castaway on the moon regia di Lee Hae-joon Corea Del Sud 2009
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castaway on the moon (2009)

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locandina del film CASTAWAY ON THE MOON

Titolo Originale: KIMSSI PYO-ROO GI

RegiaLee Hae-joon

InterpretiJeong Jae-yeong, Jeong Ryeo-won.

Durata: h 1.56
NazionalitàCorea Del Sud 2009
Generedrammatico
Al cinema nell'Aprile 2009

•  Altri film di Lee Hae-joon

Trama del film Castaway on the moon

Un uomo di nome Kim si butta nelle scure e calme acque del fiume Han. Si sveglia e si ritrova sdraiato su uno strano suolo ricoperto di sabbia. Per un momento pensa di aver raggiunto il paradiso, ma subito dopo realizza di essere sulla deriva di un'isola, per lui sconosciuta.In un palazzo, dall'altra sponda del fiume, ci abita una ragazza che è da anni che non esce dalla sua camera. Dalla sua scompigliata pettinatura e indossando gli stessi abiti ormai consumati, dà l'impressione di essere una vera naufraga. Un giorno, attraverso le lenti della sua macchina fotografica, vede un uomo su un'isola deserta. Giorno dopo giorno la solitaria ma non spiacevole vita di quest'uomo, innesca la sua curiosità e si sente forzata ad uscire dalla sua camera dopo tanti anni di isolamento. La vita straordinaria di Kim diventa la sua ispirazione per cambiare il suo modo solitario di vivere la vita.

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Voto Visitatori:   8,48 / 10 (46 voti)8,48Grafico
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Voti e commenti su Castaway on the moon, 46 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

zerimor  @  01/11/2022 00:56:00
   8½ / 10
Divertente, triste, commovente, poetico. Usate pure tutti gli aggettivi che preferite.
Questo film è una gioia per gli occhi e per lo spirito. Profondo quanto basta a farti scendere la cosiddetta lacrimuccia in più di un'occasione.
Il finale è splendido, indescrivibile.
E poi... quanto sono bravi gli attori principali?!

Boromir  @  22/10/2022 23:16:38
   8½ / 10
Un toccasana per l'anima, di quelli che accosterei (per restare nel quadrante sud-est asiatico) a Kiki di Miyazaki e One Cut of the Dead di Ueda. Quando affronti Castaway on the Moon non puoi far altro che tuffartici dentro con quel senso di meraviglia che solo i bambini e gli eterni sognatori non potranno mai veder intaccato dallo spersonalizzante contemporaneo. Il film di Lee Hae-joon è un po' parodia di Daniel Dafoe, critica sociale al fenomeno hikikomori, messa in ridicolo degli inutili tormenti dell'uomo di fronte alla bellezza delle cose semplici (dopotutto, non è forse vero che ci complichiamo la vita più del dovuto?), dramma lancinante sulla perenne ricerca di realizzazione personale, e soprattutto elogio umanista alla necessità di calore umano. Tanta carne al fuoco, insomma, messa in scena con uno sguardo favolistico che regala vere note di dolcezza, divertimento, spiritualità. I due protagonisti, naufraghi sociali per sorte o per volontà propria, sono tra i più simpatici e adorabili a cui ci si troverà a voler bene in un film. Lunga vita al cinema coreano.

BigHatLogan91  @  29/08/2022 18:19:18
   8½ / 10
Davvero un ottimo film.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  20/10/2020 21:24:03
   8½ / 10
Una perla made in Corea. Commedia grottesca e dramma intenso che riflette sulla solitudine e l'alienazione. Due solitudini differenti che convergono in mezzo alla quotidianità fracassona della modernità. Bellissimo.

LucaT  @  18/05/2019 18:33:30
   4½ / 10
ho visto questo film per caso
personalmente trovo che non è stato molto di mio gradimento
anche se la storia che viene narrata
che risulta paracchio inverosimile
e altamente forzata -stranamente ma sopratutto per la parte di lei-
comunque nell'insieme intrattiene
proprio per sapere come -vanno le cose-
la parte legata al protagonista risulta quindi + interessante
anche se nel complesso non è credibile
il finale fa da fiocco a questa storia
a conferma che è perlopiù da ritenersi come una favola moderna

Testu  @  13/05/2019 15:15:39
   8 / 10
Commedia drammatica sulla solitudine, espressa in due modi opposti, una inizialmetne involontaria e trascorsa all'aperto, che poi diventa a più tappe una ferma scelta di vita, ed un'altra ricercata e al chiuso, ma da cui, nonostante le "comodità fisiche" e paradossalmente più arduo scappare e adattarsi.

