Voto Visitatori: | 7,88 / 10 (395 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 8,00 / 10 | ||
"The butterfly effect" è una pellicola che affronta il tema dei viaggi nel tempo, enunciando possibili conseguenze derivanti dalla modifica di un dato evento nel passato.
L'argomento è stato ampliamente sviluppato in molteplici pellicole; in particolare dalla trilogia di "Ritorno al futuro" di Robert Zemeckis, ma, ciò nonostante, la sceneggiatura presenta grandi potenzialità innovative in grado di sorprendere lo spettatore.
Il titolo del film allude ad una nota espressione che si ispira a uno dei più celebri racconti fantascientifici di Ray Bradbury: "Rumore di tuono" ("A Sound of Thunder", in "R is for Rocket") del 1952, su cui è stato girato anche un film dal titolo omonimo (in italiano tradotto con "Il Risveglio del tuono") del 2005 diretto da Peter Hyams.
Il film si apre con questa suggestiva frase:
"Si dice che il minimo battito d'ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo – Teoria del Caos".
In realtà questo concetto fu introdotto da Alan Turing in un saggio del 1950 dal titolo "Macchine calcolatrici ed intelligenza" 1 in cui si afferma che "lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, ad un determinato momento, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l'uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza".
Edward Lorenz 2 fu il primo ad analizzare questo concetto in uno scritto del 1963 preparato per la New York Academy of Sciences. Attraverso la scoperta del primo sistema di equazioni differenziali a bassa dimensionalità (attrattore di Lorenz) in grado di generare un comportamento complesso, Lorenz prende l'ispirazione per attribuire al fenomeno il nome di "Effetto Farfalla".
La storia che viene narrata in questo film vede come protagonista Evan Treborn, interpretato dal giovane attore Ashton Kutcher. Fin dall'infanzia il ragazzo soffre di vuoti di memoria che, il più delle volte, sono legati ad eventi traumatici. La madre sospetta che abbia ereditato la malattia del padre e, di conseguenza, lo porta da uno specialista per fare degli esami specifici.
Risultando negativo a tutti i test, e non rilevando quindi disturbi di natura neurologica, il medico consiglia alla madre di acquistare dei quaderni per far scrivere ad Evan le sue giornate al fine di tenere in allenamento la sua memoria. La terapia non si rileva efficace in quanto, particolari eventi che si svolgeranno, ricondurranno il protagonista alle amnesie su cui verrà costruito il resto del film.
In questa prima fase il film è lento, ma è caratterizzato da un climax che consente allo spettatore di tenere gli occhi aperti; la tensione è lieve, ma in continuo crescendo e capace, quindi, di catturare l'attenzione e la curiosità dello spettatore.
Si avverte il lettore che la recensione di qui in avanti contiene spoiler che rivelano anche il finale; si suggerisce di interrompere la lettura qualora non si sia visto il film.
Come detto in precedenza, i vuoti di memoria di Evan sono caratterizzati il più delle volte da eventi traumatici. Proprio uno di questi eventi lo vedrà costretto a lasciare la città, rinunciando quindi ai suoi amici, ma soprattutto alla sua amata Kayleigh.
Diventato grande, Evan non ha più avuto vuoti di memoria, ma studia alla facoltà di Psicologia proprio per capire da cosa fossero dovuti i suoi disturbi. Rileggendo casualmente, in una notte di festa, uno dei suoi quaderni che scriveva da bambino, Evan riesce a ricordare nitidamente un evento accaduto nel passato, ma presto si accorge che in quel momento non stava semplicemente ricordando. La sensazione era quella di rivivere (o forse vivere?) quegli eventi; come un viaggio indietro nel tempo. La scoperta porterà successivamente Evan a svolgere delle indagini personali che lo indurranno ineluttabilmente alla presa di coscienza di un potere soprannaturale in grado non solo di rivivere il passato, ma anche di modificarlo.
La storia si fa sempre più interessante e il ritmo è crescente fino al momento in cui Evan, cosciente del suo potere, comincia a cambiare il passato allo scopo di far tornare i conti nel suo presente, ma soprattutto per rimediare al suo involontario errore che ha spinto Kayleigh al suicidio. Ciò si rivela decisamente pericoloso in quanto cambiare il passato significa portare ripercussioni su tutto ciò che ha vissuto fino a quel momento.
Da questo momento in poi si conclude la fase introduttiva e comincia la parte fantascientifica. Il ritmo si smorza per dare spazio alla storia romantica tra Evan e Kayleigh, caratterizzata da una forse eccessiva atmosfera teenager, ma le sorprese non si fanno attendere molto.
Ogni volta che Evan modifica il passato attraverso i suoi ricordi si risveglia in un altro presente; esattamente come succede a Marty McFly in "Ritorno al Futuro", ma la sostanziale differenza consiste nell'eccessivo accumulo di ricordi di Evan. Ogni volta che torna indietro e cambia qualcosa si ritrova successivamente in una realtà alternativa di cui immagazzina i ricordi nel momento stesso della presa di coscienza; mantenendo però, anche i ricordi della precedente.
Ciò gli comporta atroci sofferenze della durata di pochi istanti, ma sufficienti a farlo sanguinare abbondantemente dalle narici, causandogli danni cerebrali permanenti.
