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Annaud prosegue il discorso animalista che aveva già intrapreso con "L'ours", cambia soggetti, al posto degli orsetti ci sono i tigrotti, cambia ambientazione, spostandosi dalle Alpi al Sud est asiatico ma non cambia le intenzioni, "Deux Freres" è una fiabetta eco-animalista niente male, appassionante, empatica, emozionante, spesso anche un po' di parte e manichea nel descrivere le parti, ma lancia un messaggio in buona fede.
La storia narra di questi due tigrotti che con i genitori vivono nella giungla, dopo una breve introduzione che già fa molto empatizzare con gli animali arrivano subito i primi problemi, con l'uomo invasore del loro habitat che darà loro la caccia, per motivi prettamente economici, qui c'è un viscidissimo Guy Pearce, caspita lui ha sta faccia da viscido, non ci può fare niente, sembra proprio nato per essere un personaggio infame, che depreda i templi buddhisti per rivendere i reperti, e allo stesso tempo, ne approfitta per aumentare il fatturato, si fa per dire, uccidendo le tigri grandi e catturando i tigrotti poi da rivendere o donare in qualche modo, è da questi episodi che purtroppo, spezzando il cuore allo spettatore, la famiglia verrà divisa, con i due tigrotti che avranno destini differenti e cresceranno l'uno lontano dall'altro. E' in questa fase che viene denunciato lo sfruttamento e il denaturamento degli animali operato dall'uomo, un tigrotto verrà preso dal circo per i loro spettacoli, rinchiuso in una gabbia di qualche metro quadro e addestrato per le pratiche circensi, da notare anche come venga trattata la tigre più vecchia, ormai non in grado di mantenere una grande prestanza fisica, che appena viene fiutata la possibilità di trarre un po' di profitto, viene liquidata all'istante, come fosse un oggetto. L'altro tigrotto finirà in una casa, adottato da un bambino figlio dell'amministratore, che però dopo le provocazioni del cane della famiglia ne farà un bel ragù e verrà cacciato via, finendo in cattività, anch'esso in una gabbia, al buio, tenuto quasi come un trofeo.
Poi si arriva a quell'emozionante scena del confronto tra le due tigri, una delle scene madri del film, ormai cresciute, messe nel ring a combattere per dare spettacolo agli spettatori, mi è venuto un brividino quando si sono riconosciuti a vicenda e hanno smesso di lottare ed è stata anche una bella soddisfazione vedere un po' di aggressioni allo staff, poco da fare.
Annaud mette in scena il tutto con classe, delle belle ambientazioni e una fotografia che valorizza molto gli ambienti storici e naturali del luogo, carica il film di buoni sentimenti e un po' di melassa ma lancia un messaggio forte e chiaro di pacifica convivenza e reciproco rispetto della natura essendo consapevoli degli spazi che le appartengono.
L'iconografia della tigre ha fatto sempre parte dell'estetica cinematografica, in maniera più o meno simbolica. Mai come in Due fratelli, però, era stata prestata a un immaginario che riuscisse a valorizzarla: superata la prima, dolcissima parte dedicata ai cuccioli, il film rende giustizia in toto alla potenza e all'eleganza del felino. Si vede che a Jean-Jacques Annaud premeva la realizzazione di questo film, visto il cuore e il mestiere passionale che emerge da ogni inquadratura, eppure ci sarebbe molto da contestare a livello narrativo: l'intreccio è lineare e non riserva particolari guizzi, la caratterizzazione dei personaggi umani rasenta la bidimensionalità, il buonismo del finale può risultare indigesto a certi palati... Fortunatamente il regista francese è bravissimo a dare al film un tono a metà tra il fiabesco e il disneyano che rende perdonabili queste "mancanze" e, soprattutto, accettabile l'antropomorfismo a tratti eccessivo delle vere protagoniste del racconto (due tigri indonesiane addestrate dall'esperto Thierry Le Portier, già coinvolto da Ridley Scott per Gladiator). La cura visiva nell'esaltazione delle location esotiche e l'interpretazione sentita di Guy Pearce fanno il resto, per una storia che se presa per la fiaba che è sa emozionare e coinvolgere davvero.
