una vita tranquilla regia di Claudio Cupellini Germania, Francia, Italia 2010
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una vita tranquilla (2010)

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locandina del film UNA VITA TRANQUILLA

Titolo Originale: UNA VITA TRANQUILLA

RegiaClaudio Cupellini

InterpretiToni Servillo, Marco D'Amore, Francesco Di Leva, Juliane Köhler, Leonardo Sprengler, Alice Dwyer

Durata: h 1.45
NazionalitàGermania, Francia, Italia 2010
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 2010

•  Altri film di Claudio Cupellini

Trama del film Una vita tranquilla

Rosario Russo è un uomo che ha dovuto abbandonare la sua terra e fuggire dal suo passato. Si è rifatto una seconda vita con un'altra identità, un altro lavoro e un'altra famiglia, in un altro paese, sperando che finalmente questo possa essere il corso sereno della sua vita, finché il destino non decide per lui...

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Voto Visitatori:   7,39 / 10 (68 voti)7,39Grafico
Voto Recensore:   6,50 / 10  6,50
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Voti e commenti su Una vita tranquilla, 68 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

alex94  @  03/02/2024 20:10:40
   7 / 10
Un bel noir italiano che affronta la tematica dell' impossibilità di fuga dal passato.
Cupellini si dimostra piuttosto bravo,dirigendo con la giusta sobrietà ( anche se almeno in questo caso manca un po' di personalità),sostenuto nel suo compito anche da una sceneggiatura alquanto compatta.
Bene anche la cupa ambientazione tedesca.
Buona la prova del cast nel quale ovviamente la parte del leone la fa Servillo.
Una sorpresa inaspettata, un prodotto più che apprezzabile,da vedere.

markos  @  01/04/2023 19:11:17
   7 / 10
Tony Servillo è una garanzia. Bel film, intrattiene bene.

Goldust  @  04/10/2021 17:18:02
   8 / 10
Eccellente dramma a tinte fosche che, complici la presenza come protagonista del sempre sublime Servillo e una velocità di crociera non certo spedita, ha qualche punto in comune con il ben più celebre "le conseguenze dell'amore". La storia riprende il classico tema cinematografico del passato misterioso da dimenticare, che si aggiorna grazie ad una dimensione di cronaca molto attuale ( l'affaire inceneritori del sud ) per poi essere infine sviluppato insieme alle logiche camorristiche à la Gomorra ( stesso regista, stesso attore Marco d'Amore ). Il risultato d'insieme, anche a livello stilistico, non sfigura se paragonato alle nostre migliori produzioni recenti e regala più di una sequenza degna di nota, ed il regista dimostra di saper maneggiare la tensione con grande senso dello spettacolo. Qualche sbavatura nel prefinale


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nulla tolgono alla potenza globale del racconto. Anche perchè la chiusa finale, amara e anti-spettacolare, racchiude in sè il senso stesso del racconto.

Overfilm  @  12/09/2017 14:11:14
   6 / 10
Confermo quanto scritto dai tanti utenti nei pro ed anche nei contro (lentezza in primis).
Votazioni medie che mi paiono fin eccessive...
Sufficienza forse abbondante ma non andrei oltre.

peppe87  @  16/08/2017 16:57:44
   6 / 10
insomma... troppo troppo lento bravi gli attori ma è quasi un sonnifero

Murphy  @  20/05/2017 10:50:56
   6½ / 10
Il film tratta del tentativo di un pentito di rifarsi una vita fuggendo dal passato...passato che purtroppo ritorna mandando in frantumi ogni prospettiva di un futuro migliore.
La storia non è nuova, forse il ritmo un po' lento, ma il risultato è buono.

7219415  @  01/11/2016 15:54:26
   7 / 10
Nulla di nuovo ma ottimo film

Nic90  @  19/06/2016 17:53:37
   6½ / 10
SPOILER
Buon film sul continuo cambiamento di vita da parte di un pentito per cercare "la vita tranquilla" che sara' sempre piu miraggio raggiungere...
Grande come sempre Sorvillo(anche in tedesco),regge da solo il film.
La pellicola intrattiene anche se la sceneggiatura e' buona ma non eccellente...
Finale leggermente inverosimile(il figlio tradisce il padre e lui riesce a fuggire a 2 killer) ma ci puo stare,buona la regia.
Insomma buon prodotto ma nulla di impressionante.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  05/04/2016 22:46:34
   6½ / 10
Un discreto noir sull'eterno tema del passato che ritorna, qui nei panni di un figlio abbandonato, ma mai dimenticato dal protagonista che ha tagliato ogni ponte con la sua vita malavitosa per rifarsi una famiglia in Germania. Il rapporto padre/figlio è il cuore pulsante del film e sia Servillo che D'Amore lo sviluppano con efficacia, semmai è ciò che ruota intorno al fulcro che funziona di meno. Una sceneggiatura che lascia ai margini i personaggi di contorno come la moglie e che nel finale specialmente perde un po' la rotta, per ritornare ad una sorta di circolarità del destino di Rosario. Tornare a costruirsi una vita tranquilla.

