angeli violati regia di Koji Wakamatsu Giappone 1967
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angeli violati (1967)

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locandina del film ANGELI VIOLATI

Titolo Originale: OKASARETA HAKUI

RegiaKoji Wakamatsu

InterpretiJuro Kara, Michiko Sakamoto

Durata: h 0.57
NazionalitàGiappone 1967
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 1967

•  Altri film di Koji Wakamatsu

Trama del film Angeli violati

Un uomo molto disturbato si introduce in un dormitorio di infermiere e le uccide tutte tranne una. La vicenda si alterna a riprese di manifestazioni studentesche e di pestaggi della polizia…

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Voto Visitatori:   8,14 / 10 (11 voti)8,14Grafico
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Voti e commenti su Angeli violati, 11 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  17/01/2020 15:37:00
   8 / 10
L'uomo di fronte all'universo femminile è piccolo, brutale, chiaramente inferiore e che manifesta la sua supposta superiorità solo attraverso la violenza. Un piccolo ambiente diventa un luogo claustrofobico opprimente anche grazie alla splendida fotografia in bianco e nero, in cui Wakamatsu offre una regia fluida mantenendo una tensione insostenibile specialmente quando la violenza rimane fuori campo. Un uomo che idealizza la donna soltanto nella sua veste materna, più tradizionale e conservatrice, incapace di rapportarsi ad essa se tali caratteristiche non vengono rispettate.

alex94  @  06/02/2015 19:13:28
   8 / 10
Devo ammettere che questo film diretto nel 1967 da Wakamatsu mi ha veramente colpito.
La trama riesce a fondere insieme l'erotismo al dramma in maniera perfetta,riuscendo a risultare interessante e disturbante dall'inizio fino alla fine.
La regia è ottima,praticamente perfetta la fotografia,convincente anche la recitazione.
Da vedere assolutamente.

Invia una mail all'autore del commento Tokyo'sRedLight  @  10/08/2013 12:41:59
   9 / 10
Uno dei migliori insieme a "Su su per la seconda volta vergine" e "Violent Virgin".
Consigliatissimo.

Cose che mi sono piaciute:

- La fusione tra erotismo e dramma
- Fotografia sublime
- La sequenza capolavoro delle salme a colori
- Il finale spiazzante

Cose che non mi sono piaciute:

- Niente in particolare

Un topo in LSD  @  04/08/2013 17:58:00
   8½ / 10
X SPOILER X

X SPOILER X

X SPOILER X

Una pellicola che si apre con una sequenza di fotogrammi raffiguranti mani, piedi, occhi, sorrisi, seni e sederi femminili, quasi a tracciare l'anatomia della bellezza di questi "angeli".
Da sottolineare la melodia malinconica che accompagna la sequenza.
Successivamente ci imbattiamo in un uomo misterioso, un uomo che spara colpi di pistola davanti al mare.
A questo punto si entra nel vivo del film. In un dormitorio per infermiere (tutte molto graziose e con una candida vestaglia bianca) vediamo una meravigliosa scena di sesso lesbo tra due ragazze, scena alla quale assisteranno tutte le altre.
All'improvviso l'uomo "del mare" appare davanti a una finestra e le infermiere decidono di farlo entrare per condividere con lui quella visione "scandalosa".
La decisione si rivelerà tragica, infatti l'uomo è un killer che, una dopo l'altra, ucciderà quasi tutte le ragazze, tutte tranne una.
Qui il film diventa veramente claustrofobico e malato, importante la scena nella quale una delle ragazze si offre al killer e lui si dimostra incredibilmente bloccato, quasi a suggerire un problema d'impotenza (eloquente a riguardo la sequenza delle ragazze nude intente a ridere della sua "prestazione").
Spiazzante il finale con l'uomo e la superstite che si lasceranno andare a momenti di tenerezza, cercando di scoprire l'uno l'identità dell'altro.
Ultimissime sequenze con dei fotogrammi di scontri tra polizia e manifestanti, l'ho trovato un po' forzato questo messaggio politico.
Bellissimo il dialogo con il quale la più "anziana" delle ragazze tenterà di far ragionare il killer, ben giocata l'alternanza con le poche scene a colori, dialoghi ridotti al minimo, ottime musiche, sublimi le ultime sequenze a colori con quel "quadro" di corpi nudi pieni di sangue.
Una grande opera misogina, simbolica, violenta e carica di erotismo.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  12/12/2012 16:01:12
   6½ / 10
Interessante film di Wakamatsu. Parecchio disturbante.

