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probabilmente la serie dell'anno. intelligente, storicamente accurata, regia dinamica, dialoghi brillanti, interpretazioni memorabili dei due protagonisti . uno dei biopic più riusciti di sempre
Dopo il successo di Mixed by Erry, Sidney Sibilia continua a raccontarci storie italiane legate alla musica, narrandoci la genesi e il successo degli 883. Il duo italiano composto da Max Pezzali e Mauro Repetto, che parte dalla propria tavernetta di casa nello strimpellare note e registrare canzoni da soli.Fino ai grandi palcoscenici nazionali, in quel intervallo di tempo che intercorre tra fine anni 80' e inizio 90'. Lo fa con la solita grazia di una presa diretta e un uso pop della fotografia che ci riporta a dei tempi che non torneranno, con tanti di quei elementi su cui riflettere e ragionare come vivevamo in un tempo ormai molto lontano. Elia Nuzzolo e Oscar Giuggioli, sono giovani ma recitano con grande affiatamento, e sono uno tra i grandi pro della serie, insieme a tanti camei e introduzione di personaggi famosi intepretati da attori che vengono ben mascherati anche da un certo uso della regia. Quest'ultima spazia da Sibilia ad altri due director che si danno il cambio ogni episodio. Se proprio devo essere critico, il personaggio di Cecchetto è reso in maniera poco realistica per come parla, sembra piu Angelo dei Ricchi e Poveri. Cosi come è sempre da capire quanto sia vero e quanto romanzato dentro la serie, che si ispira ai due libri, uno di Pezzali e l'altro di Repetto. Per me grande sorpresa dello scorso anno e attendo la stagione 2.
Gli 883 sono la mia band preferita, non potevo quindi mancare all'appuntamento con questa serie anche se inizialmente ero un po' prevenuto perche mi chiedevo cosa ci fosse mai di cosi utile da raccontare sulla storia di questo successo che ha toccato due ragazzi della provincia Italiana. Insomma di storie cosi se ne sono sentite moltissime.
Eppure questa serie ha l'enorme merito di far conoscere a me e al pubblico la vera fisionomia del gruppo e in particolare quella del misterioso Mauro Repetto. Francamente credo proprio che il merito principale di questa serie sia proprio questo.
Poi mettiamoci una regia esperta con una sceneggiatura piena di brio e un cast davvero perfetto.
Amicizia, amore, musica e avventura...un mix che ci riporta indietro nel tempo per alcune ore genuine di puro intrattenimento.
Da oggi tutti piu' grati al lavoro "dietro le quinte" di Mauro...
Questa serie mi è piaciuta moltissimo...ben recitata (alcuni attori parecchio somiglianti), molto divertente specie nella prima metà, interessante nella storia e diretta bene! Quando "esplosero" gli 883 ad inizio anni '90 ero bambino e comunque ricordo il tormentone che fu HANNO UCCISO L'UOMO RAGNO e mio padre che chiamava Repetto "el mona che baea" (dialetto veneto che significa "il deficiente che balla")...poverino, potevano dargli almeno una tastiera in modo facesse finta di suonare! Comunque sia piacevolissima visione che mi ha fatto riascoltare nuovamente tanti brani bellissimi. Forse il personaggio di Pezzali è un pò una caricatura ma va bene lo stesso. La frase finale avrebbe potuto essere benissimo un sigillo per finirla qui in modo tronco quasi alla SOPRANO :) Invece si farà una seconda stagione ma la carne al fuoco (soprattutto quella più buona) se la sono già fatta fuori!
Non son stato un fruitore della loro musica, non seguivo molto il mondo deejay Questo per dire che conta poco ad oggi per apprezzare il lavoro fatto in questa serie
Non è una fiction accomodante, non trattasi di biografia e spesso ci sono personaggi e situazioni metaforiche che portano al messaggio.
Diverte. Siamo fine anni 80 inizio 90 con le tecnologie, usi e costumi del periodo, il modo di relazionarsi delle persone, dei ragazzi, motorini, auto, ... i tempi dilatati rispetto oggi per fare ogni cosa. Tutto secondo me funziona bene.
Non sono certo una seconda stagione possa aggiungere altro al messaggio a meno di non portarla su un piano più biografico , col rischio di sbagliare parecchio visto che nemmeno gli 883 ricordano esattamente molte cose dei tempi.
Bravi i 2 attori protagonisti e Davide Calgaro, interprete dell'amico Cisco. Ludovica Barbarito interpreta Silvia, l'amore di Max Pezzali. Io non son biografo, ma credo non sia mai esistita è un sunto delle esperienze di Max per collegare le canzoni che scrive nella serie.