Gli hikkimokori non sono un tema ormai nuovo, né in Giappone né in Corea, e questo film non fa che denunciare il fattore alienante della società moderna ed in misura minore (nonostante le quintalate di immondizia) il suo cattivo rapporto con la natura, senza mai però sprecar tempo sul passato dei protagonisti o sull'ambientazione cittadina. Sui due protagonisti, accomunati dal cognome Kim, che in Corea è un pò come il nostro Rossi, sappiamo il minimo indispensabile. Lui lo conosciamo attraverso alcune visioni durante sogni e momenti di difficoltà, su di lei possiamo invece solo tirare conclusioni mediane il suo, non troppo marcato, difetto fisico.

Una visione molto gradevole, con alcuni momenti particolarmente asiatici, che riescono nell'intento di alleggerire la visione nonotante tutto. Non una storia d'amore, non ancora almeno, bensì un'amicizia tra due spiriti affini, di cui non si riesce a immaginare il futuro, ma verso cui si ha una sorta di speranza.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  13/05/2019 00:19:34
   8 / 10
Veramente un film ben ragionato. Lasciano veramente perplessi alcuni commenti e la stessa catalogazione che ne fornisce il sito: è una commedia. La presenza di alcuni momenti tristi e riflessivi (ma anche gli elementi comici inducono alla riflessione in questa pellicola) non bastano a cambiarne il genere. Ricordo pure che il finale è lieto.

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/05/2019 21.18.21
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Thorondir  @  05/02/2019 23:51:33
   8 / 10
Vero gioellino. Non c'è niente da fare, il cinema orientale ha una capacità di scavare dentro l'uomo che è quasi completamente persa in occidente, con poche eccezioni (Anderson, Haneke e pochi altri). Quì il regista ribalta le normali vite mostrandoci un'alienazione agli estremi, quella della computerizzazione delle nostre vite (riprogrammate come farebbe un computer) e quella del medio borghese licenziato, che scopre nel ritorno alla condizione ancestrale, la libertà e le emozioni perdute.
Opera drammatica, ironica, romantica che riesce a far sorridere e riflettere, parlandoci dell'aridità dei sentimenti su una terra vuota come la luna, dove bisogna tornare a guardarsi negli occhi per emozionarsi e ritrovare se stessi.

daaani  @  23/08/2017 23:58:22
   10 / 10
Commedia??? è devastantemente drammatico! La locandina poi di certo non aiuta...
Tratta due fenomeni purtroppo molto diffusi in quei paesi, ma non voglio dire di piu, questo film va gustato senza sapere nulla della trama.

2 risposte al commento
Ultima risposta 24/08/2017 21.25.52
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CyberWYX  @  23/08/2017 03:39:55
   8 / 10
Un potpourri di emozione che conquista: DA VEDERE.

marcogiannelli  @  27/05/2017 12:51:24
   8½ / 10
Un film drammatico, altro che commedia.
Bastano 2 attori fenomenali, una sceneggiatura meravigliosa, una regia ispirata per girare un film che rimane nella testa
Un film di reietti, come piace a noi
Da vedere, punto

ferzbox  @  21/11/2016 17:37:38
   8 / 10
Non c'è niente da fare, è inutile, gli orientali hanno un modo di fare cinema che 8 volte su 10 riesce sempre a sorprendere; sarà per la loro cultura, sarà perchè si fanno meno problemi a esporre il loro lato infantile, sarà per la loro fede nella spiritualità(decisamente superiore alla nostra), sarà per la loro incredibile voglia di sperimentare, sarà per l'ostinazione nel voler sempre cercare qualcosa di originale, ma in un modo o in altro hanno sempre la straordinaria capacità di lasciare il segno, di lasciare qualcosa.....
"Castaway of the Moon" non fa eccezione; direi che possiamo definirlo un "Robinson Crusoe" moderno, molto caratterizzato dall'ironia orientale, quasi demenziale ma sempre molto simpatica, mai esagerata, sempre calibrata bene e in perfetta unione con l'aspetto filosofico o autoriale che mai si dimenticano di mettere e che rende formidabile ogni loro film(anche quelli che non si gradiscono troppo o si reputano troppo lenti).
L'originalità è però la cosa che più mi ha stupito di questo film; era davvero assurdo vedere la storia di quest'uomo diventato il naufrago di un isola deserta in mezzo ad un fiume dopo aver tentato il suicidio buttandocisi dentro; un'isolotto situato nella parte centrale della metropoli, nel bel mezzo della civiltà e situato sotto a uno dei tanti ponti della superstrada.....ma senza cellulare, e senza saper nuotare diventa assai difficile trovare un modo per tornare a casa, se si considera anche che l'isolotto è abbandonato a se stesso...
In realtà la pellicola va oltre a questo; di fondo c'è una morale legata all'autoisolamento, affrontata non solo tramite il bizzarro protagonista, ma anche tramite l'altro personaggio chiave della storia, una ragazza isolata dal mondo e circondata solamente dalle pareti della sua stanza, unico luogo che reputa adatto per la sua sopravvivenza, armata soltanto di chat su internet e della sua macchina fotografica per immortalare o osservare il mondo.
Un giorno grazie a quest'ultima noterà la presenza del bizzarro naufrago "cittadino" e si innescherà un percorso speculare tra i due personaggi a tratti divertente e a tratti riflessivo.
Non sono rimasto molto contento del finale che mi immaginavo fosse più in linea con l'originalità della storia(invece un pò scontato), però è un film insolito da vedere, che consiglio perchè nel circuito occidentale è quasi impossibile vedere lavori di questo genere, nemmeno se ne indivudano qualcuno e ne fanno una trasposizione.....perchè manca sempre lo stile che solo gli orientali sanno dare.....guardate "Oldboy" ad esempio.....ma per carità, queste cose le sanno fare solo loro.....

