uomini che odiano le donne (2009)

E' un film che miscela armoniosamente atmosfere hitchcockiane (in particolare "la donna che visse due volte") a quelle di J. Demme (nel fim "il silenzio degli innocenti", ad esempio). Ma alla base del susseguirsi di eventi non può che esserci la maestria del compianto Stieg Larsson, scomparso dopo aver consegnato la trilogia all'editore. La spietata violenza e l'aspra durezza di determinati personaggi non sono gratuite, ma necessarie a identificarli inequivocabilmente. Noomi Rapace interpreta magistralmente il ruolo della donna che odia gli uomini che odiano le donne. Una raccomandazione: non portate le vostre compagne a vedere il film: potrebbero non apprezzarlo per alcune, estenuanti, scene di violenza sessuale.

non ho letto il romanzo ma dopo aver visto il film credo che lo farò, l'ambientazione è molto bella. l'unica cosa che non mi è andata giù è il protagonista, la faccia non si addice al personaggio, per il resto l'ho trovato molto bello.

Mi sono avvicinato a questo film da profano, cioè non ho letto il libro da cui è tratto, quindi mi svicolo fin da subito dall'annosa questione se è più o meno riuscita la trasposizione.
Il difetto principale che ho riscontrato è la struttura narrativa dove, soprattutto nella prima parte, la storia principale cede troppo il passo a sottotrame che mi sono sembrate fuori contesto e la corposa appendice finale non è stata ugualmente esauriente. Nella seconda parte fortunantamente l'intreccio primario prende il sopravvento specialmente quando i due protagonisti si incontrano. Nota positiva la protagonista principale ben tratteggiata e con il viso giusto, non si può certo dire la stessa cosa di Nyqvist dalla bassissima espressività che ne ha fatto un personaggio nè carne nè pesce. Discorso simile per la regia, piuttosto piatta e senza particolari pregi.

ottima trasposizione del romanzo, non annoia , ma colpisce la violenza in alcune scene.... buono lo sviluppo dei personaggi, gradevole la fotografia... un film sicuramente da vedere.

Discreta e in fin dei conti onesta trasposizione di un caso letterario dalla gestazione bizzarra, sicuramente eccessivo nei numeri (i continui severi bisbigli in sala di chi ha provato l'ebbrezza di leggere un libro e confrontava scena per scena erano estenuanti) ma comunque più che accettabile in tempi di Tuailait&Co.
Prolissa la base di partenza, necessitava di forbiciate chirurgiche, date in parte correttamente, in altre a caso, togliendo spessore alla storia

SPOILER, specie nella mezz'ora finale, gestita abbastanza male.
Azzeccata la sfida più difficile, ovvero rendere al meglio il personaggio più complesso (e l'unica cosa che rimarrà della trilogia di Larsson), in parte smussato ma che comunque mantiene intatto il suo fascino androgino e sfuggente. Il tutto a scapito dei personaggi minori e soprattutto del nostro eroe senza macchia (già non molto espressivo), pesantemente appiattito e privato delle sue vicissitudini sentimentali, deontologiche e redazionali che, nel testo originale, rendevano più completo e interessante sia lui che il finale.
Per il resto quello che manca nel film non c'era neanche nel libro, il thriller in sè è abbastanza esile, con buoni spunti che si alternano a cliché e buchi abbastanza evidenti.
Buona la fotografia, per il resto produzione quasi televisiva, non penso comunque che il probabile rifacimento con potenza di fuoco hollywoodiana (swank + belloccio) potrà venire meglio, ben venga la realizzazione casalinga.

6+ (7 al libro)

Uomini che odiano le donne è un classico thirller in salsa svedese un best selller assoluto che ho letto per la grande pubblicità avuta ma che pur non essendomi dispiaciuto, devo dire che fatico a comprendere le ragioni di questo fenomeno editoriale.
Il libro presenta alcune ingenuità narrative, troppe lungaggini e un'appendice finale superflua e noiosa, il thriller è ben confezionato, il personaggio della Salander originale, per il resto una serie di stereotipi ben amalgamati ma sempre stereotipi.