Larry Filmaiolo  @  30/03/2016 10:13:12
   7 / 10
film easy easy camorra @ tedeschia con il consueto occhio mezzo aperto mezzo chiuso servillone nazionale e il protagonista giovinotto di gomorra la serie. ottime musiche di theardo, con blixa alla voce nel pezzone finale (guardacaso, tedesco ovunque); ottima tensione nonostante un filo di lentezza in apertura. passiamo elegantemente sopra banalità (piccoline) di sceneggiatura.

fabio57  @  24/03/2016 10:52:56
   7½ / 10
Bel lavoro, forse solo un po' inverosimile nel finale, ma sostanzialmente valido. Il passato e il destino inseguono un ex criminale, che per quanto si sforzi di ricominciare sempre daccapo non riesce mai a chiudere i conti. Servillo è come sempre un gigante e Marco D'amore all'epoca ancora poco noto non è da meno.

Burdie  @  30/01/2014 10:05:39
   7 / 10
...confermo la validità del prodotto

romrom  @  26/11/2013 14:32:14
   9 / 10
Mi è piaciuto veramente molto, regia, ambientazione, trama ...tutto perfetto . Servillo poi è la ciliegina sulla torta...incredibile questo attore: ma anche gli altri non sfigurano (i due 'ragazzi' italiani specialmente)

freddy71  @  17/11/2013 20:10:41
   7 / 10
il film non è male ...soprattutto la seconda parte....molto bella l'interpretazione di servillo...però a mio parere ci sono molti buchi nella sceneggiatura...cmq film ok.

gemellino86  @  22/09/2013 13:35:19
   7 / 10
Bel noir con personaggi azzeccati e una buona fotografia. In certi punti però è un po' lento. Comunque ne consiglio la visione.

Tony Ciccione90  @  19/09/2013 13:25:52
   8 / 10
La storia forse è poco originale: si parla del tentativo di un ex camorrista di ricostruirsi una vita lontano dai guai. Il destino si mette in mezzo, come sempre. Gli attori italiani sono dei mostri, specialmente Servillo (che si conferma il migior attore italiano in circolazione). Ottima la regia, con delle riprese davvero suggestive. E' bello vedere che in Italia non si fanno solo filmetti. Consigliato.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  15/09/2013 20:41:35
   7½ / 10
Buonissimo film. Ben sceneggiato e con un sempre ottimo Toni Servillo.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  14/09/2013 14:46:40
   7½ / 10
Bel film, dalla struttura semplice ma solida. Storia già vista, resa tuttavia stimolante dall'ennesima eccellente interpretazione di Servillo, sulla quale si appoggia gran parte del film, ma per la quale indietreggiano gli altri attori.

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  14/01/2013 19:06:06
   7 / 10
Davvero un bel film, con un Servillo come sempre assolutamente strepitoso. La prima ora si segue davvero bene nei suoi intrighi disparati, nel finale alcune scene un pò troppo frettolose e stridenti con la parte precedente ma nel complesso rimane un ottimo prodotto!

dano  @  07/01/2013 11:34:30
   7½ / 10
Bel film, duro e triste. Servillo come sempre grandissimo. Il dialogo sulla "gara degli sputazzi" è un must.

danyz74  @  03/12/2012 21:27:28
   10 / 10
Per me è un capolavoro! Una chicca nostrana,se vogliamo dirlo.
In questa pellicola è azzeccato tutto. Ritmo,fotografia,ambientazioni e personaggi.
E' un piccolo frammento della malavita campana e Cupellini l ha girato in modo magistrale,perchè non è per niente esagerato,per nulla costruito e arrangiato di fantasia. Il malavitoso è descritto e interpretato benissimo,e avendo vissuto in Germania,vi garantisco che è tutto documentato con tatto e intelligenza. Per me è veramente un gran bel film,crudo quanto basta e dannatamente reale!
Servillo è un grande!

Inn10  @  02/09/2012 09:11:43
   8½ / 10
Stupendo!! Condivido alcune critiche che ho letto riguardo la parte finale del film che poteva avere altri risvolti...però mi è piaciuto ugualmente.

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C.Spaulding  @  22/07/2012 20:07:27
   6½ / 10
film discreto un po lento ma non annoia. Bravo come al solito Servillo.

Oskarsson88  @  09/07/2012 12:16:56
   7½ / 10
non è il film più originale della storia, ma comunque scivola molto piacevolmente tra tutti i giri loschi della mafia e le situazioni familiari che si vengono a creare. Un film italiano moderno ben riuscito, c'è da gridare al miracolo!