Jolly Roger  @  28/05/2016 13:06:14
   9 / 10
Film realizzato con pochissimi soldi ma con un'idea originale, con tanta passione e sentimento, ma anche con intelligenza e un sottile sarcasmo nel trattare alcune tematiche molto attuali.
La storia di due persone sole per motivi diversi, che non si conoscono, ma che, pur con la loro distanza, troveranno un modo per comunicare che va dritto al cuore.
Significati allegorici questo film ne ha a bizzeffe, si ride, si riflette, si spera, ci si commuove. Ogni persona è, in qualche modo e per qualche ragione, speciale per un'altra, magari anche senza saperlo. Perciò non ci si deve arrendere prima di aver incontrato quella persona, nemmeno quando si è degli "alieni" così diversi da tutte le persone "normali" che si hanno attorno. La vera bellezza e la poesia del film è proprio questa: qualsiasi persona ha una luce dentro, che magari neppure essa vede, ma che sta illuminando qualcuno, che ci sta guardando a nostra insaputa.

Non avrei mai pensato che fosse talmente emozionante vedere un uomo che si emoziona mangiando gli spaghetti :-)

Consigliatissimo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 03/06/2016 15.07.42
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Overfilm  @  28/03/2016 00:05:13
   8½ / 10
Gran gran bel film...
E' un film sulla solitudine ma non solo.
C'e' la speranza a far "compagnia" alla "solitudine".
Solitudine che si puo' vivere (ovviamente) anche in una citta' di milioni di abitanti.
Puo' esser una scelta... o ci si puo' esser costretti....
L'isola deserta al centro di una città e' emblematica...
Per il resto consiglio di leggere i commenti degli altri utenti, ma solo dopo il film.
E comunque non c'e' nulla di particolare da capire... se non come mai stasera (Pasqua 2016) non hanno proiettato su uno dei cento canali un film come questo anziche una delle 100 ****** americane...

Liz_801  @  07/03/2016 15:30:19
   9 / 10
Questo film mi ha letteralmente conquistata.
Poesia allo stato puro, una favola moderna sulla solitudine che coinvolge e commuove, sul finale ero una fontana...
Anche le musiche e i paesaggi sono qualcosa di meraviglioso.
Un film da recuperare ad ogni costo e un buon punto di partenza se si vuole scoprire la cinematografia coreana, avanti anni luce rispetto alla nostra.

demarch  @  07/06/2015 18:44:32
   9 / 10
un film che riesce a commuovere e a divertire allo stesso tempo. Il protagonista maschile e'superlativo. Una storia così assurda da poter quasi essere reale, lascia sicuramente molti spunti di riflessione. Super mega consigliatisimo

impanicato  @  17/11/2014 23:46:56
   8 / 10
Il film che non mi aspettavo.
Davvero interessante a discapito della copertina che fuorviante é dire poco.
Si parte subito con una contraddizione tipica dei giorni nostri: la societá che ''senza interessi'' ha offerto un prestito al protagonista ribadisce che la somma che doveva essere data é enormemente aumentata proprio per essi.
Parte da qui la storia di un uomo che non riesce nemmeno a suicidarsi ed é costretto a vivere su un'isola del fiume Han, a Seul. Ecco che comincia da qui il suo processo di "disumanizzazione". Via le carte di credito, il telefono, le comoditá. Via tutto ció che distingue una societá civile.
Al contrario, oltre il fiume una hikikomori lo sorveglia dalla sua stanza, la sua abitazione da cui non esce da due anni. Sará il naufrago la sua speranza, ció che la fará rientrare nella vita che aveva abbandonato.
Ottima commedia a sfondo drammatico, tecnicamente perfetta in ogni suo aspetto, in particolare la fotografia. Evidenti i richiami a pellicole celebri come "E.T." e "Castaway". Buone le performance dei due protagonisti.
Peccato per l'happy ending. Chissá se non si potesse fare terminare diversamente...

