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C'è poco da dire, MALLRATS ha anticipato e aperto le danze, floppando nonostante tutto, a dieci anni di commedia americana sexy: volgare sì, tossica certamente, monotematica altrettanto, superficiale assolutamente. Ma quello di Kevin Smith è un film perfetto nei tempi comici (che inventa!), incredibilmente variopinto nella quantità di gag e capace di spaziare tra il realistico e il fumettistico, come vuole un po' la tradizione del genere. Non che i film demenziali degli anni 80 non avessero qualche battuta sconcia o dei personaggi completamente idioti, ma la nuova formula inventata da questo regista impone che tutto sia incentrato sul tema del sesso e che questo debba far ridere, non eccitare, come una sorta di esorcismo di ciò che è serio dall'erotismo. Al di là di questo, il film gira benissimo, con dei colori netti e spiaccicati su schermo e delle immagini fermissime come un vero e proprio fumetto: Smith sapeva esattamente cosa voleva e l'ha ottenuto, creando una sorta di nuovo genere americano, giovanile, benestante e senza futuro, una "Jersey comedy" che sarà sua per molti anni e che gli verrà rubata.
Non ha la freschezza di Clerks, ne replica in parte qualche personaggio e situazione, ma sembra la sua versione con qualche soldo in più. C'è sempre discontinuità nei lavori di Smith. A volte, come in questo caso ci sono trovate divertenti e geniali, mentre altre sono un vero buco nell'acqua. Si salva qualche personaggio, qualche situazione riuscita. Tutto sommato il film è scorrevole e non ci sono pause nel ritmo, ma è da sufficienza stiracchiata.
Clerks era un piccolo capolavoro, qui, certo, c'è ancora quel ritmo che non annoia mai, ma dopo i primi minuti scivola nel totalmente demenziale e nonsense, crto, ci son ancora le gag e le citazioni, comunque si arriva piacevolmente fino alla fine, ma non basta più... nonostante all'epoca lo ricordavo pubblicizzatissimo, forse anche per la presenza di "Brenda" di Bevrly Hills.
Il film più superficiale e disimpegnato di Smith, in pratica una serie di problematiche qualunque di personaggi qualunque ambientate in un centro commerciale; se in "Clerks" c'era una storia in cui le vite dei protagonisti prendevano pieghe diverse in corso d'opera, qui il tutto si riduce a siparietti e disavventure demenziali praticamente a se stanti incollate una dietro l'altra. Film nel complesso simpatico grazie ai personaggi, in particolare di Jay e Silent Bob (che stavolta rubano la scena), ed all'umorismo di Smith soprattutto in materia di citazioni cinematografiche; ma a parte quelle due/tre scenette divertenti, rimane poco altro da ricordare o di cui discutere.
Dopo il successo di "Clerks" molti attendevano speranzosi il secondo film di Kevin Smith che purtroppo ,complici le altissime aspettative, ha deluso non poco critica e pubblico. Sicuramente questo secondo lungometraggio non vale il debutto folgorante del regista,ma nel complesso non è poi cosi male come tanti dicono. Il tocco di Smith si vede e le risate alla fine te le fai , complici un paio di personaggi indovinati e qualche situazione esilarante in pieno,come detto,stampo Smith. Il problema maggiore di "Mallrats" è la sua prevedibilità e il suo non distinguersi ,come potrebbe,dalla massa il che lo rende una commedia troppo convenzionale,con qualche spunto interessante e a tratti demenziale. Il cast non presenta stelle di prim'ordine ma conta un giovanissimo Ben Affleck e un insospettabile Michael Rooker. La consueta colonna sonora punk rockeggiante e tante citazioni completano il quadro di una pellicola non indimenticabile ma al quale si può concedere una visione.
Dopo Clerks era lecito aspettarsi di più da Smith che in questa sua seconda pellicola adotta uno stile più demenziale che nonostante alcune trovate divertenti non tocca mai i livelli del suo primo lavoro. Il cast non è male ma i personaggi hanno una costruzione debole e una caratterizzazione pure peggiore passando dall'essere simpatici all'essere insostenibili in poco tempo, fortuna che i soliti Jay And Silent Bob compensano lo squilibrio. In parole povere è una pellicola discreta che nell'ora e mezza non annoia ma nemmeno entusiasma e tra i lavori del regista va classifcato come film minore.
Scorretto, divertente e pieno di citazioni. Insomma, un film in puro stile Kevin "Silent Bob" Smith, che però non raggiunge il livello di altri suoi lavori.
Mi aspettavo un filmone come Clerks, invece è "solo" una normale commedia di Smith, con dei momenti divertenti ed altri meno divertenti e piuttosto noiosi, ma si lascia guardare. Mi aspettavo di più comunque.