Davvero molto bello questo film di Jean Jacques Annaud, non credevo mi avrebbe coinvolto così, invece è scritto molto ma molto bene, destinato al grande pubblico ma concepito in modo semplice ed emotivamente grandioso. La vera bellezza l'ho vista nello stile narrativo e nell'atmosfera; mi sembrava di stare guardando un cartone Disney dell'epoca d'oro fatto con gli attori; stesse emozioni e stessi sentimenti. Oltre a questo c'è da dire che la pellicola è interessante pure per il parallelismo che la sceneggiatura crea tra i personaggi umani e le due tigri, aprendo una finestra sopratutto verso quest'ultime, facendo fare allo spettatore considerazioni solitamente differenti; di solito si ha paura di questi animali, ma pur sempre esseri viventi sono; soffrono, gioiscono e si affezzionano come noi.....e questo aspetto è trattato con grande umiltà, nonostante si senta sempre di star vedendo un prodotto abbastanza costruito....ma a mio avviso ci vogliono anche questi film, e se sono realizzati così per me va più che bene. Forse il fatto che sia un pochino smielato in alcuni punti può dar fastidio, ma comunque rimane una pellicola molto affascinante da seguire.....lo consiglio vivamente, a me è piaciuto.....
Belle la prima e l' ultima parte dove le tigri sono protagoniste. In quella centrale i personaggi umani hanno più spazio e la vicenda dei due miciotti è un po striminzita. Peccato perché in alcune parti l' ho trovato proprio toccante!
Bello sicuramente, ma non mi ha particolarmente emozionato, ed è questo forse il limite del film: non cattura emotivamente, nonostante la storia sia buona e ben costruita. Stupende le due tigri protagoniste.
Un'avventura assolutamente da non perdere,i due cuccioli di tigre sono adorabili,la storia è interessante e si lascia seguire senza annoiare.Lo consiglio vivamente-
Una storia poco realistica ma è bello poter pensare che episodi di questo genere possano accadere davvero in natura. Jean-Jacques Annaud racconta la storia di due cuccioli di tigre separati dalla mamma finiranno con incontrarsi molto tempo dopo. Buono.
Una fiaba "filmata".la forza dei legami familiari,madre-figli e tra fretelli,e dei legami di amicizia tra l'uomo e la tigre che vanno oltre le separazioni e le violenze del mondo.una storia molto banale,che però attraverso la figura di questo splendiido animale,la tigre,appassiona e commuove lo spettatore.bella la fotografia!
Si in alcuni frangenti risulta un pochno lento,ma la storia è molto bella e si lascia guardare.Un amore fraterno in chiave "animalesca" se nn l'avete ancora visto guardatelo.
Un film molto sentimentale basato sull'amore fraterno in chiave animale. Non è eccellente per alcuni momenti lenti ma il risultato è soddisfacente. Più che buono.
Adoro questo film!!. D'accordo con chi dice che la trama è un pò banale, però le emozioni che trasmette sono veramente uniche!. Ho avuto l'impressione che le tigri parlassero con gli occhi, anche se non sono attori e non hanno il dono della parola, recitavano benissimo!!; nel momento in cui si sono riconosciute durante lo scontro mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi.. stupendo!!. Inoltre trasmette un bel messaggio, quante volte l'uomo per egoismo e per cattiveria maltratta gli animali o peggio li uccide.. bisogna avere Rispetto (sì con la R maiuscola) e visto che sono un'animalista al 100%, non posso che amare questo film!.
Penso sia uno dei film piu sopravvalutati del sito. La solita storiella trita e ritrita dell'uomo cattivo contro i poveri animali indifesi,trattata senza un briciolo di originalita'e ripiena di luoghi comuni volti al pietismo dello spettatore. Oltretutto dura mezz'ora di troppo ed è di una noia micidiale.
Per me rimane comunque uno die film più belli di sempre...per alcuni motivi: 1)perchè si fa recitare degli animali fantastici come le tigri che a volte vengono viste come delle bestie feroci senza renderci conto che le vere BESTIE siamo noi umani... 2)perchè è molto realistico e sensibilizza il pubblico ad avere più cura e rispetto per la splendida flora e fauna che ci circonda... 3)Perchè è troppo bello e mi sono molto commosso...soprattutto nella scena in cui si riconoscono e quando rincontrano la madre... DAVVERO STUPEFACENTE, CONSIGLIO A TUTTI DI VEDERLO ALMENO UNA VOLTA :)
Voglio anch'io una tigre! Storia carina con delle bellissime e affascinanti tigri, i loro sguardi rincuorano l'anima. Commuove, però ci sono dei luoghi comuni. Annaud come sempre da 7.
Per chi come me ama gli animali fino al midollo, questo film sarà una perla luccicante nell'intimo del cuore. La trama non è granchè, ma la forza e la bellezza del messaggio che invia questa pellicola è strabiliante! Fa capire quanto spesso l'uomo con piccole grandi azioni non si accorge di quanto male fa alla natura meravigliosa che lo circonda, pensando di avere il diritto di fare ciò che gli piace e pare. Questo film è frutto di una sensibilità scavata in fondo al cuore...e se siete sensibili, non vi lascerà impassibili. La bellezza delle tigri, dei colori, dei paesaggi vi scalderà il cuore. Ve lo consiglio per sfuggire alle continue ansie "umane-" regalatevi 1:49 per pensare a quanto bella è la vita e per riflettere sul rispetto che dobbiamo alla natura...