James_Ford89  @  20/10/2014 17:48:26
   9 / 10
Poco da dire, impeccabile in ogni suo lato, da quello tecnico a quello recitativo, dalla fotografia alla sceneggiatura. Alcune situazioni risultano parecchio surreali, ma dato che viene classificato come commedia ci può stare. Quel finale però, poteva essere migliore. Un voto in meno al mio giudizio finale per questo motivo.

horror83  @  16/08/2014 21:56:56
   8 / 10
Quando ho visto la locandina, ho pensato ad un film comico-demenziale, e non volevo vederlo, (non mi piace tanto come genere), solo che poi ho visto che l'hanno commentato spesso in questi ultimi giorni, dando dei voti molto alti, e leggendo di sfuggita qualche commento ho capito che non era un film comico-demenziale, e poi è della Corea del sud, quindi ci ho voluto dare un occhiata! Devo dire che non me ne sono per nulla pentita! E' davvero un gran bel film, racconta una storia abbastanza semplice, ma lo fa in un modo che ti fa entrare nella storia e ti fa affezionare ai due protagonisti. In più la storia l'ho trovata molto interessante e profonda. E' un film che ti lascia qualcosa, che ti insegna qualcosa di importante, che in certi momenti ti fa ridere e altri piangere

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E' un film che cerca di dare speranza anche per le situazioni più difficili e disperate

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L'unica pecca che ci trovo è il finale che arriva di botto, cioè

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Un film molto bello, e poetico! ne consiglio la visione!

Ps: sono contenta che è stato doppiato in italiano, dato che molte volte, certi bei film orientali, si trovano solo con i sottotitoli!

dagon  @  16/08/2014 12:20:52
   8 / 10
Piccolo gioiellino che viene dalla Corea, un film sulla solitudine (che può essere anche una scelta) e sul sentirsi alieni in questo mondo: delicato, poetico, surreale, originale, metaforico, sorprendente ed emozionante.

topsecret  @  15/08/2014 15:22:49
   8½ / 10
Non capita spesso che un film riesca a farci divertire, emozionare e riflettere allo stesso tempo, ma per Lee Hae-joon non è un'impresa impossibile e con il suo CASTAWAY ON THE MOON ci fa partecipi di una storia affascinante e coinvolgente.
I due protagonisti sono perfettamente caratterizzati e riescono ad instaurare una sorta di empatia con lo spettatore che rimane totalmente catturato dalla forza emozionale e dalla girandola si sensazioni che essi vivono, risultando convincenti ed appassionati.
E' un film quasi magico che non può essere spiegato con razionalità, ma deve essere visto senza che la testa prenda il sopravvento sul cuore.

najo161  @  14/08/2014 22:05:55
   8½ / 10
Bellissimo film, leggero e quasi fiabesco...Ti lascia qualcosa dentro. Da vedere.

Spera  @  13/08/2014 11:39:04
   7½ / 10
Beh che dire dalla corea un gran titolo.
Parecchie riflessioni proposte in stile originale, a tratti ironico, a tratti drammatico.
Si crea un mix indimenticabile che non mi aspettavo.
Non aggiungo altro, da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  04/08/2014 21:25:17
   8 / 10
Nella sofferenza coagulata, nutrita dalla ripetitività della tristezza e dalla rarità dello stupore, si acquisisce un' ipersensibilità speciale. Lo schifo la sozzura la lordura dei luoghi e degli uomini diventano, nei pensieri cementati delle menti esauste, caratteri fondanti del mondo. Eppure, anche in questo mondo, in questo sporco sporco mondo, resi "incivili" dall' abbandono, rimpiccoliti ad una statura inerme ed innocente, ci si può trovare. Ci si trova nel duplice prezioso senso dell' espressione, ai limiti di un varco di dolore, esplosi in scintille di eguale bagliore.

vittorioM90  @  23/03/2014 21:28:07
   8 / 10
"Amo così tanto la luna...
non c'è nessuno lassù...
e se non esiste nessuno
la solitudine non ha senso"


Ancora una storia di solitudini che si incontrano, si cercano, si inseguono...si amano?
Una commedia surreale, onirica, forse anche grottesca, ma così delicata e poetica da riuscire ad incantare chi la guarda.
Poco importa se la storia sia oltre il limite che separa il reale dall'assurdo, non è quello che conta. Come spesso accade nei film orientali ad avere l'importanza sono le immagini, i gesti semplici, le poche parole...

Si ride tanto eppure ci si commuove di fronte a questi due personaggi.
Da una parte Lui, uno come tanti, anzi...un inetto come tanti, senza soldi, pieno di debiti, appena lasciato dalla fidanzata che lo disprezza. La sua vita sta andando a *******, sta...naufragando, ancor prima di prendere la decisione di gettarsi da quel ponte, con l'intenzione di suicidarsi, fuggire da tutto e da tutti.
Ma anche il suicidio non va in porto e si ritrova così su di un isolotto in mezzo al fiume, vicinissimo a quella città, quella società che lo annientava, eppure allo stesso tempo così lontano, distante,
invisibile. Come prima, come sempre insomma.

