hannah e le sue sorelle regia di Woody Allen USA 1986
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hannah e le sue sorelle (1986)

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locandina del film HANNAH E LE SUE SORELLE

Titolo Originale: HANNAH AND HER SISTERS

RegiaWoody Allen

InterpretiMia Farrow, Michael Caine, Woody Allen, Barbara Hershey, Dianne Wiest, Carrie Fisher, Max von Sydow, Maureen O'Sullivan, Lloyd Nolan, Daniel Stern, Julie Kavner, J.T. Walsh, John Turturro

Durata: h 1.43
NazionalitàUSA 1986
Generecommedia
Al cinema nell'Agosto 1986

•  Altri film di Woody Allen

Trama del film Hannah e le sue sorelle

Hannah, figlia maggiore di genitori che lavorano nel mondo dello spettacolo e sposa devota, madre amorevole e attrice di successo. Oltre ad essere la spina dorsale emotiva dell'intera famiglia, Hannah rappresenta l'unico vero sostegno per Lee e Holly, sue sorelle senza aspirazioni, quasi risentite di aver maturato per lei un'autentica dipendenza.

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Voto Visitatori:   7,92 / 10 (50 voti)7,92Grafico
Migliore attore non protagonista (Michael Caine)Migliore attrice non protagonista (Dianne Wiest)Migliore sceneggiatura originale
VINCITORE DI 3 PREMI OSCAR:
Migliore attore non protagonista (Michael Caine), Migliore attrice non protagonista (Dianne Wiest), Migliore sceneggiatura originale
Migliore sceneggiatura straniera  (Woody Allen)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Migliore sceneggiatura straniera (Woody Allen)
Miglior film commedia o musicale
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior film commedia o musicale
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Voti e commenti su Hannah e le sue sorelle, 50 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  29/01/2023 18:58:00
   8 / 10
Quei 12 anni che vanno dal '77 al 1989 sono semplicemente irripetibili nella produzione di Woody Allen: Annie Hall, Manhattan, Zelig, La rosa purpurea, Hannah e le sue sorelle e infine il capolavoro assoluto, Crimini e misfatti. Hannah e le sue sorelle è l'emblema della commedia drammatica del nostro ebreo preferito, un meccanismo perfettamente oliato dove tutto è al suo posto.

Filman  @  01/05/2022 12:12:07
   6½ / 10
Woody Allen a questo punto affonda nella definizione secondo cui un autore si ritrova volente o nolente a fare film quasi uguali tra loro, con una produzione artistica anche piuttosto serrata. E forse non è un caso che la sua narrazione diventi quasi del tutto aleatoria, sbrigativa e gonfiata, proponendo storie comuni melodrammatizzate, come quelle di un romanzo rosa particolarmente soporifero.
HANNAH AND HER SISTERS ha tutta una passione letteraria alle spalle e costruisce una definizione riconoscibile per i film dell'autore, tutti corrispondenti a storie della middle class insoddisfatte della loro relazione sentimentale. La regia è invisibile, per l'eccellente capacità del suo creatore: rimangono l'occhio dello spettatore ed una storia che si regge sulla sua leggerezza.

Wilding  @  07/06/2020 16:55:06
   5 / 10
Forse erano troppe le aspettative visto il gran numero di premi portati a casa da questa pellicola, ma mi sono annoiato sin troppo ed è davvero poco ciò che potrei salvare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  10/10/2016 20:26:42
   7½ / 10
Classicone di Allen che ci mostra l'evoluzione nel tempo di tre donne, con una sceneggiatura brillante tanto quanto gli arguti dialoghi.

1 risposta al commento
Ultima risposta 10/10/2016 22.27.49
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Matteoxr6  @  18/09/2016 20:57:22
   6 / 10
Allen mi piace, perciò sono conscio che potrei essere un po' di parte. Piacevole spaccato del microcosmo dei rapporti umani. Gradevole, sì, ma anche leggero, troppo leggero. Il regista aiuta molto con la sua classica recitazione e le sue battute a tirare su la pellicola; Caine ha meritato la statuetta calandosi benissimo nei panni di Elliot. Quando la sceneggiatura vira su tematiche di stampo esistenzialista, secondo me cede un po' il passo a una corrente di pensiero spicciola che non porta la trama da nessuna parte. Come da voto: "Non male, potrebbe essere migliore".

