un mondo a parte (2024) regia di Riccardo Milani Italia 2024
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un mondo a parte (2024)

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locandina del film UN MONDO A PARTE (2024)

Titolo Originale: UN MONDO A PARTE

RegiaRiccardo Milani

InterpretiAntonio Albanese, Virginia Raffaele

Durata: h 1.42
NazionalitàItalia 2024
Generecommedia
Al cinema nel Marzo 2024

•  Altri film di Riccardo Milani

Trama del film Un mondo a parte (2024)

Per il maestro elementare Michele Cortese sembra aprirsi una nuova vita. Dopo 40 anni di insegnamento nella giungla romana, riesce a farsi assegnare all’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico: una scuola composta da un’unica pluriclasse, con bambini dai 7 ai 10 anni, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo. Grazie all’aiuto della vicepreside Agnese e dei bambini, supera la sua inadeguatezza metropolitana e diventa uno di loro. Quando tutto sembra andare per il meglio però, arriva la notizia che la scuola, per mancanza di iscrizioni, a giugno chiuderà. Inizia così una corsa contro il tempo per evitarne la chiusura in qualsiasi modo.

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Voto Visitatori:   5,94 / 10 (24 voti)5,94Grafico
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Voti e commenti su Un mondo a parte (2024), 24 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

biagio82  @  19/01/2025 23:47:16
   7 / 10
un ottimo film che riflette sulla condizione dei piccoli borghi italiani afflitti dallo spopolamento e dall'abbandono delle istituzioni, a cominciare da quella scolastica, che vede pochi irriducibili a contrastare un declino ormai inesorabile e dove chi vuole vivere in contro tendenza, come il mastro interpretato da Albanese in primis, ma anche il ragazzo che vuole coltivare la terra in vece che andare a cercare fortuna in città vengono visti come degli alieni.
la trama è semplice e lineare, la storia mette ben in evidenza non solo il bello di quello stile di vita manche quanto sia difficile vivere in quelle condizioni di quasi isolamento causato dalla neve e il film fa ragionare su una condizione che del nostro paese è fin troppo presente.
se ci fosse stato più coraggio nell'osare nell'inasprire queste situazioni e si fosse evitato di mettere troppa retorica spicciola (come la sottotrama della ragazza lesbica che si voleva suicidare davvero mal incastrata nella narrazione) forse poteva venire davvero fuori un prodotto da 9, ma anceh così il film è nettamente promosso.

Bonzobob  @  04/01/2025 00:28:04
   4½ / 10
Che dire.. Recitato male, sceneggiatura scritta da un bimbo delle medie che aveva fretta, diretto peggio. Insomma scontato e imbarazzante. Sempre a perder tempo 'sto cinema italiano. Peccato..

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/03/2025 14.17.16
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gverne  @  15/12/2024 10:57:08
   1 / 10
Film dettato dall'agenda 2030 con tutti i suoi dettami: migranti, LGBT, ecosostenibilità, etc.
Inizialmente appare carino, ma dopo il primo terzo, inizia i cliché buonisti dell'agenda 2030 e i suoi dettami. Più che un film, potrebbe funzionare a meraviglia come spot pubblicitario di cui sopra, in una banalità e demagogia nauseante.
Oltremodo rimarca in maniera ridondante un linguaggio scurrile (caz*) anche da parte dei bambini, che vuol passare come tipico dei luoghi, ma che chiaramente non è..
Deludente a dir poco, non merita certo la media del 6 che gli è stata regalata.

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/03/2025 14.18.56
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stratoZ  @  05/12/2024 14:37:42
   6 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Un po' la tipica commedia italiana lievemente impegnata che specie nella seconda parte si dedica alla critica sociale, che racconta la storia di questo professore che lavora a Roma, palesemente in burnout a cui dopo anni accettano la richiesta di trasferimento in un paesino sperduto sulle montagne abruzzesi di 300 persone, un ambiente che può sembrare paradisiaco visto da fuori per chi è stressato dal caos delle metropoli ma che come mostrerà questo film ha i suoi lati oscuri, spesso sottovalutati dai turisti che vengono allegramente a visitare il borghetto quando fa bel tempo o a farsi la passeggiatina autunnale per fare le storie su Instagram, come dice uno dei personaggi.