lupin 3  @  19/02/2012 13:04:08
   6 / 10
Sinceramente me lo aspettavo migliore, nel complesso sufficiente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  16/02/2012 10:53:00
   7½ / 10
La serie di fotogrammi introduttivi è annunciatrice del disagio di un uomo,probabilmente affetto da impotenza.
In un dormitorio occupato da infermiere il folle scatenerà il terrore torturando e uccidendo le giovani.Un'unica location per lo sfogo di un impulso misogino che presenta alcuni punti di contatto con "The Embryo hunts in secret",precedente opera del regista nipponico.Dialoghi ridotti all'osso e una moltitudine di simbolismi e metafore più o meno intuibili corredano la pellicola in cui gli angeli di bianco vestiti vengono sterminati dal male da loro stessi invitato ad entrare.
Di certo la furia omicida dell'uomo porta con sé sottotesti sociali,uno probabilmente rivolto al ruolo della figura femminile nell'ambito domestico, e un altro di natura politica,attinente al periodo storico come suggerito dalle sequenze che chiudono la pellicola.
Nonostante le violenze del cinema moderno siano ben più esplicite "Angeli Violati" è tutt'ora un film disturbante,intriso di un malessere che rende la pellicola ardua da digerire.
La relazione del connubio amore/morte è incorniciata attraverso un bianco e nero squarciato raramente da brevi sequenze a colori,momenti energici per fissare l'orrore della violenza espresso attraverso lo spargimento del sangue e l'utopia romantica della fuga, con probabilmente quella che è solo una figura sognata,bramata ma esistente solo nelle visioni dell'assassino.
Wakamatsu dà sempre l'idea di compiacersi nello sbandierare scene estreme soprattutto per l'epoca,eppure scavando in profondità non si può evitare di ammirare l'elegante finezza concettuale dell'autore,bravissimo nel porre un accento contorto su determinati temi ed allo stesso tempo dotarli mediante l'inasprimento di un'elevatissima forza d'urto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  27/04/2011 04:27:45
   8 / 10
Come nel precedente "The Embryo Hunts in Secret", anche in "Angeli Violati" il protagonista maschile è una personalità profondamente disturbata che ha problemi soprattutto a relazionarsi con l'universo femminile. Sin dalla primissima scena capiamo la sua ossessione/frustrazione, in quanto ci viene presentata una serie di nudi femminili per poi scoprire erano le fantasie che lui aveva mentre aveva la faccia appoggiata su una rivista osè. Quando poi si trova in un dormitorio per infermiere a spiare due ragazze che amoreggiano, invece di ringraziare il cielo per lo spettacolo offerto come avrebbe fatto il 99% degli uomini, egli non resiste al suo turbamento e uccide improvvisamente una delle due ragazze con un colpo di pistola. Da lì in poi, in un susseguirsi di scene simboliche, oniriche, crudeli, morbose e visionarie, il protagonista uccide tutte le infermiere presenti nel dormitorio tranne una, con la quale abbiamo una sorta di riconciliazione con l'universo femminile. Riconciliazione che, però, forse era soltanto un'illusione, come fa pensare l'inquadratura con lui da solo in mezzo ai cadaveri delle altre infermiere. L'ultimissima sequenza, invece, l'ho trovata piuttosto fuori luogo, con un'inutile riferimento alla situazione politica di quegli anni. Forse in quel periodo il fermento era tale da voler inserirla in qualsiasi contesto, ma oggi non si può non notare che il tema fin lì trattato non c'entrasse assolutamente niente. Poi io sono sempre per un'arte e un cinema liberi dalla politica e dagli ideologismi, e per questo il voto è mezzo punto in meno a quello che avrei dato.

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  16/07/2009 12:12:50
   8 / 10
Wakamatsu è sicuramente regista sottovalutato e di talento, questo film ne è l'ulteriore prova. Fotografia sublime, il film pecca un po di autocompiacimento e in alcuni punti forze un po troppo la mano.
Inferiore a Su su per la seconda volta vergine e a Violet Virgin, superiore ad Embryo

2 risposte al commento
Ultima risposta 01/01/2010 11.48.32
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VikCrow  @  09/06/2009 21:00:08
   10 / 10
Un vero e proprio capolavoro. Quando si parla di essenzialità. Questo è davvero il top sotto ogni punto di vista. Colpisce in profondità trascinando in un delirio di erotismo e drammaticità estremi, il tutto si fonde magistralmente con l'eccelsa fotografia che dal bianco e nero più patinato salta al multicolor sfoggiando i colori dell'esistenza.
Incantevole.

Ciaby  @  14/04/2009 12:10:10
   10 / 10
Il Capolavoro di Koji Wakamatsu incredibilmente non contenuto nel database di AW. Crudele, vitale ed estremo in neanche il minutaggio di un'ora. Un viaggio folle scarno di dialoghi, con grandi inquadrature e la sapiente alternanza di scene in bianco e nero a scene a colori.
Koji Wakamatsu, più volte assimilabile al pinku eiga, è più affine alla bellezza del cinema d'autore, anticipando certi passaggi del cinema estremo che verrà poi. Qui di fondo gioca la poesia soprattutto, ma la crudeltà è ben presente nei sanguinosissimi delitti, a volte fuori campo ma pur sempre agghiaccianti. Ed è verso il finale che la situazione si ribalta, dove si ha il cambiamento radicale che pregiudica un bel colpo di scena. Freddo, ma anche con un cuore d'oro, "Violated Angels" è cinema di classe. Un film che dovrebbero far vedere anche nelle scuole, dove il messaggio politico di Wakamatsu è ancora ben presente seppur nascosto in una marea di bellezze visive e non solo. Fotografia da oscar. Dialoghi e sceneggiatura eccelsi.

4 risposte al commento
Ultima risposta 14/04/2009 19.06.28
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