Dick  @  01/09/2016 02:32:02
   8 / 10
Insolita struttura corale e più misurata per Allen che ci regala un bel ritratto famigliare fatto di tante piccole storie che si uniscono interno al personaggio della Farrow.

GianniArshavin  @  09/01/2016 18:49:48
   7½ / 10
Considerato da critica e pubblico uno dei migliori lavori di Woody Allen, Hannah e le sue sorelle è una commedia romantica che sviluppa le tematiche sentimentali tanto care al regista , che tuttavia (soprattutto nella storyline da quest'ultimo interpretata) concede molto spazio ad argomenti esistenzialisti e filosofici.

La pellicola poggia su una sceneggiatura solidissima , che approfondisce e scava nella psicologia dei personaggi in modo egregio. I dialoghi sono costruiti con sagacia e intelligenza , i duetti sono piacevoli da seguire ed i sorrisi non mancano , soprattutto nel segmento dedicato al personaggio interpretato dallo stesso Allen.

La storia si svolge con i tempi e ritmi giusti , coinvolge e non annoia. Brilla il segmento di Allen, il più comico ma anche quello con i monologhi più intensi.
Gli attori fanno tutti un gran lavoro (2 oscar) ,come di consueto con Allen e tutti riescono a trasmettere emozioni in modo convincente e con grande empatia .

Hannah e le sue sorelle quindi è una commedia ben sopra la media, un film che può piacere anche a chi non ama il regista americano. Personalmente ho apprezzato maggiormente altre opere di Woody , perchè ho trovato Hannah e le sue sorelle un po sfilacciato in alcuni passaggi della storia e privo (se escludiamo i monologhi del regista) di quella genialità tipica del cinema del comico di Manhattan.

In definitiva un film valido e di qualità,uno spaccato nella vita di tre sorelle e relativi mariti veritiero ed empatico.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  14/03/2015 20:57:41
   8 / 10
Anche qui tre sorelle come Interiors, in apparenza un film incentrato sul personaggio della Farrow, che da il nome al titolo della pellicola, ma la sua figura è funzionale perchè offre il punto di riferimento fisso da cui ci si inoltra verso gli altri personaggi del film, i quali nell'arco di tre feste del ringraziamento ci vengono mostrati nella loro evoluzione, grazie ad una sceneggiatura eccellente che riesce a tenere le redini ben strette ad un film che poteva realmente scappare di mano, considerando il numero degli attori e le tematiche affrontate. Dialoghi arguti e brillanti per uno dei migliori film di Allen.

BlueBlaster  @  22/07/2014 00:41:55
   5½ / 10
Grande delusione visti gli Oscar (passi quello per la sceneggiatura ma i due agli attori mi sembrano un azzardo) e la media qui sul sito.
Non mi aspettavo grandi risate ma nemmeno una sceneggiatura così cupa, noiosa e sentimentalista...solamente le sequenze che vedono Allen nei panni dell'ipocondriaco danno verve al film e regalano qualche risata.
Apprezzabile l'ennesimo scorcio di Manhattan che come sempre il regista sa fotografare con la cura che solo un amante della Grande Mela sa fare.
Il soggetto non mi dispiace ma in definitiva è stato un film piuttosto palloso se non per qualche dialogo (intelligenti quelli sulla morte e su Dio di Woody) o situazione grottesca.