Trixter  @  05/07/2012 22:38:06
   6½ / 10
Piuttosto che il film, si privilegia esprimere un giudizio sul protagonista. Ebbene, preferisco soffermarmi sulla pellicola. Si tratta di un noir ben strutturato, abbastanza solido, con ottima ambientazione ed atmosfere ben calibrate. Eccellenti i due giovani protagonisti napoletani, i quali a tratti oscurano il sempre bravo Servillo che, tuttavia, limitato da una sceneggiatura un pò àtona, non sempre riesce a riempire lo schermo come abbiamo visto fare in altre pellicole. Come detto da alcuni commentatori, peccato per il finale, davvero troppo sbrigativo e buttato lì in modo raffazzonato. Nel complesso, resta un discreto prodotto, non originalissimo nella trama ma comunque piacevole da vedere.

guidox  @  01/07/2012 17:42:56
   6½ / 10
un vero peccato, perchè l'ultima parte vanifica e non poco tutto il film, che seppur non sia proprio originalissimo nel suo evolversi, si regge su un Toni Servillo come sempre spettacolare; è un piacere immenso ogni volta vederlo recitare.
buonissime anche le ambientazioni e non male le altre interpretazioni, ma il finale è buttato lì senza una coerenza col resto della pellicola.

Andrea Cisonkik  @  16/04/2012 18:54:21
   8 / 10
purtroppo questo film descrive una dura e cruda realtà,la realtà della malavita.uno stato nello stato che distrugge qualsiasi tentativo di migliorare il nostro paese(nel film la campagnia per il compostaggio dei rifiuti) e che rende la mia stupenda citta Napoli una delle cità più pericolose e brutte del mondo.per quanto concerne il film è davvero un piccolo capolavoro italiano.un film drammatico-realistico davvero ben fatto.un cast semplice ma molto integrato nel film,in particolare si distingue ed emerge l'interpretazione di Tony Servillo.non voglio parlare del film perchè rovinerei una bella visione che auguro a tutti :)

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  03/03/2012 20:23:30
   6½ / 10
Rosario Russo pensava di aver cancellato il passato e di essersi creato una nuova vita perfettamente equilibrata e sicura...ma il male richiama altro male prima o poi e lui stesso dovra' accettare il ciclo di questa sua esistenza fatta di criminalita'...
Un buon film che prende spunti da alcuni successi Italiani recenti come "Gomorra" e "Le conseguenze dell'amore"...la cosa curiosa è che Servillo non manca mai,comunque perfetto per questo ruolo.
Trama non originale ma buon intrattenimento.

Podo  @  01/03/2012 21:24:41
   7½ / 10
Essendo un fan di Servillo guardo questo film senza sapere neppure di che parli.
Ed alla fine ne esce un noir splendido, interpretato alla grande che lascia l'amaro in bocca.

maitton  @  01/03/2012 12:32:57
   7 / 10
finalmente un bel film italiano.
a me ha dato le sensazioni che davano i primi noir dei fratelli coen, una dimostrazione che anche noi possiamo fare dell'ottimo cinema.
alcune scene sono davvero ben fatte, e su toni servillo non credo ci sia molto da aggiungere, e'semplicemente uno dei migliori attori italiani.

3 risposte al commento
Ultima risposta 01/03/2012 18.40.11
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pinos  @  29/02/2012 22:58:00
   8½ / 10
Bellissimo. Grande interpretazione di Toni Servillo. Marco Aurelio d'oro meritatissimo!
Film veramente coinvolgente. Da vedere assolutamente!

1 risposta al commento
Ultima risposta 29/02/2012 23.10.32
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aldo palmisano  @  18/12/2011 22:31:30
   7 / 10
una storia interessante, i protagonisti sono tutti capaci, i ritmi del racconto sono giusti. la lingua napoletana sembra aver accentuato alcune tonalità del film, cosa che non mi dispiace.
purtroppo non ho apprezzato nè la moglie nè il figlio che, seppur protagonisti di parti minori, sono rimasti troppo sullo sfondo dell'intreccio.

pinnazza  @  09/11/2011 11:09:30
   8 / 10
Servillo fantastico come al solito...e questa volta forse ancor di più.
Gran film

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  10/10/2011 18:22:12
   7 / 10
Magnifico Servillo perfettamente calato nei panni del ristoratore italiano all'estero dal losco passato, un film che scorre bene fino alla fine sebbene non sprizzi di originalità (troppa in effetti come già da molti sottolineata la somiglianza a Le conseguenze dell'amore"). Non vorrei essere il solito guastafeste per carità, ma ritengo che ultimamente il cinema d'autore italiano si stia un po' accartocciando sul tema della camorra, come se al di fuori di questo tema sia impossibile realizzare film altrettanto validi (analogamente a quanto avvenuto negli 80/90 con i film su cosa nostra). Sarà che ancora una volta ci ritroviamo in una particolare congiuntura della storia repubblicana e non ho niente contro questi ottimi film, al contrario essi dimostrano che talento e qualità non mancano nel cinema italiano.