Ma questo il libro, il film è la stessa cosa, una mera riproposizione in immagini, dove gli unici piccoli cambiamenti sarebbe stato meglio che non ci fossero stati.

Buona la regia( sebbene convenzionale), il problema del film è la sceneggiatura scritta da due svedesi dal nome impronunciabile.
Trattare un romanzo, per quanto best seller, come fosse la Bibbia è un errore e considerando che Uomini che odiano le donne è un thriller farlo durare 2h 30 è decisamente troppo.
La paura del confronto con il lettore è diventato un fantasma nel lavoro degli sceneggiatori che sembrano sbagliare sempre basti vedere il lavoro svolto anche su Il codice da Vinci, Harry Potter o ai vari King.

Detto ciò va detto che la piccola e gloriosa cinematografia svedese ci ha dato una grande lezione, anche senza grandi nomi o "autori" è comunque possibile avere una piccola visibilità internazionale facendo film universali e cavalcando il genere.
Everlasting Moments, Lasciami entrare e adesso questo kolossal del nord, dimostrano una grande vitalità per una realtà cinematografica di granlunga più piccola della nostra.

P.s. protagonista più brutto non lo potevano scegliere

Nonostante la mia poca indole a reggere film superiori alle 2 ore , posso dire che il film non è poi così peso. Un thriller forse più adatto per una mini serie televisiva a 2 puntate però strappa ampiamente la sufficienza.
Ho visto di peggio...

Costruzione banale e approssimativa per questo thriller con molti luoghi comuni in salsa svedese. A cominciare dalla bella (e selvaggia) hacker darkabbestia. L'associazione tra l'attività illegale (ma utile - e sfruttata) dell'hacker e l'estetica punk - nostalgia del cyber-punk? - è roba vecchia e vista e stravista, ormai da cliché. Il protagonista senza macchia - ma ingiustamente accusato -, che non ha più nulla da perdere, come la sua volontaria assistente, è una figura così sterile nella sua concezione "letteraria" da sconfinare nell'anonimato. L'intreccio, risolto come una banale fiction o un telefilm poliziesco poco pretenzioso, pesca nella già abusata struttura dei thriller biblico-letterari, nei quali la ricerca dell'assassino - spesso seriale - riconduce alla scoperta/risoluzione di rebus letterari relativi a passi della Bibbia, di opere di prosa o poesia o di codici. Insomma, niente che non si sia già visto, affrantato per di più con una certa mediocrità.
La carrambata finale dà il colpo di grazia (al film e a noi).

Non ho letto il libro e nonostante ciò questo film non mi è piaciuto - (molti sono rimasti delusi dal confronto tra libro e film).
Non mi ha coinvolta, non mi ha trasmesso emozioni.... o forse le mie aspettative erano troppo elevate.
Film scontato si capisce subito dove si va a parare ed è evidente la sceneggiatura frettolosa, che per mancanza di tempo hanno dovuto tagliare dall'originale.
Ho iniziato a leggere il libro, mi fido del parere di alcune persone e sono sicura che non mi deluderà!

Il film anke se mooooolto lungo scivola via senza particolare lentezza, i paesaggi sono stupendi, l'ambientazione quasi surreale.
Buona la regia capace di sfruttare al meglio il gioco di luci e ombre...kosì kome, in molte parti del film, saper alternare telecamere di scena a quelle ke proiettano ciò ke i protagonisti vedono.
Consigliato ! ;)

Premetto...non ho letto niente di Larsson, e forse questo è un bene, visto che quì stiamo commentando un film, indipendentemente dal libro.
Detto questo, a me il film è piaciuto, ritmo non molto sostenuto ma costante, livello di tensione non altissimo, ma costante, buone le interpretazioni con una menzione speciale per Noomi Rapace, veramente brava e carina......Certo il film è un po freddino ma un pò come tutti i film di registi nordici, comunque non l'ho trovato affatto banale, forse solo un filino troppo lungo.
Lemming

Non mi è piaciuto, soprattutto per la deludentissima ultima mezzora (vedi spoiler). Il finale di un thriller secondo me è la cosa più importante, e qusto è decisamente scontato. Dovrei leggere il libro, forse più basato sulla psicologia dei personaggi che la storia in sè. Ottime invece le scenografie e splendido il personaggio di Lisbeth.