4 risposte al commento
Ultima risposta 25/07/2014 11.47.30
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topsecret  @  03/07/2014 17:16:22
   7½ / 10
Esistenzialismo, ricerca spirituale ma soprattutto rapporti umani. Sono queste le basi che Allen vuole tratteggiare con la sua consueta ironia e con un certo garbo in questa commedia dei sentimenti più vari, capace come sempre di coinvolgere in maniera simpatica ed intelligente.
Buono il cast (e gli oscar lo testimoniano) abile nel risaltare in tutta la sua umanità e semplicità.
Un film dal ritmo cadenzato ma non lento, costruito ad arte per interessare ed intrattenere.

marcogiannelli  @  30/04/2014 21:06:29
   8 / 10
Con un cast simile e con Woody in regia, non si poteva fare peggio..2 storie principali ed una secondaria, ma Allen ruba sempre la scena

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  23/04/2014 11:05:58
   7½ / 10
Commedia molto intelligente e complessa con diversi intrecci e una marea di personaggi. Divertente, merita una visione come gran parte della produzione di Woody Allen.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  21/10/2013 22:14:43
   8 / 10
Gran film, non me l'aspettavo.
Mi azzardo a dire che è QUESTA la commedia perfetta di Allen, altro che "Io e Annie" o "Manhattan". I dialoghi, la trama, la psicologia dietro ogni personaggio e le interpretazioni: fila tutto alla perfezione e anche il finale è ottimo.
Riuscito sotto tutti gli aspetti, forse soltanto Hannah, tra le protagoniste, resta un pò troppo nell'ombra. Immagino però che sia un effetto voluto da Allen.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  15/05/2013 16:43:52
   8½ / 10
È un Allen che rimembra i fasti di 'Manhattan', commedia sofisticata dai toni leggeri, sentimentale ma non melensa, enciclopedica nei contenuti, e con quel pizzico di inaspettato che in Allen è di norma.Scevro dell'autocompiacimento che si colse nei 2 b/n, cadenzato al punto giusto nello smistare le 3 storyline, un quadro esistenzialista insita tutta la sua insicurezza.
Cast superlativo? Si ma Allen ancora una volta è in grado di infondere una caratterizzazione psicologica paratattica mediante il quale l'intreccio narrativo è l'additivo al servizio delle loro performance. Caine finalmente ottiene il doveroso riconoscimento, la West che fino ad allora non era mai stata ottimizzata da nessun regista incappa in un Allen che seppe intravedere quel talento su cui imbastire un nuovo sodalizio, e infine una Hershey che se non fosse stata trascurata proprio sul più bello, nell'ultima parte, avrebbe conseguito quel quid pluris necessario per contendere la statuetta alla collega in un derby made in Allen.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  01/02/2013 20:05:30
   7½ / 10
Come sempre impareggiabile l'abilità di Allen di farci partecipe dei piccoli (grandi) drammi e dubbi dei suoi personaggi. Con la consueta fluidità narrativa, le battute folgoranti e con una luce in fondo al tunnel.

Meno bello dei suoi capolavori, ma più aperto alla speranza.

Signor Wolf  @  04/12/2012 13:48:48
   5 / 10
In ogni scena degna di essere ricordata appare woody allen, in tutte le altre la noia regna sovrana

baskettaro00  @  13/08/2012 10:41:28
   7½ / 10
non eccelse le parti senza allen,ma quando c'è lui spacca di brutto,non è difficile immedesimarsi nei sui insicuri e paranoici personaggi.bravo il cast,comunque.

BrundleFly  @  31/03/2012 11:03:55
   6 / 10
Mi capita raramente di fare la voce fuori dal coro, ma questo film di Allen, che è tra l'altro ritenuto uno dei suoi migliori, non sono riuscito ad apprezzarlo. L'ho trovato parecchio noioso e scontato, le uniche parti che mi sono piaciute son quelle con lo stesso regista.
Forse una seconda visione in futuro potrebbe farmi cambiare idea, ma per adesso lo reputo dimenticabile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Peter Lyman  @  10/12/2011 13:17:20
   9 / 10
Woody Allen si ostina a rappresentare una realtà utopica, incatenata nell'ideologia che tutto è perfetto, il mondo e suoi problemi son lontani, esistono solo quelli personali e di famiglia. Così è rappresentato Hannah e le sue sorelle, una commedia straordinaria, ricca di humor e situazioni adulte che diventano quasi bambinesche: prova del fatto che anche l'uomo più maturo, così come la donna, può cedere e "perder la ragione".

