le fate (1966)

Anche per un estimatore della commedia italiana anni '60 come me è arduo trovare qualcosa di buono in questa pellicola. La regia, la fotografia e gli interpreti...quelli sono di alto livello, ma la sceneggiatura è quanto di più fiacco e debole abbia mai visto: lento, troppo lungo e con assolutamente nulla di divertente. Forse gli autori intendevano fare qualcosa di diverso e di nuovo con una storia dove padrone indiscusse sono le donne che tengono in pugno gli uomini dimostrando di essere il sesso forte (per l'epoca idea davvero originale) ma gli episodi sono praticamente vuoti, le vicende non portano da nessuna parte e soprattutto non si ride mai. Si punta troppo sui grandi nomi del cast che però più di tanto non possono fare senza una solida base di scrittura. Grande delusione.

Ottima l'interpretazione del cast (presenti grandi nomi) ma i quattro episodi che vanno a comporre la pellicola risultano piuttosto piatti quando non irritanti.
Quello di Salce è poco più di uno sketch, salvato unicamente dalla coppia Vitti-Salerno, l'episodio di Monicelli è bruttino forte, presenta una trama troppo esile, inutile anche se fortunatamente breve il lavoro di Bolognini (tra i peggiori di questo autore), passabile anche se nulla di memorabile l'ultimo, che può contare sul sempre bravo Sordi.
Tra i meno riusciti.

Classico esempio di come non basta una sfilza di nomi blasonati per fare un buon film.
Commedia ad episodi, genere molto in voga in quegli anni, condita da erotismo contenuto (non siamo di fronte ad una commedia sexy vera e propria) dove spicca l'autorevolezza della donna che tiene in scacco l'uomo accecato dai lascivi richiami carnali.
L'episodio iniziale con la Vitti lasciava ben presagire, mostrando ironia, fascino e una discreta dose di sensualità, purtroppo le aspettative rimangono disattese, specialmente con il terzo episodio (nonostante la bellezza sfolgorante della Welch...l'unica cosa che rimane impressa) e prosegue su binari piuttosto ordinari con gli episodi restanti in cui nemmeno la verve di Sordi riesce ad elevarne la qualità.
Pochi sorrisi, in compenso molto fascino magnetico dettato dalle protagoniste femminile, ma altro, davvero, non c'è.

Classica commedia Italiana ad episodi dove la "donna" e i suoi influssi erotici sono l'argomento protagonista!
Nel primo episodio la Vitti non si rende conto di essere troppo provocante e rischia di essere violentata...prevedibile!
Nel secondo la Cardinale seduce un medico per i suoi loschi affari...comicita' praticamente assente!
Nel terzo,il piu' breve,una normale storia di tradimento...una buona regia non ci salva dallo sbadiglio!
Nel quarto,forse il migliore,Sordi conosce una ricca signora che quando beve alcolici diventa disinibita...personaggio che mi ha ricordato l'uomo ricco di "Luci della citta'" generoso quando ubriaco,severo e scorbutico quando diventa sobrio!
Il finale del film è perfetto perche inquadra molto bene quello spirito furbo di approfittazione per scopi sessuali che caratterizza il sesso maschile!
Complessivamente un prodotto mediocre!

a parte il cast di attori ( Vitti e Sordi in primis) le storie son troppo all'acqua di rose e per un film a episodi diventano noiose e dispersive