Probabilmente il punto debole del film è il voler tirare in ballo tante tematiche, anche di grosso spessore, senza avere il tempo né la voglia di approfondirle, è così che si passa da una prima parte un po' più comica riguardante il goffo ambientamento del protagonista in un mondo arcaico in cui lui non è capace neanche di accendere una stufa perché troppo abituato con la tecnologia, o in cui è costretto ad andare a parlare con i genitori degli alunni in mezzo allo sterco di pecora, per poi andare su tematiche sociali come lo spopolamento di questi luoghi storici, sempre più abbandonati dalle nuove generazioni e in un certo senso stigmatizzati anche dalle vecchie, come possono essere i genitori del ragazzo che ha deciso di creare un'azienda agricola nel luogo, che pensano sia impazzito, continuando con un discorso legato alla critica anticapitalistica, con tutta la parte riguardante il sindaco del paese vicino che ha interessi politici ed economici nel far chiudere la scuola del piccolo borgo, ed infine ci infila pure la guerra in Ucraina con i suoi profughi e un'apertura verso la diversità culturale e l'integrazione, tutto molto giusto per carità, ma è anche mostrato in maniera abbastanza frettolosa, potrebbe essere il classico film didattico che farebbe bene ai bambini per mostrare tutte queste questioni in maniera semplificata, certamente nell'ora e mezza di durata, ben poco si approfondisce, è comunque interessante vedere tutti gli stratagemmi del professore, della vicepreside e anche dei bambini, per mantenere la scuola viva, della serie che si adattano loro stessi alle porcate che fa la pubblica amministrazione, anche se il bambino di otto anni che hackera il sito del ministero è fantascienza, ma sorvoliamo.

Quindi, eticamente si meriterebbe di più, artisticamente è ben poca roba, approfondendo poco ed essendo abbastanza didascalico.

"Voi non avete l'età per essere rassegnati"

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  01/12/2024 16:48:00
   7 / 10
Film comico che riflette su un tema tragico, ovvero lo spopolamento dei piccoli paesi che, tra emigrazione e denatalità, stanno scomparendo. Se Gesualdo Bufalino diceva che la mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari, qui il film di Riccardo Milani (con l'ottima coppia Raffaele-Albanese) ci dice che le piccole scuole dei paesini sperduti possono essere salvate da un piccolo esercito di maestri e maestre elementari che amano il loro lavoro e i loro alunni. Certo, c'è tutta la leggerezze dei film comici e l'implausibilità di una finzione narrativa, ma l'idea di fondo è ciò che rimane.

dkdk  @  28/10/2024 11:56:35
   6½ / 10
Una buona interpretazione del cast sopperisce alla fin troppo scontata sceneggiatura, si capisce da subito dove ci porta la storia. Finale a mio avviso troppo frettoloso che porta alla luce una forzatura mal spiegata.

daniele64  @  07/10/2024 12:27:35
   6 / 10
Il fine giustifica i mezzi .... Un disilluso maestro elementare di mezza età si fa trasferire in un villaggio di montagna abruzzese , dove dovrà superare alcune difficoltà .... Il prolifico regista romano Riccardo Milani , per una volta senza il supporto della moglie Paola Cortellesi , mette in scena una favoletta buonista che cerca di stimolare riflessioni sull' importanza della scuola e dell' integrazione . Il protagonista , classico idealista utopico di sinistra che vive in un mondo tutto suo , sbatterà il muso contro la dura realtà delle pluriclassi e dell' inarrestabile spopolamento della montagna . Una volta capita l' antifona , con l' aiuto di un' insegnante locale , combatterà con tutti i mezzi ( leciti e meno leciti ) per salvare la scuola e l' esistenza stessa del paesello , almeno provvisoriamente . La trama scorre semplice in bilico tra ironia , malinconia e riflessioni , ma si va ad impantanare un po' in qualche ripetitività ed in un finale fin troppo cariogeno . La pellicola poggia tutta sulle spalle della coppia di protagonisti e se da Antonio Albanese in film come questo ci si aspettano sempre prove attoriali partecipate , la vera sorpresa ( almeno per me ) è Virginia Raffaele , che risulta ben calata nella parte anche nei momenti meno leggeri . Molto efficaci anche gli interpreti secondari , quasi tutti non professionisti ma abruzzesi veraci . La colonna sonora non poteva non proporre almeno un paio di bei brani del compianto cantautore pescarese Ivan Graziani . In definitiva , un film forse un po' ruffiano ma che merita di essere visto e rimuginato un po' . Insomma , il 6 se lo merita .

camifilm  @  02/10/2024 11:04:33
   7½ / 10
Una commedia con tanti elementi di discussione.
Natalità, infrastrutture, cultura, assistenza famiglie, accettazione del diverso,...
Un paese che muore
Inizia come commedia e via via le problematiche si fanno serie.
Si parla molto per metafora. Storia non racchiusa al solo paesino in questione, ma ampio campo nazionale.