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Ultima risposta 01/09/2016 02.36.04
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Goldust  @  29/07/2011 15:30:49
   7½ / 10
I temi Alleniani dell'amore, della famiglia, dellla vita e della morte sono più o meno sempre gli stessi, qui sono uniti in una stroria concentrica ( si va da un Thanksgiving ad un altro, nel giro di 2 anni ) che lascia per una volta defilato il personaggio interpretato dal regista stesso. Di questa compattezza ne beneficia la storia, e pure il ritmo ma a fine visione resta la sensazione di un eccessivo buonismo, o quantomeno di una certa indulgenza per alcuni personaggi.
Nella filmografia del regista è comunque uno di quei film da vedere.

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Ultima risposta 01/09/2016 02.36.49
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PignaSystem  @  16/07/2011 13:53:56
   8 / 10
Bello, divertente e drammatico insieme, riflessivo e molto profondo.
Molto bella la citazione con i fratelli Marx.

Black Eight  @  10/06/2011 20:38:52
   8 / 10
Il solito Allen firma una commedia (naturalmente ambientata in una splendida new york) che vuole riflettere su tante cose: amore, tradimento, fedeltà, solidarietà, paura della morte, religione, psicanalisi, insomma le tematiche su cui si fonda stabilmente il cinema del comico newyorkese. E' un film interessante, ovviamente stracolmo di dialoghi, riflessioni sulla vita, battute taglienti, sguardo disincantato sul mondo borghese (l'unico che lo stesso Woody ha detto di saper rappresentare) che si arrotola sulle proprie paure, ma che sa sempre come risollevarsi e ricominciare. Come in tutti i film di Allen la verve degli attori è protagonista assoluta, più della trama stessa. Così si ha la possibilità di godere di prestazioni di altissimo profilo da parte di Michael Caine e Dianne Wiest (premiati giustamente con la statuetta), ma anche dello stesso Woody Allen nella parte, a lui più che congeniale, dell'ipocondriaco pieno di dubbi (che è anche quello che suscita più ilarità)

Mr. Mojo Risin'  @  09/06/2011 02:57:39
   9 / 10
Bellissima commedia di uno dei miei registi preferiti.Un film corale dove storie di personaggi diversi fra loro si intrecciano,avvolte senza nemmeno mai sfiorarsi.L unico punto che accomuna tutti loro è HannaH (Mia Farrow) primogenita di tre sorelle.Bellissimo tra gli altri il personaggio di Mickey (Woody Allen) l ipocondriaco ex marito di Hannah,il quale è talmente ossessionato dalla morte che prima tenta di approdare a qualche strana religione tipo gli hare krishna,poi tenterà anche il suicidio.Finale molto aperto.....

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kako  @  07/06/2011 23:05:47
   8 / 10
Rappresentazione femminile da parte di un ispirato Allen, calato nella parte di un eccezionale personaggio ipocondriaco e catastrofista.

Lory_noir  @  28/04/2011 03:01:38
   9 / 10
La geniale, irriverente, pungente ironia Alleniana riversata in questo capolavoro in cui sono toccati con maestria tutti i temi cari a questo grande pensatore.

Il Dragone  @  16/03/2011 17:18:06
   7½ / 10
Piacevole commedia targata Allen, riflessiva e intelligente, le riflessioni di Allen sono molto interessanti.
Le risate non mancano.

arturo  @  09/02/2011 21:42:06
   10 / 10
solito film di allen che lo si ama o lo si adora: io appartengo alla seconda categoria

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  09/02/2011 21:35:31
   6 / 10
Il solito film di Allen che lo si odia o lo si ama, a me francamente ha lasciato indifferente.

Clint Eastwood  @  17/12/2010 15:30:57
   7½ / 10
Che Allen si stia ripetendo è una realtà oggettiva molto chiara ma che in ogni pellicola scopra nuovi personaggi scrivendo/creando sceneggiature immediate e sempre aperte è un merito tutto suo. Attori in forma e ottima introspezione dei personaggi femminili.