"Che stupido, non sei nemmeno capace di suicidarti."

Il telefono ovviamente ha finito la batteria e di nuotare non è capace (sennò il film nemmeno cominciava). E' lì su quell'isolotto, in mezzo ai rifiuti della società...spazzatura, bottigliette di plastica, scatolette di tonno ed una vecchia barchetta a pedali fatta ad anatra. Solo con se stesso e la sua fragilità, i suoi rimorsi, i suoi incubi... con quelle carte di credito prosciugate che non gli servono più a niente, giusto giusto per pulire la barchetta dalla cacca degli uccelli.
Fatto sta che decide di rimandare il suicidio e tentare di sopravvivere su quell'isola, dove la società ed il resto dell'umanità non possono più fargli del male... e così, quindi, incomincia a darsi da fare come un novello Robinson Crusoe, riscopre la bellezza della natura, il sapore dimenticato della noia.



E poi c'è Lei, dall'altra parte del fiume. Una giovane ragazza. Anche lei è sola, anche lei per scelta. Non ha tentato il suicidio, ma si è barricata nella propria camera, in fuga dal mondo. Non esce mai, nemmeno fa entrare la luce del sole. Dorme dentro nell'armadio, si sottopone all'autoipnosi per addormentarsi e vive soltanto una vita virtuale sul web "dove puoi essere chi vuoi".
Poi la sera, da spazio alla sua più grande passione: Fotografare la Luna.
"Amo così tanto la luna, non c'è nessuno lassù...e se non esiste nessuno la solitudine non ha senso"

Solamente due volte all'anno, durante delle esercitazioni antiterrorismo si concede di guardare il mondo, perché in quelle situazioni la città si svuota...
"Due volte all'anno, per soli venti minuti il mondo si svuota, come sulla luna la gravità diventa un sesto di quella reale. Come vorrei che il mondo restasse sempre come in questo momento. Anche la vita peserebbe un sesto..."



Ed è proprio in quei momenti in cui il mondo diventa Luna che Lei con il suo cannocchiale scorge Lui.
"Un alieno" esclama! Perché di alieni si tratta... se i terrestri sono quelli normali, che vivano la loro vita in città come tanti. Che vivono senza paura della vita. Loro no, loro sono alieni...

Però pian piano, mandandosi messaggi, lui scrivendo sulla sabbia, lei gettando da un ponte bottigliette di vetro contenenti lettere, cominciano a conoscersi...o meglio ad avvertire a vicenda la presenza dell'altro.
Ed allora quella solitudine pian piano si dissolve, la musica cambia... quelle tende in camera le puoi aprire, non c'è più bisogno di ripararsi dal sole, di nascondersi dal mondo. Ed allora puoi uscire anche di casa senza casco, correre verso l'altro, solamente per dirgli come ti chiami. Solo per dirgli Io ci sono. Non sei più solo. Non lo siamo più.
_______________________

Fidatevi, è una meraviglia questo piccolo film. E' una commedia, certo, e non ha assolutamente pretese autoriali, ma riesce a colpire, emozionare, trasmettere grande forza vitale ed energia positiva. Molto curata nei dettagli, in alcune trovate visive sensazionali, con delle scene che ti lasciano per qualche secondo senza fiato e ti fanno rimandare indietro il film per vederle, rivederle, rivederle ancora... Se fossero tutte così le commedie!

Unica pecca, se proprio vogliamo trovargli un difetto, direi il finale leggermente scontato, non all'altezza di tutto ciò che c'è davanti, ma tutto sommato di fronte ad una commedia del genere c'è solo da battere le mani.

Signor Wolf  @  09/01/2014 12:10:39
   9 / 10
il miglior film visto nel 2013, geniale, divertente, originale, profondo!! da vedere assolutamente

pak7  @  05/01/2014 03:46:07
   9 / 10
Meraviglioso. Un film particolare, innovativo, sincero, a tratti anche bizzarro. Il regista ci racconta le storie di un ragazzo soffocato dai debiti ed aspirante suicida e di una ragazza che utilizza un falso account sul web per apparire quella che non è e che ha fatto della sua cameretta, piena di rifiuti e dallla quale non esce mai, la sua tana. Le loro due vite presto si incroceranno e...
Due storie appunto bizzarre, ma non troppo lontane dalla realtà, perchè persone con dei problemi simili al mondo ce ne sono parecchie.
Sono rimasto stupito davvero dall'ottima fotografia, dalle inquadrature e da una regia che è una gioia per gli occhi. Un film che sa emozionare davvero