Accettare il peggio.
Ci si è abituati.

Unico neo a parer mio è la parte sentimentale che poteva essere evitata, ma non è la centralità della storia.

La montagna lo fa

Film che resta sul genere commedia per riflettere
Ottima la scelta di presentare uno a uno gli "attori" del film durante i titoli di coda. Questo alza il voto.

Curiosity  @  08/09/2024 09:11:19
   5½ / 10
Non riesco a promuoverlo spiace.
Bellissimi i paesaggi, ed originale l'idea di fare un film in dialetto abruzzese. Qui finiscono i pregi.
Un film di una banalità e linearità sconcertante. Tutto molto elementare e telefonatissimo. Una roba scritta per bambini.
Il tentativo di suicidio di una ragazzina lesbo poi, una cosa oscena, appiccicata lì tanto per, senza capo ne coda.

sognatore  @  06/09/2024 18:04:22
   7 / 10
Il film è carino e Albanese e la Raffaele sono perfetti. È forse troppo retorico e infarcito di buoni sentimenti, ma alla fine incarna un sogno che abbiamo in tanti e che ci piacerebbe fosse realtà. Personalmente sono cresciuto nella mia prima infanzia in un paesino poco più grande al confine tra Marche e Romagna e alcune scene me lo hanno ricordato e fatto fare un salto notevole di anni.

jason13  @  11/08/2024 13:11:54
   2 / 10
Mi dispiace ma veramente brutto brutto...

Invia una mail all'autore del commento bleck  @  10/08/2024 21:27:03
   5 / 10
Classica commedia dei buoni sentimenti dove, già fin dalle prime scene del film, si intuisce come andrà a finire (liason compresa). Molto brava Virginia Raffaele ma è davvero troppo poco.
Scontato.
Fin troppo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  07/08/2024 16:38:45
   6 / 10
Albanese e la Raffaele sono ben calati in due personaggi ampiamente stereotipati in una classica commedia italica che offre le stesso risultato nonostante anche qualche apprezzabile intuizione nella seconda parte .

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  02/08/2024 14:45:09
   6½ / 10
La mia impressione è che il cosiddetto mondo a parte di Milani non è limitato al mero contesto di un paesino di montagna abruzzese, ma una fotografia attuale del nostro paese. Un paese di vecchi, natalità praticamente a zero e poche prospettive sul futuro. Ho sempre considerato il grado di civiltà di una nazione da tre fattori che considero fondamentali: scuola, sanità e giustizia. Fa riflettere per come sono ridotti e come diceva Renzo Arbore in una vecchia pubblicità sulla birra "meditate, gente, meditate". Forse il film di MIlani non ha tutte queste ambizioni, ma sono riflessioni che comunque vengono in mente. Leggermente legato allo stereotipo regionalistico di tante commedie italiane, bisogna dire comunque che sia Albanese e la Raffaele sono entrambi in gran spolvero, ben assemblati e bravissimi. Dopotutto se le normative sono sbagliate o illogiche, per salvare una scuola anche adottare un aggiramento di tali regole come dei furbetti del quartierino va bene. Il fine lo giustifica.

BlueBlaster  @  28/07/2024 15:04:26
   6 / 10
Peccato perché per molti versi è un buon film con un buon Albanese...
Di certo non originale ma comunque divertente quanto basta, sapendo toccare tante tematiche "scottanti"...
E' proprio l'eccesso di tematiche attuali che si vogliono inserire a creare quella confusione che non ho gradito! Spopolamento delle zone rurali ed immigrazioni (con tanto di profughi) erano più che sufficienti senza dover piazzarci quella mini sottotrama sull'omofobia che ho trovato fuori luogo anche per il modo in cui è stata piazzata...
Un buon filmetto simpatico ma un pò rovinato dai motivi citati.

topsecret  @  22/07/2024 14:21:17
   7 / 10
"La montagna lo fa".
Il personaggio di Albanese richiama alla mente, per certi versi, il Villaggio di IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO, un maestro fuori sede che deve integrarsi con la nuova comunità.
Il film di Milani è una commedia contornata da malinconia ma anche di speranza, intrisa di quella retorica necessaria affinchè un messaggio arrivi forte e chiaro a sensibilizzare l'opinione pubblica, su quelli che possono essere i piccoli e grandi problemi di realtà e microcosmi che popolano il nostro paese (e non solo). La storia raccontata è piacevole da seguire, diretta con garbo e interpretata bene da tutto il cast, professionisti e non, riuscendo a insinuarsi senza fatica nella benevolenza di chi guarda, empatizzando e coinvolgendo nelle dinamiche dei protagonisti. Non mancano i momenti da commedia leggera, così come non mancano le critiche politiche e sociali che dovrebbero indurre alla riflessione.
Un film interessante quanto basta per meritare una considerazione positiva.