Oskarsson88  @  07/12/2010 15:46:35
   6½ / 10
marco86  @  30/09/2010 15:00:50
   9 / 10
meraviglioso.
uno dei migliori di woody.

come negli altri film, in Hannah e le sue sorelle viene messa in mostra l'instabilità e l'imprevedibilità delle cose umane, specie dei sentimenti.

incredibile la parte finale, inaspettatamente ottimista...

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ste 10  @  29/11/2009 14:19:19
   8½ / 10
Uno dei miei preferiti di Woody Allen

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  16/11/2009 13:32:44
   8 / 10
In questo film Allen interpreta un personaggio inizialmente distaccato dalle vicende delle sorelle...sembra ricordare "amore e guerra" con i suoi dubbi sulla morte!A lui il compito di far ridere...
A singhiozzo vengono raccontate le vicende delle tre sorelle!
Il tutto sapientemente mischiato e sorretto da un'ottima sceneggiatura giustamente premiata...non è certo una novita' la freschezza dello script di Allen ma qui tocca quasi tutti i suoi argomenti che negli anni ha portato sullo schermo!
Riuscito!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  26/10/2009 05:01:53
   9 / 10
Sto guardando in questo periodo alcuni film di Allen, regista di cui non avevo ancora visto nulla. Se gli altri lavori non mi avevano rapito del tutto, ho trovato Hannah e le sue sorelle davvero splendido. Le riflessioni sulla vita e sulla morte in questo film mi hanno profondamente toccato, poichè molto simili a quelle che capita fare anche a me, e mi sono molto ritrovato nel personaggio interpretato da Allen. Inoltre anche la comicità di Allen che in altri film non mi aveva fatto ridere più di tanto, qui mi ha fatto scappare ben più di qualche risata. Superba anche la tecnica registica, con un largo uso dei piani sequenza che gli permettono di sfruttare al massimo i suoi geniali dialoghi.

Xavier666  @  15/10/2009 00:07:43
   9 / 10
Ho sempre evitato il cinema di Allen. Ora lo scopro, non credo tardivamente, anzi credo di essere davvero in una fase in cui posso, o credo, comprenderlo in ogni sua sfumatura. me li sto vedendo uno dietro l'altro senza seguire un ordine cronologico, per non essere influenzato da niente e devo dire che arrivato al quinto, questo film mi ha preso alla grande. Un film favoloso che riflette noi stessi e ci fa riflettere, su quello che volete, sulla condizione esistenziale, sul perchè si vive, ma anche sull'estetica dei palazzi in una grande città, sui rapporti in famiglia e seguendolo passo passo ci si interroga su mille altre tematiche. Come ho letto da qualche parte, questo regista fa parlare i contenuti prima delle immagini, crea con le sue sceneggiature e questo è uno di quei film da vedere e rivedere, per ora alla pari di annie hall.

dobel  @  02/10/2009 10:08:51
   8½ / 10
Uno dei miei Allen preferiti.
Un film che riflette sul perché valga la pena vivere. In ultima analisi tutti prima o poi ci troveremo di fronte al problema della nostra morte: un problema ingombrante! Siamo una brutta razza... non se ne è ancora salvato uno di noi! Solo un certo Gesù di Nazareth pare si sia salvato fondando così la speranza per tutti coloro che si dicono cristiani e credono nella sua risurrezione; costoro hanno fede a buon diritto in una vita dopo la morte alla luce della quale tutto quaggiù acquisterebbe significato.
Allen a questo non crede: il significato di quaggiù lo deve trovare solo nell'oggi. Tutto ciò è claustrofobico e provoca, ovviamente, le crisi delle quali il grande cineasta è soggetto. Questa mancanza di un significato oggettivo, e di una stella polare che crei di conseguenza una serie di valori oggettivi fanno del cinema di Woody Allen il manifesto del relativismo.
Un cinema magnifico molte volte, come in questo caso: meravigliosa la scena in cui Allen stremato dai propri problemi esistenziali si siede al cinema e vede sullo schermo "La guerra lampo dei fratelli Marx", uno dei grandi capolavori della comicità mondiale. Il significato della vita lo trova nell'idea che valga comunque la pena prendere parte al gioco. Non importa dove si andrà a finire... sarà comunque interessante esserci...
Il finale del film ha un tocco poetico molto bello... e chissà che il significato della vita, per l'autore, non si trovi proprio lì.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Silly  @  03/06/2009 12:36:05
   9 / 10
Celebrazione di quello che Allen è: un ipocondriaco uomo goffo e bizzarro capace di raccontarci la vita, le virtù e i vizi degli uomini, con estrema naturalezza. Uno dei suoi migliori film, con battute perfette e personaggi dipinti magistralmente. Grande Woody.