3 risposte al commento
Ultima risposta 19/10/2011 11.31.08
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popoviasproni  @  19/09/2011 20:50:56
   7½ / 10
Lucido e inesorabile epilogo di un passato che torna a galla fra ricordi, assenze, dolori e rimpianti.
Magistralmente misurata l'interpretazione di Servillo.
Ottimi e verissimi anche D'Amore e Di Leva.

Invia una mail all'autore del commento Michylino  @  15/08/2011 09:47:54
   8½ / 10
Sarò breve: ottimo film, grande Servillo. Non potete non vederlo!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  08/07/2011 10:38:43
   7½ / 10
Gigantesco come suo solito Servillo,ex criminale che tenta di fuggire da un passato che,inevitabilmente,lo verrà a riprendere. E se non sarà lui a pagarne le conseguenze saranno le persone che ama,a causa delle sue scelte.
La pellicola è davvero buona,costruita con maestria e con dei climax di grande emotività (su tutte la scena del primo omicidio),specie la non banalità del contesto che viene ambientata nei giorni nostri,trattando problemi universali; non è un caso che la famigerata monnezza sia uno dei temi lasciati sullo sfondo eppure fondamentali,la stessa monnezza simbolica che segue Rosario nelle vesti dei due ragazzi delinquenti...
un pò confuso il finale,cronologicamente: dopo aver realizzato un film dal ritmo lento ma mai noioso e che ha nelle relazioni tra i personaggi il vero punto di forza,sembra quasi correre troppo e cronologicamente non essere del tutto coerente. Il senso sarà in ogni caso quello di una fuga infinita di Rosario,costretto sempre a scappare e a nascondersi.
Il genere noir ancora una volta è soltanto un pretesto,Una vita tranquilla è un tipo di cinema che gli italiani dovrebbero abituarsi a vedere più spesso.

floyd80  @  09/06/2011 15:17:53
   7 / 10
Una pellicola che assume a tratti risvolti da tragedia greca.
T. Servillo con tutto il resto del cast recita al meglio.
La regia è ottima e in alcuni passaggi non sembra nemmeno un film italiano (e questo è un complimento).
Purtroppo è destinato a rimanere un film di nicchia. Peccato.

davmus  @  29/04/2011 16:23:08
   7½ / 10
Film che merita di esser visto. Apparentemente lento, ma in realtà inteso.
Molto bravo Toni Servillo.

Lunatico  @  26/04/2011 18:09:00
   8½ / 10
JOKER1926  @  13/04/2011 15:48:53
   6½ / 10
"Una vita tranquilla" è il titolo del buon lavoro di Claudio Cupellini che fotografa ciò che dovrebbe esser per Rosario, personaggio del film, la propria esistenza; ma in effetti le dinamiche della vita sono assai ostili e tremendamente imprevedibili; insomma di una vita tranquilla alla fine c'è ben poco, il passato ritorna stagnante pronto a spazzare via tutto ciò che di buono si è creato, senza pietà, con sommo cinismo.
"Una vita tranquilla" parte da un ampio lavoro di regia con una buona e fredda fotografia, le ambientazioni dell'Europa del Nord sono perfette, il cast è all'altezza, buona la prova di Toni Servillo. Buonissime le varie inquadrature da parte di Cupellini che donano un qualcosa di importante al prodotto. L'unico rimprovero, sul discorso tecnico, è quello, da parte della regia, di radere troppo il reale donando ben poco di "cinematografico" al film, praticamente mancano dose musicali, sono vari i passaggi silenziosi della pellicola e il tutto è ormai divenuta una costante del cinema italiano.
Sul piano contenutistico è la sceneggiatura a far il bello e il cattivo tempo, buona in linea di massima la storia ma le forzature ci sono come il ritorno ( o l'arrivo?) di Diego e il finale troppo approssimativo girato quasi con poca voglia ed energia nel quale non si capisce chiaramente l'epilogo.

In linea di massima, facendo scontrare, in una congetturata battaglia, pro e contro possiamo dire che le positività vincono agevolmente sui difetti che effettivamente lasciano un po' il tempo che trovano in un film come "Una vita tranquilla" ove sono toccati vari temi come il rapporto padri e figli, anche se nel contesto un po' estremizzato; bravo Cupellini poi a scandire la psiche dei personaggi, "Una vita tranquilla" è un film di tragedia, illusione e apatia.