Gualty  @  04/01/2014 22:06:38
   9 / 10
Due "alieni" su due pianeti distanti, una stanza che è prigione e castello, un'isola così vicina così distante, anche se forse non abbastanza, da quel mondo civile in cui non c'è posto per inetti e disadattati.
Due bellissime storie che si sorreggono l'un l'altra, due storpi che si appoggiano per andare avanti, per ricominciare a sperare.
Una regia rispettosa, delicata, una fotografia superba, un piccolo capolavoro

Odoacre71  @  30/12/2013 22:04:39
   8 / 10
Come non premiare con un voto esagerato un film originale come questo.
Una favoletta simpatica che volendo fa anche moderatamente riflettere su diversi aspetti della vita che ormai diamo per scontati, e sul nostro tragico e definitivo allontanamento dalla natura, che ci rende sempre più tristi e insoddisfatti.

Ale-V-  @  27/12/2013 01:16:12
   9 / 10
Bellissima e dolcissima favola moderna. Una commedia rosa piena di poesia e di insegnamenti, con una forte morale ed un grandissimo messaggio di speranza. Un film veramente geniale con delle trovate fantastiche e molto divertenti che riescono a strappare qualche risate qua e là.
Siamo veramente molto vicini al capolavoro.

A.L.  @  09/11/2013 09:54:48
   6½ / 10
Accettabile come favola moderna sull'amore di due esclusi, ma non di più

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  05/11/2013 20:37:40
   9 / 10
Simpaticissima favola moderna. Era da un bel pezzo che un film non mi inteneriva e faceva sognare come ha invece fatto "Castaway on the Moon".
Bello, bello, bello!

-Uskebasi-  @  26/04/2013 18:40:50
   9 / 10
Cosa devi fare per permettere a due anime di incontrarsi... suicidarti?
Alieni naufraghi, rifiuti della società risparmiati dall'acqua e portati a riva, così vicini, ma che nessuno vede. Sei isolato per la prima volta, sei isolata da 3 anni. Per letto un nido di una papera o un armadio pieno di carta da imballaggio, per confini acqua o fotografie. Non puoi trovare come primo messaggio in bottiglia qualcosa di migliore, non puoi scrivere niente di più bello. Ti aspettavi che la speranza avesse questo aspetto? Ti aspettavi che un giocattolo prendesse l'ascensore? Finalmente hai capito l'utilità delle carte di credito, finalmente hai ritrovato il sorriso.
Se perdi tutto e calpestano il tuo migliore amico come fosse un barattolo, ti ritroverai di nuovo a cercare quel palazzo, ancora con una sola scarpa ai piedi.
Ma una sirena ti ricorda quando riesci ad amare la vita come la tua Luna, solo due volte l'anno: una in primavera e una in autunno. Non può essere una coincidenza...
Devi solo stare fermo, devi solo correre.

La prossima volta che mangerò da solo un piatto di spaghetti, sono sicuro, piangerò.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  26/04/2013 11:19:34
   8½ / 10
presenti spoiler

