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Chi mi ha preceduto ha detto tutto quello che c'era da dire a proposito di questo film... una delle poche cose buone che possiede potrebbe essere quella di aver contribuito alla formazione macchiettistica dei personaggi di Fantozzi uscito l'anno dopo, per il resto non vedo nulla di eccezionale o di memorabile.
Leggendo la recensione, per curiosità, visto che dava un bel 10 al film, ho letto un passaggio in cui si cercava di controvertere la dichiarazione di apoliticità dichiarata di Fellini, in particolare di questo film. Mi dispiace, posso sbagliarmi su tutto, ma una delle ragioni della popolarità di Amarcord è proprio la bonarietà delle situazioni narrate: che sia la morte della madre, la vocazione del prete o, nel caso che ci interessa, della critica fascista, nient'altro che una raffigurazione macchiettistica che piace a tutti, grandi e piccini, così come sorridono tutti i colori politici di fronte alla scena del grammofono preso a pistolate. Perciò questo punto lo lascerei proprio perdere. Suggerirei anche di lasciar perdere paroloni come "romanzo di formazione", se no Verga vi compare in sogno e vi strozza. Premesso questo, riprendo il discorso sull'universalità temporale e spaziale della pellicola, di cui comprendo le ragioni: semplice descrizione, giusto abbozzata, di una notevole varietà di personaggi provinciali, più o meno stereotipati, alle prese con situazioni comuni ben note a tutto il grande pubblico il quale, ovviamente, si riconosce e prova empatia. Ora, tutto questo non deve essere per forza un demerito, ci mancherebbe, anzi, nel caso di specie, grazie anche alle qualità registiche di Fellini, che dipinge il tutto all'interno di un quadro quasi onirico, il film acquista un carattere proprio. Questo però, almeno per me, non basta, non solo a sviolinare sotto lo schermo gridando al capolavoro (ma scherziamo?), ma neppure a renderlo sufficientemente interessante nell'andamento della sua messa in scena, non proprio esaltante in certi frangenti, anzi, tutt'altro. Per non parlare del limite intrinseco di raccontare una storia leggera e provinciale. Ora potete pure scatenarvi tirandomi virtualmente le uova.
Mi dissocio dalla media alta del film per ragioni di puro gusto personale (prima che arrivino le solite critiche "non capisci niente di cinema" ecc ecc a chi dà voti bassi a film con la media alta). Innanzitutto non è una commeda, il film sconfina quasi sempre nel grottesco e, non ci posso fare niente, questo genere di film non fa per me. Le musiche sono spettacolari, le ambientazioni nella cittadina romagnola altrettanto, ma: - Non esiste trama, si tratta solo di una serie di scenette più o meno divertenti... Se anche fossero state proposte in ordine casuale non si noterebbe la differenza ai fini del film. Ok, forse era questo che voleva dire Fellini... Amen - I personaggi sono TUTTI caricature irreali. Forse forse un po' più di contatto con la realtà avrebbe reso di più l'idea del periodo in cui si svolgono i fatti...
non per difendere Thoha' ma lenso esattamente come lei...forse avrei dato anche meno a questo film se non fosse che ha questa media che dimostra che evidentemente sono io che non capisco nulla di Fellini... è un regista che non mi ha mai impressionato e anche in questo film mischia tante vicende in maniera confusa,le rende grottesche(e non mi fanno ridere)...e ovviamente sono contro il suo pensiero che ha sui preti!
So che riceverò un sacco d'insulti, ma a me Fellini non è mai piaciuto, né come persona, né come regista.
Una storia fatta di aria fritta. Qualche scenetta ha colori vividi, come il nonno nella nebbia, o il bambino che mentra va a scuola vede una mucca e, ai suoi occhi, appare come un mostro mitologico. Folgorante l'apparizione di Ciccio Ingrassia nel ruolo dello zio pazzo (voglio una doooonnnaaaa). L'unica scena divertente è quella del giovane Titta soffocato dall'abbondante tabaccaia. Un sacco di personaggi ed una confusione che mette a disagio. 'Amarcord' (mi ricordo) in realtà è composto da ricordi non veri, inventati e spesso volgarotti e cafoni. Nella preoccupazione di dar corpo a personaggi reali rischia spesso di renderli solo delle misere macchiette. Infine: una galleria di balordi che rende difficile restare svegli durante la visione.