dewolf  @  01/06/2009 07:31:48
   9½ / 10
Film eccezionale! Solita commedia psicologica e introspettiva dove il ruolo di Allen è quantomeno alla pari con quello degli altri attori.. Non vi è infatti una sua netta prevaricazione, sebbene il ruolo da lui interpretato dell'uomo ipocondriaco è eccezionale! A mio parere il migliore di Woody Allen!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  04/03/2009 13:49:29
   8½ / 10
Uno dei film di Allen assolutamente imperdibile. Una commedia dolce-amara dalla solida sceneggiatura ricca di episodi divertenti, citazioni culturali e momenti di riflessione.
Molto bello e realistico il ritratto della coppia di genitori.
Fantastici tutti gli attori, straordinario Caine che interpreta un personaggio dubbioso e problematico con un tocco di leggerezza davvero brillante.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  15/07/2008 23:43:27
   9 / 10
“Eppoi Freud – altro grande pessimista! Gesù, sono stato in analisi per anni. Non è successo niente. Il mio analista, per la frustrazione, cambiò attività. Aprì un self-service vegetariano “

Film che termina e dici:” Wow, che meraviglia”
Hannah e le sue sorelle fa parte di un filotto incredibile caratterizzato da Zelig, Broadway Danny Rose, La Rosa Purpurea del Cairo e appunto Hannah e le sue sorelle. Anni 80 in cui Allen ricalca il momento magico degli anni 70. vent'anni di grande e a tratti grandissimo cinema.
Il talento di Woody è immenso e in quest'opera lo esprime interamente. Interpreta uno dei suoi più bei personaggi: Mickey Sachs. Individuo ansiogeno e ipocondriaco ossessionato dalla ricerca di dio. Un percorso tra l'ebraismo, il cattolicesimo e altro che lo porta alla convinzione che il destino, il caso è il vero motore dell'universo. La stocasticità degli eventi è il vero e unico motore che muove la nostra la vita verso la morte. Bellissima la battuta che liquida il cattolicesimo:”Il cattolicesimo per me è muori subito e paghi dopo.”
Hannah è le sue Sorelle è la summa della visione delle donne alleniane. Tanto meravigliose quanto pericolose. Compagne della vita dell'uomo. Mia Farrow meravigliosa, insieme a Diane Keaton è senza dubbio una delle migliori attrici affiancate a Woody.
A differenza di molti altri capolavori questo si arricchisce anche di un cast stellare: Michael Caine (vincitore dell'oscar), Max Von Sydow solo per citarne due.
Regia magnifica con un piano sequenza durante la colazione delle sorelle splendido, sceneggiatura giustamente premiata con l'oscar e una breve rappresentazione dell'amata New York da ricordare.
Senza dubbio tra i più belli ed intensi di Allen.

“Andai in un'armeria e comprai un fucile. Intendevo, mi capite, se mi avessero detto che avevo un tumore maligno. Insomma, mi sarei fatto fuori. L'unica cosa che avrebbe potuto fermarmi, dico avrebbe, è che i miei genitori ne sarebbero sconvolti. Avrei quindi, avrei dovuto uccidere anche loro, prima. Eppoi ho una zia e uno zio. Avrei dovuto, capite, sarebbe andata a finire in un bagno di sangue.”