Film abbastanza statico, tendente al tedio. La cosa che ho apprezzato è stata la bellezza e "l'interpretazione" delle tigri, per il resto l'ho trovato poco accattivante.
Uno dei pochi, o forse addirittura l'unico film sugli animali che mi è piaciuto fino ad ora! è tenero, commovente. Ho appena deciso che voglio un tigrotto da tenere in casa come quelli nel film!
ho trovato questo film molto + coinvolgente di tanti altri ke hanno per protagonisti degli attori ke nn ti lasciano niente! Un film bellissimo,stupendo..ogni volta ke lo guardo alla fine piango sempre..
Altro capolavoro di Jean-Jacques Annaud. Non esiste film che abbia fatto che io non abbia amato. Bello, commovente, divertente e da far vedere a figli e nipoti.
Per me è veramente difficile dare un voto a questo film.........come trama in effetti è molto banale, fondamentalmente una favola disney in carne ossa ...... ma nonostante tutto l' incredibile bellezza dei 2 protagonisti e il messaggio naturalistico che proviene dal film sono troppo importanti per non alzare il voto. La crudeltà dell'uomo non ha veramente confini, lo dimostra ogni giorno non solo sugli animali, ma anche contro i suo simili...dall'altra parte la natura, con le sue leggi dure e spietate, ma sempre leale e priva di malizia. Un film sull'amore materno e l'amicizia nel mondo animale....Francamente alla fine mi sono commosso, sarà perchè poco tempo fa ho perso in pochi giorni i miei due fantastici cani compagni di vita da tanti anni, ma alla fine non sono riuscito a trattenere le lacrime.......
bel film..bella storia..stupende tigri e scenari..non mi sento di dargli di piu perche in alcune scene e lentuccio e distacca un po l attenzione e in piu il governatore l hanno fatto troppo scemo..cmq bella storia
bel film..bella storia..stupende tigri e scenari..non mi sento di dargli di piu perche in alcune cene e lentuccio e distacca un po l attenzione e in piu il governatore l hanno fatto troppo scemo..cmq bella storia
Il film è spettacolare. Vero, la trama non è niente di che ma nemmeno da buttare, ricorda una favola. Per il resto, però, il suo grande pregio è di coinvolgere molto dal lato emotivo. Le tigri che recitano nel film sono uno spettacolo più unico che raro.
La sceneggiatura e la recitazione non niente di che. Il voto è tutto per le tigri,animali che devono aver sostenuto uno sforzo e un addetramento notevole per recitare in un film,soprattutto i cuccioli: dolci,teneri,quasi commoventi al momento della separazione. Il messaggio è chiaro:l'amore fraterno(qui reso in chiave animale) è piu' forte di ogni altra cosa!
E' più un documentario, che un film di avventura come descritto nella scheda del film, qui sopra, ciò non toglie che sia affascinante vedere un film come protagonisti 2 tigri, che si separano e poi come destino insegna, si incontrano per caso. Da vedere.
bellissimo, almeno per chi ama gli animali. . Come trama in sè è un po' esilino ma il messaggio che vuole lanciare e l'interpretazione dei due protagonisti felini valgono l'intera pellicola
Film veramente profondo ma può essere visto solo da persone sensibili e amanti della natura, tigri stupende ammaestrate benissimo complimenti a tutto il cast.
un film piuttosto noioso, si fa fatica a non addormentarsi, la storia ha veramente poco mordente ed è completamente inverosimile. l'unica cosa bella sono le tigri e i tigrotti: SPLENDIDI!
Mi spiace non essere esauriente,ma io mi sono innamorata di questo film mi piace da matti e lo riandrò a vedere al cinema, perchè è mi ha rapito il cuore e ringrazio il regista per le emozioni che mi ha dato stasera...grazie di cuore
Splendide le tigri, ti riempiono davvero gli occhi e l'anima, ma la storia...direi un tantino banale e prevedibile. Quando sullo schermo c'erano i felini rimanevo letteralmente incantato, per ilresto delle scene era una continua lotta a non assopirmi...cmq sufficiente.
il rapporto animale uomo è assai difficile ma in qs film si sente proprio la superiorità e la maestosità della tigre rispetto alla piccolezza e l'ignoranza dell' "essere" UOMINI. L'istinto è nulla a paragone del fascino di una tigre.
Credevo molto peggio . La storia è palesemente surreale ma nulla toglie a questa pellicola che vi farà al tempo stesso ridere riflettere e affascinare . Con 2 tigri come protagoniste , obbiettivamente , era impossibile fare di meglio . Buona visione !