SPOILER

bellissimo

Non ho letto il libro. Giudizio sul film: buon thriller, a tratti un pò banale, ma certamente godibile.

Non abbiamo letto il libro, per cui un giudizio sulla trasposizione è impossibile. Tuttavia, il film in sè è assolutameente godibile, per quanto davvero violento in alcune scene. Il ritmo fa dimenticare la lunghezza ad eccezione della fine un po' troppo stiracchiata. Complimenti agli scandinavi, hanno fatto un thriller decisamente superiore alle ultime produzioni americane del genere.

Non avendo letto il libro e conoscendolo solo di fama non posso commentare la trasposizione, mi sembra però che questo thriller funzioni discretamente, grazie soprattutto al carismatico personaggio di Lisbeth (leggendo qua e là, mi sembra tra l'altro poco approfondito rispetto al romanzo).
Location suggestiva. trama accativante (anche se in parte già vista) intrattengono per la quasi totale durata.
Scrivo quasi perchè francamente l'ultima mezz'ora e frettolosa, sembra che il regista volesse mettere per forza gli ultimi sviluppi del libro e per il film forse non ce n'era bisogno.
Alla fine merita una visione, senza aspettarsi troppo però..

premetto che non ho ancora letto i libri della trilogia millenium però ho trovato questo film molto bello nella sua semplicità,belli i paesaggi nordici,molto brava la protagonista che odia gli uomini che odiano le donne,il giornalista mi è simpatico..finale per me inaspettato e ora la curiosità nel leggere i libri è aumentata..una cosa non ho capito che magari nel libro c'è o in quelli successivi c'è(vedi spoiler).un bel prodotto svedese insomma,ogni tanto fa bene non guardare sempre le solite superproduzioni americane

SPOILER

Avendo letto la trilogia di Larsson, mi sono accostata al film più per curiosità che per reale interesse, se non avessi conosciuto il romanzo, probabilmente avrei saltato la visione della trasposizione cinematografica.
Ebbene l’ho visto: nessuna sorpresa, mi aspettavo più o meno quello che è, cioè un semplice e poco accurato adattamento che delude in varia misura i lettori del romanzo, forse cattura coloro che, invece, non conoscono la trilogia di Millenium. Di difficile trasposizione, il romanzo di Larsson s’intorciglia in dettagliati intrecci, certamente impossibile da riportare sul grande schermo; ne consegue un lavoro mozzo ( per il lettore dei romanzi) dove le implicazioni sono accennate e gli eventi risolti in modo sbrigativo, dove numerosi personaggi vengono appena sfiorati o addirittura ignorati, un vero peccato perché la ricchezza della storia è insita nelle complesse psicologie dei suoi personaggi. E arriviamo ai protagonisti: l’attore scelto per interpretare Michael è lontanissimo dal tormentato giornalista d’inchiesta descritto nel romanzo; Lisbeth al contrario è azzeccata, ma anche il suo personaggio si perde nelle pieghe di una sceneggiatura forzata ai tagli: insomma Lisbeth è colei che odia gli uomini che odiano le donne, un filo conduttore questo che purtroppo si perde in sovraesposizioni sadomaso non sempre congrue.

Tuttavia, lasciando perdere il confronto non proprio corretto con l’omonimo romanzo, il thriller scorre abbastanza bene ed anche se talvolta il ritmo decelera, lo si riesce a seguire per le due ore e trenta senza annoiarsi. E’ un prodotto europeo scandinavo tutto sommato dignitoso e merita la sufficienza.

veramente un bel film, consiglio la visione a chiunque.

Non ho letto il libro, mi baso solo sulla pellicola per dare un voto, ed è positivo.

Avvincente, all' inizio sembra un mistero quasi assurdo, poi prende forma pian piano e nonostante la lunghezza tiene incollati allo schermo.

