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Lo vidi tantissimi anni, nonostante fossi bambino, ricordo che mi affascinò molto. In questi giorni ho avuto modo di vederlo in una versione estesa (ci son circa una decina di minuti in più, in inglese) e l'ho seguito ancora con piacere. Secondo me tra i film più rappresentativi del western all'italiana, con un grande Bud Spencer (che, all'epoca, parlando già perfettamente la lingua, nella versione inglese si doppiò da solo).
Non è uno dei migliori western del periodo, a metà tra i magnifici sette ed il western politico di ambientazione messicana. Malgrado ciò il film di Zingaretti si lascia seguire bene, ha un buon ritmo e tutta la sequenza della rapina al treno possiede i tempi giusti di tensione. La presenza di Graves inoltre offre quel tocco alla Mission impossible, in considerazione del progetto abbastanza folle della rapina. Buono per l'intrattenimento.
Discreto spaghetti western, con musiche di Morricone che, soprattutto nella prima parte, rimandano fin troppo palesemente alle composizioni realizzate per Leone. Affiatato il cast (con ottimi doppiatori). Niente di particolarmente originale o nuovo, ne' con particolari ambizioni stilistiche, ma scorre via bene, con alcuni personaggi (il samurai) indovinati ed un ritmo efficace, specie nel lungo finale sul treno. P.S.: quei piatti di fagioli....
Un film più che discreto, come sceneggiatura (Argento), musiche (Morricone) e idee, che però resta molto spento nella realizzazione. Gli attori fanno il loro dovere, senza mai entusiasmare, così come la storia, che si trascina stancamente fino ad un finale "a sorpresa" privo di efficacia.
Uno spaghetti-western di piacevole visione non tanto per l'originalita' della storia ma per l'empatia che viene creta tra il pubblico e i suoi protagonisti...a proposito di questo, la locandina non rende giustizia al resto del cast che partecipa tanto quanto Bud Spencer. Scritto niente di meno che da Dario Argento con le solite ottime musiche di Morricone.
Le musiche sono di Ennio Morricone, la sceneggiatura è di Dario Argento e nel cast c'è la simpatica presenza di un nerboruto Bud Spencer. Uno spaghetti western di discreta fattura, forse prevedibile e non propriamente originale ma di grande brio e piuttosto gradevole.
Western abbastanza scadente se non fosse per le ambientazioni suggestive, nato da un soggetto di Dario Argento, diretto discretamente da Italo Zingarelli. Buona l'idea del colpo al treno; mediocre il cast, con un Bud Spencer e un Tetsuro Zamba abbastanza fuori luogo, ma con grandi Peter Graves e Claudio Gora, musicato magistralmente da Ennio Morricone. Discreto. Non consigliato.
Rivisitazione western del periodo zapatista del nostro Italo Zingarelli in collaborazione con Dario Argento. Fra l' altro fu proprio Zingarelli ad aver avuto la brillantissima idea di avviare gli allora giovani, ma neanche troppo Bud Spencer e Terence Hill alla folgorante carriera delle commedie con caz*otti in seguito all' esaltante ma seriosa trilogia Colizziana: Dio perdona, io no; I 4 dell' Ave Maria e La collina degli stivali, con il fantastico Lo chiamavano Trinità. Tornando alla pellicola, dei ribelli messicani chiederanno all' olandese ( il veterano Peter Graves, visto ne L'aereo più pazzo del mondo), di rubare l' oro ad un treno governativo per sostenere la causa dei peones Villazapatisti, e per fare ciò assolderà altri 4 energumeni, fra i quali spicca ovviamente il mitico Bud, ognuno con la propria secializzazzione, per cercare di realizzare il piano. Fra mille peripezie quest' ultimo riuscirà e l' onestà avrà la meglio sull' avidità: ogni promessa è debito. I 5 diventeranno degli Eroi della rivoluzione. Precedendo di due anni il Capolavoro di Sergio Leone Giù la testa, la pellicola è diretta con mano sicura e con brio dalla coppia Zingarelli/Argento, e cala il suo "pezzo forte" nel momento in cui verrà messo in pratica il furto, durante la rapida marcia del treno. Nel cast da segnalare pure la presenza di Nino Castelnuovo. Non molto conosciuto forse ma da me consigliatissimo, sempre se piace il genere.