a bigger splash regia di Luca Guadagnino Italia, Francia 2015
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a bigger splash (2015)

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locandina del film A BIGGER SPLASH

Titolo Originale: A BIGGER SPLASH

RegiaLuca Guadagnino

InterpretiTilda Swinton, Ralph Fiennes, Matthias Schoenaerts, Dakota Johnson, Corrado Guzzanti

Durata: h 2.05
NazionalitàItalia, Francia 2015
Generethriller
Al cinema nel Novembre 2015

•  Altri film di Luca Guadagnino

Trama del film A bigger splash

Remake del poliziesco francese La piscine del 1968, A Bigger Splash è un thriller che vede protagonisti la rock star Marianne Lane e il suo compagno regista Paul, intenti a trascorrere una vacanza nell'idilliaca e remota isola di Pantelleria. L'improvvisa visita di un vecchio amico e amante di Marianne, Harry, e di sua figlia Penelope, trascinerà tutti i protagonisti in un vortice di passione e gelosia.

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Voto Visitatori:   5,27 / 10 (13 voti)5,27Grafico
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Voti e commenti su A bigger splash, 13 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  23/07/2024 12:56:40
   6 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

"A bigger splash" lo trovo sulla linea qualitativa del resto della filmografia di Guadagnino, autore che trovo apprezzabile ma a cui manca spesso il guizzo per alzare la qualità, manca quell'originalità o quel colpo di genio che mi fa apprezzare di più il film, perché questo, come i film successivi che ho visto del regista, presenta una messa in scena di indubbia grazia, dalle splendide ambientazioni a Pantelleria, durante una florida estate tra i bagni in piscina, il mare cristallino e queste verandine rigogliose che fanno proprio quel mood mediterraneo, così come le colline suggestive dell'isola, delle interpretazioni di grande valore, basti guardare la Swinton che domina la scena non parlando quasi mai, catalizzando l'attenzione come oggetto del desiderio di un Fiennes pieno di rimpianti in un ruolo abbastanza inedito ma che se la cava molto bene, con la sua gelosia che prova in tutti modi a nascondere ma finirà per diventare eccessivamente invadente, di forte impatto l'ultimo confronto con Paul in cui si respira una tensione emotiva schiacciante prima del dramma, insomma sotto questi punti di vista non gli si può dire nulla, è anche un film gestito bene nei tempi, dilatato, che si culla un po' sugli allori, sembra non avere fretta, esattamente come una persona in vacanza, come lo sono i protagonisti, per poi impennare inevitabilmente nel finale, però oltre tutti questi begli aspetti mi è sembrato non riuscire ad andare oltre, mi è sembrato avere più un soggetto dettagliato che una sceneggiatura vera e propria, come se non fosse stata approfondita, le sensazioni si riducono alla rappresentazione dei sentimenti di possessione dell'ex compagno nei confronti di lei e del duro rapporto che si viene a creare col nuovo compagno di lei che inizialmente era considerato da lui come il migliore amico, tutto lì, interessante, ma è una solfa già abbastanza ripetuta, che non riesce mai a distinguersi particolarmente ne a catturare per bene l'emotività, riducendosi un un gioco a tre - che sembra piacere tanto a Guadagnino - abbastanza blando, un altro punto a sfavore sono i personaggi di contorno, dalla stessa Dakota Johnson, che non si capisce bene che ruolo abbia e sembra messa lì tanto per fare presenza, ai locali dell'isola che risultano essere delle macchiette, soprattutto Guzzanti nel ruolo del maresciallo che parla solo in siciliano praticamente e si chiama Carmelo, perché nel sud Italia si devono chiamare per forza tutti o Carmelo o Giuseppe o Salvatore.

Una bella confezione per un contenuto abbastanza deludente

Thorondir  @  09/04/2022 15:42:12
   7 / 10
Un provocatorio film sul desiderio e il senso di possesso: i nostri sono in vacanza ma sotto le apparenze di rapporti dissoluti e apparentemente non toccati dalla gelosia si cela la presenza del possesso che modo per marcare la propria forza virile (non a caso si vedono spesso nudi maschili). E quando arriverà l'atto violento seguirà per forza di cose la dissimulazione, la stessa che aveva posto in essere il personaggio di Dakota Johnson mentendo sulla propria età. certo è un film provocatorio e apparentemente "slegato" e astruso eppure in quelle dinamiche tra i personaggi e nelle invenzioni registiche (e visive) è un film che ho trovato particolarmente interessante.

VincVega  @  21/05/2021 16:31:18
   5½ / 10
Visto al cinema al tempo dell'uscita, lo ricordo come un film affascinante ma imperfetto, con una sceneggiatura che aveva delle belle premesse ma che sfocia in banalità e confusione. Bene il cast.