Anche il finale mi è piaciuto, ottima prova degli attori !!

unica nota da segnalare :

SPOILER

Wow, film molto coinvolgente.
Storia interessante e ben progettata, purtroppo non ho letto il libro, quindi non posso fare un confronto, ma sento di consigliarlo agli amanti dei thriller e degli enigmi.
Una nota di merito all'attrice Noomi Rapace, davvero molto brava (a pure carina)

Trasporre il romanzo era molto difficile, forse impossibile: per la complessità, per il numero di personaggi coinvolti, per la costruzione della tensione (che lungo quasi 700 pagine monta magnificamente, un pò meno costretta in due ore e mezza).
Certi tagli faranno storcere il naso ai seguaci di Mikael e Lisbeth, ma erano comunque necessari; il film comunque scorre, è coraggioso nel mostrare integralmente le scene più crude del libro e non si perde inutilmente nel finale come temevo.
L'errore forse è stato quello iniziale di trasporre al cinema un romanzo poco adatto, ma si sa, per i soldi dei biglietti questo ed altro...

Bellissimo, sono rimasto veramente sorpreso da questo film, il personaggio di Lisbeth Salander è straordinario. Io ho letto il libro e posso dire che il film è stato molto fedele al racconto anche se non al 100% ma d'altronde non era facile, il libro è una cosa, metterlo sullo schermo è tutta un'altra cosa. E poi ho condivido pienemente alcune decisioni del regista in contrasto con il libro. In poche un film che come il libro ti prende e ti tiene in ansia fino alla fine. Aspetto con ansia il seguito. Andate a vederlo merita senz'altro una visione.

Premetto che ho iniziato il libro, ma non l'ho finito. E' comunque lampante che molti personaggi e scene sono stati sminuiti nel film, appiattendolo un po'.Però,considerando che la trama è intrigata e non poco, le scelte fatte sono state le più plausibili per non rendere ancora più lungo il tutto.
I punti di forza di questo film sono sicuramente la trama, le ambientazioni e il personaggio di Lisbeth, carismatico e ben interpretato. Il protagonista me l'aspettavo più bello. Le musiche sono adeguate e la regia è discreta, tranne che nelle scene più violente, dove risulta fredda e distaccata e rende meglio la scena.
Rimane un bel film, che mi ha invogliato a leggere il libro, che racconta (in maniera esagerata forse) delle tristi realtà.
Consigliato a chi vuol vedere un bel thriller che prende elementi classici e li reinterpreta a modo suo; sconsigliato a chi ha letto prima il libro;sconsigliatissimo ai giovani o ai facilmente impressionabili.

P.S: Il mio voto è 8 perchè non l'ho paragonato al libro,dato che devo finirlo di leggere.

Boh, un discreto giallo che sa tanto di vecchio e già visto, interpretato da personaggi creati sufficientemente torbidi da tenere desta l'attenzione.
Film passabile malgrado l'assoluta scontatezza dei suoi 'colpi di scena' e il suo blando ritmo.
Alla luce di questa visione, anche se posso immaginare quanto sia stato tagliato e alterato rispetto alla fonte,...non giustifico minimamente il clamore e il successo del libro, che non leggerò.

io non ho letto il libro, sarà anche per questo ma il film mi è proprio piaciuto e il personaggio di lisbeth è grande ma veramente grande.....
lo consiglio vivamente...

Mi precipito in sala senza nemmeno un fragile tentativo di arginare la mia morbosa dipendenza da Stieg Larsson e tutte le sue creature, dirette o indirette. Uomini che odiano le donne ha un intreccio coinvolgente e personaggi che, pur ripescando nei luoghi comuni più arcani della narrazione, vengono abilmente reinterpretati. La pellicola sembra in questo caso un passaggio ovvio e scontato e proprio per questo altamente a rischio di banalità. Lisbeth Salander, invece, è lei, anche se il molosso che porta al collo nelle prime scene si perde già nelle successive, lasciandola struccata e inanellata in espressioni e gesti leggermente più umani e meno intriganti di come il nostro Stieg ci aveva fatto credere. L’intrigante Bloomkvist ha un carisma notevole che sorregge il suo fascino nonostante l’assenza di qualche scena erotica sottratta al libro ed in più ci insegna finalmente come si pronuncia il suo cognome... Nei 153 minuti di proiezione questo debordo temporale di mezz’ora, rispetto alle canoniche due ore, non lascia spazio a quel senso di eccesso di zelo narrativo che le ultime cento pagine del libro mi hanno trasmesso. Qualche anticipazione di troppo rispetto al secondo romanzo mi lascia però perplessa: il personaggio di Lisbeth si spoglia pian piano non solo del trucco, ma anche del suo mistero e il perché questa ragazza giochi col fuoco viene “bruciato” in una scena un po’ precoce.

