il papa' di giovanna regia di Pupi Avati Italia 2008
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il papa' di giovanna (2008)

 Trailer Trailer IL PAPA' DI GIOVANNA

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locandina del film IL PAPA' DI GIOVANNA

Titolo Originale: IL PAPA' DI GIOVANNA

RegiaPupi Avati

InterpretiSilvio Orlando, Francesca Neri, Ezio Greggio, Alba Rohrwacher, Serena Grandi, Gloria Cocco

Durata: h 1.44
NazionalitàItalia 2008
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2008

•  Altri film di Pupi Avati

Trama del film Il papa' di giovanna

Giovanna è una bambina timida, insicura e non troppo bella. Il papà, un pittore fallito e sposato, è alle prese con la difficile educazione (anche sentimentale) della piccola. Lui vuole darle solo un grande futuro ma tutto rischierà di andare a rotoli. Famiglia compresa.

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Voto Visitatori:   6,83 / 10 (93 voti)6,83Grafico
Migliore attrice protagonista (Alba Rohrwacher)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Migliore attrice protagonista (Alba Rohrwacher)
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Voti e commenti su Il papa' di giovanna, 93 opinioni inserite

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Commenti negativiStai visualizzando solo i commenti negativi

Matteoxr6  @  14/10/2014 22:04:13
   4½ / 10
Sembra una bozza. Gli attori fanno pena, compreso Silvio Orlando, che questa volta non ne esce bene, mentre di solito se la cavicchia (soprattutto perché deve recitare sempre la parte di se stesso, per capirsi; mentre in questo film aveva, o meglio, avrebbe dovuto avere tutt'altro peso). La sceneggiatura si perde ed è oltremodo raffazzonata. Peccato, perché di spunti interessanti ce n'erano.

Slich  @  04/02/2014 02:00:09
   5½ / 10
no, pupi avati, no. non mi piacciono le sue storie.
bella l'atmosfera, il patos... ma poi c'è da liberarsene...
questa storia non ha ne' capo ne' coda, il carisma dei personaggi è invisibile, tutto molto approssimativo.
questa è una storia qualunque, non ci sono le basi, ovvero le idee e i colpi di scena per farci un film.
greggio poco più che mediocre, francesca neri piuttosto indegna

The Legend  @  07/12/2009 22:28:56
   4½ / 10
E' nun film decisamento piatto.

Anche il racconto del dolore deve riuscire ad emozionare e a coinvolgere, e qui Avati manca decisamente il bersaglio, anche per (de)merito della protagonista, che incarna una figura assolutamente insignificante.

L'unica cosa da salvare del film?

Ezio Greggio impegnato, per la prima volta, in un ruolo drammatico. Credibile: un esperimento azzardato e riuscito.

metafisico  @  21/08/2009 16:59:07
   1 / 10
premiare Orlando è stato uno scandalo

2 risposte al commento
Ultima risposta 06/12/2010 08.28.17
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Phelps  @  12/04/2009 21:07:19
   4 / 10
Lento e pesante.Fondamentalmente non dice nulla.

LoSpaccone  @  12/03/2009 19:49:11
   5 / 10
Film approssimativo, sia per l'analisi dei personaggi e che per la ricostruzione del contesto storico-sociale (non basta un quadro di mussolini alla parete per far capire che la vicenda si svolge al tempo del "ventennio"). Le interpretazioni non emozionano, solo Orlando se la cava abbastanza bene, eccedendo forse un pò troppo nel pietismo; su Ezio Greggio è meglio stendere un velo pietoso, già ai tempi di Drive-in sfigurava per espressività di fronte al bassotto As Fidanken, figuriamoci in un film... meglio come spalla del gabibbo. La storia in sè secondo me è bella ma il semi-professionismo (non dico dilettantismo perchè riconosco a Pupi Avati la lunga esperienza) del cinema italiano di oggi l'ha rovinata. Forse sono troppo esigente.

Sulla mediocre ricostruzione storico-sociale: pensate veramente che ai tempi del fascismo un tribunale si sarebbe espresso contro le posizioni di un gerarca fascita parte in causa (in questo caso il padre della ragazza uccisa)?

Invia una mail all'autore del commento lunapapa69  @  15/11/2008 15:57:37
   4 / 10
Avati si conferma regista da un film all'anno con tutti i difetti che ne derivano.
"Il Papà di Giovanna", è un'opera piatta, incolore, incapace di fondere il dramma particolare di un famiglia nell'ambito del dramma piu grande del Fascismo e della guerra. Piacevole il racconto della prima parte, frettoloso e con il respiro corto, la seconda. A reggere il film, da solo, Silvio Orlando (magnifica prova d'attore). mal aiutato dal resto degli attori che disegnano dei personaggi bozzettistici. Televisivo. NIco

alex75  @  21/10/2008 11:32:18
   5 / 10
Un delitto tanto assurdo quanto agghiacciante sconvolge le vite di una famiglia piccolo borghese nella Bologna degli anni Trenta.
Un padre tragicamente iperprotettivo e una figlia bruttina e squilibrata, legati da un rapporto che trasuda turbamenti edipici.
Le porte del manicomio che si richiudono implacabili sulla pazzia della protagonista.
Peccato per questa ennesima occasione sprecata di raccontare una storia magnifica, che poteva trasformarsi in un bellissimo film sulle oscurità delle relazioni familiari, sulla follia e sui terribili anni del fascismo. Una regia piatta e disomogenea, una sceneggiatura debole, interpretazioni tra il sufficiente (Orlando) e il mediocre (Neri-Greggio), una ricostruzione curata ma finta fanno della pellicola di Avati un film francamente brutto.
La potenza drammatica e la forte emotività della storia non emergono mai, i brutti dialoghi non fanno che rendere debole la narrazione e il padre, il tragico borghese piccolo piccolo, sprofonda nell'indifferenza del regista e, purtroppo, dello spettatore.

