piattaforme streaming: Val Kilmer, Jennifer Connelly, Ed Harris. Non un capolavoro ma nemeno la caricatura d'un kolossal: per fortuna non è Bergman che gioc'a scacchi con la morte, ma è l'identico concetto adattato per le masse ("Il tempo è il vostro peggior nemico"). Ed è pure metacinematografico: la missione militare da compiere è fattibile solo downgradando l'armamentario e affidandosi alle capacità aggiuntive del fattore umano così d'aggirare la supertecnologia digitale settata per combattere qualcosa che sulla carta non dovrebb'esistere più. Ricorda lo storico perdere le guerre a causa d'un arsenale idoneo per le battaglie campali e non per la guerriglia. Imparata la lezione, superato il periodo di carestia, la vittoria è garantita.
per nostalgici in cui manca la vitalità ed ingenuità dell'originale. Un piagnisteo di ricordi, troppi spiegoni, pochi sentimenti, quest'ultimi anch'essi assenti negli altri film di kosiski. D'altra parte sa gestire bene una semplice sceneggiatura e le scene d'azione. Tom sempre un grande. In questo momento su IMDb possiede 8.7, un voto che non capisco.