Goldust  @  08/04/2021 15:55:53
   5 / 10
E' una specie di remake de "La piscina" del '68 aggiornato al gusto ( e al malcostume ) moderno, con star del rock protagoniste da una parte e un'ambientazione isolana nostrana, infarcita di immigrati e Carabinieri incapaci, francamente al limite della denuncia dall'altra. Se si pensa che i protagonisti della pellicola di Deray erano Romy Schneider e Alain Delon capiamo subito che in quanto a carisma e sex appeal con la Swinton, Fiennes e Schoenaerts non andiamo da nessuna parte, anche se il buon Ralph si da un sacco da fare per movimentare il soggiorno a Pantelleria di queste tristi figure. Molto meglio quindi il vedo e non vedo del prototipo - a sua volta non un capolavoro di film - rispetto allo sfoggio di nude epidermidi di questo lavoro di Guadagnino che avrà anche stile nella regia e talento nell'allestire un bel gioco di sguardi tra le varie coppie, ma va a fondo proprio come il suo interprete migliore quando alla fine vuole tirare le fila del racconto. Insomma, qualcosa da salvare c'è assolutamente ma è un film lontano dall'essere sufficiente. Piccola parte per Corrado Guzzanti nei panni di un Maresciallo dell'Arma diciamo così un pò distratto.

andrea90  @  23/03/2021 22:10:40
   3 / 10
Veramente brutto per quanto mi riguarda: un gruppo di viziosi snob, radical chic, onanisti e irritanti in vacanza che dissertano su astrusità e boiate simili...
almeno alla fine ci scapperà il morto (unica consolazione perchè dopo quasi 2 ore di niente a parte corna, leccate di **** innaturali e assolutamente forzate e fuori luogo, per non dire disgustose, almeno un po' di movimento alla fine!!)
Vorrebbe fare il verso ai primi film di Polanski come "il Coltello nell'acqua", ma sembra invece una brutta copia del peggior Bertolucci ( Quello di "Io Ballo da Sola" per intenderci) o del peggior Rohmer.
Più che di un italiano sembra il film di un turista deviato e malato con pessime e stereotipate, fino al patetismo, caratterizzazioni di contorno (vedasi il povero Guzzanti comunque incolpevole, a differenza di chi lo dirige).
La Swinton che fa l'assatanata poi e' inguardabile...sarà una brava attrice ,ma di erotico non ha proprio nulla di nulla.
E il suo ganzo ha l'espressività di un cefalo lesso , davvero per tutta la visione ci si chiede a cosa possa servire se non appunto a dedicarsi a brutte pratiche oscene.
E non e' che per risollevare un film di *****, nel finale, basti inserire o meglio rubare le musiche dei Popol Vuh ( che si saranno sicuramente rivoltati) dell' "Aguirre" di Herzog.
Un consiglio al nostro amico regista connazionale : lasci da parte lo snobbismo e i ritratti cartolina ( tipici ahime' di un insipido gusto europeo che non capisce niente e non sa niente del nostro Paese) e anche certe velleità autoriali e valorizzi ben di più i nostri caratteristi ( che ancora qualcuno ce lo abbiamo anche se nulla in confronto a un tempo) lasciando a casa certi insipidi, volti internazionali.

DarkRareMirko  @  03/10/2020 23:51:39
   7½ / 10
A me è piaciuto, vuoi per un Fiennes - mostro sacro - che mai avrei immaginato potesse fare un ruolo del genere, esuberante e senza limiti, vuoi per la cura formale.

Guadagnino non l'ho ancora ben inquadrato ma la sua cultura/sapienza filmica mi pare fuori discussione; il contesto sociopolitico non è approfondito ma i personaggi son ben delineati.

Quasi buono; Gudagnino ha ormai un suo stile e la sequenza della piscina, con inquadratura finale dell'alto stile Garrone, è da antologia.

Buba Smith  @  11/07/2018 00:36:15
   4 / 10
Piuttosto bruttino.

Film contorto e noioso che sa di poco.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  25/09/2016 22:59:35
   5 / 10
A bigger splash ha senza dubbio una cura formale ben definita. L'asprezza del paesaggio di Pantalleria è il riflesso della spigolosità che manifesta gradualmente fra i quattro personaggi, fatto di allusioni, piccole ripicche e provocazioni in un continuo gioco al rialzo che deflagrerà in maniera tragica. Aldilà di questo al film di Guadagnino manca una definizione soddisfacente di questi personaggi in cui il solo Fiennes con il suo essere sopra le righe, mostra un minimo di umanità rispetto alla rigidità della Swindon e Schoenaerts, all'evanescenza della Johnson. Ma il peggio lo offre nei caratteri comprimari dove le macchiette abbondano e ne fa le spese un Guzzanti con un ruolo che oltre l'imbarazzante. La tematica degli immigrati messi un po' a caso senza alcun criterio. Direi deludente e tremo all'idea del remake di Suspiria.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  20/06/2016 19:27:29
   4½ / 10
Confermo quanto sotto.. pessima idea di fare un semi remake di un mezzo cult post sessantottiano come era stato la piscina.
Ma se lì si respirava un certa idea di libertà,trasgressione e ambiguità ,qui entra in scena la volgarità,il voyuerismo e la perfidia..
Peccato perchè il cast era da 10 ..sopratutto un Fiennes veramente d'assalto!