Mauro@Lanari  @  19/07/2024 01:23:08
   5½ / 10
Difficile ch'Albanese fugga dalle sue due maschere cinematografiche, quella di Cetto La Qualunque creatagli dalla Giallappa's e quella del voltairiano Candide creatagli d'Amelio ne "L'intrepido" (2012). Quand'esce fuori da 'sta galera bicamerale, l'apprezzo come nel precedente biopic "Grazie ragazzi". Qui il signor Cortellesi ricade nell'ossimoro d'una commedia all'italiana con sceneggiatura ruffiana alias politicamente integerrima, una sorta de "Le otto montagne" soft e altrettanto piaciona, caso da manuale d'un film dove le buon'intenzioni non sono sufficienti. "Racconto etico che non manca di didascalismi anch'eccessivi e d'una retorica che [...] si fa problematicamente estetica" (Raffaele Meale), "lungi dal risultare graffiant[e] – tanto nell'ambizioni drammatiche quanto in quelle satiriche – finisc[e] invece per definire il progetto come il peggior incubo dei suoi stessi personaggi: un borgo di e per pochi abitanti, gradevole nelle sue sfumature nostalgico-identitarie, ma destinato al dimenticatoio" (Dario Boldini).

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Ultima risposta 04/01/2025 04.25.53
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marimito  @  17/06/2024 07:50:27
   7 / 10
Abruzzo, un borgo dimenticato da tutti tranne dai suoi abitanti, Opi (nel film Rupe), un insegnante romano in cerca di tranquillità e vita meno frenetica ed una insegnante locale che non si rassegna alle logiche dell'economia e vuole salvare la piccola scuola che ospita i pochi bimbi del comune si alleano in un sodalizio che sa di comunità e di bellezza. E' un film forse dalla spinta retorica ma che fa bene al cuore, perché ci ricorda che l'unione fa la forza e che è la semplicità a fare la felicità. Consigliato!

stef123  @  30/04/2024 17:48:12
   6½ / 10
Commedia gradevole e con un utile messaggio.

Prof  @  28/04/2024 13:38:32
   6 / 10
Sine ira et studio.

Tempest78  @  20/04/2024 17:04:01
   7½ / 10
una bella storia ben raccontata.. piacevole e ben fatto..

76mm  @  09/04/2024 13:40:24
   5 / 10
SPOILER

Ma perché quando guardo le commedie a sfondo sociale degli altri Paesi mi sembra di rivedere (ovviamente romanzate) le stesse situazioni che vivo quotidianamente sulla mia pelle e invece quando guardo quelle italiane ho sempre l'impressione che siano ambientate su Marte?
Nei film di quali altri Paesi si potrebbe far passare come acqua fresca che un bambino di 8/9 anni "hackeri" il sito del Ministero dell'Istruzione, che un uomo neanche particolarmente atletico riesca a salvare senza sforzo una persona che si è buttata giù da un ponte in pieno inverno partendo dalla riva opposta e che i centri di accoglienza e smistamento dei profughi ucraini funzionino con le stesse regole del mercato del pesce rionale ("mi dia quello"…"questo signora?"..."no no quello è troppo piccolo, quell'altro"…"ah, ma non poteva dirmelo subito? quanti ne vuole 2, 3?" E via dicendo…).
Sulla recitazione non infierisco perché nei titoli di coda hanno opportunamente rimarcato che a parte i 2 protagonisti gli altri attori sono tutti non professionisti e si sono salvati in corner.
Poi dicono che la commedia all'italiana è morta…
Ma dove vivono questi?

Davide  @  05/04/2024 23:00:47
   7½ / 10
Film divertente ed emozionante.
Da vedere

Wilding  @  01/04/2024 20:48:17
   7 / 10
Piacevole, rilassante, istruttivo e poi è sempre bello veder recitare il bravissimo Albanese.

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