fiabeschi torna a casa (2012)

Fiabeschi era il personaggio che mi era rimasto più in mente di Paz! De Maria aveva compiuto un mezzo miracolo rielaborando una figura tutto sommato marginale di Andrea Pazienza e la bravura di Max Mazzotta, dal volto quasi grottesco, lo aveva battezzato come un perdente senza appello, innamorato solo delle canne che cercava sempre di procacciarsi. Il ritorno a casa, gestito direttamente da Mazzotta da una parte può far piacere perchè riesce a padroneggare il personaggio come una seconda pelle, aggiungendo inoltre qualche buona sequenza di regia. Fiacca però è la sceneggiatura che tende ad edulcorare troppo il personaggio: da un lato lo umanizza ma dall'altro gli toglie quel pizzico di follia che possedeva. Le gag non sempre sono efficaci probabilmente perchè il personaggio mi è sembrato comunque ben radicato maggiormente nell'universo bolognese, trasportato nell'entroterra calabrese mi è sembrato fuori contesto e meno efficace di come mi aspettavo.