Nella vita tutti possono sentirsi dei naufraghi.
Sempre meglio naufraghi che alla deriva comunque, il naufragio è comunque un punto d'arrivo.
O di partenza.
La vita è un mare così periglioso, così insidioso, così difficile, così pieno di occasioni mancate e umiliazioni (vedere la strepitosa scena sul pelo dell'acqua, un riassunto di come tutto, affetti, lavoro e amore sia andato a rotoli) che a volte è una deriva insostenibile da reggere.
Allora Lui decide di farla finita e si getta nel fiume Han.
Ma il piano fallisce, Kim si ritrova in un'isola deserta. Una piccola isola appena sotto il ponte dove si è gettato. Ma sempre un'isola è, se all'orizzonte invece del mare aperto ci sono i palazzi della tua città non cambia nulla, sei solo. Su un'isola. Questo naufragio è un punto di partenza nuovo per Kim.
E poi c'è Lei.
Si chiama Kim anche lei.
Anche a lei la vita fuori fa paura, così paura che vive da 3 anni reclusa in una camera nella quale non accetta nemmeno di ricevere la luce del sole. Perchè anche il Sole è un'insidia, uno sfregio alla nostra intimità. Lei fa foto alla Luna, quella sì placida, bella e misteriosa.
Il suo naufragio non è come quello di Lui, non è un nuovo punto di partenza, ma uno doloroso di arrivo.
Solo due giorni l'anno la città si ferma, all'arrivo della primavera e dell'autunno, solo due volte sembra deserta. Per via di una tradizione coreana. Allora lei quella volta prende la sua macchina
fotografica/telescopio per vedere la città anzichè la luna e per caso vede lui, laggiù, in quell'isola.
E' il suo alieno. Lo fotografa e sovrappone le foto di lui a quelle della luna attaccate al muro. Perchè solo in Korea sanno scrivere poesie facendo film.
Kim e Kim sono due alieni, due entità che col pianeta Terra c'entrano più nulla.
Lui cerca in tutti i modi di (re)imparare a vivere adattandosi all'isola, lei, spiandolo, inizia a sentire sempre più forte il bisogno di uscire da quella stanza. E' come un elastico, più lui tira la sua vita verso l'isolamento nell'isola più lei viene attratta dall'uscire.
Impressionanti le metafore che si celano dietro a questa perla coreana. E non solo quelle evidenti dell'uomo naufrago della vita che scappa ai propri "doveri". E non solo quella dell'alieno, del sentirsi diversi da tutto e tutti (il titolo è magnifico).
Ci sono tante piccole cose, su tutte la meravigliosa, divertente e straziante necessità del Kim sull'isola di mangiare degli spaghetti ai fagioli neri, un desiderio incontrollato e incontrollabile, un'ossessione che in qualche modo lo terrà mentalmente in vita. Ha trovato la bustina del condimento sull'isola (un'isola, ovviamente, che essendo urbana è piena di scarichi). Mancano gli spaghetti. Ed è qui la metafora. Se si è convinti di poter raggiungere un'obbiettivo si fa di tutto per ottenerlo. Probabilmente si diventa ancora più intelligenti. Kim prende il guano degli uccelli, sperando nasconda semi. Crea un orticello, "pianta" il guano. Un giorno cresce una pianta di mais. Farina di mais etc etc... Sta di fatto che quegli spaghetti creati dal nulla rappresentano tutto, un sogno che si avvera o il raggiungimento di qualcosa che si è costruito. E mangiandoli probabilmente Kim per la prima volta in vita sua si è sentito veramente felice. E noi, come quando Ego assaggiò la ratatouille, restiamo affascinati ed emozionati da tanta bellezza.
Si ride, si piange, ci si emoziona.
Per un dito dietro l'obbiettivo della macchina fotografica che aiuta lui a spingere quell'anatra, per la stessa anatra, oggetto inanimato che diventa personaggio in grado di toccarci il cuore, per una corrispondenza strana, lei che gli getta nell'isola biglietti dentro bottiglie e lui che gli risponde con frasi scritte nella sabbia, per una notte in cui (ancora una metafora) si perde tutto quello che si è costruito in una vita, per una corsa disperata, finalmente fuori, finalmente alla luce, finalmente senza casco protettivo per nascondersi verso qualcosa che non si può perdere. La scena è praticamente identica al finale di Truman Show, lei che parte appena vede che lui torna nel mondo reale (lì per scelta, qui per costrizione).
Ma non la vediamo solo partire, la vediamo correre.
Corre Kim, corre.
Corre questa ragazza che per 3 anni non ha mai trovato una sola ragione di vita.
Corre disperata perchè se non lo raggiunge è tutto finito, niente ha più senso.
Corre più che può ma un autobus è sempre più veloce di te.
E' finita, il pianto disperato è il pianto di chi in pochi secondi sa di non avere più niente, nessun obbiettivo, nessuna speranza.
Ma la città si ferma solo due volte all'anno, ricordate?
All'inizio della primavera e in quello dell'autunno.
E oggi è quella seconda volta.
L'autobus, da qualche parte, sarà fermo.
Ricomincia a correre.
La città si ferma solo due volte in 365 giorni. Poche decine di minuti.
La prima volta, per caso, lo vedesti su quell'isola.
La seconda, non per caso, ma perchè è la cosa più importante che hai mai fatto nella tua vita, lo vedrai in quell'autobus.
"Who are you?" aveva chiesto sulla sabbia prima di essere portato via Kim uomo senza ricevere nessuna risposta.
"I'm Kim" le risponde Kim sull'autobus.
"Me too" avrà pensato di rispondere Kim.
Fallo dopo, prima finisci di piangere.

_Hollow_  @  03/04/2013 23:38:27
   9½ / 10
Un fottutissimo capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  23/02/2013 22:36:27
   8½ / 10
Come dire... mai farsi ingannare dalle locandine, specie se orientali. Uno potrebbe aspettarsi una pellicola demenziale e trash e si ritrova un film di incredibile sensibilità e poesia: e dire che ormai il cinema asiatico ci ha abituato a questo ed altro. Castaway on the moon è un gioiellino, non tralascia una leggerezza di fondo con battute e gag di una comicità particolare (appunto più "demenziale") ma narra una storia di due solitudini con una tale delicatezza d'animo, cosi tanta lievità e dosaggio degli elementi ora drammatici, ora romantici che è impossibile non restarne almeno rapiti.
E si, se volete saperlo ci si ritrova con i lacrimoni agli occhi nel vedere una papera gigante portata via dalla tempesta. Non sono impazzito. Ho solo visto un film che restituisce al cinema il suo degno essere veicolo di emozioni tra le più disparate: quello che il cinema hollywoodiano troppo impegnato all'artificiosità e al merchandising ha ormai dimenticato.