dagon  @  29/05/2016 22:50:55
   4½ / 10
Semi remake de "la piscina", spreca un buon cast per 2 ore senza (quasi) senso, piene di personaggi irritanti. scellerato casting di Guzzanti e solita visione dell'italia da parte degli stranieri (l'aggravante è che il regista è italiano). Ad un certo punto messa, così, tanto per, perfino Lacrime di Rei dalla colonna sonora di Aguirre dei Popol Vuh... tanto per fare intellectual/radical-chic. Fastidioso, pretenzioso e noioso.

Invia una mail all'autore del commento logical  @  06/12/2015 17:22:40
   5 / 10
Ci sono un paio di cose che vanno risolte con Guadagnino: la passione irrazionale, cieca e autolesionista per Tilda Swinton e la necessità compulsiva di dimostrarsi all'altezza dell'attenzione del mercato americano.
La debolezza per le atmosfere debosciate del milieu radical chic milanese di 'Io sono l'amore' lo aveva fatto apprezzare sia per la cura nella realizzazione che per una sceneggiatura scaltra che non lasciava trasparire con chiarezza quale fosse il bersaglio. In Bigger Splash rimane solo qualche bellissima inquadratura e un paio di movimenti di camera, tutto il resto, dalla sceneggiatura al cast è una noia mortale; prevedibile, grezzo, statico, svogliato, a tratti piuttosto irritante. Nessun 'vortice di passione e gelosia', non sarebbe possibile con Tilda affannata a vestirsi comediocomanda e a fare la signora e padrona per due ore senza voce. L'apparizione di Corrado Guzzanti è la campana a morto del film. Completamente fuori contesto la sua espressione da capocomico siciliano anni 50, imbarazzante la consueta descrizione dell'ambiente italiano fatto sempre e comunque da minus habens probabilmente per esigenze di distribuzione estera, persa ogni tensione nel raccontare una storia che vuole solo insistentemente finire.
Un'occasione buttata, sia per uscire al cinema che per vedere qualcosa che non sia un film di Natale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  02/12/2015 01:30:50
   6½ / 10
Certo, non solo Guadagnino gira benissimo ma la sua estetica cinefiliaca e' indubbiamente sincera, e merita un degno plauso, dal punto di vista tecnico. E' un autore difficile da inquadrare, a volte volutamente manierato e anacronistico, altrove dotato di una freschezza narrativa che chiama in causa una sorta di Anarchia registica. E del film che ne penso, allora? Beh all'inizio questi sterili snob ti verrebbe davvero voglia di annegarli in piscina, ma bisogna inquadrarli nel contesto della storia, volutamente forzati e sopra le righe. E allora giustamente qualcuno ha riscontrato affinita' tra la Dakota Johnson e le sue rassicuranti ambiguita' e la giovanissima Melanie Griffith di "Bersaglio di notte" di Arthur Penn. Nella sua apparente patina, Guadagnino gira un film in cui smorza i toni della provocazione. Oltretutto e' un quasi-remake di un film francese piu' famoso che bello, dove Alain Delon, al contrario di Schoenaerts, aveva premeditato ogni cosa (...). Anche il tanto discusso cameo di Guzzanti e' un voluto stereotipo dell'italiano-appuntato medio visto molte volte nel cinema italiano (o nella realta'). Nel suo crocevia stlistico, non sempre felice - l'epilogo e' sconfortante - Guadagnino trasmette quel forte senso monolitico di appartenenza geografica, che sconfina nel parossismo davanti all'immagine piu' bella, quella dei profughi africani sbarcati nell'isola spaventati dall'arrivo di Paul e Penelope. Un film troppo ambizioso per essere destinato a restare, con i suoi evidenti pregi e difetti, e un'esplicito riferimento alla Tempesta di Shakespeare, anche se la pioggia bagna solo un bizzarro finale

Invia una mail all'autore del commento kampai  @  27/11/2015 09:14:49
   5 / 10
perché... perché fare questo film? cast veramente notevole mal utilizzato. dovrebbe essere un film ad alto tasso erotico, con gli attori nudi integrali per una parte del film.invece è solo immensa noia attenuata da paesaggi stupendi.poi fiennes esageratamente sopra le rrighe in modo fastidioso.non parliamo poi del personaggio di guzzanti, offensivo e umiliante, il perché me lo domando ancora a distanza di due mesi. piacerà molto all'estero.bah, inutile film.

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Ultima risposta 02/12/2015 07.18.24
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