Jess ora è una madre single e un'infermiera che si trasferisce con la figlia e il giovane figlio Owen nella loro vecchia fattoria. Poco dopo il loro arrivo, il cane morde Owen, provocando una misteriosa infezione
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Mai titolo fu più azzeccato. Il film poteva chiamarsi anche "Il mio globulo rosso", "sacchetti di sangue", "furto di sangue", "Non dimenticare la tua scorta di sangue", "Le radici del sangue", "In campeggio col sangue", "Il mio pranzo al sangue", "Sangue caldo", ecc. Pare più un dramma familiare con un figlio "problematico" affetto da sete insaziabile di sangue. Una variante sul vampirisimo molto bruttina, eh.
Brad Anderson attinge da diverse fonti per rivisitare la figura del vampiro, cercando di dargli un'interpretazione originale. Un misterioso albero che contamina sia animali che persone trasformandoli in esseri assetati di sangue crea il presupposto per mostrare quello che è disposta a fare una madre per salvare il proprio figlio. Michelle Monaghan nel ruolo della madre premurosa offre una discreta interpretazione. Sangue se ne vede ma senza utilizzo di scene splatter. Il finale estremamente cupo risolleva in parte la poca originalità di "Blood" relegandolo nella lista degli horror modesti.
Una reinterpretazione della tematica vampiresca,niente di troppo originale o interessante ma una pellicola ben confezionata,caratterizzata da un atmosfera cupa e funerea e discretamente sorretta dal cast. Non si approfondiscono le cause dell' infezione preferendo concentrare tutte le attenzioni sulla disperazione della protagonista che da brava madre farebbe di tutto per mantenere in vita il suo pargolo. Si fa vedere per quanto non sia certamente un prodotto memorabile.
Blood è una variante sul tema del vampirismo che si insinua all'interno di un tessuto familiare piuttosto fragile nei presupposti. Non ci sono canini, aglio o croci e sull'origine di questa sorta di infezione la sceneggiatura si mantiene sul vago indicando nell'albero morto l'origine probabile della malattia. Pertanto si sviluppano delle dinamiche estreme in cui il saziare la sete di sangue sempre più intensa del figlio fa compiere delle scelte pericolose da una madre fragile psicologicamente. Il rapporto madre/figlio ha una natura che manifesta in maniera parassitaria e totalizzante, coinvolgendo anche la sorella più grande. Gli attori sono all'altezza e la regia di Anderson abbastanza solida ma priva di guizzi, rimanendo leggermente compassata. E' un autore che apprezzo, ma che forse non è al suo meglio pur essendo un prodotto dignitoso.
Ci sono cose che non vengono approfondite e lasciate in sospeso, che forse avrebbero meritato più attenzione, in una sceneggiatura che alterna scene discretamente impattanti con altre decisamente banali e ingenue. Complessivamente non è un brutto film, nonostante l'antipatia che si può provare per gran parte dei personaggi e delle già citate mancanze. La narrazione è abbastanza interessante anche se non sempre fluidissima, a volte le dinamiche appaiono ripetitive ma le interpretazioni si mantengono su un livello discreto e non mancano i momenti più tesi. Tutto sommato intrattiene degnamente e si lascia guardare senza affanni, ma in termini squisitamente horror avrei preferito vedere molto di più.
Horror, tutto sommato originale, con tanta tensione costruita tutta sull'idea, non troppo originale, di dove possa spingersi una madre per salvare il proprio figlio, fino a negare la realtà. Buona la regia e la colonna sonora. Ottimi gli attori.