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Ultima risposta 26/04/2011 18.11.04
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  13/04/2011 14:31:37
   7 / 10
Un passato che ricompare come in un incubo,memorie angosciose di un'esistenza precedente cancellata da una fuga improvvisa tornano a tormentare Rosario,apparentemente solo uno dei tanti italiani che hanno fatto fortuna all'estero.
Burbero ma di animo gentile sembra tacere troppe cose alla moglie,al figlioletto ed al suo pittoresco staff.L'irruzione di due giovani compaesani nella sua vita riesuma drammatici ricordi e origina una sensazione di pericolo incombente.
Da un soggetto non originalissimo Cupellini estrae comunque un buon film,amaro e tormentato,girato molto bene e corredato da una fotografia cinerea valida nel ricreare certe atmosfere nordeuropee.Per certi versi non sembra neppure un film italiano,il marcato accento partenopeo e la denuncia riguardo il problema dei rifiuti però non lasciano dubbi,tanto quanto la presenza del solito gigantesco Toni Servillo,al quale però questa volta tengono testa,decisamente a sorpresa,i due malavitosi.Davvero insopportabili nel loro atteggiamento di spocchiosa prepotenza ,in realtà poco più che bambini impauriti,figli del malessere di certe zone del mezzogiorno italiano e assuefatti ad ambienti feroci.
Le rivelazioni vengono suggerite con perspicacia ed equilibrio narrativo,Cupellini gioca le sue carte con grande attenzione riuscendo ad incuriosire tenendo sulla graticola lo spettatore,peccato per qualche lungaggine ed un finale che propone delle incongruenze cronologiche abbastanza vistose.
"Una vita tranquilla" non è solo un buon noir,è anche un film di sentimenti,efficace rappresentazione di un rapporto regolato da un senso di ingiustizia,da imbarazzi e rabbia repressa per non essere mai stato naturalmente vissuto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  09/04/2011 23:11:46
   8 / 10
ATTENZIONE: il commento contiene anticipazioni.
Padri e figli.
Il passato che ritorna.
Ricominciare, ogni volta, una vita nuova.
Magistrale noir del fin qui mai sbocciato Cupellini, capace di andare (evidentemente) a lezione da Sorrentino per tirar fuori però un'opera non di moltissimo inferiore al film di riferimento, Le Conseguenze dell'amore. Scommetto che l'uso del superlativo Servillo sia dovuto proprio a questo, scelta fatta a tavolino con questo preciso riferimento.
Servillo, già. Ogni volta stiamo a tesserne le lodi giudicandolo spesso come vero e proprio valore aggiunto delle pellicole a cui prende parte. Il "problema" è che così è, c'è veramente poco da fare. Mi ricorda molto un altro fenomeno, Daniel Auteil, specie quello in certe pellicole come ad esempio L'Avversario o Cachè. Se Una vita tranquilla fosse stato girato in Francia sarebbe stato lui l'attore, c'è da scommetterci.
Grazie a Gomorra (altra masterpiece italiana) si è finalmente sdoganato l'uso del dialetto, indispensabile secondo me non solo per dare più verità ma, come in questo caso, anche una maggior tensione. Tale concetto sembra strano ma sentire inteagire i 2 ottimi, veramente ottimi giovani malavitosi nella loro lingua dà tutta un'altra atmosfera. Si repira a volte una tensione che mi ha ricordato moltissimo quella provata ne L'Imbalsamatore.
Basta l'incipit con lo zoom indietro nel bosco per farci capire che mano ci sia alla regia, mano poi confermata in tutto il resto della pellicola (con 2,3 virtuosismi, forse inutili?, proprio come il regista de Il Divo). Non bastano però grandi interpretazioni e un'ottima regia a fare un gran film, serve la scrittura e anche qui il livello è lo stesso. Il "climax informativo" (vero e proprio neologismo,orrendo tra l'altro) con il quale sappiamo sempre qualcosa in più del passato di Rosario è gestito in maniera impeccabile e alla luce di quello che scopriremo sono molte le scene che andrebbero riviste (L'arrivo dei ragazzi durante il pranzo, Diego che si confonde sulla data di morte del padre o quando lo stesso Diego dice a Servillo "tu che c.azzo ne sai di quando i figli si fanno grandi?). Anche la figura di Rosario, suo malgrado, dovrà far riaffiorare quella che è la sua vera natura. Eppure era riuscito con onestà ed amore a (ri)farsi una vita tranquilla, tagliare definitivamente le marce radici che lo tenevano legato al suo terribile passato.
Rosario è sì una persona nuova, capace sotto il pericolo di morte a riscoprire,forse, la paternità (bellissimo l'abbraccio con Mathias, da brividi) ma dall'altro lato è sempre lo stesso ex malavitoso costretto a scappare, scappare più volte e ogni volta ricominciare da capo. Sinceramente non ho amato moltissimo il finale, molto egoistico per conto mio, ma è senz'altro coerente col resto della pellicola.
Non c'è niente che ci fa pensare che Rosario tagli definitivamente i ponti anche con la nuova famiglia ma il sospetto è forte, e forse c'è stata un pò di fretta nel gestire la sequenza.
Ce ne fosse di cinema così però, ce ne fosse.
E, per fortuna, ce n'è.