Invia una mail all'autore del commento wega  @  25/05/2008 18:22:44
   8 / 10
Questa volta Allen sposta il centro nevralgico della storia da se stesso ad Hannah, interpretata da Mia Farrow, ma sarà sempre lui il filo conduttore narrante di tutta la vicenda.
Bell'affresco femminile di un triangolo genealogico, uno sguardo maturo sull'altro sesso degno dei suoi predecessori, filo-condotto da un uomo (the ipochondriac), in piena crisi spirituale, morale, un uomo che sa farsi un sacco di domande, e prova a darsi un sacco di risposte, le narra, ce le narra in prima persona con la voce fuori campo, ed è probabilmente l'ultima scena -non narrata- la sua risposta definitiva e più importante.

benzo24  @  06/10/2007 19:15:30
   7½ / 10
uno dei film dove allen riesce a descrivere meglio la femminilità.

woodygenemel  @  28/09/2007 17:47:08
   9 / 10
periodo magico per woody

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  26/07/2007 15:16:23
   9 / 10
commedia e dramma equamente divisi, quoto in toto il commento di dragonfly che si riferisce a questo film quale uno dei pochi in cui allen non accentra tutto intorno al suo personaggio, ma al contrario limita il suo ruolo 'solo' a uno dei tasselli, dei tanti personaggi, legati in un modo o nell'altro a hannah, lee e holly.
fantastica una scena: le tre sorelle a colazione insieme, con allen che imprime tutto l'intenso e drammatico dialogo in un unico piano sequenza con la camera che ruota intorno al tavolo (c'è ne è uno molto simile nel recente death proof tarantiniano). uno dei migliori di allen, profondo e appassionato.

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/05/2008 18.27.38
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  08/12/2006 20:10:14
   9 / 10
grandissimo Allen che come al solito (seppur qualche inciampo nel cammino) sforna una commedia allo stesso tempo divertente, ironica e unica nel suo genere. tratta da Anna Karenina (è un grande appassionato di classici russi) risulta essere estremamente colta e poliedrica e attentissima alla psicologia dei personaggi delineata sotto la scia novecentesca tipicamente sveviana, infatti soprattutto nel personaggio di Caine, voce narrante delle vicende, si denota una somiglianza eccessiva per essere casuale con il celeberrimo Zeno Cosini: la relazione con una donna molto più giovane di lui, il fumo, i pensieri contradditori e ipocriti, la stima (quasi solamente platonica) verso la moglie Annah etc... fanno di lui un personaggio interessante e realistico. fa sorridere (ma anche pensare) la figura di Allen, The ipocondriac, che riconferma la passione del regista per questi soggetti. una colonna sonora molto bella e una comicità elevata, sottile e non per tutti aggiunte a questi elementi rendono questo film eccellente.

sweetyy  @  07/05/2006 13:36:44
   5 / 10
Mi dispiace abbassare la media ma non riesco a dare più di un 5 a questo film che mi ha abbastanza delusa.. Dopo aver visto ''Broadway Danny Rose'' speravo in qualcosa di analogo. Notevole il personaggio ipocondriaco di Allen ma per il resto lo ritengo un film che presto dimenticherò...

3 risposte al commento
Ultima risposta 25/11/2008 18.29.31
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  10/07/2005 11:55:51
   9 / 10
Tra i più riusciti di Allen, con tutte le caratteristiche salienti del suo cinema e un cast splendido.
Film fondamentale nella carriera del regista - attore newyorkese.

serenella  @  07/07/2005 21:30:37
   10 / 10
insieme ad "Io e Annie" ilmio preferito di Allen. ironico sottile umoristico... la summa del suo pensiero...eccellente

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Ultima risposta 06/04/2007 23.19.49
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  11/12/2004 11:32:45
   9 / 10
Un Allen intimista, crea un film corposo, di notevole interesse.


dragonfly  @  05/11/2004 20:13:56
   9 / 10
Una delle più grandi commedie di Woody Allen, l'unica dove gli attori riescono anche a superare la sua recitazione passionale e spesso invasiva.

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ANYWHERE ANYTIME
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HIT MAN - KILLER PER CASO
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Genere: azione

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LA ZONA D'INTERESSE
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Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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