Non è il miglior film di Smith, è vero, ma non merita neanche le insufficienze che ho visto qui ed altrove.
Goliardico, volgare (la presa puzzona!!!), pesante, vede comunque più di un momento azzeccato (la tipa con i 3 capezzoli, per esempio - ma SPOILER - o la parte finale con le domande in pubblico) anche se il soggetto (il concorso nel super market) è un pò troppo esile per reggere 90 minuti di film.
Bravo il giovane Affleck e spassosi Silent Bob e compagno (più il cameo di Stan Lee!).
Non dice granchè, non rappresenta i giovani in modo diverso, però è sempre un film godibile e da vedere.
avendo visto il bellissimo clerks 2 in sto periodo ho voluto vedere anche questo per vedere se bissavo il divertimento .... che schifezza.... veramente penoso, lontano anni luce proprio !! un sorriso a dir tanto qua e la, sembra incredibile che sia lo stesso regista....
che piacciano o meno (e, personalmente, ritengo che questo sia forse il suo film più debole) le commedie di kevin smith sono sempre qualcosa di unico. se in altri film di genere uno bene o male può aspettarsi cosa trovare, quando ci si approccia a un film di smith è impossibile avere un'idea precisa di quello che si vedrà. e il motivo è che questo regista non prende spunto da nessuno: ciò che mostra non è altro che un'estremizzazione dei suoi pensieri e le sue passioni tradotta in immagini: i fumetti, la cinefilia, lo slapstick cartoonesco, le volgarità goliardicamente misogine. è quasi come se fosse il fratello stupidino di tarantino.
Tra quelli che ho visto è il film minore di Smith,nelle intenzioni e nei risultati. Ha una sua piacevolezza e freschezza in realtà, dovuta al non prendersi minimamente sul serio ma in questo stanno tutti i limiti dell'operazione, specialmente se si considera che questo film esce successivamente a quel gioiello di demenzialità e amarezza che è Clerks. Tutto sommato si fa anche vedere, con qualche sorriso per qualche invenzione gustosa ma soprattutto perchè con ogni film di Smith sembra di assistere a un'unica saga, con un senso di continuità che garantisce allo spettatore appassionato di questo simpatico cazzaro, mordace e ultracitazionista, il piacere della ricostruzione filologica. Questa è, diciamo, una puntata poco interessante di un serial comunque amato.
Per quanto abbia amato Clerks, questo Mallrats non mi è proprio piaciuto. Gli attori sono tutti scarsissimi e la storia è veramente da sit-com. Tutta la parte di Stan Lee è lì solo perchè Kevin Smith è super impallinato di fumetti e francamente è davvero inutile e noiosa. L'unica cosa che salvo sono le scenette alla Wil Coyote di Jay e Silent Bob (che sono la cosa + stupida del film, ma che almeno non hanno pretese).
e quindi.... pian piano mi sto vedendo tutta la filmografia del buon kevin smith (dopo clerks ma sopratutto il supermitico"da vena" clerks 2!!!!!!!!!!!!!)..... generazione x e' simpatico e divertente....kevin ci sa fare,eppoi qui jay e silent sono sempre in piena azione (da cartoons giustamente,il tema portante del film).
Una commedia abbastanza divertente grazie anche alla storia semplice ed alla simpatia e bizzarria dei personaggi. Silent Bob (il regista Kevin Smith) e Jay (Jason Mewes) li ritroveremo anche nel divertente DOGMA.
Solo per la presenza di Jay e Silent è un film certamente OK! Il film non può mai reggere il confronto con il precedente Clerks ovviamente, però 4 risate ve le garantisce. E poi lasciatevelo dire per me la 'stretta puzzona' è qualcosa di geniale oltre al dialogo improbabile sui supereroi. Film abbastanza decente, guardatelo!
Davvero pessimo...dopo Clercks,il buon Kevin Smith architetta una pellicola innocua,stupida,infantile e priva del mordente dimostrato quando non aveva neanke i soldi per pagare gli attori e registrava in bianco e nero....a distanza di un anno dal suo personale e insuperabile capolavoro,il registra dimostra una carenza di idee imbarazzante. Auguro a tutti buona fortuna con Clercks 2.....
L'ho rivisto stasera per la seconda volta e son venuto qua a vedere stupendomi dell'unico voto presente. Pensavo fosse più conosciuto. Comunque è sì una commedia ma, come sempre per Kevin Smith, la definirei una commedia intelligente. Un po' confusionario in certi punti ma veramente simpatico e con delle trovate veramente carine, secondo me vale la pena vederlo.