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Ultima risposta 10/04/2011 22.44.27
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videovicenza  @  30/03/2011 10:07:53
   8½ / 10
GRANDE CINEMA ITALIANO....QUASI TUTTO PERFETTO DIREI.....
ATMOSFERA,SUSPANCE,EMOZIONE,MUSICA,REGIA E INTERPRETAZIONI....
SERVILLO E' DOC MA ANCHE TUTTI GLI ALTRI ATTORI SONO PRATICAMENTE PERFETTI...
UN LAVORO CORALE CHE SI ANNUSA....SI SENTE....
CHE SPETTACOLO QUANDO CAPITANO QUESTE VISIONI!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  19/03/2011 14:14:45
   6½ / 10
Noir italiano ambientato in una Germania cupa e algida, non priva però di forti emozioni.
Ambientazioni azzeccate per una trama alle volte altalenante e non troppo originale ma comunque interessante.
Ottimo Servillo.

TheLegend  @  10/03/2011 14:13:33
   8 / 10
Sono rimasto folgorato da questo film e dal maestoso Toni Servillo.
Mi è quasi sembrato un film di Sorrentino,che per me è un complimento.
Come lo ha definito lo stesso regista Cupellini,"un film potente ed emozionante".

piripippi  @  03/03/2011 01:29:07
   9½ / 10
un film bello davvero, servillo e maestoso. la trama convince e non è scontata come non lo è il finale. questa volta ci sono i dialoghi e il tema della solitudine tipica dei film di servillo stavolta e messo in disparte.bello davvero

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Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  27/02/2011 22:04:34
   6½ / 10
Belle atmosfere tetroteutoniche per un camorr-thriller che riecheggia antropologie, culture, volti, ambienti e paroleopereomissioni dei neomaestri Garrone/Sorrentino. Il film fondamentalmente si regge sull'interpretazione, ormai consolidata, di Servillo.

kiteneomare  @  11/01/2011 07:19:30
   9 / 10
Ottimo film. Servillo è per me il miglior attore vivente! L'unico in grado di recitare senza proferire parola! Immenso!

Invia una mail all'autore del commento shantaram  @  08/01/2011 01:08:55
   7 / 10
Bel film. Storia realistica. Grande, come sempre, Toni Servillo

Ballpoint  @  28/12/2010 07:24:48
   7½ / 10
Fa piacere andare al cinema e riconciliarsi con lo stesso quando si vanno a vedere film come "Una Vita Tranquilla".
Servillo sa dosare con sapienza il ruolo e d'Amore e Di Leva interpretano con disarmante realismo ciò che i manovali della camorra fanno nella vita. Sono sporchi e ignoranti, arroganti e cafoni, sono i manovali della camorra......

FABRIT  @  26/12/2010 12:28:56
   6 / 10
Sempre bravissimo Servillo,ma il film non è alla sua altezza.

Invia una mail all'autore del commento logical  @  07/12/2010 03:14:20
   8 / 10
Servillo non è l'Uomo tranquillo del clichè americano sognato da John Ford, ma quello del clichè italiano aggiornato all'ecomafia: siamo gli eterni ed infidi restoratori d'Europa, amiamo le donne finchè non abbiamo questioni più importanti da fare e la famiglia di sangue ha la precedenza su tutto.
Ma la condanna alla storia, alle tare e ai nostri vizi banali è gestita con grande piacere sfruttando il confronto con la Germania operosa e perennemente all'oscuro. La splendida fotografia di Gergely Pohárnok e il montaggio di Giuseppe Trepiccione danno grande freschezza al racconto che non è solo affidato all'eterno Servillo ma si arrotola anche sulla faccia e sul corpo di Marco D'Amore e Francesco Di Leva. E' bello il tempo che non passa per nessuno, la vita che ha sempre e solo un destino qualunque cosa succeda, bellissimo usare un Pastore morente come walky-talkie per Dio.
Ossigenante.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  26/11/2010 00:53:23
   6½ / 10
Un noir eccezionale, capace di mantenere la tensione per quasi tutta la sua durata.
In più un ottima interpretazione degli attori e una bella scrittura dei personaggi capace di restituirci tutta la loro ambiguità se........se non fosse per un finale tremendamente posticcio e inutile, il solito finale melodrammatico e didascalico che rovina il messaggio del film e lo banalizza.

La domanda è: perchè rovinare tutto con situazioni così inverosimili sotto tutti i punti di vista? Purtroppo in Italia abbiamo pessimi sceneggiatori e la scrittura dei film risulta essere un punto debole che oramai caratterizza anche le pellicole piu riuscite.
Per l'ennesima volta devo dire che è un'occasione persa.