alesfaer  @  03/10/2008 02:13:57
   3 / 10
ultimamente si grida al capolavoro troppo facilmente. il film annoia e non si differenzia da 100 e passa pellicole molto simili. i 2 coprotagonisti sono patetici.
con l'inverno torna anke la stagione dei pacchi cinematografici. dopo la mummia, 2° bidone consecutivo

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/10/2008 11.00.43
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Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  20/09/2008 17:01:39
   5½ / 10
Non mi ha convinto il nuovo di Avati, un regista che comunque apprezzo moltissimo per la sua capacità di spaziare attraverso generi all'interno dell'ormai statico cinema italiano. Certo, stilisticamente è sempre ottimo, regia sicura (anche se sottotono alcune volte, Pupi ha fatto di meglio) e una fotografia eccellente che richiama i colori sbiaditi di certe foto d'epoca per rappresentare la Bologna del 1938, ma c'è qualcosa che non convince: troppo monocorde, a volte noioso, con certe lungaggini che francamente da un esperto con quarant'anni di cinema sulle spalle non mi sarei aspettato, la ripetizione delle scene è sempre la stessa: casa-cucina e spaghetti-ospedale, raramente succede qualche evento catalizzante. Un ritmo più dinamico non avrebbe guastato, bravissima la Rohrwacher, bravo Orlando, pessima la Neri. Ezio Greggio è una sorpresa, benchè non sorprenda riesce comunque a non stonare in una storia così drammatica e a dirla tutta entra bene nel personaggio del poliziotto buono, anche se Pupi lo rovina in una particolare scena completamente sbagliata (vedere SPOILER). Sempre eccelse comunque alcune scelte del regista, tipiche del suo cinema, come la scelta dei visi dei comprimari, lo squallore del manicomio, la malinconia che regna sovrana. Ottime le musiche di Ortolani con le sue melodie inquietanti e opprimenti.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

9 risposte al commento
Ultima risposta 29/09/2008 18.36.34
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rapture  @  19/09/2008 23:56:42
   3 / 10
Sottoscrivo quanto detto precedentemente da forzalube, film approssimativo, scontato, che si sofferma su banalità e non affronta come si deve la relazione padre-figlia, figlia-madre, madre-amante... di tutto il film si salvano solo i costumi del ventennio...

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/11/2008 20.18.52
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forzalube  @  19/09/2008 13:07:37
   3 / 10
Film sconcertante che non sta né in cielo né in terra ed a mio parere indifendibile.
Fulcro della vicenda dovrebbe essere Giovanna e la sua "malattia", ma di lei il film non ci spiega quasi nulla: non si sa cos'abbia, non sappiamo quasi nulla di come si comporta, non conosciamo quasi mai i suoi pensieri, le sue emozioni, ecc. Accanto e vero protagonista del film abbiamo un padre che sembra più pazzo e più suonato della figlia

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
La scelta di Ezio Greggio per il ruolo dell'amico è inspiegabile, ma ancora di più lo è la figura del personaggio che interpreta:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
Fastidiosa la fotografia in stile retrò.
Per quel che riguarda la colonna sonora alcune musiche sembravano avanzate da "Il Nascondiglio" e messe lì come i cavoli a merenda.
La "chicca" più ridicola è comunque questa:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
Per concludere un finale deludente.

4 risposte al commento
Ultima risposta 04/04/2012 10.23.02
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  08/09/2008 19:09:19
   5½ / 10
Ci sono tutti i difetti del cinema di Pupi Avati: l'approssimazione temporale degli eventi (e la superficialità con cui viene trattato per es. il tema del fascismo), il manierismo stucchevole e retrò delle ambientazioni, l'uso delle didascalie, i poliziotti buoni e onesti,l'inevitabile retorica.
Avati ci fa il bignamino degli anni 30 e 40 con un certo calcolo e con una certa efficacia (le sequenze dei "rifugi" per i bombardamenti avrà ridestato dal sonno qualche ottantenne di buona memoria...) e intinge il suo cinema di tutto il possibile buonismo atto a consacrare, anche davanti a drammatici eventi, la "speranza nella vita e nel futuro".
Ma il suo futuro è imprecisato, e resta ancorato all'idillio morale del suo passato (che è anche il nostro, in fondo).
Coppa Volpi come miglior attore, Orlando è più commovente (verrebbe voglia di consolarlo con una pacca sulle spalle) che credibile.
Molto meglio la prova non facile di Francesca Neri nei panni della madre. Imbarazzante Ezio Greggio, che sembra passato lì per caso.
Tutto in pieno stile Avati d.o.c. 2008. Ma viene da chiedersi: quando rivedremo un saggio di cattiveria cerebrale (e meno edulcorata di questa) come "Regalo di natale"?

2 risposte al commento
Ultima risposta 17/09/2008 16.45.55
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