Badu D. Lynch  @  02/02/2013 12:24:10
   9½ / 10
Questo film è un capolavoro.. Una storia d'amore (e di speranza) leggera, profonda e fragile. Il cinema orientale, poeticamente parlando, non ha rivali.

Invia una mail all'autore del commento Aletheprince  @  28/08/2012 23:16:41
   9 / 10
Nel naufragare dell'ossessione moderna, dove il caos sociale si scontra con l'alienazione dei singoli, spunta un germoglio di speranza, di dolcezza, di amore.

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  19/10/2011 01:03:30
   9 / 10
Un capolavoro di rara delicatezza come solo gli orientali sanno fare, si alternano sequenze divertentissime con momenti davvero commoventi, e il finale...bhe non voglio spoilerare nulla, dico solo che se questo film fosse finito diversamente avrei pianto a dirotto e sicuro non avrei dormito x giorni !! *_*

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  01/08/2011 00:15:13
   8½ / 10
Gran bel film dall'ambientazione curiosa, ma veramente indovinata. L'isola dove approda casualmente il naufrago non sta in mezzo all'oceano, ma proprio davanti alla città, visibile ma al tempo stesso irrangiungibile per il protagonista. Un'isola dove egli stesso è un rifiuto in mezzo ai rifiuti che la società moderna ha espulso da sè stessa, quella stessa società di consumi che fa sentire la sua influenza nella voglia di cibarsi di tagliolini, un modo per sentirsi in fondo ancora vivo e non del tutto alienato.
Anche la sua alter ego è in un certo senso un naufrago, segregata volontariamente nella sua camera, senza la minima intenzione di uscire, se non tramite internet dove ha costruito una sorta di proprio simulacro virtuale. Un film che si regge sull'eccellente equilibrio fra momenti poetici e ironici, dall'interpretazione di due ottimi attori e una regia decisamente ispirata.

Febrisio  @  17/05/2011 13:41:50
   9½ / 10
La sottile ironia degli eventi fa di "Castwaway on the moon" una pellicola semplice e adatta a tutti, ma allo stesso tempo è un urlo contro l'attuale società; crea dipendenza, dedita all'indebitamento, individualista, figlia del capitalismo. Il film, così mi piace immaginare, sembra ideato dagli autori da quella noia mortale presente nel protagonista, quando le idee, forse non migliori, ma originali, intelligenti e geniali vengono al pettine. La delicatezza intrisa da un'atmosfera surreale, ma ben radicata alla realtà e difficoltà d'oggi, genera nello spettatore un forte mix di speranza, desiderio di comunicare, amare e affiatamento verso i protagonisti; tanto umani, quanto strani. Peccato che questo film sia così poco conosciuto.

TheLegend  @  07/10/2010 16:27:20
   8 / 10
Che bella questa commedia,davvero profonda e intelligente.
Oltretutto curata nei minimi dettagli e con degli attori davvero bravi.
Ne consiglio vivamente la visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  06/09/2010 19:06:18
   8 / 10
Geniale commedia coreana vincitrice del premio pubblico e giuria al Far East Film Festival 2010.
Un Cast Away di Zemeckis in versione metropolitana, con momenti divertenti ed altri riflessivi dove il parallelismo tra la condizione dei protagonisti è tra le cose più riuscite viste ultimamente.

dils  @  15/03/2010 12:48:46
   9 / 10
Un film assolutamente adorabile! la regia e la fotografie sono eccezionali, e la costruzione dei due protagonisti è originale e innovativa;se come dice un detto: "l'amore non è altro che l'incontro di due solitudini"..qui la comparazione è a dir poco perfetta! Il nostro Robinson Crusoe approda in isola deserta ironicamente situata difronte la sua città,e nella "noia piu assoluta"riscopre se stesso e la vita, dall'altra sponda in un isola piu piccola con le finistre sbarrate, una ragazza completamete isolata dal resto del mondo che grazie alle avventure del nostro alieno esce dal suo guscio disperato per approdare finalmete all'amore e ad una nuova vita. Bellissimo davvero!

Verot  @  11/03/2010 22:09:49
   9 / 10
strepitoso Geniale! Adoro questo film.

Ciaby  @  28/12/2009 21:06:45
   9½ / 10
Un gioiello sospeso tra realismo poetico e surrealismo feroce. Un film strano, originale e poetico come piacciono a me. Colonna sonora stupenda. Interpreti magnifici.

Eccellenti la fotografia (colori sublimi) e l'idea di partenza (geniale): Una love story che di love ha poco, ma che sa colpire dritto al cuore distruggendolo.
Se Bunuel facesse un film adesso sarebbe questo.

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