Un adattamento cinematografico non riuscito.
Nel tentativo di spiegare tutto, Oplev si perde in una sceneggiatura con buchi grandi come crateri.
Personaggi che spariscono di scena, altri fondamentali che appaiono per pochi istanti.
Il tutto condito da una regia degna di una puntata anonima dell'Ispettore Derrick.
Tutto procede stancamente fino alla mezzora finale, dove si susseguono colpi di scena a ripetizione che scuotono dal torpore e suscitano emozioni gioiose, solo perchè si intuisce che il film sta finendo.
Dal fallimento generale si salva solo l'interpretazione della frizzante protagonista.
In definitiva un film brutto, ove la cosa più riuscita è quella meno originale: il titolo.
Piange il cuore pensare cosa avrebbe fatto di un soggetto del genere Vinterberg, nordico diversamente abile rispetto a Oplev

No, non è venuto benissimo...ma diciamo che è un prodotto discretamente godibile per chi non ha letto il libro, mentre chi l'ha letto non troverà quegli stupri letterario / cinematografici che fanno esclamare "Bleah, il libro è mille volte meglio!! Hanno fatto questo e questo, hanno tralasciato questo, hanno cambiato quest'altro"...
Il libro viene ricalcato fedelmente, pur con degli approfondimenti poco incisivi soprattutto per quanto riguarda il protagonista e il suo rapporto con Lisbeth (personaggio venuto benissimo!), ma il vero punto di forza è la progressione dell'indagine e soprattutto il finale, uno dei punti di debolezza del libro secondo me, che qui viene giustamente accelerato. nel complesso...promosso!

La prima delusione è stato vedere che la parte di Blomkvist era stato dato ad un attore fisicamente sbagliato che ha il fascino di un termosifone spento in pieno inverno. Purtroppo non riesce a recuperare neanche con la recitazione offrendo una interpretazione piatta e monotona degna del sopracitato oggetto per il riscaldamento.
Anche Lisbeth non è proprio azzeccatissima, ma almeno più vicina all'idea del libro.
Pessima scelta anche per E. Berger, personaggio comunque sminuito, ridotto all'invisibilità.
Non sono un amante della trilogia di Larsson (li trovo dei discreti thriller, ma non certo dei capolavori della moderna letteratura), ma devo riconoscere che il punto di forza del libro era la narrazione fluida e una serie di sottotrame che riuscivano a creare un mondo ben definito con una serie di personaggi originali e affascinanti.
Nel film, invece, a causa dell'assenza di molte di queste storie parallele e di una serie di intrecci, i personaggi hanno perso spessore apparendo solo come un vago abbozzo.
Se non si è letto il libro, il film è solo un mediocre thriller che non si distingue dalla media dell'anonimato. Peraltro la trama è molto confusa e frettolosa che annoia poco dopo a causa di uno svolgimento banale e prevedibile di ogni evento. La regia infarcisce di cliché visivi le inquadrature, mentre la sceneggiatura detta tempi sbagliati e manca il bersaglio in più di una occasione. Veramente poche le scene venute bene.
Finale leggermente diverso che non punge e manca completamente di pathos, ma soprattutto elimina un elemento importantissimo per il personaggio di Blomkvist.



SPOILER
Per quanto detto nello spoiler, è chiaro che gli sceneggiatori hanno creato cliché, li dove l'autore del libro era riuscito ad aggirarli e hanno banalizzato molti passaggi nei quanli invece Larsson condensava momenti preziosi per lo sviluppo del personaggio.
Se io avessi visto prima il film, sicuramente mi sarei rifiutato di leggere il libro.