3 risposte al commento
Ultima risposta 07/12/2010 03.23.14
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zeta  @  24/11/2010 20:42:52
   7 / 10
A differenza di Gorbaciof, qui non c'è solo un'ottima interpretazione di Servillo. C'è una storia ben costruita, un'introspezione dei personaggi molto profonda. I protagosti sono tridimensinali, credibili, nell'arco del film compiono un percorso, un'evoluzione. La regia non ha bisogno di essere protagonista, accompagna una sceneggiatura intensa, come intensi sono i dialoghi e intense le interpretazioni degli attori. Inoltre, il finale non è scontato

outsider  @  23/11/2010 20:44:04
   9 / 10
interpretazione di Servillo ottima e certamente sintomatica di un immedesimazione, oltre che della bravura di questo attore che, diciamolo, si classifica come uno fra i migliori per stile, espressività e capacità recitative e interpretative, specialmente in alcuni personaggi, come questo e quello delle conseguenze dell'amore, che gli sono tagliati e cuciti addosso.
bravi i ragazzi, veramente irritante Leva che sembra un vero scugnizzo cresciuto figlio di boss, con la scena raccapricciante e oltraggiosa della dignità umana riguardante

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annibalo  @  23/11/2010 09:04:30
   8½ / 10
film italiano di buona fattura, ritmo lento , musiche bellissime e storia inquietante di quelle che ti fanno riflettere sul presente.Cioè vero cinema!

2 risposte al commento
Ultima risposta 24/11/2010 18.29.19
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Rand  @  22/11/2010 19:58:54
   7 / 10
Certo Toni Servillo da molto a questo film, come sempre. Certo tutti gli interpreti sono bravi: tedeschi ed italiani, se poi aggiungiamo la vita tranquilla di Rosario mostrata nei piccoli particolari, iniziamo a conoscerlo poco a poco. Belle le musiche, una fotografia che mostra la tranquillità della cittadina di provincia, una patina di inconsapevolezza che permette ai due "ragazzi" di muoversi agevolmente in una società e un paese differenti dalle strade e "affari" di Napoli, ma qui il centro della storia non sono i camorristi e la loro organizzazione e pericolosità, qui si parla di un rapporto padre figlio interrottosi traumaticamente decenni prima e che ora almeno il genitore mancato tenta di riprendere, colpevolmente in ritardo, si parla di una gioventù abbandonata e priva di speranze, efficiente solo quando si tratta di fare il lavoro "sporco", a volte brutale, ma anche capace di cambiare idea, ragazzi deboli però che uccidono grazie alla droga, perchè semplici soldati di un "potere" mafioso lontano e guidato dai "vecchi". In tutto questo l'alternativa sembra solo scappare e non fermarsi mai, e soprattutto non dire mai tuttom essere un fantasma, ma a che prezzo, per salvare ciò che resta della propria vita...la sceneggiatura ha un buon guizzo nel triplo finale, poi le riprese quasi mai banali, certo alcune cose potrebbero essere approfondite e chiarite ma per il resto il film scorre via bene, forse il percorso autostradale è un pò troppo veloce (vedi spoiler)

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sestogrado  @  20/11/2010 17:32:26
   7 / 10
un uomo abbandona il suo violento passato per una vita in sordina, tranquilla, oltre le Alpi. ma il passato non lo abbandona, e si ripropone ai suoi occhi con immutata violenza e crudeltà. una storia bellissima e dolce impreziosita dalla magistrale interpretazione di Toni Servillo, uno dei migliori attori italiani. assolutamente da vedere

willard  @  17/11/2010 16:10:21
   8½ / 10
Doloroso e bellissimo spaccato nella vita di Rosario (ex-Antonio) che si è ricostruito una vita in Germania, abbandonando tutto per colpa di un passato dal quale ha tentato di redimersi.
Purtroppo il passato ritorna e lo costringerà a tirare fuori glil attributi ancora una volta, esigendo il suo debito di sangue.

Il regista Claudio Cupellini attinge a piene mani dalle lezioni di Paolo Sorrentino e, soprattutto, dal suo stupendo "Le Conseguenze Dell'Amore" per atmosfere, fotografia e colonna sonora, anche se in un contesto diverso, ma che ha radici in una delle tante incarnazioni mafiose per cui l'Italia è tristemente famosa nel mondo intero.

Un sempre immenso Toni Servillo (così come nel già citato "Le Conseguenze Dell'Amore") e bravissimi i due "scugnizzi" Marco D'Amore e Francesco Di Leva in una storia che, con tutta calma, tiene in apprensione sin dalle prime scene, in attesa del precipitare degli eventi.

Il tutto arricchito dal suono di brani rock ed elettronici, con musiche originali di Teho Teardo (anche qui ricordiamo le sue collaborazioni con Paolo Sorrentino ne "L'Amico Di Famiglia" e "Il Divo") con un ospite d'eccezione nel bel brano di chiusura con la voce di Blixa Bargeld (ex chitarrista e vocalist dei Bad Seeds, band storica del grande Nick Cave, nonché fondatore dei Einstürzende Neubauten).