Il film rende molto dal punto di vista emozionale, offrendo un godibile spettacolo caratterizzato da un ottima regia e da un elevato ritmo, riuscendo a stimolare l'attenzione e la curiosità del pubblico per tutta la durata. Tuttavia la sceneggiatura presenta diversi difetti che lasciano lo spettatore con diversi punti di domanda ai quali non potrà trovare risposte lecite.
È vero che, trattandosi di fantascienza, non è indispensabile attenersi alla lettera sulle varie teorie scientifiche che vengono chiamate in causa, ma in questo caso si evincono delle incoerenze concettuali abbastanza evidenti.
Per farne un esempio: Evan, in prigione per aver ucciso Tommy, chiede alla madre di portargli i quaderni che scriveva da bambino. Vuole tentare di nuovo il viaggio nel passato per aggiustare le cose, ma non riuscirà nell'intento a causa dei soprusi che è costretto a subire da parte degli altri detenuti. L'unico che lo potrebbe aiutare è il suo compagno di cella che è molto credente il Dio, ma sembra non averne la minima intenzione. Non avendo altri che lui, Evan le tenta tutte e propone, quindi, una scommessa al suo compagno; se riuscirà a dimostrargli che è un prediletto, lui lo dovrà aiutare. Accettata la scommessa, Evan, usufruendo di alcune pagine che è riuscito a strappare ai suoi persecutori, riesce a regredire fino al momento in cui la sua insegnante delle elementari chiede ai suoi alunni di fare un disegno che raffiguri cosa vogliano fare da grandi. Completato il suo disegno Evan si procura due ferite alle mani attraverso due oggetti appuntiti che servono per raccogliere gli appunti di carta. Tornato al presente, il suo compagno di cella, rimasto sbalordito nel vedere le stigmate comparire d'improvviso sulle sue mani, accetta di aiutarlo.
Rispettando il concetto iniziale espresso fino a quel momento, in questo singolo episodio, il suo compagno di cella non si sarebbe dovuto stupire; la logica vuole che Evan, nella realtà alternativa generata dalla modifica del passato, avesse già quelle cicatrici dall'età di sette anni. Inoltre, attenendosi al concetto della Teoria del Caos enunciato all'inizio del film, è al quanto improbabile che, facendo quel gesto, sia tornato esattamente nella stessa realtà, quindi, nello stesso luogo, nella stessa situazione e con attorno le stesse identiche persone.
Il difetto che più salta all'attenzione del pubblico è relativo al rischio di danno cerebrale che nel finale sembra svanire nel nulla.
In merito a ciò è necessario spendere qualche parola in più per ciò che concerne i tre finali alternativi che sono disponibili solamente nell'edizione speciale del DVD distribuita solo in alcuni paesi.
Il primo finale alternativo che viene illustrato (probabilmente il più voluto dai registi) è tragico. Evan, al posto del video della sua infanzia in cui conosce Kayleigh, guarda il filmato del parto di sua madre. Utilizzando la tecnica del padre, attraverso lo scorrere delle immagini, Evan riesce a tornare nel grembo materno e si suicida strozzandosi con il cordone ombelicale.
Questo finale sarebbe stato perfetto e di sicuro più coerente riguardo al citato rischio di danno cerebrale. Evan fa il suo ultimo viaggio sacrificandosi per la felicità di tutti. Difatti, nei flashback che vengono mostrati, Tommy e Kayleigh vanno a vivere con la loro madre, e Lenny, invece di impazzire, riesce a condurre una vita normale. Al contrario, gli altri due finali si possono definire felici. In uno viene mostrato Evan che, contrariamente al finale effettivo in cui riprende la propria strada dopo aver riconosciuto Kayleigh tra la folla, decide di seguirla. Nell'altro, si fermano entrambi, scambiandosi gli sguardi reciprocamente. Evan si presenta e, nel momento in cui la ragazza sta per fare la stessa cosa, pronuncia il suo nome. Lei rimane stupita, ma Evan si giustifica dicendo che è un nome che si addice al suo viso. Infine, Evan la invita a prendere una tazza di caffè; il resto è una sorta di "e vissero felici e contenti".
Il finale che è stato scelto è una via di mezzo. Non c'è la tragedia, ma neanche un lieto fine in stile "Harmony".
Concludendo, probabilmente si è trattato del miglior compromesso che si potesse trovare per soddisfare le esigenze di tutti, ma probabilmente se fosse stato approvato il finale tragico, come nella versione Director's cut del DVD, questo film avrebbe acquisito un maggior valore cinematografico e sarebbe stato ricordato nel tempo come uno dei migliori nel suo genere.
Ciò non è avvenuto, ma tuttavia rimane un ottimo blockbuster di intrattenimento.
1 M.Guidotti – http://www.nemesi.net/farf.htm
2 Wikipedia - http://it.wikipedia.org/wiki/Edward_Norton_Lorenz
Commenta la recensione di THE BUTTERFLY EFFECT sul forum
Condividi recensione su Facebook
Recensione a cura di Fulvio Baldini aka peter-ray - aggiornata al 13/03/2009
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
Ordine elenco: Data Media voti Commenti Alfabetico
in sala
archivio