Molto bello.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  16/11/2010 21:33:59
   7½ / 10
"Una vita tranquilla" è un'ottimo noir che non ha nulla da invidiare alle produzioni d'oltreoceano, il punto di forza di Cupellini sta proprio in questo mix di passione e amarezza, dove anche la morte (morale o simbolica, come pure quella più concreta) assume le dimensioni di una stordita "vitalità".
Sono convinto che questo sia un film che mostra i suoi pregi solo dopo molto tempo, restando nella memoria per la sua capacità di superare i confini e adattarsi a un discorso "universale" sulle sorti del destino.
Qualche caduta di tono nella sceneggiatura non manca, per quanto mi venga da pensare che neanche i grandi noir siano esenti da questa specie di formalismo pieno di sbavature.
Certe soluzioni registiche sono opinabili, vero, ma perfettamente funzionali alla resa del film, anche quando rischiano di apparire forzatamente emotive: eppure lo ammetto, quando Rosario abbraccia il figlio tedesco ho provato una specie di fitta allo stomaco, un momento terribile.
Lo sguardo di Servillo è debitore certo del cinema di Sorrentino, anche se nella sua amarezza potrebbe ricordare persino il cinema di Sergio Leone e Francesco Rosi, con quella mdp che mette a nudo tutta la violabilità del suo personaggio.

marcodinamo  @  16/11/2010 10:44:49
   7 / 10
Un meraviglioso Servillo. Trovo ci sia qualche incoerenza nella sceneggiatura ma il film tiene.

dagon  @  13/11/2010 11:05:01
   6 / 10
Film che si butta letteralmente via negli ultimi 20 minuti, a causa di una serie di implausibilità inanellate una dietro l'altra. Sarebbe stata altrimenti una discreta pellicola, non nuova, ma girata abbastanza bene, giovandosi della incontestabile presenza scenica di Servillo. 6-

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  11/11/2010 08:55:30
   7 / 10
Una vita tranquilla è un buon film nonostante alcuni buchi di sceneggiatura e la storia non originalissima.
Gran parte del film si regge su Tony Servillo... bravissimo! Sicuramente uno dei migliori attori italiani.

TATTI  @  10/11/2010 23:42:42
   8½ / 10
UN GRAN BEL FILM, DA VEDERE IN QST INIZIO DI STAGIONE DOVE LATITANO LE PELLICOLE DI QUALITA'. PROVA SUPERBA DI SERVILLO.

morgana2009  @  07/11/2010 11:51:33
   7½ / 10
Un film noir coinvolgente ma con qualche imperfezione, con una trama che funziona e scorrevole, Toni Servillo ancora una volta ci regala un'interpretazione impeccabile, bravissimo come sempre a caratterizzare i suoi personaggi. Unica pecca, ho trovato una certa somiglianza con "Le conseguenze dell'amore" di Sorrentino, manca un pò di originalità nello stile registico e nella sceneggiatura. Toni Servillo premiato come migliore attore al Festival del Cinema di Roma, un risultato tutto meritato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  05/11/2010 13:24:14
   7 / 10
Una Vita Tranquilla è un prodotto debitore fino al midollo al cinema di Sorrentino, con il ruolo di Servillo già ampiamente riproposto in altre sedi. Eppure, difetti partcolari io non ne ho trovati, anzi, nel suo piccolo, è un buon film, basato su un tema vecchio come la lira ma sempre affascinante - il passato che ritorna prepotente a presentarti il conto -
Inutile dire che tutto poggia sulle spalle del camaleontico attore napoletano, al solito convincente - parla l'italiano, il dialetto e il tedesco con incredibile disinvoltura - e bravissimo nel caraterizzare un personaggio che ormai conosce a memoria.
La storia prende spunto da fatti di cronaca - chiaro l'accenno al problema rifiuti e alla strage di Duisburg del 2007 - il cast formato da facce sconosciute è di ottimo livello e i tempi estremamente dilatati della prima parte - quando, di fatto, non succede praticamente nulla - non pesano eccessivamente sul risultato complessivo dell'opera. Anche mostrandoci la semplice quotidianetà di un uomo che si è ricostruito una vita all'estero scappando dalla "cattive compagnie", Cupellini riesce ad non annoiare, preparando con mestiere una seconda parte in cui il ritmo e la tensione salgono a dismisura.
Qualche piccolo problema nel finale, quando la sceneggitura scricchiola per limiti evidenti di tempistica tra una sequenza e l'altra, ma vale la pena dare un'occhiata, se non altro per un genere come il noir riproposto raramente dalle nostre parti. L'originalità non è il piatto forte, ma Servillo merita sempre. Il migliore attore italiano attualmente sulle scene.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  03/11/2010 16:42:05
   6½ / 10
Un noir coinvolgente e appassionante, che si regge su una magistrale interpretazione, su buone atmosfere, su di una regia assolutamente all'altezza, e su una sceneggiatura serrata e molto ben scritta, ma che cade purtroppo in vistose inverosimiglianze verso la fine, che fa scadere il valore della pellicola anche se non ne compromette del tutto l'esito.
Un peccato, perché i temi affrontati sono intriganti: quello della duplicità, del destino che consegue alle scelte, dell'impossibilità di fuggire al passato.

Soprattutto il film ci consegna un vibrante ritratto di un padre e di un figlio, nel loro travagliato ritrovamento, destabilizzante per entrambi. Lì pulsa il cuore della vicenda.

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